Il Maestro Luigi Petriccione
alias
Caliel / Usarkaf / Tau Crisogonos
ricerche a cura del dott. Luigi Braco
Napoli 1928 - Nozzano S.Pietro
(Lucca) 1995 Imperator della Sancta Fraternitas Hermetica Rosae+Crucis Aureae
Italiae con lo ieronimo Caliel e con il quale scrisse "Il Sacramentario Segreto
delle Fratellanze Ermetiche", id est Fratellanza della Rosacroce d'Oro Italiana.
Gran Maestro dell'Ordine Martinista Napolitano con lo ieronimo Usarkaf e con cui
scrisse "Il Calendario Liturgico Segreto". Vescovo della Chiesa Gnostica
Italiana ordinato da Loris Carlesi con lo ieronimo Tau Chrisògonos e con il
quale scrisse "l'Apocrifo Greco del Ritorno al Pleroma".
L'ambiente dei "martinisti napoletani" che avranno connessioni con il nascente
milieu kremmerziano di cui ci occuperemo fra breve una circostanza evocata, fra
i primi, da Francesco Brunelli - vedasi Il Martinismo e l'Ordine Martinista,
Volumnia, Perugia 1980, pp. 111-113 - e soprattutto quanto ne rimane al giorno
d'oggi, non può costituire oggetto di voci a sé stanti di questo progetto,
trattandosi di realtà periclitanti e soggette a periodiche scomparse e repentine
"rinascite". Tuttavia, l'etimo e la sigla non sono una pura invenzione, poiché
esistono in effetti realtà che si presentano - o si sono presentate fino a tempi
recentissimi - al pubblico come Ordine Martinista Kremmerziano - nel caso della
realtà di cui è stato rappresentante lo psichiatra Mario Betti alias "Melahel",
oppure Ordine Martinista Napolitano, che hanno rivendicato - è il secondo caso -
una filiazione con i "Martinisti Napolitani delle Due Sicilie" attraverso i
discepoli di Eliphas Lévi alias "Alphonse-Louis Constant, 1810-1875, forse il
vero fondatore dell'occultismo moderno", fino ad arrivare a Luigi Petriccione
"Caliel", 1928-1995, che come abbiamo già visto in altra sezione ha contribuito
a innestare nel sistema dottrinale di Francesco Brunelli alias "Nebo, 1927-1982"
accenni, anche operativi, della tradizione italica di Giuliano Kremmerz alias
"Ciro Formisano, 1861-1930", che è stato inoltre Gran Maestro di una Rosa Croce
D'Oro Italiana. http://www.cesnur.org/religioni_italia/default.htm
Il 23 settembre del 1976 si
riunirono in un Conventum a Lucca i responsabili di alcuni Ordini
iniziatici, al fine di costituire un Organismo Federativo che riunisse le
più importanti Fratellanze Ermetiche. Tra gli altri, parteciparono a questo
Conventum FRANCESCO BRUNELLI «NEBO» (l'allora Gran Ierofante del Rito di
Memphis e Misraim nel Grande Oriente d'Italia), come rappresentante
dell'Ordine Martinista Antico e Tradizionale e della Chiesa Gnostica
Apostolica, LUIGI PETRICCIONE «CALIEL», rappresentante della Rosa+Croce
d'Oro Italiana e della Fratellanza Martinista di Rito Napoletano, e MARIO
BETTI «MELAHEL», il rappresentante plenipotenziario delle Obbedienze
Kremmerziane Associate (non Myriamiche). Fu così costituita una Federazione
tra gli organismi rituali partecipanti nominata «Alliance Universelle des
Fraternites Hermetiques "Rose+Croix d'Or Universelle"». Dalla stesura del
Patto federativo si evincono alcuni argomenti di nostro pertinente interesse
(presenti nei seguenti articoli del documento dell'epoca): Art. 23 - Gli
Organismi iniziatici e cultuali aderenti al presente Patto federativo si
trasformano inoltre nelle seguenti Fratrie dell 'Alliance Universelle; 1)
Fratrìa Martinista di Rito Napolitano (nascente dalla fusione della Fratrìa
R+C d'Oro Italiana di questo nome con l'Ordine Martinista A. e T.): Gran
