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Si ringrazia il dott. Luigi Braco per la gentile concessione delle immagini e delle chiavi di lettura, senza le quali questo lavoro non sarebbe stato possibile. Si rimanda ai suoi testi “L’Alchimia di Partenope” e “Arcana Partenope” per le pratiche operative di attuazione della tradizione iniziatica in chiave moderna.
Riprendendo il filo del discorso: Per meglio comprendere che le pratiche sessuali erano solo un simbolo del "meccanismo spirituale" che andava intuito si leggano i Seguenti Estratti.
Si Consigliano Gli
Alchimisti Inesperti A Desistere Dalle Sofistiche Loro
Operationi, Tutte Contrarie A Quelle, Che N'insegna La Vera Filosofia
Nella
Compositione Della
Gran Medicina Universale.
Canzone Terza
I
II
III
IV
V
VI
VII
VIII
IX
X
Arnaldo da Villanova
IL LIBRO DEL PERFETTO MAGISTERO
Prima traduzione italiana commentata del celeberrimo Flos Florum, con
prefazione, introduzione, biografia di Arnaldo e, in appendice, la traduzione
della Tavola di Smeraldo.
Dal libro - «Sappi, o carissimo, che in ogni cosa
creata sotto il Cielo vi sono quattro elementi, non per vista, ma per virtù; ed
i Filosofi, sotto il velame della scienza degli elementi, hanno rivelata questa
Scienza (l'Alchimia). Coloro che non ne
hanno compreso il senso hanno operato con sangue, capelli, uova e urina, nonché
con molte altre cose...».
nel labirinto della Ricerca Ermetica
Tradizionale di
Verità
Per rendere più chiara
l’IDEOLOGIA del SACRO perpetuata nella TRADIZIONE Unica delle Antiche Società
estinte e di quella a noi pervenutaci INTEGRA e di Verità Assolute, sia nella
sua Forma Lunare che Solare, riferendomi precisamente all’ORDINE ETERNO del
“Rito Egizio”, restato inalterato da oltre cinquemila anni, conservando nel
Sacrario del suo Tempio le Sintetiche Leggi della Natura Intelligente di SCIENZA
PERFETTA ARCANA della TRASMUTAZIONE METALLICA ALCHEMICA, preciso che:
La CHIAVE SOLARE AMMONIA,
inalterata e inossidata da orpelli di Menti oblunate, è custodita da CHI
mandato detiene per accedere oltre la Soglia della PORTA ERMETICA, ed in
pratica poter pervenire nell’ascenso dell’ARCANA SCIENZA nei suoi ULTIMI TRE
GRADI DEL MAESTRATO D’OSIRIDE. CHI ne ha la facoltà, si cela isolato lontano dai
clamori del caotico mondo della Società d’Era Volgare, in stato di perfetto
equilibrio consolidato e conquistato nella sua Verità e Felicità nei suoi
aspetti Vitali QUATERNARI degli Umani Elementi, osserva e vigila in attesa di un
più propizio tempo per un’accurata selezionata semina d’Ermetico Grano, appetito
e di esclusivo alimento dei predestinati Eroi, Figli d’Ermete. È un UOMO tra gli
Uomini e MAESTRO PERFETTO. La TRADIZIONE, nei principi di Scienza Sacra
Iniziatica per l’Uomo che ne ricerca Leggi e Finalità, in sé racchiude e
perpetua la conoscenza della VERITÀ UNICA ed ETERNA dell’Esistente, immutabile,
luminosa nel Centro Mentale Intelligente, percepibile e visibile, nel Puro stato
di Spirito, dall’Uomo nel suo Semplice stato Mercuriale “Filosofico”. La si
ritrova, nelle sue sintesi di Scienza e di Pratica Elementare, nell’apparente
semplice Rituaria o racchiusa “Ermeticamente” nelle esoteriche forme d’oscura
interpretazione per protezione del Sacro, ad Arte occultato per il Volgo
Profanatore, negli Ordini e Centri Iniziatici, nelle Classiche Religioni, in
Miti, Simboli, nei Libri Sacri ed in Eterno scolpita nella sua forma visibile ed
immutabile, nell’Arcano Libro della NATURA, letto nelle sue Leggi Scientifiche
della Scienza di Sintesi, dal MAESTRO degli Arcani pervenuto alla Sapienza della
LEGGE UNITARIA.
Nel Libro della Natura
si rinviene, in perpetuo stato visibile, l’Origine, la Legge e la
Finalità dell’ESSERE, cioè di ciò che esiste. L’Uomo ha potestà di
attingere da essa Natura:
- la sua Ideale Origine
Divina Increata nell’Eterno Stato;
- la LEGGE
dell’equilibrio degli Elementi Quaternari che lo compongono;
- la FINALITÀ Unica
della Cosciente Vittoria di conquista dello Spirito Divino sulla Vita della
Materia in tutti i suoi stati d’essere.
Nei Ritmi Ciclici delle Ere
nel tempo succedutesi, i SINEDRI TEOCRATICI delle Antiche Società, che la NATURA
Divinizzavano nella FORZA INTELLIGENTE e nella VITA, lambivano ed attingevano da
questa ETERNA FONTE d’ogni Scienza Vera, l’Idealità del Sacro
nella sua Luce d’Origine, UNITÀ ETERNA del MONDO DELLE CAUSE, adattabile alla
VITA UMANA nel suo INTEGRO Processo d’Evoluta Società, tramandandola,
nell’occulto Sacrario delle TRADIZIONI, per gli Uomini di Buona Volontà
d’elevati ideali, del BENE Assoluto, che la VIA dell’ascenso percorrono nella
lunga perigliosa conquista della Sapiente Scienza delle Finalità insite nella
LEGGE INTELLIGENTE UNIVERSALE.
La TRADIZIONE, Unica per
tutti in ogni tempo, nella sua Aurea Scienza e Pratica Arcana, si risveglia, si
manifesta, e si attinge dagli insegnamenti di Assoluta Verità di un MAESTRO che
incarna i Principi della LEGGE, i quali risentono del linguaggio cognitivo e
sapienziale dei tempi con la loro Etica e Morale, e dell’armonia o disarmonia
con la LEGGE dell’Ordine della NATURA INTELLIGENTE della Umana Società nel suo
Progresso Civile e Spirituale.
È la Clessidra Saturnia dell’Era Volgare, nei tempi bui per densa caligine di
scorie Mercuriali nei Cerebri chiusi alla Luce della Scienza del Divino Ermete,
che non permette di risentire gli echi delle Armonie degli eterici spazi di
“Mondi” inesplorati, delle sublimi, sottili Intelligenze nel Cielo del Giove
Ammonio nell’Olimpo di Luce Eterna che Anima la Unità della LEGGE UNIVERSA.
Scrive il Kremmerz nelle
Lunazioni, gli Adepti Sacerdoti nel Silenzio dei loro isolati Templi,
distintamente e chiaramente leggevano il Libro della Natura, Auree Tavole
di Sintesi Ideale, Signa Rerum dell’Armonia della FORZA di VITA
INTELLIGENTE, e nell’Ordine della LEGGE ne osservavano, nella pratica per il
BENE comune, i principi, i precetti e le regole di Vita.
Maestri della Luce Unica ci hanno tramandato nella più sublime VERITÀ
TRADIZIONALE e di SCIENZA SAPIENZIALE in una Corrente di Bene, L’EGIZIA VIA
d’ERMETE, dalla cui Fonte di Luce il biblico Mosé attinse, ultima Porta da
aprire per tentare la REALE CONQUISTA dell’EQUILIBRIO ERMETICO a mezzo del
LAVACRO BATTESIMALE dell’ACQUA DI VITA, PURA nella sua ESSENZA MERCURIALE, ed
ERMETICA nella sua LUCE MENTALE DIVINA.
La difficoltà dell’apertura della PORTA ERMETICA risiede nella PREPARAZIONE
MENTALE dell’Iniziando Artista, nella MATURITÀ INTERIORE del suo Essere Storico
e nella MATERIA PRIMA MERCURIALE, chiave dell’Iside Velata.
È infantile il credere che
gli ARCANI vengano elargiti nella loro interezza facilmente o donati dai Maestri
senza le dovute cautele unitamente a prove certe che ne garantiscano l’assoluto
silenzio. Questa è la ragione per cui non si è mai trovata traccia delle
Sacerdotali antiche pratiche Elementari Mercuriali e Solari di completamento:
per un Elemento d’Aria Libero del Moto Mentale Intelligente di Luce determinante
il Separando Mercuriale, e per il Grande Arcano, 1’ARCANO degli ARCANI o
Elemento del Fuoco Perpetuo che nella Integrità rende l’UOMO ETERNO, incarnante
le Solari Potestà della Luce Ammonia; ciò che nell’ORDINE OSIRIDEO EGIZIO
costituiscono il 2° e 3° Grado di Magistrato nella GERARCHIA organizzata.
Il processo evolutivo delle anime non può essere considerato un gioco, un
piacevole mezzo appagante i sensi, la coscienza e la mente. Impone un lungo
tirocinio di purificazioni, di estenuanti ricerche, di provvidenziali aiuti
esterni, di interiori macerazioni, di salutari crisi, di lotte tra la coscienza
e l’inconscio, di sacrifici, di rinunzie, di prese di coscienza, di conflitti
con la morale dei tempi, con misticismi i più insospettabili, con l’altrui
opinioni, con gli interessi propri e quelli familiari. È necessario sperimentare
PERSONALMENTE una possibile linea e via di sviluppo:
·
per separarsi dalla Vita Saturnia comune, in piena coscienza;
·
per separarsi dalla Vita Lunare o dell’Anima passiva passionale,
legata ai magnetici influssi lunari delle volubilità e delle caotiche parvenze
dei sentimenti, che quali incanti di sirene, illudono l’anima precludendone 1’ascenso
verso più eterei lidi;
·
per separarsi dalla Vita del pensiero
comune e volgare, che fa ristagnare il Mentale Umano nel mare morto della
effimera e mediocre sapienza materiale.
Rispettando la TRADIZIONE Unica nella sua reale pratica, umida e secca, lunare e
solare, il maggiore ostacolo della Sublimazione Alchimica risiede nel MERCURIO
di BASE, chiaramente differente nel suo componente vitale per ogni Operante.
Acqua e Fuoco, Pesi e misure, Tempi e Ritmi, Laboratorio ed Atanor, sono
condizioni ed elementi indispensabili nella pratica. Una errata valutazione o
mancanza di uno dei considerati elementi e condizioni, rende nulli i risultati
sperati.
La Pratica alchimica eseguita irregolarmente da prevaricatori e
profanatori, non produce alcun trasformismo in quanto il processo trasmutatorio
non è per tutti, non è una tecnica di meccanica; la materia prima
dell’opera deve avere gli adatti requisiti per il processo sublimatorio e negli
Umani esseri del volgo questa è impurissima. La Luce non può essere contaminata,
ad essa si giunge con la purità.
Nel Rito Egizio tutto è PRATICA senza vaniloqui, con programmazione di
Studi Ermetici sintetici, con pratiche purificatorie in rapporto a ritmi della
Natura, con la guida Sapiente del Maestro in solido con l’Iniziando,
responsabile dei suoi atti, dei suoi pensieri mutevoli ed alterati in fasi
putrefattive, velenosi per la mente, il tutto finalizzando nella Via Isiaca, per
il Separando Lunare dopo il conseguimento, da parte dell’Iniziando, dell’Albedo,
della Diana Nuda, ed in fine della Maria con tutte le sue potestà Isiache.
L’Ordine Egizio, da più di cinquemila anni in vita, custodisce intatta la
SCIENZA TRADIZIONALE ARCANA, la VERITÀ UNICA nelle sue dottrine sapienziali ed
in tutte le sue complesse pratiche per la Finalità della Grande Opera, in ETERNO
vigilando e presiedendo su tutte le forme divulgative del pensiero umano ed a
volte, in tempi di carenti “aspirazioni” verso l’EA ETERNO ed ANDROGINO,
intervenendo con i suoi provvidenziali “emissari” a limitare ed a disciogliere
il denso grado di salsedine dell’umana Intelligenza.
Questo “Massimo Esponente” d’ogni Sapere umano e Divino, visibile e invisibile,
detentore d’ogni Potestà, Sapienza d’ogni Forma e Sostanza, e SCIENZA UNITARIA,
è l’UNICO ETERNO CENTRO di LUCE AMMONIA che nella OSIRIDEA VIA, a mezzo del
Maestro in carica, può conferire l’INIZIAZIONE nella sua Verità
Assoluta e Reale, Tradizionale ed UNICA.
Con tutte le VOLGARIZZAZIONI effettuate da empi denigratori delle pure idealità
iniziatiche teocratiche, facendo scempio di un custodito patrimonio per Menti
Aristocratiche e non plebee, con l’Anarchia più insana creatasi ad opera di
indegni prevaricatori che siedono il seggio Magistrale per alterata
informe coscienza di deleteria personalità, oggi la falce del Saturno irato
miete le incaute Anime che incappano nelle loro reti con apparenza di
autenticità, ma gestite da improvvisati Pescatori che, nella più
squallida profanazione, imbandiscono la Mensa dei loro arbitrari convegni
non con il Pane degli Angeli, ma con deleteri, pericolosi e velenosi nutrimenti
mentali, che SEMPRE e immancabilmente producono, negli inconsapevoli Pesci
caduti nella rete, inattesi elementi di perversione, unitamente a indescrivibili
stati di disordine. La Porta dell’Osiride rientra nell’ombra e, celandosi
nel silenzio, ne vigila il Custode, Guardiano della Soglia
dell’Empireo Regno, le Chiavi e l’Ermetica chiusura, impugnando nella mano
destra il Sigillo di Fuoco dell’Intelligenze Maestre dell’Ordine, sempre
sorridente al Figlio dell’Arte che la LEGGE destina al serto del Maestrato.
L’infera Porta dell’ignoranza umana sempre resterà aperta, con i Demoni giullari
che ne invitano l’accesso a tutti i volgari passanti, che si appagano delle
illudenti chimere del sogno della Vita Saturnia. I Meritevoli che in loro
ritrovano la Chiave del Nilo Sacro, per le vìrtù del proprio Ermete, per il
rapido ascenso dell’Iside, trovano, non a caso, il modo per contattare il Centro
Operativo Occulto, ed allora nelle istruzioni loro impartite e praticando,
constateranno che tutti i vaniloqui dottrinari delle concezioni ritenute per
vere ed immutabili, costituenti l’originale base dell’autoctona formazione
mentale, come d’incanto si dileguano folgorate dalla graduale Luce che dissolve
ogni parto della Mentalità Umana, sempre in continuo movimento verso ricerche
ulteriori, sino ad intendere, con sottile Intelligenza, che UNO È IL LINGUAGGIO
DEL SEMPLICE, quando la Pietra Mentale viene sgrossata, e la VERITÀ
dell’Esistente evidenzierà la precarietà del volgare linguaggio umano.
Conseguito il Separando Mercuriale, l’Iniziato vede nella sua faccia vera
il NUME, e nell’attimo, come in un sogno in desta coscienza, lo stato mentale si
inonda delle Luci di Sintesi delle correnti affini alla propria Genialità e
Sapienza.
Dopo di ciò procede per la sua Divinizzazione da renderlo UOMO ETERNO, un DIO
UOMO in corpo vivo, con la potestà di coagulare e dissolvere la Materia Unica,
operante per Missione la TAUMATURGIA degli stati Elementari della materia, e
la loro TRASMUTAZIONE in rapporto alle finalità della LEGGE QUATERNARIA
dell’Ordine Universale, che ha sua VITA nell’ARMONIA dell’ESSERE ETERNO.
Pensieri Angelici, che vagano giulivi nello Spazio Assoluto delle Prime
Intelligenze, il cui profumo di sintesi causali è Nunzio dell’Ignea
Sostanza della Grandiosa Sublimità del TUTTO e foriero della LUCE AMMONIA,
insospettata e indescrivibile, per carenza d’ORO ERMETICO, pensieri che devono
far riflettere chi non possiede l’IBIS mobile, che nel suo volo oltre i limiti
della Sapienza Umana, orba delle Leggi e Finalità dell’ORDINE ETERNO, “vede,
sente, controlla con la velocità di un baleno” fino ad intendere il “linguaggio
più fulmineamente elettrico” dell’ERMETE UNIVERSALE nel suo Stato Solare, del
SEMPLICE dell’ESISTENTE di VITA INTELLIGENTE ETERNA. Il Kremmerz, a conforto del
mio Volo Pindarico Ermetico, in un riservato scritto esprime al riguardo
il suo detto:
“A misura che lo Spirito Umano progredisce ... la sua contemplazione della
Natura Sintetica è penetrazione di Amore nel grembo di quella LUCE che è la
Verità delle cose in Eterno ed egli, prima che abbia il tempo di servirsi
della umana abitudine di ragionare, vede, sente, controlla con la velocità di un
baleno”. Le CHIAVI dei Templi non cigolano più nel Chiavistello, il
Clostellum
in Petronio, per vetuste ossidazioni ed incrostazioni, che il tempo galantuomo
ha per giusta Legge di Purità “Spirituale” prodotto, e per difetti d’aprimento
per inadeguato uso in mani monche o per Crisma esente. Le cause sono anche da
ricercarsi negli ostacoli prodotti negli stessi Ordini, Scuole Ermetiche,
Esoteriche, Religioni, Massonerie ecc.:
·
per non riconoscimenti legittimi, scismi, deviazioni ideologiche,
assonnamenti, sgretolamenti per disciolta Gerarchia Dirigente;
·
per inesistente presenza di uno Jerofantico Maestro Perfetto o un
Pontefice del Rito di Tradizione;
·
per egoistica viziosa eredità di successione, che in sé racchiude sempre
il germe distruttivo dell’opera edificata;
·
dissociazioni e disgregazioni che spesso trovano la loro precisa ragione
d’essere nelle prevaricazioni, nelle insufficienti Pratiche Arcane, loro
alterazioni, o male intese nel Vero senso della Tradizione.
·
i prevaricatori, profanatori dell’Arte
Sacra atteggiantesi a Maestri e che nella loro incoscienza indirizzano
gl’incauti implumi Neofiti al volo verso illusivi ed irreali lidi di una Arcana
Terra Aurifera, per poi vederli imputridire nella morte dell’Anima, per i loro
misfatti subiranno, prima o poi, la condanna dal loro interiore Minosse che
giudicherà, con pesi e misura della Sovrana Giustizia della LEGGE, l’insano,
deplorevole e deficiente loro mal operato.
Ancora più pesante, nella Stadera di Giove dall’unico Giogo Centrale di
misura, per chi illegittimamente detiene e fa uso d’Arte Sacra, Magica,
Alchimica, Sacerdotale Divina, Sfigmica, Cabalistica, Arcana Mistica ed
Iniziatica, fuori le Porte del Tempio, è la Sapiente ammonizione che si
evidenzia nei “CARMI DI IZAR”, non mai soggetti a profanazione, che può tradursi
in vatidico gergo:
Fatale è la Discesa agli
Inferi per chi EROE atto non è alla tenzone col Rosso Dragone, spirante il
letale Fuoco del Vitale Elemento; per chi dell’Arte Fuoco e Materia non ha per
solvere, come essenza di Cera, la dormiente PSICHE per il suo libero volo verso
gli Eterni Lidi del SOLE, Verità Assoluta della Perfetta LEGGE.
Le predominanti correnti
ideologiche di Mistica Religiosa e di Scienza materialista, sono avverse e
denigrano ogni forma di nascita di SCIENZA dell’OCCULTO, giudicandola
retrograda, illusoria, pericolosa, non permettendo ai cultori delle SCIENZE
ESOTERICHE, ERMETICHE ed INIZIATICHE di manifestare apertamente ed in piena
libertà, in particolar modo nel mezzo più importante di comunicazione di massa,
la Televisione, divenuta oggi monopolio di effettiva suggestione della
Scienza Ufficiale e della Religione Cristiana, l’Intelligenza Ermetica delle
Scienze dell’Occulto nelle sue Leggi di Evoluzione Umana.
Tra le Scienze di Ricerche Scientifiche, evoluti i tempi in cui le masse
di Mentalità normale, quelle di media intelligenza inattive nella ricerca
di ulteriori conoscenze, non subiranno più le politiche influenze di supremazia
delle Scienze Ufficiali, in genere, e della Religione dominante, che causano
notevoli suggestioni su tutta la Vita dell’Uomo Sociale, sarà inclusa
anche la SCIENZA ERMETICA, restata inalterata nella Sapienza della sua
TRADIZIONE, che nei Palladi Licei delle Antiche evolute Società, se ne
insegnavano Dottrine e Pratiche, da renderla la SCIENZA DI VERITÀ UMANA E
DIVINA, dell’UNITÀ DELL’ESISTENTE ETERNO.
La CHIAVE PERDUTA è l’enigma di ogni Organizzazione Classica Iniziatica,
Religiosa ed Esoterica, trovata la quale, nel Tempo Ciclico propizio a tale
EVENTO DI LUCE, che redime l’Uomo dalla schiavitù della materia con l’ARTE della
PASSIONE, MORTE e RESURREZIONE, i vaniloqui dottrinari delle concezioni ritenute
immutabili e costituenti le originali basi delle autoctone formazioni
Organizzative, come d’incanto sfumano ed ogni creata Ideologia si dissolve al
REDENTORE di Luce Ermetica, che in UNO Cattolicizza la SCIENZA DELL’ESSERE,
poiché sgrossata nella Pratica Arcana la CRISTICA PIETRA MENTALE, il
LINGUAGGIO DEL SEMPLICE della NATURA PARADISIACA nel LIBERO MOTO MENTALE,
evidenzierà la precarietà di un qualsiasi linguaggio umano, e produrrà nello
SPIRITO l’eco di Verità dell’Ordine delle Armonie Universe, del REGNO del PADRE
ETERNO.
Per tempi non coordinati con i ritmi solari delle Antiche Teocrazie Teofaniche,
che in un breve tempo stazionano per seminare ulteriori sintesi Aurifere delle
loro Eccelse Intelligenze, alchemizzando in più sublimi Eteri Mercuriali la
SAPIENTE SCIENZA dell’UNO ETERNO nella LEGGE della VITA, la Provvida semina,
elargita dal Maestro Giuliano Kremmerz ai Mendicanti di Luce, fuori la tenda
…Pitagorica, e nel suo Mercuriale vivaio di Cristici Pesci
embrionali, non ha sortito l’intento auspicato e condiviso dal FENICEO CENTRO
EGIZIO del Capitolo Operante.
La semina delle sue
sparse Perle di sintesi di Verità della Scienza e dell’Arte Ermetica, produrrà
felici esiti nelle finalità programmate, in un propizio nuovo anno Iniziatico,
dall’Ariete mansueto e creatore, dalla Forza tenue, lepida e rigogliosa,
Alchimico Fuoco della Natura, da permettere all’Uomo una evoluzione più rapida e
luminosa. È il tempo in cui le condizioni “astrologiche”, dei Ritmi Vitali di
Forze Armoniose della LEGGE della VITA della NATURA, con le Intelligenze dei
DECANI esaltati di Mercurio e di Sole e con la pudica Venere ben influenzata e
pronta, nella sua purezza di Forza espansiva, alla congiunzione, risveglieranno
un gran numero di Figli d’Ermete; renderà possibile attuare su larga scala la
Programmazione di SCHOLA e le Finalità stabilite, e sempre per queste condizioni
“astrologiche” di esaltate Forze Magnetiche attrattive di Correnti “Benefiche”,
sarà il TEMPO adatto, per Naturali interventi e richiami, per invocazioni di
INTELLIGENZE MAESTRE e di JEROFANTI degli Antichi Templi Arcani.
Solo alcuni veri fedeli e
riconoscenti Discepoli hanno perpetuato e mantenuta viva l’IDEA Scientifica,
Classica ed Arcana della SCHOLA del Kremmerz, ed oggi la perseguo in atto e, di
fatto, per acquisita eredità legittima e con Crisma Iniziatico
dell’Ordine Eg\ ETERNO, contribuendo a diffonderla con i miei scritti e, nella
pratica, nella mia ristretta, silenziosa scelta Cerchia, Operante nella Regola,
in attesa di tempi migliori per assegnare a validi, meritevoli collaboratori,
compiti direttivi per estendere, sempre in forma limitata per cernite di peso
specifico, la Fratellanza e Schola di Miriam.
II Delegato Maestro
per riconosciuta discendenza, anche se di natura non Jerofantica ma atta alla
“trasmissione”, come personalmente ne ho conoscenza per diritto conseguito e per
verbale autorizzazione, è il solo a detenere la PRATICA per mantenere il
Contatto con la GERARCHIA delle Intelligenze dell’Ordine, custodi dei Grandi
Arcani dell’Arte Divinizzante l’Uomo, per le finalità Iniziatiche e di
collegamento, “poiché alla fabbricazione dell’ORO PURISSIMO presiede, invisibile
ai volgari ed agli indegni, un gruppo di Intelligenze distributrici secondo
giustizia del secreto dei miracoli ermetici. Gli indegni non perverranno ad
intendere, gli egoisti sbaglieranno la Via ed i prevaricatori
perderanno ogni potere”.
Il Maestro Kremmerz scriveva
questo monito nel tempo in cui la Gerarchia Teocratica di alcuni Maestri
dell’Or\ dirigeva la forma organizzativa, Gerarchia anch’essa sottoposta a
GERARCHIE più ALTE:
·
quella invisibile, vivente nel Mondo delle Intelligenze Maestre
sovrastanti il Mondo Eonico, che in simposio della Mensa Sinedriale dei Numi, di
Giove l’irremovibile Stadera, del Segno dei Tempi, dettano le LEGGI e decretano
il ritorno a nuova vita di un Maestro in Missione;
·
quella ancora più alta, Naturale, immutabile ed Eterna dei 12 OCCHI
DI LUCE, INTELLIGENZE PURISSIME della Scala del FUOCO, rappresentanti nella
percezione dell’Intelligenza Eterea Umana, le colorazioni prismatiche della
Verità di Luce Unica Eterna nel suo STATO ASSOLUTO, POTESTÀ a cui si è dato
Forma Ideale nel DIO UNICO che presiede la LEGGE DELLA VITA UNIVERSA.
Oggi solo un CENTRO
INIZIATICO possiede le Chiavi che aprono per gradi “II Palazzo chiuso del Re”,
occulta è la sua Sede temporanea, operando in silenzio per le Finalità
dell’Ordine.
L’esperto giardiniere della
Terra Ermetica, dall’Arte Pratica ha appreso come cogliere le Rose senza i
pericoli di dolenti punture di spine. È il Maestro da invocare per
accedere nella VIA SACRIFICALE, dallo stesso percorsa per la sua REDENZIONE, e
che la Nuova Cattolica Religione di Origine INIZIATICA SOLARE, prescelta e
Voluta dalla TRADIZIONE degli EGIZI NUMI, della quale ampiamente in prosieguo ne
descriverò la VERA NASCITA, simbolizza nel Gesù CRISTO. È la MATERIA ALCHIMICA
SUBLIMATA dall’Arte, l’Agnello del Divino sacrificio, non la MATERIA PRIMA
Mercuriale dell’Opera Arcana, Protea di forme, di Caos elementare composta, e
sul quale il Puttino di Venere aleggia, materia da mutare con sofferenza,
prima dell’ascesa e morte sul Golgota sublimatorio cranico, cruciale Calvario
della Gerusalemme elementare, da liberare e renderla Celeste nella sua separata
eterizzazione. Il “Palazzo del Re” resterà per sempre chiuso anche per chi
possiede la Chiave d’Iside del Piccolo Arcano naturale, poiché totalmente
sconosciuta è la Legge Fondamentale sui “Nutrimenti di Forze
Vitali” nella Scienza della Trasmutazione, operante nei Regimi preparatori
il Mercurio di Base, e gli ulteriori da osservare nelle fasi della G. O. In
volgare lingua, e per la prima volta, ne espongo accenni di mie disquisizioni
pratiche, per averne acquisite le “reali virtù” e la Scienza di Ermete, in forma
analitica e comprensiva nel gergo d’uso, dagli Esperti conosciuti Alchimisti,
completamente taciuta la sua esistenza. I Nutrimenti per assorbimento,
che modificano, influenzano ed agiscono sulla Materia dell’Opera, sono da
prendere in considerazione per la buona riuscita del processo sublimatorio,
rientrando nella LEGGE PURIFICATRICE per la quale si adottano in pratica
Regole finalizzate alla Sacralità. In tale processo Atanor e Materia Prima,
ottenendo Nutrimenti antiossidanti e corrompenti, naturalmente rientrano nel
Regime iniziale preparatorio all’Opera di Sublimazione.
I coagulati vitali più
terrigeni, prodotti dalla vita saturnia normale, sono d’impedimento per ogni
Regime operativo Spirituale, Religioso e Iniziatico, nel quale sono appropriate
le fondamentali Regole Nutritizie Purificatrici della Castità, del
Digiuno
e della Preghiera.