Maestro. Francesco Brunelli «Nebo»; 2) [Omissis]; 3) Fratrìa per il Rito
Gnostico (aderente alla Chiesa Gnostica Universale): Gran Maestro ad interim
Luigi Petriccione «Tau Chrisogonos»; 4) [Omissis]; 5) [Omissis]; 6) Fratrìa
Martinista per il Rito Kremmerziano (Obbedienze Kremmerziane non Miriamiche,
assumono nel visibile la denominazione di Fratellanza Martinista di Rito
Kremmerziano, sia per sottolineare l'origine martinista della Scuola
Kremmerziana, sia per evitare ogni confusione con i Kremmerziani "Ramo
C.E.U.R."): Gran Maestro Mario Betti «Melahel». Art. 24 - Le precedenti
Fratrie della R+C d'Oro Italiana vengono rifuse nelle neo-costituite Fratrie
dell'Alliance Universelle, insieme con gli elementi provenienti dagli
Organismi iniziatici e cultuali entranti nell'Alliance con il presente
Patto, in base al quale è stato scelto il nuovo e definitivo Maestro di
Fratrìa. I precedenti Maestri di Fratrìa della R+C d'oro Italiana, insieme
con gli Alti Dignitari degli Organismi aderenti al Patto, eventualmente da
questo spodestati, entrano a far parte a vita del Supremo Consiglio Centrale
dell'Alliance. Letto, approvato e sottoscritto nella Sede Centrale della R+C
d'Oro Italiana in Lucca, il 23/IX/1976 dai seguenti plenipotenziari: 1)
Pot+mo Fr+ Luigi Petriccione «Caliel» 33.:, Gran Maestro della Rosa+Croce
d'Oro Italiana, in rappresentanza di questa e della Fratellanza Martinista
di Rito Napolitano; 2) Pot.:mo Fr.: Francesco Brunelli «Nebo» 33.: 90.:
97.:, quale rappresentante plenipotenziario dell' Ordine Martinista Antico e
Tradizionale e della Chiesa Gnostica Universale; 3) Pot.:mo Fr.: [Omissis];
4) Pot.:mo Fr.: [Omissis]; 5) Pot.:mo Fr.: [Omissis]; 6) Pot+mo Fr+ Mario
Betti «Melahel», quale rappresentante delle Obbedienze Kremmerziane non
Miriamiche associate di Napoli, Lucca, Milano, Palermo e Torino. Da ciò si
deduce che, mentre Mario Betti veniva investito nel visibile della carica ad
vitam di Gran Maestro della Fratellanza Martinista al Rito Kremmerziano (
carica che a tutt'oggi mantiene ), il Gran Maestro Brunelli diveniva l'unico
e solo depositario della tradizione Martinista di Rito Napolitano (carica
detenuta attualmente dal suo diretto successore Fabrizio Mariani «Giovanni
Aniel»). In effetti, in un testo pubblicato quattro anni più tardi (Il
Martinismo e l'Ordine Martinista, Ed. Volumnia, Perugia 1980, p.113),
Brunelli descriveva la storia del Martinismo napoletano da Eliphas Lévi a
Caliel, dando pubblica notizia del suddetto "passaggio di consegne"
pervenuto esclusivamente nelle sue mani: I martinisti napoletani depositari
degli insegnamenti trasmutatori "passati" attraverso Eliphas Lévi non sono
affatto estinti. Da «Geber» (1891-1966) figlio di «Morienus», attraverso
«Caliel» Gran Maestro della Rosa+Croce d' Oro italiana, la trasmissione
iniziatica è stata trasmessa al Gran Maestro dell'Ordine Martinista Antico e
Tradizionale e da questi depositata nel seno dell'Ordine (O.M.A.T.). Nel
frattempo venne a mancare il G.M. Brunelli nel 1982. Don. Luigi Petriccione,
continuò i suoi insegnamenti da G.M. Napolitano ad una cerchia interna
riservata, di discepoli meritevoli i quali lo seguirono fino alla sua
prematura e dolorosa scomparsa nel 1995 i quali raccolsero in sua memoria la
tradizione. Al dunque Mario Betti «Melahel» rimane il solo rappresentante in
vita dei partecipanti a quel Conventum e come tale l'unico presente e
delegato della Alleanza Universale.
Documenti Personali di Petriccione - Frammenti del Sacramentario Segreto - Frammenti del Calendario Liturgico Segreto - Un Ricordo di Luigi Petriccione - Una Rara Foto di Luigi Petriccione
Una Importante Testimonianza del Gran Maestro dell' Ordine Martinista Napolitano Mauro Primavera alias + Haiaiel +
"Prima di tutto mi presento: sono + Haiaiel +, Gran Maestro dell'Ordine Martista
Napolitano. Il mio maestro fu Luigi Petriccione alias Caliel. Egli nacque a
Napoli il 23/7/1928 e morì a Nozzano S. Pietro (Lucca) il 29/3/1995. Caliel si
laureò all'età di 25 anni in Giurisprudenza all’'Università Federico II di
Napoli, fu scrittore e semiologo ed in tal veste pubblicò vari libri tra cui
"Relazione intorno al regime dei trasporti della navigazione generale italiana"
e "La società di navigazione generale italiana e il porto di Napoli" conservati
presso la Biblioteca Giustino Fortunato - Roma; inoltre scrisse "La
ristrutturazione dell'organizzazione centrale dello stato ed i rapporti con le
Regioni" reperibile presso Biblioteca ISTAT - Roma. Insegnò tra l'altro
all'Università di Catania, alfine si ritirò in pensione e si trasferì a Lucca.
Il mio caro maestro, lo conobbi soltanto nel 1980. A quel tempo ero già membro
di una fratellanza Martinista di Roma. Dopo un anno di martinismo sentii parlare
per la prima volta di Caliel, e provai così tanta curiosità verso questo grande
personaggio, che con un po’ di fortuna riuscii a contattarlo e conoscerlo. Per
prima cosa devo dire che una persona come lui era al di fuori del tempo: quando
parlava entravo in una sorta di estasi ed ero pervaso da una profonda
tranquillità che penetrava nella mia anima e nel mio spirito, egli era un vero
Maestro. La sua infinita bontà mi ispirava alla purezza interiore, i suoi
insegnamenti, espressi in modo molto semplice, mi facevano comprendere
l'importanza della vita e dell'amore verso il prossimo; infatti lui mi insegnò
come prima cosa l’importanza della preghiera terapeutica rivolta verso coloro
che soffrono, in questa terra piena di amarezze e delusioni. Ma questo è solo un
piccolo esempio di tutta la sua saggezza magistrale, pochi erano come lui, pochi
avevano il suo temperamento, era certamente un Grande Mago. I suoi insegnamenti,
devo dirlo con franchezza, si basavano soprattutto sull'Alchimia, ma per essere
un alchimista bisogna passare attraverso varie fasi nel corso della vita: la
prima era la terapeutica magica, la stessa che, ancor prima di Caliel, fu
divulgata in Italia dal celebre Maestro Giuliano Kremmerz. Caliel a sua volta
fondò un rito terapeutico, ma nuovo e differente rispetto a quello
"kremmerziano", vitalizzato da un Eggregore a lui caro: quello dell'Ordine
Martinista Napolitano, del quale non posso pronunciare il nome segreto, in
quanto tale Eggregore è ancora attivo. Caliel, come vi dicevo, viveva in quel
periodo a Lucca, più precisamente a Nozzano, in una bella villa comprata dopo il
suo pensionamento. La casa era come un alveare, e ivi ci si sentiva come al di
fuori del tempo: durante la bella stagione insegnava sostando nel suo giardino,
ricco di statue antiche e di fiori meravigliosi, ed io ascoltavo i suoi
insegnamenti con meraviglia e curiosità. Fui iniziato dal Gran Maestro Caliel
nel 1980, fui unito e affidato all'Eggregore dell’Ordine Martinista Napolitano,
e così cominciò la mia lunga strada verso la pratica Alchemica. Il maestro mi