I Neofiti, non comprendendo minimamente
1’alchimizzazione della Materia, anche attraverso tali fondamentali Regole
depuranti e nutrienti materia, fluidi e spiriti del Corpo dell’Uomo, mal
si adattano al restrittivo Regime da tenere per lunghi anni e, spinti dalla
fretta di abbreviare i tempi, prendono le iniziative, errate e trasgressive, di
scandagliare, nelle acque torbide delle profanazioni, una Scorciatoia della Via,
che a buon mercato oggi è ritrovabile, alla portata di tutti, esposta, senza
veli così come rinvenuta, da fonti divulgative. In tal modo l’Abisso più tetro
si apre d’innanzi a loro e lo spettro della pazzia aleggia nelle loro menti e
negli improvvisati Maestri. La qualità della materia e dell’essenza del
Mercurio base dell’Opera, provenendo dalla confluenza di diverse specifiche
“miniere organiche” e da alchimiche elaborazioni vitali, risente dei
nutrimenti incorporati apportati dall’esterno:
- dai regni minerale, vegetale, animale;
- da fluidi umani, naturali, astrali;
- da fonti energetiche e di radiazioni, dal magnetismo
terrestre e dalle forze cosmiche della Gravitazione Universale, le quali
invadono, permeano ed attraversano la materia organica.
Tali nutrimenti influiscono sul prodotto
finito, che la Natura Quintessenzia, quale materia di riciclo vitale di
forza generante, per finalità di Leggi della VITA, che l’Antico Sacerdozio,
indagando, ne conquistò gli ARCANI riposti nel Mondo delle Cause, e mai perduti
dalla TRADIZIONE INIZIATICA SOLARE.
I nutrimenti influiscono e
modificano il chimismo
del sangue umano e di tutti i suoi umori, compreso il Mercurio di base, e le
conseguenti radiazioni auriche, le quali a sua volta, esaltate negli stati di
mag, nelle pratiche magiche, Ermetiche, Religiose, risentono di ulteriori
nutrimenti dai piani astrali e mentali, formanti l’ANIMA MUNDI, e
nelle omologhe vibrazioni, ricevendo le impronte e le impressioni di forme,
forze ed intelligenze, attratte od invocate, si ripercuotono, questi alimenti,
nella corrente di forza neurica, sanguigna e nel mentale.
Nutrizioni per lo Spirito e l’Anima sono anche, in pratica, ottenute
dalla cosciente volizione attrattiva di Entità Geniali, d’Intelligenze, d’Enti,
di Eoni, di Spiriti Elementari, che donano e generano insospettate cariche
energetiche e di sintesi di forze vitali.
Per la sola attinenza ai nutrimenti, accenno
l’Occulta elevatissima Arte Sacra della VAMPIRIA a mezzo della quale ogni
Nutrimento ESSENZIALE può essere attinto dall’Esistente, visibile ed invisibile,
Arte Magistrale antica che in parte si apprende da Bocca ad Orecchio tra Maestro
Perfetto e Maestro di 2° Grado Osirideo, e in tutta la sua Legge Sintetica
nell’Arcano Linguaggio in Stato di Separando del MENTALE SOLARE. In egual modo
si apprende l’ARTE SFIGMICA percependo il Mondo delle Cause ove ogni IDEA è
generatrice di innumeri pensieri di affini correnti d’omologa colorazione
vibrativa.
Pertanto anche un’IDEA, Pensieri di Luce Ermetica, il
lambire con il realizzato Separando Mercuriale lo stato Solare “Divino”
dell’ETERNA LEGGE, sono essenziali nutrimenti eterizzati e sublimi, causa
di modificazioni e transustanziazioni del Corpo Saturnio, dell’Anima, del
Mentale Intelligente e della MATERIA DELL’OPERA nei suoi diversi Regimi e
Processi Trasmutatori. II Grande Arcano non può essere inteso e letto in
una formula scritta, è il Sottile Mercurio che ne coglie la Luce in piena
Coscienza e l’Iniziatore Ammonio si presenta in lui o fuori di lui, Adepto
dell’Arte, confermandone la fisiologica tecnica Naturale e l’occulta finalità.
Arma letale è il praticare istruzioni riservate profanate, ed insegnamenti
dell’Alta Scuola Palladia, che crea veleni nella Mente debole ed impreparata,
contenendo in embrione i semi della pazzia, per la sottigliezza dei suoi
principi. Le profanazioni della Scienza del Bene e del Male, sono sempre
a danno della plebe mentale. Questo è il motivo del Silenzio Ermetico e del
mantenere nel Secreto e nel Mistero alcune particolari Leggi Naturali,
conosciute e Tramandate dal Sacerdozio degli Antichi Templi, che devono essere
conquistate gradatamente dall’Intelligenza Ermetica dell’Uomo per il suo
progresso evolutivo.
GIULIANO KREMMERZ CORPUS TOTIUS MAGIAE RESTITUTUM
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DI INIZIAZIONEANTICA
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[Per tutti i paragrafi mancanti si veda l’edizione completa del Corpus, reperibile presso le libreria specializzate]
53) Dio è nelle quattro forme elementari (vedi paragrafo n. 12). Ogni forma elementare è uno stato di essere del quaternario. Ogni parte infinitesima dell'Universo riproduce il quaternario. L'uomo lo comprende tanto perfettamente per quanto la sua sintesi (che è il quaternario) come adattazione nell'uomo si riconosce con la stella a cinque punte. Con le lettere ebraiche l'uomo si esplica con le stesse lettere divine di Geova, interpolando la sin tra le due prime e le due seconde lettere. I Pitagorici lo esprimevano con 5. Nelle cifre e nei simboli della magia operante, qualsiasi triangolo rappresenta la trinità iniziale pura, come il quadrato rappresenta la discesa della trinità pura nella Creazione, la stessa rappresenta il tetragrammaton nella sua realizzazione umana, cioè la umanizzazione di Geova. Tutte le linee spezzate di questo segno stellare sono segni demoniaci, cioè segni di disordine o di perturbazione animale come per esempio:
FAON (Ban dei Caldei) demone lussurioso. La linea invece di raggiungere un vertice e salire si ferma all'organo della generazione e abortisce. ROTH (Gaaz dei Caldei) demone della paura. La linea raggiunge il vertice inferiore e non monta al superiore. Impotenza. GAMAOTH (Lemel dei Caldei) demone della dissoluzione. Le cinque linee sono ridotte a 4 e si allacciano in maniera differente, opponendo triangolo a triangolo.
L'uomo non è degno di tal nome se non nel suo completo equilibrio, cioè nella completa manifestazione stellare anche nel campo della visione astrale o oscura come in seguito indicheremo. Però onde il novizio impari a perfezionare tutto il simbolismo grafico della creazione umana bisogna che egli sia edotto della filosofia sintetica e dei rapporti tra i massimi e i minimi proporzionali e ricorrenti che esistono nel mondo o universo, di cui l'uomo è lo specchio e la sintesi minima.
OSSERVAZIONI SULLA SINTESI COSMICA
54) Il Mondo o Universo è l'insieme di tutto ciò che è. Ha due qualità: è eterno ed è infinito. Eterno perché se fosse temporaneo si dovrebbe accettare una ipotesi di uno stato suo che è la negazione dell'essere – la quale a sua volta non sarebbe che una formola dell'esistente. Infinito perché se all'universo si concepisce una qualità determinativa, si dovrebbe ammettere che fuor i suoi limiti esista un recipiente della sua limitazione, e questo sarebbe un assurdo perché il Mondo o Universo è l'Essere – cioè tutto ciò che è.
55) Dunque l'Universo è il massimo contenente di tutte le forme mutabili inferiori che in esso vivono e si trasmutano. La figura geometrica che contiene tutte le forme universali e che per se stessa è il simbolo dell'infinito ed Eterno Universo è il Circolo.
56) Tutte le cose che nell'universo si contengono sono maniere speciali dell'Essere Universo e contengono tutti i suoi elementi, poiché sono forme dello stesso universo. Nel linguaggio profano l'Essere è Dio e tutte le forme sono creazioni di Dio. Il quale è in tutte le cose da lui create, perché le creazioni stesse sono forme, cioè stati di essere dell'Essere Universale che i profani chiamano Dio o Zeus o Deus.
57) Tutte le forme hanno un cominciamento (principio) ed un termine (fine). Lo stesso principio generatore della forma partecipa alla sua distruzione. I mezzi o le vie di mutazioni o di cambiamenti delle cose finite o delle forme sono due: 1 dal minimo al massimo; 2 dal peggio al meglio. Il principio attivo che genera le forme o cose finite è la produzione delle cose. Il principio trasformatore delle cose finite dal minimo al massimo o dal peggio al meglio è la forza. Quinti in tutte le cose finite, dove si osserva una trasmutazione dall'origine alla fine si contengono 3 termini: 1 principio – 2 una forza trasmutatrice – 3 un fine.
Questi tre termini sono indicati in un arco di cerchio, come che l'arco di un cerchio rappresentante l'infinito è parte dell'infinito come tutte le forme non sono che modi di essere dell'Essere Universale. A questo arco di cerchio corrisponde nell'uomo la parte superiore del cranio poiché essendo l'uomo una creazione o una forma dell'essere infinito contiene in tutto il suo corpo un gran numero di curve, e un sol cerchio perfetto nella parte circostante all'ombelico, cioè regione epatica, essendo l'ombelico il centro della forma e la sede del fattore generatore, e quindi la sua grande importanza nella pratica di esteriorizzazione magica.
58) Ocello Lucano nelle sue riflessioni pitagoriche, al paragrafo 8 dice che tutte le cose contenute nell'Universo o Mondo o Tutto hanno affinità ed un accordo con lui. Queste affinità corrispondono alle relazioni analogiche, tra l'Essere Assoluto o Tutto universale, e le sue diverse maniere di essere.
59) Gli antichi filosofi volendo esprimere con un circolo sintetico tutte le sintetiche forme della natura universale, la indicavano egualmente di forma circolare, e dividevano il cerchio in 4 quadranti per indicare ogni ritorno al suo principio. Nei quattro elementi il fuoco genera (o si trasmuta) l'aria, questa l'acqua e quindi la terra. Nei vegetali il seme germoglia, produce l'albero e questo il frutto con la sua semenza. Nell'uomo quattro età corrispondenti l'infanzia, l'adolescenza, la virilità e la vecchiaia.
60) In questo quadrato si osserva che Fuoco, Semenza, Infanzia è = a 1 al principio, ciò che è il creatore di tutte le cose è lo spirito, il quale con un linguaggio ideale fu chiamato l'Alfa, l'iod, il primo, e nella sua manifestazione pratica fu detto seme, fuoco, infante. Volendo adoperare la parola spirito nel significato sacerdotale deve intendersi nella maniera latina arcaica di efflatus,l'aria che si manda fuori soffiando. Ed è la maniera questa meno materiale che materialmente possa concepire l'uomo di un atto tenuissimo della materia.
OSSERVAZIONI CORRISPONDENTI ALLA SINTESI UOMO
61) Il fuoco si cambia in aria, in acqua, in terra, Il seme si muta in germoglio, in albero, in frutto. Il soffio intelligente (spirito) si muta in aria vitale (ibi= corpo aereo; corpo mercuriale) in acqua (corpo lunare più denso – Cristo – Anima). In terra (corpo umano terreno).
62) Come al n. 57 la progressione dal minimo al massimo, e dal peggio al meglio si osserva nell'uomo nell'evoluzione dello spirito o principio incarnando fino al suo termine di uomo terreno, realizzazione e adattamento dello spirito.Da ciò risultano una folla di corollari uno più importante dell'altro eccone i principali:
1° Corollario – Lo spirito umano è eterno perché riproduce se stesso in corpi diversi che egli stesso (principio) crea, cioè forma secondo fini determinati. Quindi lo spirito di un uomo cambia corpi e involucri diversi, perché nel suo ininterrotto cammino come il seme di una pianta riproduce se stesso. Il suo simbolo terreno gli antichi sacerdoti ponevano nelle mani di Saturno, il Dio che sbrana i suoi figli, e lo rappresentavano col serpente che mangia la sua coda.
2° Corollario. L'uomo è realizzazione del suo spirito informatore quindi ogni vita umana è una missione determinata dal suo spirito informatore, ed è la preparazione di ogni vita avvenire. Quindi la felicità o l'infelicità dell'uomo corrisponde allo svolgimento della sua vita terrena secondo il fine cui la vita stessa è diretta dal suo spirito informatore; secondo la finalità della sua missione è raggiunta o no si ha lo stato felice o infelice di lui.
3° Corollario – Lo spirito di un uomo si manifesta in tutte le sue idee, le azioni, e le realizzazioni di esso nel corpo che egli prende. Quindi il principio informatore di un essere vivo si appalesa nel complesso degli atti della sua vita terrena. Se il principio informatore è benefico, la vita umana è benefica. Così tutta la virtù generativa di una pianta rivela le proprietà del suo seme.
4° Corollario – Il corpo umano come involucro di un seme (spirito) di determinata energia, ha la energia che gli viene dalla missione cui il suo seme si informa. Nella umanità o società umana, si seminano con la parola, gli atti e gli esempi, i sacerdoti, gli eroi, i soldati e i vili.
63) L'importanza però dello sviluppo umano non è nel corpo fisico che solamente nelle missioni fisiche – quindi le incarnazioni a soli fini fisici sono animalizzazioni, poiché l'uomo differisce dagli animali in questo, che il primo contiene (uno spirito misto di intenzionalità o aspirazioni extrafisiche (dette perciò spirituali o animistiche) e di tendenze fisiche) mentre gli animali non hanno che solo missioni e finalità fisiche.Quindi l'uomo contiene la possibile evoluzione dell'efflatus primitivo nei quattro stati elementari e gli animali invece l'efflatus nel solo adattamento fisico. Lo spirito nel suo significato di intellettualità superfisica, è assente nelle bestie: invece nel suo significato assoluto di efflatus è in tutta la creazione. Per intendere questo passo profondissimo della iniziatura sacerdotale bisogna ben distinguere da ciò che si è detto dai profani il vero dal falso sulle proprietà dell'anima.