avvertì che chi opera con l’Alchimia va incontro a esperienze molto particolari,
e che bisognava stare attenti a come si opera, se no la "morte" era certa, ma
parlava di morte iniziatica e non materiale. Bisognerebbe riflettere molto su
questo. Di Caliel potrei dire tante cose, ma vorrei esporvi i suoi insegnamenti
per farvi meglio capire chi era veramente: solo con l’esposizione delle varie
fasi della sua vita si può comprendere la sua mentalità aperta, tendente verso
l'Invisibile e l’Assoluto. Durante i primi tre anni di studio, con semplicità,
egli mi insegnò la cabala e l’astronomia, mi istruì sui passi esoterici della
Sacra Bibbia e sulle varie fasi dell'Opera Alchemica, anche se la parte più
importante del suo insegnamento riguardava la “Magia Aeonica”. Difatti Caliel
era un cultore di questo ramo della magia. Se vi state chiedendo cosa essa sia,
in verità è molto semplice: è una branca dell'iniziazione che opera il contatto
con l'Invisibile tramite un "pupillo" o una "pupilla" ben istruita e di grande
purezza, così da poter contattare le forze Angeliche...ma qui mi devo fermare
poiché vige il segreto iniziatico. Caliel mi indirizzò soprattutto verso lo
studio di uno dei più famosi scrittori e maestri di Alchimia, ovvero Eliphas
Levi; infatti mi spinse a comprare tutti i suoi libri, e mi disse che solo con
quei testi si riusciva a comprendere l'esoterismo in generale, anche perché il
Levi era uno scrittore molto semplice e capace di introdurre alla comprensione
di certi misteri dell'Universo. Cosi cominciò la mia avventura con il Gran
Maestro Caliel. Sì, la chiamo avventura, perché come minimo dovevo recarmi a
Lucca due volte al mese, e questo per vari motivi, fondamentalmente per
l’insegnamento della "via alchemica"; percorsi questa strada per circa dieci
anni fino alla prematura scomparsa di Caliel dovuta alla sua malattia. Ma altri
fattori concorsero, fattori magici, e altre cause che non posso stare qui ad
raccontare, vige anche qui il segreto iniziatico. Posso solo dire che il suo
insegnamento per me fu proficuo, al punto che fui designato a prendere in mano
le redini dell'Ordine Martinista Napolitano, seppur con scarso successo. I
discepoli erano infatti pochissimi, ma andai avanti per quei pochi che volevano
seguire la strada tracciata da Caliel. Da quanto ho visto, ragionando su quello
che ho vissuto fino ad ora, posso affermare che pochi sono degni di seguire una
strada del genere, perché anche se un Iniziato arriva a talune "verità" deve
continuare a essere umile e ad amare il Bene, sia materialmente e sia
spiritualmente...in poche parole chi pratica l' "Opera" deve essere "casto" in
tutto e per tutta la vita. Se poi sbaglia, anche volontariamente, allora può
subire delle gravi ripercussioni. Comunque io ringrazio sempre l'Eterno Padre
che fino a questo momento mi ha tenuto in vita, e che mi aiuta nella via della
salvezza. Concludendo questa piccola testimonianza, posso liberamente svelare
che l'Ordine Martinista Napolitano e la Rosa+Croce Universale risorgono sempre
dalle ceneri come la fenice, e sono tutt'ora viventi. La Via è aperta a tutti
gli uomini e le donne di desiderio. Amen + Amen + Amen +"
Foto Libretto Alchemico
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Foto Statuti Rosa Croce d'Oro
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