SPIRITO, ANIMA ED IBI
64) La Rivelazione Cristiana, adattamenti della scienza secreta alla volgarità profana – definisce l'anima umana come la parte spirituale e immortale che costituisce l'uomo; e i teologi ignoranti, dimenticando che fanno chiamare il Cristo – figliuolo dell'uomo, non distinguono il Cristo dall'uomo che per renderselo oggettivo come un idolo fuori l'umanità orante. Viceversa la filosofia occulta sacerdotale, che non potette essere ignorata dagli Ebrei dopo la schiavitù Egizia, dividendo tutta la sintesi sfingetica dell'universo nei quattro simboli elementari, indicava nella Sfinge con quattro simboli le quattro possibilità di essere dell'efflatus primitivo. Più chiaramente: il cristianesimo divide l'uomo in un corpo e in un'anima. Questa anima è di una sostanza detta spirituale o pensante, di una sostanza che a differenza della materia non occupa spazio, quindi matematicamente non è un corpo con le sue tre dimensioni. Questo concetto corrisponde alla tradizione accettata dell'atto creativo del primo uomo, il quale fu un misto (sempre secondo l'ortodossia religiosa) del pupattolo di fango Adamo e dell'efflatus divino. L'efflato nella sua idealità è una volontà, o meglio un atto della volontà: nella sua materialità è una sostanza che non occupa spazio, perché il fiato o soffio emesso non è che una determinazione di corrente nella stessa aria che si è aspirata e si respira nell'aria stessa. Ora lo spirito o volontà, nel momento di emettere la sua volontà non emette un corpo estraneo all'ambiente, ma determina una direzione nell'ambiente. Immaginiamo con punti simmetrici la massa dell'aria, il soffio non è che la loro asimmetria determinata dalla corrente rossa. Quindi nel senso prettamente teologico religioso l'anima è appunto una sostanza immateriale cioè (la forza, la volontà, la spinta che determina un modo d'essere speciale della materia universale). Nel campo delle osservazioni fisiche, anima è sinonimo di forza, perché ogni forza per sé è imponderabile, negli effetti, cioè nelle adattazioni è una energia applicata e sviluppata fino alla ennesima potenza. L'anima di una macchina a vapore non è il vapore, ma la forza generata dal vapore che per sé è imponderabile, e nelle sue adattazioni fisiche è meravigliosa. L'elettricità è lo spirito di ogni fenomeno elettrico. L'anima di un fiume è una non materia che determina il corso delle acque. L'anima umana invece come partente da un centro ragionante o volontà ragionevole, ma non cessa, come ogni forza, di essere per sé immateriale. Perciò i cabbalisti dissero che l'iod è principio, è forza, è generatore per sé. Quindi il volgo è contentato dalla separazione dell'uomo-materia dall'uomo-spirito, o essenza, o anima. Ma così non la scienza perché (n.57) tutte le cose (tutto ciò che è) tendono dal minimo al massimo e dal peggio al meglio, quindi la immateriale corrente determinante lo spirito incarnato nell'Adamo da uno stato di pura immateriale forza (volontà) non diventa anima che passando per uno stato secondo, cioè per uno stato mercuriale, partecipante della natura immateriale e della tenuissima materiale. Se il soffio è volontà o fuoco (spirito puro) questo non diventa anima che mutandosi in vento (aria – ibi) e poi più addensandosi non si trasmuta in acqua (anima animale – corpo lunare). Per la qual ragione in religione anima è complesso di tre stati incarnativi, mentre per la scienza secreta anima è il terzo stato spirituale della materializzazione.
65) La sfinge egizia parlandoci dei quattro simboli corrispondenti ai 4 stati dello spirito umano nasconde ai profani le quattro possibilità di essere, o 4 stati possibili dell'uomo, cioè l'uomo raggiante, sole, o uomo luce, uomo volante o ibi; uomo impressionabile o moventesi o movimentato, corpo lunare; uomo terrestre. La religione aspira a condurre i volghi allo stato di Cristo, cioè di corpo lunare, mentre l'iniziatura mira alla sorgente cioè all'uomo luce. Da ciò risulta che l'uomo differisce dalle bestie per la possibilità di 3 maniere differenti di vita che sono superiori per la libertà e la indipendenza degli atti alla sola vita animale. Ora la difficoltà è nell'accettare lo stato di progressione della materia per definire se la materia è suscettibile di pensiero o non, di volontà o no. Ciò per gli ortodossi cristiani è spaventevole, perché la rivelazione separa lo spirito divino dalla materia, ma per noi che il Tutto è una sintesi in cui si ripercuote una sola volontà iniziale, è conseguenza diretta delle nostre premesse. Di immateriale puro non esiste neanche l'idea più approssimativa, perché il tutto è l'Universo ed è Dio. Quindi spirito o efflatus o maniera di essere della materia è la materia stessa in diversi modi intesa, da cui scaturisce: 1 che ogni manifestazione materiale contiene un'anima pensante; 2 Che tutte le forme dell'Essere contenute nell'Universo o Tutto, contengono un pensiero o un organo pensante inerente allo stato rispettivo di esistenza; 3 Che tutto ciò che ci circonda è animato e pensante; 4 Che l'uomo è il sovrano di tutte le forme perché è il migliore organicamente pensante; 5 Che la sua superiorità è provata dallo stato di possibile pervenire, che gli può imprimere al suo spirito, cioè al suo Essere onde raggiunga condizioni di perfezionabilità superiore. 6 Che non esistono esseri superiori a lui i quali non siano stati già uomini, o che egli non possa in potenzialità ed in effetto raggiungere. Eccoci così in pieno campo magico.
DELLA MATERIA MAGICA
66) Lo stato di mag è uno stato o forma di essere del corpo lunare umano. Il quale diviso nella sua unità in un coefficiente più vicino alla materia e in una parte più vicina all'Ibi mercuriale si comprende nel linguaggio simbolico nell'immagine della Eva o madre dei vivi in tutti gli uomini di struttura e levatura ordinaria, nella immagine della Lilit negli uomini governati assolutamente dalla parte fenomenica della Materia, nella Maria o Myriam nella struttura dei mistici che più si avvicinano allo stato mercuriale. Quindi è materia magica, è campo di azione dello stato di mag tutto ciò che agisce sotto l'impulso o l'efficace energia del corpo semovente o corpo lunare. Innanzi tutto poche parole per spiegare il significato dei 3 nomi. Le tradizioni simboliche o cabalistiche descrivono la Lilit come la prima compagna di Adamo creata insieme a Lui dal fango terrestre. Senonchè questo primo personaggio oscuro della tradizione simbolica caldea pare che non fosse andata di accordo con l'Adamo primitivo, essa voleva signoreggiare (nell'incubare – porsi al di sopra nell'atto coniugale) l'Adamo. Non restando d'accordo ella volò via. Dice la leggenda simbolica: volò nei mari dopo aver promesso di uccidere tutti i nascituri. Fu allora che il Geova dal costato del primo uomo estrasse la Eve, madre dei viventi. Eve perciò per la seduzione nota e la rigenerazione umana non comincia che con la Myriam, amaritudine maris, regina degli angeli, da cui fu realizzato il Cristo o l'Emmanuel. Tutte queste tradizioni simboliche sono state prese con carattere oggettivo cioè si è cercato la Lillit, l'Eva, e la Miriam al di fuori dell'uomo e quindi nessuna spiegazione è stata possibile. La Lilit rappresenta la identica partizione di potestà tra il corpo lunare e il corpo materiale, in modo si vuole intendere che in origine l'uomo ebbe un corpo lunare o anima materiale eguale in potenza al corpo materiale, in modo che la lotta per una supremazia tra i due dovette essere lunga e feroce, giacché i fenomeni o gli effetti prodotti dal corpo lunare essendo eguali in potenza con quelli del corpo materiale, agivano e si producevano senza il consenso e la coscienza di questo. I chierici maledivano sempre la Lilit come un demonio potente e seduttore, e senza entrare nel merito del suo stato o condizione di essere, discussero veramente all'epoca della Inquisizione (bestiale e rivoltante deliro dei falsi sacerdoti della verità) se Lilit potesse generare in unione coitale all'uomo. Se i chierici avessero capito ciò che dicevano allora e ciò che ancora oggi discutono, invece di cercare tante assurde ragioni contro il moderno spiritismo e il magnetismo mesmeriano, avrebbero capito che in tutti i medi detti dei fenomeni o ad effetti fisici, dei quali fenomeni sono essi medii stessi incoscienti, vi è la manifestazione ed il sopravvento della Lilit dei Rabbi. Giacché nella forma jeratica la Lilit è la femmina che vuol fare opera di maschio, e Lilit in caldeo è demonio incantatore dei sensi e della memoria – quindi demonio di morti, cioè di non viventi in carne. La compagna effettiva dell'Adamo viene con la uscita di Lilit, e con la comparsa della Eva, della madre dei viventi. Eve è parola composta di tre lettere ebraiche che formano la parola o nome di Dio senza lo spirito o volontà suprema detta jod. Ma noi abbiamo precedentemente insegnato che l'Iheve o Geova è l'adattamento del principio generatore nell'uomo, quindi: iod = pensiero generatore nell'alto e nel basso in alto Luce, nel basso Corpo umano. Eve = complesso dell'anima animale dei Cristiani, madre dei viventi, perché i vivi non si incarnano che per essa.
67) Nello stato edenico o paradisiaco vivendo il corpo in terra e dei frutti della terra, lo stato di purità dell'anima doveva tendere verso il polo opposto, lo stato di libertà cioè. Invece avvenne una involuzione del principio animista libero verso il corpo terrestre, verso le sensazioni animali, e l'Adamo più rassomiglia al bruto che doveva dominare, tanto che perdette lo stato paradisiaco. Pentito passa per una serie di schiavitù feroci ed atroci, fino a quando il cumulo dell'esperienza lo rende vecchio alla vita e diventato Ioseph (il S. Giuseppe dei Cattolici) impregna spiritualmente la Maria, cioè la regina vergine degli angeli, e madre del Salvatore o del Cristo. La quale Maria è la identica Eve che ha riconquistato il suo grado antico tanto da calpestare lo stesso serpente terrestre che l'aveva sedotta e imperare sul crescente lunare, o corpo lunare dei caldei – egizi, simbolo di salvazione, coronata dalle stesse. Detta amaritudine maris o salsedine delle acque marine, perché la luna impera sul mare, ed essa, proveniente dallo antico simbolismo elementare, è propria del dominio sul capo acqueo o lunare.
68) Gli antichi iniziati, specialmente i pitagorici della Magna Grecia, da cui Platone impronta quanto dice nella favola del suo Timeo avevano una forma simbolica più comune e meno astrusa. Essi dicevano che in origine si ebbero tre specie di uomini, non solamente idee che ancora esistono, cioè i maschi e le femmine, ma gli androgini erano composti non solamente di due visi di uomini e donne, ma ancora dei due sessi: questi androgini o primitivi ermafroditi, avevano quattro braccia, quattro gambe, due teste rivolte l'una verso l'altra, quattro orecchie, quattro occhi, e volendo correre non avevano che a formarsi un cerchio e rotolavano velocemente. Aggiungevano che come gli uomini erano fatti dal sole, le femmine dalla terra, gli androgini erano procreazione della Luna. La pittura che essi facevano di questi primi ermafroditi, con quattro braccia, quattro occhi, quattro orecchie, etc., ci dimostra che essi vogliono ricordare lo stato di essere dell'uomo in cui il corpo lunare aveva eguale potenza del corpo fisico, l'epoca della Lilit dei rabbi. Quando costoro vollero dare la scalata ai cieli, avvenne che Giove li tagliò a metà in modo che occupati a ricercarsi le due metà mutuamente, non pensassero a dar l'assalto all'Olimpo. In pratica dimostrando il corpo lunare sotto la forma di un corpo allungato secondo la prevalenza in basso o in alto accenna alla sua denominazione. Da questo specchietto si vede che tre diversi possono essere gli stati di MAG, cioè:
L'uomo ordinario
(coscienza normale) Eva
L'uomo col corpo lunare Lilit
più o ugualmente attivo del fisico
(incoscienza normale)
L'uomo separato o movente Maria
interamente libera la sua anima
(coscienza magica)
Potestà dell'Eva = sensazioni ordinarie – massimo limite: mistica religiosa.
Potestà della Lilit = Incoscienza di tutte le azioni impulsive, buone o cattive, della zona o corpo lunare. Follia, idee fisse, tutte le forme delittuose incoscienti. Medii ad effetti fisici - suggestionabilità impulsiva – forme spontanee e violente delle passioni – irresistibilità agli atti passionali. Tutte le forme di mania speciali e conosciute fino alla ossessione.
Potestà della Maria = Limite massimo: tutto ciò che si vuole nell'ordine delle creazioni animali: medicina ermetica, chiaroveggenza, estasi, bilocazione nello stesso piano, amore, calamità delle cose materiali agendo sulla loro anima, fenomeni di simpatia, magnetismo di travasamento, cioè di comunicazione vitale. Limite estremo: quando è unita all'Ibi cioè allo stato angelico del corpo mercuriale, apparizione con apparenza e consistenza fisica su tutti i piani, conservando le proprietà spiccate del corpo fisico.
69) Il simbolo della Vergine col Bambino Gesù è della madre che ha partorito nella purità l'Emmanuel Raggiante . Lo studioso di filosofia occulta piega il ginocchio innanzi ad un'immagine della Madonna del Reni o del Raffaello e prega: Ave,Maria, quae es in coelis, io ti prego, ti imploro che tu mi porti al tuo trono. La preghiera arriva e la Mater divinae gratiae parla in lui, i fedeli cattolici aspettano la grazia di l°, di fuori se stesso. L'iniziato non aspira che alla trasformazione del metallo grezzo nell'argento (corpo lunare – Maria) e poi nell'oro perfetto (corpo dell'Ibi, mercuriale che contiene il Sole, Spirito Santo, Paracleto).
DEI
MEZZI TRASMUTATORI DEL MAG
70) Il novizio domanda al Maestro: come raggiungere lo stato di Mag del suo corpo lunare. Il Maestro se è un alchimista gli risponde: separando, dissolvendo, coagulando. Eccoci innanzi alle tre gradazioni della preparazione della pietra dei filosofi. L'uomo ordinario, coscienza ordinaria, è l'Adamo ed Eva fuori il paradiso biblico. L'autorità coniugale del fango fatto uomo tiene in ischiavitù la Eva, la madre dei vivi, il coniuge obbediente e pauroso. In lui la Lilit dei Rabbi è scomparsa. Unica autorità potente i sensi, le idee sensiste, le impressioni vive che ci vengono dall'esteriore ambiente. Il suono di un'arpa, il profumo di un fiore, il contatto di una mano gentile, la vista di uno spettacolo potentemente bello, gli fanno cantare in melodiosa parola il linguaggio dei sensi corporei alla obbediente sposa. Eva si incanta, onde la musica della melodiosa voce, e si incanta innanzi all'ondata di splendide sensazioni che vengono dal mondo finito e determinato dei sensi umani. Ella non ode, non fiuta, non sente che per la via legittima dei veicoli umani terreni. La realtà è là. Tutta l'esalazione poderosa, la vaporosa ed armonica sublimazione delle impressioni dei sensi, impressioni determinate e finite, fermano il suo mondo. Il serpente l'ha sedotta e l'avvinghia, Ella ripete allo sposo di letto: "quanto è dolce il peccato dei sensi che ci rassomiglia a Dio! Come son felice!" La terra non ha frutto che ella non mangi. Dal basso, solo dal profondo mare dei sensi viene la felicità completa. Di fuori né fiori, né musica, la voce dell'alto tace. Ecco la realtà. Lontana da essa, non v'è che il sogno, l'illusione, la follia della vana ricerca. Gli spettri sono memorie dei sensi che tacciono. L'ideale aspirazione ad un dominio di questo essenziale nutrimento di tutte le idee fatte è poesia malvagia che ci allontana dalla verità. Eva, la madre dei vivi, vive nel regno dell'Orco incantatore, e ha dimenticato il Cherub dalla spada fiammeggiante che la espulse dal Paradiso biblico. Il sudore della fronte è delizioso preludio al sapore del pasto quotidiano. Il dolore del parto è un melanconico ricordo che tace quando le delizie d'Imene la spossano. Il novizio al Maestro domanda: "E' questa la realtà? E' questa la unica verità?"
Il Maestro risponde: “Separa”. L'atto di separazione è una linea dividenda tra il corpo e l'anima. Bisogna che Eva non senta i profumi dei fiori e la musica dei sensi, bisogna che Eva dorma quando il corpo sente e lo giudichi. Le impressioni umane dei sensi fisici passano ai centri sensorici, da questi all'anima. Al momento in cui il corpo sente, in cui l'Adamo vibra sotto le impressioni sensiste, è necessario che l'Eva lo giudichi e dica: "Infelici noi che siamo schiavi di tutto ciò che ci colpisce, ove il piacere si alterna al disgusto e l'uno e l'altro diventano tirannicamente i nostri padroni". Questa separazione è quasi impossibile nel regno della voluttà e del piacere: nel solo dominio del dolore comincia a riuscire possibile. Il giorno in cui Eva si muta in Mater Dolorosa la sua redenzione comincia, le lacrime le ricordano che ha perduto il figlio diletto. Non vi è operazione iniziatrice che non comincia negli uomini ordinari alla scuola del sacrificio e del dolore. La Mater Dolorosa e la Mater Misericordiosa è pertinenza assoluta delle Religioni che agiscono e si profondano sui volghi. Separate alchimicamente è concentrare la potenza vitale dei sensi, nella potenza dell'anima – operazione che per somiglianza, per sola somiglianza, si dice spiritualizzazione. I metodi volgari, da tutti conosciuti, per separare le funzioni della anima dalle sensazioni corporee son tutte le occupazioni mentali che agiscono indipendentemente dalle funzioni del corpo: una la mente umana è una parte mista del corpo lunare e del saturniano e non vi è separazione vera neanche nei più progrediti. Negli uomini in cui la Eva è congiunta al corpo fisico dal mangiare (funzione del corpo) al moto del corpo nella locomozione, dallo sforzo in un lavoro fisico ad uno stato qualunque di benessere animale. L'educazione mentale comincia a separare, cioè ad iniziare la separazione tra il corpo e la mene, in modo che nei paesi più civili, alcuni uomini compiono contemporaneamente le due funzioni mentale ed animale per due vie ed indirizzi differenti. Il leggere mentre si mangia, come negli ordini religiosi; l'ascoltare la lettura di un passo biblico mentre si desina è una prova della bi-azione in senso contrario dell'anima e del corpo fisico. Nei più ragionevoli, dove si vuole con un metodo continuativo accentuare la divisione, è usitata la preghiera nei riti religiosi analogici alla armonia universale. Certo la preghiera è il più potente mezzo di determinazione di questa separazione, e se alla preghiera si aggiunge un carattere magico (cioè di stato di mag dell'anima lunare) si ottengono accenni a veri miracoli elementari.
71) Per avere una chiara idea
della preghiera nei riti religiosi, di apparenze oggettive bisogna riflettere al
moto determinante e ricadente della forza animale che sprigiona da un essere in
orazione. Colui il quale prega in un eccesso di bisogno di pregare o sollecitare
un aiuto potente, esprime, formola, modella, la sua volontà animale e la scaglia
in direzione del simbolo che colpisce in quel momento tutte le sue sensazioni
corporali e mentali, fino al momento più acuto (diapason)
in cui vede intervenire la figura simboleggiata in azione verso di lui: cioè
fino alla (sua immedesimazione nell' immagine stessa, cioè fino a far compiere
per mezzo della plasticità del suo corpo lunare il miracolo che appetisce. Per
questo nella occulta filosofia ermetica o di Ermes si ha per legge che tutti
i primi miracoli che i novizi vogliono in altrui provocare si ottengono
costringendoli alla preghiera, poiché l'iniziato appena progredito è in una
condizione speciale degli altri uomini per la quale egli non prega poiché lo
stato degli iniziati al mag è analogico allo stato di desiderio o volontà sempre
attiva, detto dagli antichi sacerdoti stato di fuoco comeché l'iniziato è in
condizione di una continua polluzione di volontà creativa, stato corrispondente
in modo attivo allo stato di fede passiva dei santi nelle religioni). Da questo
stato di fuoco prende il nome nel nostro Ordine Supremo la prima magia
elementare o psicomagia, la quale nel 2° grado diventa vampirica perché
moventesi nelle umide grotte o cave oscure, dove i vampiri sono invisibili ai
vivi. La vampirica precede lo stato magistrale dell'Ibi mercuriale.
L'abitudine alla preghiera è un metodo pratico e volgare per la messa in istato di libertà dell'animo animale nei volghi. Tutti i culti pagani, ereditati dal cattolicesimo mirano a questa trasformazione dello spirito basso (corpo lunare) dei religiosi nel tipo oggettivato dall'arte religiosa, e se un culto civile sarà possibile in un giorno lontano, il modello civile eretto come esempio, modellerebbe e plasmerebbe i corpi lunari di tutti gli uomini che si ispirassero a imitarlo. Perciò i popoli rassomigliano ai santi delle loro religioni, agli dei che i sacerdoti loro han posto a modello, e nelle sette politiche dove l'immagine del capo o dell'eroe si tiene in culto, gli eroi buoni o cattivi si moltiplicano. I romani antichi nelle conquiste avevano il senno di dare la cittadinanza romana agli dei dei popoli vinti, affinché loro fosse cancellata l'immagine della ostilità, quando come amici e non nemici erano trattati in pubblico; e verso il declinare dell'Impero, Roma era un vero pantheon cosmopolita, dove tutti i culti erano ammirati e lodati, mentre i numi increduli e nazionali dell'epoca eroica si davano increduli anch'essi alla deboscia.
72) Orare, da os (bocca) è sollecitare per mezzo della bocca gli dei come persone vive, mentre lo stato di mag è l'azione mentale decisa dell'iniziato in se stesso. I bramani in oriente non obbligano neanche alla preghiera religiosa i novizi, e danno ad essi una pratica meccanica tradizionale dei libri sacri, come si può riscontrare nelle traduzioni dell'Auquetil Du Perrou. Consigliamo di pronunziare la parola AUM aspirando il fiato gradualmente fino a più centinaia di volte, cose che il Constant [E. Levi] artificiosamente rivolge in ridicolo nella sua Storia della Magia. Ma a questa pratica corrispondono con minor fatica i rosari della Chiesa Cattolica, le lunghe, interminabili recitazioni nelle quali la bocca meccanicamente si apre e si chiude, pronuncia parole con la stessa cadenza, mentre la mente si distrae, e il corpo per l'azione meccanica del suono cade in uno stato ipnotico superficiale, come in un dormiveglia. Il canto tragico nelle funzioni religiose complesse e collettive, con l'azione dell' incanto del suono e della voce ottiene lo stesso scopo, e la gran semina dei miracoli di indole religiosa è basata appunto su questo magnetismo degli agenti meccanici sui sensi fisici, mentre il potere imitativo del corpo lunare si esercita e si sprigiona in tutta la sua maestà.
73) La scienza dei profani, analitica in sé come metodo, ha usato una colluria di parole per indicare questa proprietà di plasma del corpo lunare: Stato di credulità o di fede, ipnosi superficiale, ipnosi seconda, grande ipnosi non sono che modalità diverse di questa proprietà dell'anima animale. Il magnetismo come è stato inteso dai praticanti magnetizzatori dai più potenti ai meno attivi è una creazione umana. Per la scienza segreta non esiste che una sola forza, la volontà Umana e il magnetismo coi suoi fluidi è anch'esso una creazione della volontà, poiché sotto l'energico impero di essa tutto è possibile (tutto quel che per sé, quanto ciò che si vuol far essere). E a questo proposito devo accennare, con raccomandazione al neofito di non perdere parola di quanto dico, a poche cose elementari sulle forza magnetica del corpo umano, salvo a ritornare sull'argomento in luogo opportuno. La scienza segreta o ermetica e sofica c'insegna che la natura delle cose è Unica – unica in alto e in basso. La qual cosa vuol dire che tutte le forme sono identiche nel loro intimo e differenti solamente nello stato transitorio. Un pezzo di ferro, un tronco di quercia, un animale sono tre forme differenti della stessa Unica Natura. Da ciò risulta che vivendo nelle tre forme la stessa sostanza in tre differenti stadi di transazioni, le tre cose sono trasmutabili l'uno nell'altra se non nella pratica, nell'essenza della loro struttura primitiva. Ora la energia di coesione nel ferro, la vita vegetale nella pianta, la vita animale dell'animale sono l'Unità Prima sotto forme o stati transitori diversi. In ognuno di questi stati avvi una diversa maniera di manifestazione. Ogni alterazione di forme è determinata da una crisi istintiva della forma transitoria in altre simile o differente. Infatti se il ferro si trova in contatto di un principio umido si ossida, cioè si determina una crisi di trasmutazione del ferro in ossido di ferro. Questa crisi del ferro in contatto del principio umido è uno stato di esaltazione dell'Unità Prima nella forma transitoria del ferro che appartiene o subisce il principio umido. Queste crisi in diverso modo sono indicate dai maestri ermetisti metallurgi e con parole diverse e di senso oscuro sono chiamati spermatici, mestruanti, dirigenti, polluenti ecc. dei metalli [poiché metaforiche, esse alludono ad altro !!!]. Gli antichi invece dicevano tutto ciò sotto il simbolo di Venere, poiché ogni mutamento in natura in qualunque regno e in qualunque cielo avviene per lei, per questa forza isiaca trasformatrice della Natura visibile ed invisibile, detta più poeticamente atto di amore. Nelle piante la crisi trasformativa si manifesta all'epoca della fioritura, e negli animali nei periodi di caldura. Ora questo che si sviluppa in ogni trasformazione delle cose si disse dai neoplatonici amore, freccia di cupido e in altri modi più o meno seducentemente poetici. Nel simbolismo occulto, quando l'energia trasmutatoria è attiva si chiama Sole, quando è passiva Luna e quando è attiva e passiva contemporaneamente si dice mercurio. Il novizio stia attento alle parole, perché in esse è la chiave ermetica di dottrine profondamente occultate, che per lui resteranno tali se non fa tesoro di quanto io dissemino ad arte, onde il lavoro sia un premio allo studio. Però si osserva che questa trasformazione avviene con legge costante tra forme e stati transitori determinati, e con le apparenze le più dissimili. Per esempio l'acqua non agisce sulla massa di ferro che sotto una apparenza di ossidazione – invece è assorbita dalla pianta e la nutrisce e la alimenta nella circolazione degli umori. Ma la crisi della pianta che genera il frutto per l'atto di fecondazione apparente o latente è la stessa conseguenza di una energia, che è l'amore sole o amore luna o amore mercuriale causa di ogni trasformazione in natura, dalla ossidazione alla nutrizione della pianta e alla generazione del frutto. Nelle forme superiori, animali la sola apparenza delle cose muta, ma non la crisi come metodo di azione (crisi). (La crisi – Amore – è una trasformazione delle cose per distruzione delle forme precedenti in tutti i regni visibili ed invisibili). L'ossido di ferro non è più né ferro né acqua. La gemma di un frutto non è più né il pistillo né l'antera in colore che si attraggono e si congiungono nel polline, né il fiore in cui i sensi generatori sono contenuti. Nelle forme animali la crisi stessa è un'appetenza che è un assorbimento di un essere animale in un altro essere di una forma animale in un'altra forma o stato transitorio. Quindi (tutti gli stati di appetenza in natura sono stati distruttori (o trasformatori) di forme; il tipico distruttore è l'atto puramente di crisi (Amore) riproduttiva. Questi atti di appetenza qualunque sia il grado dell'animale, dal serpe all'uomo, sono detti con una parola ariana agub, che vuol dire demente, cioè atti in cui tutto l'essere animale appetente o innamorato si condensa in volontà, in forza, in sensi, in desiderio sulla cosa o l'essere appetito. Questa condensazione diventa oggettiva, l'essere appetente, condensandosi si esternizza e tocca, e penetra, e trafigge la cosa appetita, facendovi una sottrazione prima che materialmente la goda e la assapori. Bell'esempio ce ne da il serpente che attrae gli uccellini, ma nell'accoppiamento sessuale tutti gli animali, dai meno nobili ai nobilissimi bipedi, l'atto di amore, l'atto di assorbimento e di trasformazione, è preceduto da un preludio incantatore che società umana ruffiana rende più stuzzicante, più feroce, fino al mento delle nozze consumate, con l'impedimento, con l'ostacolo all'unione dei corpi, ma negli animali quadrupedi il preludio per quanto più breve è identico. La femmina prima di sentirsi montata materialmente, spiritualmente organizza e si dibatte e si sente penetrata dal dardo del maschio, virtualmente è montata, cioè ha subito la volontà attiva. Il suscitare a volontà questa forza è opera del mag umano, cui la dea Venera è propizia poichè il subire la volontà umana attiva in atto di amore è proprio del corpo ed è femmineo; la femmina infatti differisce dal maschio pel carattere di soggezione del suo corpo lunare alla volontà del maschio Ora osserva analiticamente che questo principio trasmutatore o Venereo si manifesta tra uomini e cose e tra uomini e uomini e nello stesso uomo nella corrispondenza delle diverse parti del corpo. Esempi:
Tra uomini e cose: Il mangiare, trasformazione delle cose di inferiore forma nella nutrizione del corpo, vampirismo naturale e meccanico. Tra uomini e uomini: L'odio e l'amore trasformazione delle esalazioni proprie (aura individuale) in esaltazioni omogenee od eterogenee. Tra le diverse parti del corpo: Il sonno, trasmutazione della nutrizione nervosa in nutrizione animale; la voluttà istintiva e spontanea, cioè senza causa esteriori, che è trasmutazione della digestione corporale in seme attivo. Cioè trasmutazione delle parti essenziali del corpo in polluzione; il lavoro fisico cioè trasmutazione della volontà animale in movimento.
Da ciò si spiega come gli antichi intendevano la influenza del piante Venere e non la spingevano. Crisi o Amore è trasmutazione: lo stato preparatorio è speciale di Cupido (da cui cupidigia in italiano, cupiditas in latino) cioè appetenza. Però: ogni appetenza o cupidigia è un incantesimo, cioè un assorbimento di tutte le sensazioni libere del corpo appetente nella volontà della cosa appetita, incantesimo il quale aumenta in ragione diretta degli ostacoli frapposti fra i due termini e della resistenza della cosa appetita. La parola magnetismo è presa come l'astrazione fisica di questa trasmutatrice o Cupido (da cui cuprum, latino che significa rame metallo essenzialmente della Dea Venere) che tipicamente si manifesta in forma visibile nella calamita in relazione al ferro; da calamita (magnes in latino) si è fatta la parola magnetismo o calamitazione, base di tutta la scienza di trasmutazione. Audite, pueri, dice una traduzione latina del simbolo di Icar, Magnes Clavis Naturae.
74) Dal tutto qui esposto risulta che: tutte le cose nel periodo Venereo sono soggette alla forza magnetica, se passive, e sprigionano la forza magnetica se attive. Che nell'uomo la volontà determinata di assorbimento è magnetismo verso le cose volute. Che ogni manifestazione della volontà umana è egualmente magnetica e passiva.
75) Però bisogna ben riflettere che nel campo sperimentale sensista si sviluppa (qui è l'osservazione fisica che parla) l'azione magnetica o trasmutatoria tra esseri e cose, o esseri ed esseri assimilabili perché il fenomeno di trasmutazione nel campo visivo è assolutamente chimico. Dove non esiste combinazione o alterazione chimica visibilmente non esiste affinità e assimilazione. Ma nella filosofia dell'assoluto la cosa è molto differente , perché essendo Unica la Natura Prima di tutte le cose, tutte le cose cono tra loro per questo principio originale omogenee. Quindi la volontà umana imprime a tutte le cose desiderate, o appetite, l'impronta magnetica della sua maniera di manifestazione. La maniera di intendere la azione chimica tra gli occultisti e i profani è differente della forza magnetica volitiva, e i secondi si arrestano alla osservazione immediatamente apparente in cui esiste una trasformazione controllabile coi mezzi fisici comuni. Valgono gli esempi seguenti a intendere queste differenze. Mettete in contatto immediato un pezzo di ferro e un pezzo di marmo, riscaldati leggermente col fiato questi due corpi e poi presentateli all'analisi di un chimico. Egli noterà che non vi è stato fenomeno né fisico, né chimico, né alterazione apparente di stato fisico né di composizione effettiva dei due corpi, e vi dirà assiomaticamente: il ferro è ferro il marmo è marmo. Ma per voi il ferro dopo il contatto del marmo e dopo il fiato sprigionatovi su sarà sempre: il ferro primitivo più il contatto del marmo più il fiato messovi sopra.
Il ferro ha assorbito qualche cosa della natura spermatica del marmo che lo renderà fragile come il marmo. Prendete una camicia indossata da un prostituta. Il chimico moderno vi domanderà se la prostituta era affetta da male contagioso del derma, e ci consiglierà di lavarla onde rendere sterili gli organismi microscopici infettivi e poi vi dirà che potete coprire con essa impunemente le carni della vostra sposa. Ma voi guarderete bene dall'eseguire il suo consiglio perché, disinfettata in tutti i modi possibili, per voi la camicia è sempre impregnata dal contatto d'una meretrice. Dunque per noi il magnetismo è irradiante da tutte le cose e da tutti i contatti più energicamente per quanto più immediata e più lunghi e maggiormente sensibili negli uomini che subiscono il carattere dell'ambiente, e nelle combinazioni chimiche più che nei fisici miscugli, è meno immediatamente apparente, ma non meno reale, tra cose e cose e tra cose e uomini.
76) L'errore comune è di credere al magnetismo solamente nella forma studiata dai profani, cioè solamente nell'azione di un agente attivo su di un corpo passivo umano, tanto da vederne l'apparente fenomeno di sonnambulismo, fenomeno ipnotico fino alla catalessi totale, e si immaginano il fluido che si sprigiona dalle mani e invade il corpo del soggetto. Gli ipnotisti gridano: non vi è fluido, ed hanno ragione perché essi non lo immaginano. I magnetizzatori della scuola mesneriana dicono invece: tutto il magnetismo è fluido, ed hanno ragione lo stesso perché lo immaginano e lo creano. Nella scuola sacerdotale magica, di cui noi siamo i depositari di tutti i segreti, non si magnetizza né col fluido, né senza fluido, ma in tutti i modi, col contatto, col fiato, coll'incantesimo, con lo scongiuro, con la musica, con l'effetto fisico, con l'amore sensuale, con la fame, con la voluttà dello stomaco, con le bevande narcotiche o filtri chimici... perché uno è il magnetizzatore potente, tutti gli altri sono accessori e mezzi transitori, la Volontà. Non tutti sono capaci di un atto semplicissimo, e pure eminentemente magico, cioè del mag umano, di Volere e di fissare la propria volontà per ignoranza assoluta e tapina della conoscenza della volontà umana. Questo segreto per iscritto è incomunicabile materialmente, e bisogna che il novizio arrivi alla conoscenza della tecnica della volontà in serie di lunghe esperienze riuscite. Lo scritto della genesi volendoti dire in che modo Geova fabbricò l'uomo, te lo mostra che prende un po' di creta, te la modella e vi soffia su il suo spirito. Prima dell'uomo aveva creato tante cose, ma nelle altre cose non avendo potuto soffiare aveva dovuto prima dire la cosa che voleva fare: Sia fatta la luce, siano separate le acque dalla terra ecc.. Lo scrittore della Genesi comprese che l'uomo non poteva comprendere nessun atto di volontà assoluta senza un'azione fisica corrispondente, tanto è difficile solamente immaginare un atto volitivo senza moto vibrazione visibile! Ed è per questa ragione astrusissima ma nella sua semplicità di non concepire la Volontà fissata senza la parola, o l'atto materiale, che la scienza umana ignora la fabbricazione degli uomini nel coito e non concepisce come da uomo si passi ad Intelligenza Luminosa assoluta che ha la facoltà di volere e creare senza nessuno sforzo prettamente ed umanamente sensibile. Non si arriva alla pratica della Volontà assoluta e indipendente dagli atti fisici, se non attraverso ad una lunga pratica di accoppiamento tra la volontà e l'atto materiale corrispondente. Come esempio cadano a proposito i metodi di magnetizzazione. Come invadere un corpo estraneo con la propria persona senza sentirsi e volersi trasfondere in fluido impercettibile? Nei più materiali; come addormentare un corpo umano senza far pressione su di un centro cerebrale sensibile o influire nell'apparato nervoso senza la luce brillante? Gli stessi riti della prima magia pratica sono nel loro isolamento concretazioni di atti di volontà per mezzo di atti fisici corrispondenti.
77) Quando il Maestro dice al suo discepolo (n. 70) Separa, egli nasconde al profano una verità che solo nel più recondito dell'arca si diceva all'iniziato: egli dice separa nei tre mondi sub-mercuriali.
corpo saturnio - seperare le sensazioni
fisiche gravi dalle meno gravi.
corpo lunare - separare le impressioni
dalle sensazioni del saturnio
corpo mercuriale - separare le intuizioni
dai due precedenti.
Unico agente il Sole o corpo solare o jod o volontà. Dunque la prima manifestazione nella separazione è un paradosso pei volgari e pei profani. Non esiste parola umana che possa dare al discepolo una esatta corrispondenza della idea fondamentale della scienza segreta: qualunque traduzione in linguaggio profano è una imperfezione che rende il pensiero primitivo ed occulto della iniziazione sotto una forma che è facilmente attaccabile da ogni dialettica meno profonda. Tentiamo questa traduzione: il mondo è la Volontà. L'universo non è che il nulla esistente, cioè il solo frutto e non la causa di se stesso ma l'Universo è la Volontà presa come causa. Queste definizioni sarebbero l'assoluta negazione di tutto ciò che abbiamo dimostrato ed esplicato innanzi, ma in queste definizioni è la sola forma imperfetta a rendere in modo sintetico un'idea che per la sua verità assoluta non rinnega i principi innanzi esposti, colpa semplicemente del linguaggio umano che è fatto per rendere chiaramente le idee comuni a tutti i profani e non stati di essere dello spirito umano nelle diverse sue gradazioni. Così per necessità sono venute in una maniera di dire analogicha che intendere non le può chi non le prova. Il più comunemente in uso è il linguaggio alchimico dove i quattro stati elementari si fanno per analogia corrispondere ai diversi stati dell'anima e del pensiero individuale, tanto ambiguamente da trarre per lunghi anni anche in inganno la infallibile Romana Chiesa Cattolica, allettando la cupidigia dei Pontefici fallibili e menati per l'aia come i cani in gioco. In alchimia l'oro corrispondente al principio solare, all'altissima regione del fuoco o purificazione luminosa, dell'individuo. Il corpo mercuriale alla sublimazione del metallo impuro (piombo) il cui segno è lo ierogramma del pianeta Saturno o corpo saturniano, attraverso la fase del passaggio per l'argento o luna o corpo lunare. Così che questo linguaggio necessariamente ignorato, ha fatto gittare fortune inaudite nei fornelli da cui non è scaturita nessuna pietra..... filosofale e nessun becco di quattrino. Ermete Trismegisto dice come prima e fondamentale operazione di ogni miracolo semplice: separa il puro dall'impuro, lo spesso dal sottile, perché in alto come in basso, cioè nel mondo intellettuale e spirituale come nel fisico, tutto avviene per separazione dei principi misti. Il quaternario nell'uomo volgare, nel profano è una unità composta - un metallo grezzo come si prende con le pale dalle viscere della Terra, nelle miniere dove lavorano i Ciclopi e il lavoro alchimico consiste nella separazione del più nobile dal meno nobile dei metalli in fusione. Vedremo in seguito se a questo simbolismo naturale e metallurgico corrisponde veramente un Grande Arcano Trasmutatorio incomunicabile ma, se non perfettamente, almeno per la sua gran parte di fattura fisica. Per ora bisogna intendere nessuna Grande Opera esser possibile, se non si ricorre al metodo della separazione.La morte stessa, nelle sue diverse fasi, è una Grande Opera Alchimica e il simbolismo della morte si riscontra in tutte le fasi di preparazione e di sublimazione del corpo vivo. Il tentare la Grande Opera Alchimica è il tentativo di un'opera di morte, innanzi a cui pochi resistono, perché le memorie spaventevoli del post-mortem si affacciano terribili come dragoni vomitanti fiamme posti alla custodia di un tesoro che ha bisogno di eroi per essere conquistato; eroi da eros, fiamma divina dell'amore il quale amore è la forza trasmutatrice, creatrice e distruttrice di tutte le cose in natura. La mitologia pagana è splendida nel simbolismo delle imprese eroiche per la scoperta, la conquista ed il possesso dei tesori eterni dello spirito. La favola Giasonica è un poema iniziatico, un poema maestoso il quale bene inteso da la chiave di tutte le conquiste dell'invisibile. I lavori di Ercole, fatiche improbe, sono mitiche conquiste di questo grande Arcano nella sua pratica, come i canti di Alceo e gl'iniziatici di Omero ne sono la storia eterna. E la eternità, la perpetuità, la sempiterna storia fu fissa nel cielo visibile astronomico, prima che dalla leggenda umana, dalla Prima Virtù, da quella prima Intelligenza che il volgo chiama Dio e che l'Iniziato vede viva, visibile, immutata ed immutabile, in tutte le fasi della natura, nelle piccole cose e nelle immense, nel mondo morale e nel fisico. Il Dupuis ha comparato al concetto astronomico tutti i culti religiosi per indicare a chi ha occhi per vedere e mani per toccare che il Grande Arcano dell'Universo si legge come si è letto e come si leggeva nel cielo visibile in eterno perché Una è la legge, Uno il metodo, Una la via. Ho toccato nei primi numeri di prolegomeni al Corpus di questo argomento sotto la forma religiosa, e ho accennato alla differenza tra Religione e Scienza nella conquista dei poteri spirituali, ma a questo punto devo ritornare sull'argomento per stabilire nel discepolo delle nostre teorie e nel praticante le nostre pratiche assolute il concetto esatto della Verità semplice di sopra a tutti i culti ed a tutti i metodi religiosi, nella grandi linee scientifiche della iniziatura alla onnipotenza divina dell'uomo.
78) Non discorro che delle religioni più classiche e delle rituali note:
a) il Caldeismo
b) il Buddismo
c) il Cattolicesimo.
Questo tre facce del culto della verità assoluta adatta alle masse dei volghi sono rette da una filosofia nel suo fondo identica alla magia. Il Caldeismo considera tutte le cose come viventi e angeli, demoni, spiriti e cose, sono vite, sono esseri, sono intelligenti individui e virtù individue. Il Buddismo è il ritorno alla individualizzazione della vita nella sua ascensione verso il principio altissimo. Il Cattolicesimo è la realizzazione sintetica della Verità Vitale nel suo concetto di universalità. Da ciò scaturisce chiaramente che la differenza è nella partecipazione come metodo alla Verità Unica e non nella sostanza di concepire l'Unità Universale. Infatti il considerare tutte le cose, quelle che visibilmente paiono inanimate, con vite e intelligenze, come coscienze e virtù (calderismo) rende colui che così vede il mondo Universo partecipe alla Vita di tutte le cose in natura. La forma esteriore o il seme o la coscienza interiore di tutto ciò che è, è manifestazione della vita unitaria universale e chi in tal modo considera la natura delle cose visibile ed invisibili non può sentirsi con coscienza chiara o scura, partecipante alla vita universale che vede e sente svolgersi sotto i suoi sensi fisici. Ma l'altra faccia del cubo, sintetica ed individualista, sprigiona un sentimento di concentrazione unitaria in tutta l'essenza intellettiva del santo o del Budda o del Religioso. Il Buddismo che è una predica alla rarità delle cose, dove il Karma, che è il frutto di tutte le nostre azioni, diventa la legge inesorabile, infrangibile, cui sono soggetti tutti gli esseri, è una preparazione all'avvento puro nella reintegrazione senza volontà e senza coscienza, senza amore per un eccesso di amore alla beatitudine di un sublimissimo amore alla eccelsa beatitudine della quiete. Questa legge del Karma buddico entra come dimostrazione assoluta della trasformazione per la volontà alla esistenza speciale che tutte le cose preparano a se stesse in ogni momento della loro vita terrena o della spirituale. Il meno elevato come esteriorizzazione di culto è il cristianesimo il quale ritornando alla universalità per la via dell'Unità umana come Unità Intelligente Universale, cerca il massimo comune diapason di vita intellettiva come una creazione Karmica Universale. Qui prego caldamente il mio lettore di non uscire dai termini preposti e studiare con me i ricorsi che avvicinano le diverse maniere di intendere la Grande Opera sotto l'aspetto religioso, cioè profano, cioè collettivo, al lume della Sofia iniziatica:
a = ogni atto umano è una mutazione di forma;
b= l'atto individuale è creazione di forma singola;
c= l'atto collettivo è creazione di forma collettiva.
Questa è la prima chiave del Karma. L'atto creativo è cosciente o incosciente secondo che lo stato di mag nell'operatore dell'atto è uno stato cosciente o incosciente. Lo stato di mag è sempre esistente, sempre vero, sempre reale in tutti gli esseri vivi e pensanti. In alcuni e sono pochi, lo stato di mag è cosciente, intelligente, palese. In altri, e sono la grande massa umana, lo stato di mag è occulto ignorato, incosciente. I fondatori di religioni chi più chi meno furono tutti degli illuminati cioè degli individui divinizzati per lo stato di mag cosciente e palpante. Costoro per mezzo di forme o culti esteriori, per precetti, per esempio, hanno sempre tentato di coercire il mag occulto ed ignorato delle folle; tutta la folla dei pezzenti, degli addolorati, dei passionati rappresenta una materia magica immensa a forza di entusiasmo, di fede o di paura in due barriere che la utilizzano, senza deviamento possibile per un fine comune. Lo stesso avviene più o meno coscientemente nelle progressioni o regressioni politiche, nei reggimenti degli stati, nelle rivoluzioni dove un capo o una setta predispone il mag popolare della folla incosciente ad una rivoluzione o ad un mutamento politico o sociale.
79) L'Essere Universale proteiforme nostro, sempre mutante, non è che il continuo riprodursi di se stesso nei diversi stadi del pensiero e della volontà. Causa la volontà effetto, la forma, cioè la creazione del momento che porta in germe la creazione avvenire. Quando gli antichi dividevano il mondo in due fattori, in Bene ed in Male, volevano esplicare in tutte le sue manifestazioni il Karma creativo. Il Bene è la volontà che crea. Il male è la necessità creata, inesorabile necessità che non si scompagna dal Bene della creazione pura nello stato di Mag cosciente, perchè ogni atto creando una forma crea il destino della forma stessa. Di qui il concetto manicheo che è anche dei mazdeisti che Iddio sia un bene ed un male, perché ogni atto divino è nel forcipe della necessità ineluttabile. L'uomo allo stato di perfettissima coscienza di mag ha intorno a se come materia magica tutto l'universo visibile e l'invisibile, ma la sua onnipotenza è causa della sua infelicità nella necessità dell'atto compiuto, cioè della creazione realizzata. Applicando questi principi al concetto scientifico ordinario nella comprensione dei profani, si osserva che ogni realtà presa come creazione e quindi come forma è un fenomeno transitorio, modificato, avversato, coercito dalla necessità (Satana dei cattolici). Nella cabala la progressione numerica da la chiave delle ascensioni e discensioni degli atti creativi:1 è il creatore nello stato di mag cosciente - 2 la necessità della creazione, cioè la costrizione del creatore a creare - 3 il frutto, cioè l'atto creativo - 4 la necessità in cui l'atto creativo si svolge - 5 la modificazione dell'atto creativo negli argini imperiosi di una necessità più intensa rappresentata dal 6. Il 7 è l'atto creativo allo stato di sviluppare e l'8 la necessità oppositrice che lo modifica e via di seguito. In tal modo tutti i dispari, 1,3,5,7,9,11,13,15 ecc. rappresentano la modificazione o l'adattazione dell'atto creativo successivamente in tutto il suo cammino ascendente, e i pari la necessità in tutta la sua evoluzione progressiva 2,4,6,8,10,12,14,16, ecc. I tarocchi nella numerazione dei 4 colori sono applicati in questo senso dai giocatori cabalisti nelle divinazioni delle cose avvenire. Quindi secondo questa legge nessun fenomeno transitorio, cioè nessun atto creativo è puro nella sua evoluzione, e nella sua origine ogni atto creativo è una necessità cioè è causato da una necessità. La Sofia con questa legge spiega i culti demoniaci o satanici, perché nel concetto rivelato non esiste atto di creazione divina che non sia provocato dalla necessità o principio del Male o Satana o Arimane o Maria. Questo corollario sofico capovolge tutta la filosofia del Bene in un terribile inferno karmico, e stabilisce le fondamenta della iniziazione occulta operante vampiricamente sul male coi processi vieti e che debbono essere occultati, sotto pena di perdere ragione e virtù operante, a tutto il volgo che lotta ciecamente col principio tenebroso dei fati e si purifica creando, ricreando, distruggendo, riedificando nell'aspro cammino dell'ascenso alla luce.
80) Ritorniamo al n. 78. I fondatori delle religioni non ignorarono ne potettero ignorare questa legge fondamentale e quando la loro Grande Opera evolvente s'iniziò essi tentarono per la vittoria sul principio di necessità satanico di camminare collettivamente verso la reintegrazione assoluta, facendo convergere il principio della necessità rappresentata dall'ambiente nella finalità come atto creativo collettivo, quindi fuori, il più possibile, di ogni opposizione fatale. Come a noi più nota e più praticamente esaminabile, nel senso sociale pei suoi effetti, la storia del Cristianesimo ci dà l'esempio dell'influenza attiva, coi minori oppositori possibili nei contingenti politici (per cui il Cristianesimo ha mirato sempre a diventare religione di stato universale). Nello spirito del Cristianesimo è il Cattolicesimo politico con una papa o un re alla sua testa, perché il Cristo Messia si aspetti che ritorni come Sovrano, Unico pastore di un solo sterminato gregge di pecorelle, ma il ritardare della sua missione è stato causato da un Diavolo orrendo che è la necessità degli appetiti della profanazione politica, nei periodi in cui l'elemento ha preso il sopravvento sullo spirito del cristo fondatore. La parola segreta del Templarismo era questa: Riconquista del potere e ripristinamento delle chiavi iniziatiche sul Camauro Pontificio. Senonché la Necessità volle diversamente e la profanazione del tempio fu compiuta: di qui Lutero, Calvino e gli scismi parziali. Nella storia delle religioni questo che tanto stupisce i profani non è che un fenomeno di transizione, perché fenomeno transitorio è anche il corpo umano che il Buddismo proclama altamente anche ai profani, e la storia se ha i suoi ricordi, è perché gli stessi uomini, diversamente mascherati sono sempre i differenti personaggi dell'umana commedia della vita palese, e la morte, mutazione di vestimenta e di nomi, non è di fronte all'assoluto, che un rientrare dei personaggi nelle quinte per cambiare di trucco e rappresenta la continuazione della propria parte tragicomica! Il Caldeismo ha compiuto il suo ciclo evolutivo con la civiltà ellenica sorgente nel poliformismo e nel politeismo poetico delle sue splendide manifestazioni e il Buddismo individualizzando il progresso specifico di ogni religioso ha mirato alla redenzione dell'essere al di sopra di ogni necessità col sacrificio e con la non volontà: causa questa di ogni azione negativa del Buddismo sull'apparente condizione sociale dei popoli che la praticano.
81) La dottrina cristiana differisce essenzialmente dalla dottrina buddista nelle applicazioni inferiori - nella esposizione del Karma per noi la buddica è la vera. Ma il cristianesimo con la ritualità magica della purificazione che il Budda sotto altra diversa forma predica con digiuni e astinenze, mira ad una cancellazione del Karma primitivo in un'autocreazione che è magicamente chiamata dalla chiesa sacramentale. I sagramenti della chiesa sono fatti di magia universale. Praticati dai santi, cioè da uomini che hanno uno stato di mag vero e reale, producono effetti indiscussi se praticanti e mag vanno di accordo cosciente.
Il Buddismo proclama che nessun Dio cambierà il tuo Karma, che l'azione di un uomo su di un uomo è nulla, che la nostra rigenerazione non dipende che da noi stessi. Queste osservazioni sono vere pel solo Buddismo che predica la trasformazione dell'uomo per mezzo della sua volontà e della sua opera, ma sono nella Sofia magica degli errori da prendersi con le molle. (Il Karma dice un manuale buddista, è il nostro operare, il nostro merito e demerito nel senso morale.) Giustizia rigida ed immutabile domina in tutto il regno della natura animata ed inanimata. Ogni mala o buona azione porta necessariamente i suoi frutti. Nessuna grazia di un Dio personale può liberare dalle conseguenze della sua mala azione un malfattore. Il Karma non è una forza operante al di fuori come un Dio, ma una forza operante continuamente su noi.
Questo secondo la verità della vita individuale è una verità certa, perché negare ciò varrebbe negare la legge della causa producente il suo effetto - però in magia è un errore il credere a questo dogma buddico perché sarebbe negare l'azione creativa del pensiero umano in un uomo allo stato di mag puro, su di un uomo impuro. Se ogni atto è una creazione, è una forma, una disposizione differente nelle molecole delle cose esistenti per se chi proibisce ad uno spirito di santità di purgare con un atto creativo di purgazione uno spirito immondo chi impedisce ad un uomo colpevole, il cui Karma è gravido di delitti, di sentirsi rigenerato con un soffio santo, distrutto il Karma, dissipate le larve, disciolti gli spiriti ombrosi che pesano su di lui? L'atto creativo non ha limiti di potenza è onnipotente o nullo secondo la forza del mag operante l'atto. Il battesimo di S. Giovanni non è quello del pievano Arlotto: il primo da un pastorello ti sfodera un Cristo, il secondo lascia il mondo come si trova.
82) Una seconda considerazione non sacra né sacerdotale su questo argomento scaturisce da due fondamentali dommi sofici:
Unità dell'Universo.
Penetrabilità dei corpi iperfisici.
Se l'uomo è uno e l'uno è Dio, il complesso divino non riconosce differenza tra le forme singole transitorie. Da qui sorge il sentimento della carità. Chi vorrebbe stendere la mano al tuo simile e chiamarlo fratello, se colui non fosse figlio del tuo padre, e carne della tua carne? Se tutti siano la Unità a milionesimi gradi di effettività, di purità e di perfezione, in quanto con ogni atto creativo con ogni opera efficace il bene e il male che impegna coloro che più sono vicini, poi i più lontani, poi i lontanissimi. Il buddismo ha un mistero che non affronta e non definisce: - L'origine dell'Essere e l'origine e fine dell'Universo. – Si ferma invece al fenomeno transitorio delle reincarnazioni e delle forme e parla come religione ai soli volghi cui la verità è celata. Altra osservazione. Nel mondo iperfisico i corpi sono penetrabili. La impenetrabilità dei corpi fisici è vera pei soli sensi fisici quando non esista modificazione chimica, cioè crisi di amore molecolare, diversamente avvenuta la combinazione o alterazione chimica, nella filosofia sottile si considera che due corpi occupano l'identico spazio. Nel mondo iperfisico, cioè dove i limiti visibili delle cose spariscono in una crisi continua di combinazioni alchimiche spirituali, non esiste impenetrabilità, perché lo stesso spazio ennesimo infinitesimale può contenere la combinazione di emanazioni iperfisiche, cioè tenuissime, a potenzialità di milioni di mescolanze. Questa tesi altissima non deve e non può mettersi nelle mani del profano, diversamente sarebbe svelata l'idea occulta della potenzialità dello Spazio assoluto (il quale, come dimostreremo nelle funzionalità alchimiche dell'Avatar o reincarnazioni volontarie, è non il recipiente dell'essere ma l'essere in se stesso). Non potendo allontanarmi da certi confini, senza pericolo di diventare oscuro, porto il ragionamento su esempi comuni: Se ponete in una stanza due bracierini, su di uno gittate una manciata di incenso e nel secondo una di mirra, il fumo che esce dai due fuochi si congiunge, ma restano allo stato di miscuglio o si combinano in una coesione non ancora chimicamente analizzata a noi importa poco: il profumo però misto è una combinazione di una chimica semplice e più alta, che ci da l'effetto non dell'incenso né della mirra ma di una somma: = mirra + incenso (vedi n. 75). Dice Ermes: - come in alto così in basso. – come tra la mirra e l'incenso, così tra due uomini che sono in contatto: l'uno agisce sul Karma dell'altro attivamente o in bene o in male, secondo la volontà al bene o al male: lo purifica, lo peggiora, lo lava, lo insozza in ragione inversa della forza di resistenza che incontra. Questo è fatale, e chiunque mette capo nella risoluzione positiva del problema alchimico ed avatarico, proverà coi fatti che questa verità è assiomatrice. Anche nei fatti apparenti di amori profani, di cuori ideali o carnali, di convivenza o di abitudinarie vite conventuali, quello che altrove ho chiamato contagio fluidico è una vera penetrazione di creazione fenomenica (in un atto di amore sincero e penetrativo il Karma è mutato per penetrazione).
83) La materia magica comprende anzitutto, nel concetto alchimico del separare l'auto lavacro che ogni discepolo deve raggiungere per la modificazione del proprio spirito. Il quale per colui che si avvia per la via della Verità è l'uomo vero cui ogni iniziazione si riferisce. Il corpo umano caduca carcassa che il tempo logora inesorabilmente, è il fenomeno transitorio per eccellenza di fronte allo spirito e al corpo lunare e al corpo mercuriale che rappresentano la Santissima ed Eterna Trinità cui tutte le classiche ritualità religiose dirigono la loro opera feconda: Nostra quae dicitur vita, mors est; mors, vita erit. Infatti un simbolo ermetico antico e di paesi e di razze differenti è questo: moritur ut vivat, vivat ut non moriatur. L'uccello che esce con le ali aperte dalle fiamme del rogo combusto è l'uomo eterno temprato alla vita incorporea materialmente, ma è l'uomo integro tal quale era al momento anteriore alla sua incarnazione e umanazione. Separazione alchimica e questa se si ottiene per un processo violento di fuoco, di cremazione, di istruzione del corpo fisicamente grave: separazione chimicamente dissolutiva se avviene col lento processo del cammino naturale. Osserviamo nella semplicità del suo mistero l'incarnazione o umanazione di uno spirito. Seguendo una legge eterna ed immutabile che si annunzia vera in tutte le cose visibile ed invisibili, (ogni corpo è attratto per natura e fatale gravitazione nella sfera simpatica alle proprie tendenze o caratteri individualizzati, per ragioni di affinità e di struttura). Lo spirito umano tende all'umanazione, come il ferro tende alla natura del ferro, come la pietra alla pietra. La scienza analitica profana, al lume della profana filosofica di osservazione e di esperimento non può far sua questa legge dommatica, perché nel mondo apparente governa la legge del binario o dei contrari. Ma nella sintesi spirituale il Karma delle cose e degli spiriti predispone questi e quelli a reintegrazione naturale individuale secondo la propria preparazione tutte le cose e gli spiriti si nutrono seguendo le impressioni karmiche, in modo che il destino o fatalità delle cose è talmente concordante con lo spirito proprio che in embrione ogni essenza o astrazione di essere porta indelebile il marchio della gravitazione propria. Questa legge si dimostra con l'esperienza. Il vangelo dice che i cani ritornano al vomito. Il Karma dell'animalità nella umanazione è l'ultimo ad essere distrutto e il più difficile a distruggersi completamente. Osserviamo il mistero della Venere magica, la cui chiave è preclusa indistintamente a tutte le nature imperfette e sensuali. Il discepolo alla magia deve conoscerlo nelle sue particolarità più ascose, sotto il vincolo del secreto più assoluto: l'atto coitale: delirium voluptatis, è un ricordo dell'origine paterna e materna nell'uomo vivente la vita umana (perché per esso nella commozione dell'accoppiamento tra il padre e la madre dell'uomo vivo, egli è ritornato alla vita fisica umana, pensante, operante, moventesi sul trucco delle sue apparenze fisiche. Ogni delirio amoroso, obbliga, coerisce, attira inesorabilmente un gruppo di spiriti tendenti all'umanazione, nell'orbita dell'aura che si sprigiona dalla copola animale. Quando i maghi dicono che tu hai una verga che attira gli spiriti o li costringe e li infrena alla obbedienza, vogliono indicarti il membro virile che nel momento della sua alta voluttà delirante ha la potenza di far discendere dall'Empireo un'anima fino a sé. Tutte verghe magiche che tutti gli uomini, senza darsene conto, posseggono in misura ed in forze diverse. Ma quali sono questi spiriti che un atto tanto potente attira? Sono gli inferiori nella razza evolutiva, cioè quelli che dopo l'abbandono del corpo umano conservano nel proprio Karma la incoscienza fatale dello stesso peccato che fu origine di tante cadute! Ma quale legge segnano questi spiriti che discendono all'atto di appello venereo? E' la scienza venerea o isiaca impura che ce lo svela (arrivano alla chiamata più sollecitamente gli impuri cioè i più materializzati spiritualmente o quelli che hanno il Karma più intensamente carico di impressioni terrestri. Tra gli impuri arrivano prima e certamente quelli che hanno affinità di tendenza e di natura e di abitudini più proclivi e consoni alla immaginazione dell'istante concupiscente risultante dalla azione del maschio sulla femmina). Da questo enunciato dogmatico parte il primo nodo della scienza urielica o venerea-solare, detta in prosa volgare scienza di ingenerare i figli, la quale si compendia in una legge unica che tradotta per le lingue volgari corrisponde alla massima seguente: ogni coppia amante non genera che i figli di tendenze morali e spirituali identiche a quelle preponderanti nel momento della chiamata o appello.
84) La scienza profana questa filiazione l'ha osservata sperimentalmente dal punto di vista organico e psicologicamente con l'eredità delle tendenze delittuose o morali psicopatiche ma il discepolo allo studio della Sophia deve intendere che le tendenze e le affinità spirituali di cui parliamo noi sono caratteri iperfisici mentre le psicopatie e le tendenze morali che si manifestano in una vita umana e cadono sotto il controllo della scienza di osservazione profana sono il risultato in grandiosissima parte della conformazione fisica e dell'educazione o azione imitativa dell'ambiente in cui l'organismo cresce e si manifesta. Ordinariamente si crede che tutte le funzioni morali e psichiche appartengono alla parte alta dell'uomo, ma ciò non è vero che solamente nei progrediti di primo grado che hanno la completa separazione dell'uomo mercuriale dell'uomo visibile, frutto dell'accoppiamento sessuale dei progenitori e delle idee assorbite e plasmate nella parte più esteriore del corpo lunare. Il mondo fisicamente noto non sarebbe l'inferno che è per l'uomo civile se tutti coloro che arrivano coi nuovi trucchi avessero immediatamente la potestà di manifestare le vere tendenze spirituali proprie sempre specifiche. Invece la incarnazione prima e la educazione sociale e di famiglia dopo, snaturano anche coloro che arrivano molto avanzati. Le tendenze mercuriali si manifestano con spiccato carattere d'incoscienza quando sono prepotenti, e si manifestano prepotentemente quando sono in conflitto più o meno perfetto con l'ambiente in cui vivono e si svolgono. Inoltre più prepotenti sono i caratteri mercuriali, più nella fresca età si manifestano in uno stato di perfetta incoscienza. Questo paragrafo condensa tutta la sapienza antica sulle manifestazioni animistiche dell'uomo incarnato e prepara il discepolo a comprendere il significato vero dell'iniziazione magica.
85) Poiché in ogni uomo è da considerarsi un doppio essere, l'antico sintetico delle precedenti vite e il nuovo o moderno, l'iniziatura deve essere intesa come il ritorno dell'uomo palese all'uomo misterioso e arcano. Quando tu ascolti la parola separare è appunto questo appello che tu senti, e sotto la tua corteccia formata dall'educazione e dalla coltura della presente vita, dividi tutto l'acquisto recente dall'antico essere indipendente dalle attuali condizioni d'intellettualità. L'iniziatura comincia dal lavorio che il Maestro fa sul discepolo sviluppando tutte le necessità o facoltà pari (vedi n. 79) onde chi nel suo fondo nasconde un unico carattere di essere consono, appena comincia a rivelarsi all'esteriore trova la via aperta che lo aiuta a rapidamente spogliarsi di tutto ciò che non gli conviene come individuo antico. Le religioni sono educazioni spirituali involventi l'essere nuovo e l'antico in uno stesso mantello di idee, alimentate dalla fede. La iniziatura invece impedisce la formazione di novelli strati intorno all'essere occulto e arcano e lo denuda. Perciò nelle religioni lo spirito umano è passivo e nella iniziatura è attivo; ma nello stesso modo bisogna confessare che il cammino della fede religiosa è cosparso di rose e di fiori, perché, specie nelle società rette da culti professati in comune, l'aiuto è conforme allo spirito della fede professata, mentre in magia la via è aspra, perché le azioni continua di spogliarsi dall'artificiale per porre a nudo nella sua integrità lo spirito antico, è una continua morte del sé artificiali, senza neanche il conforto di un aiuto morale e d'un atteggiamento, tra l'austerità e il laconismo del maestro e la continua lotta di dover occultare ogni mutamento come cosa che ai volgari farebbe ridere e che basterebbe da sola a dare il libero ingresso nei manicomi più sapienti.
DEI
METODI PER CONSEGUIRE IL SEPARANDO
86) Per conseguire la separazione i metodi sono di tipi diversi:
metodi religiosi
metodi psichi
metodi alchimici e magici
87) a) Il metodo religioso è fondato sulla passività dello spirito del fedele, unico e solo agente: la fede. Sperare in un Dio Oggettivo e pregargli intensamente la propria liberazione dal secolo (come nel cristianesimo) o aspirare per mortificazioni e digiuni alla purificazione del proprio Karma (come presso i Buddisti) è opera di separatamente del puro dall'impuro. Non una vita umana, ma molte e successive vie rappresentano il cammino per denudare il Cristo dei cristiani e renderlo palese o per manifestare il santo Budda, tutta la ritualità religiosa nella vita religiosa, mira a questo e ottiene questo come ultimo e determinato fine di ogni atto. In conformità al sistema religioso la prima e più definita conquista è la cancellazione o attutimento del Karma generativo: in tal modo la castità è nodo principale di ogni mezzo di fede, poiché la concezione ideale spirituale rifugge dalle idee di concupiscenza nelle nature superiori all'uomo. Il monacato, il sacerdozio e la stessa vita religiosa nel secolo, o società profana, hanno per fondamento la castità. Casto vorrebbe passare per sinonimo di religioso e nel concetto iniziatico passivo, il bene e il male cioè lo ascenso dello spirito (Cristo) si trova in continuo conflitto con la necessità del corpo (diavolo). Leggete il pater noster dei cristiani. Questa che magicamente è una preghiera perfetta, domanda di essere liberati dalle tentazioni. Chi tenta? Chi è tentato? Credano i religiosi (chi può avere occasione di leggere e di studiare i rapporti tra la vita religiosa e la iniziatica, si procuri il libro di S. Giovanni Climaco, uno dei più illustri abati di Sion e lo legga attentamente.) che l'uomo, cioè composto di anima e di corpo, deve aspirare al Cristo Redentore, Figlio del Dio Trino o meglio sua seconda persona. Si intende che il Cristo dei religiosi è morto in croce sul calvario. E' fuori quindi dell'uomo e siede nel trono dei cieli. In questo cammino ascendente per la conquista di un posticino nel Paradiso dei Beati, un nemico acerrimo s'incontra nel demonio, spirito del male che vuol contendere al Cristo la liberazione di un'anima cristiana. Quindi due termini personificati fuori dell'uomo Cristo e Satana e l'uomo, terzo termine, che deve o meritare il primo o dannarsi in balia del secondo. Il primo non si muove. Giudica e si da in compenso a chi ne ha il merito. In tal modo tutte le fatiche del religioso devono assorgere a questo unico fine di meritare il premio del Cristo, il quale arriva a discendere dal suo trono celeste e manifestarsi perfino sposo mistico delle candide monacelle e a parlare coi santi cattolici sotto apparenze diverse. Il secondo invece è un agitatore elettorale alla moderna: tenta continuamente di far proseliti, promette tutte le gioie più seducenti purché si rinunzi alla conquista del paradiso. Audace, mestatore, sfacciato, mentitore, promettitore di belle parole, questo signor Satana della concezione cristiana arriva al più alto grado di temerità quando allo stesso Gesù di Nazareth pregante sul monte, egli promette oro, tesori, corona di re. Chi tenta? Il Diavolo. Chi è tentato? L'uomo. Chi aspetta per giudicare l'uomo? Cristo-Dio. Dunque i religiosi ammettono l'uomo come volontà e come libertà di volontà. L'uomo, che non avesse la volontà e la libertà di esercitarla, non potrebbe avere né merito, né demerito per la conquista del Paradiso. Però in tutte le formole avanti che si danno per pratica religiosa nel Cristianesimo si riscontra sempre costantemente il fedele in atto di colloquio col Signore figliolo di Dio. Il libro tipico di questa conservazione è l'Imitazione del Cristo di Tommaso Kempis. Si badi che spesso non si tratta di dialoghi, ma di veri e propri comizi a santi ed intermediari che insistono presso l'altissimo per grazie e volgarmente si dicono santi avvocati coloro che il religioso chiama come coadiuvanti alle proprie preghiere. La radiosità più eccelsa è nel chiamare in proprio aiuto nelle preghiere per la conquista del Paradiso la Madonna Vergine, la madre di Nazareth, radiosa e plastica immagine d'un corpo lunare eccelso, Vergine e puro e radioso che monda di grazia il suo fedele. Dunque nella vita religiosa (qui si fa continuamente allusione al Cristianesimo) il separando si ottiene con un sistema di oggettivazione, cioè di essere che il religioso si immagina tutti fuori di se stesso, considerandosi dotato di un libero arbitrio e di una volontà che determinerebbero la sua caduta se non li indirizzasse alla conquista del Paradiso. Fine immediato: la buona morte, poiché pel profano ai nostri studi la morte è il momento terribile in cui compariscono i frutti della vita trascorsa. Immediatamente dopo o la salvazione o la dannazione – o la conquista dell'empireo o la morte eterna.
88) La morte è una incertezza sublime, dice Crisostomo. Incertezza, aggiungiamo noi e terribile spauracchio Karmico, per tutti coloro che non hanno fatto il proprio dovere; dico spauracchio Karmico, perché nella memoria incosciente, come si ricorda e si riproduce in embrione la tendenza coitale, vero peccato di origine, così si perpetua lo spavento della solitudine orrenda che prende gli spiriti dopo il passaggio e prima che Caronte li imbarchi a traghettare il fiume Lete. La morte è l'uovo che si schiude dopo l'incubazione della chioccia (Izar). Il viaggio per l'eternità è un continuo embrionato che prepara continue nascite per lunghe serie di mondi.
89) Per definire bene le corrispondenze religiose alla soggettività della concezione magica diciamo:
Cristo = corpo Mercuriale
Madonna = corpo Lunare
Uomo volontà = l'uomo recente o nuovo
Satana = bisogni e desideri fisici.
Se non che non si dimentichi che il Cristianesimo non riconosce nell'uomo tutti questi elementi e il Cristiano li vede fuori di sé. Il Budda no; il Budda trova tutto in se stesso, ma non ammette neanche lontanamente nessuna azione degli elementi esteriori sul religioso che aspira alla beatitudine. Nella volgare magia evocatoria, in tutte le pratiche dei non iniziati alla scienza secreta, in mira non si ha che una continua oggettivazione di esseri e di personaggi invisibili che all'occorenza possono e debbono diventare visibili e plastici. Lo stesso è per lo Spiritismo comune. L'uomo può, secondo lo spiritismo, entrare in rapporti medianici con esseri che sono di fuori di lui, esseri o spiriti di morti più o meno evoluti. In sostanza si osservi che più si scende nella scala della volgarità e più l'oggettivazione degli esseri evocati si rende necessaria. Più si monta verso la sapienza assoluta e più l'uomo perfetto manifesta ed accentua le sue proprietà divine. Dice Izar: (la divinificazione dell'uomo lo rende superiore a tutti gli esseri che lo circondano). Infatti delle due iniziature magiche, la isiaca è la più facile e più comune, perché è oggettivante, mentre la osiridea è la più alta ma la più difficile a raggiungere, perché non si diventa mago se non si diventa Dio in carne ed ossa. Iside è femmina. E' utero. L'Astarte fenicia fu detta Utero di oro. Così Diana con le sue poppe. Tutti gli operanti isiaci sono medianici, cioè ricevono le impressioni di fuori del proprio individuo, le nutriscono e le danno vita. Ombre o realtà, pazzie o verità, tutto è determinato dalla impressione di un istante dello stato di mag passivo dello isiaco. Perciò è assolutamente proibito al discepolo della vera scienza di consultare sibille o medi: poiché nel momento determinato alla consultazione qualunque creazione nell'astrale è credibile a secondo il capriccio uterino della consulta nello stato di mag che per le medie e i medi coincide spesso con la cosidetta trance o stato preipnotico. Queste due diverse iniziature erano due gradi, il basso e l'alto della iniziazione sacerdotale. Quando il Maestro sacerdotale passava innanzi al discepolo iniziato nella scienza e nelle pratiche isiache, non diceva che poche parole. Poi si chinava all'orecchio del recipiendario e gli svelava il grande secreto: “Niente esiste per sé – tu hai visto tutti i miracoli dell'Iside? Ebbene sappi che questa Dea è infeconda se Osiride non la impregna”. Perciò per il grosso pubblico non la osiridea ma la iniziatura isiaca è possibile ed è fruttifera di miracoli di ogni specie con l'oggettivazione delle immagini oggettivate, estendendo i propri mezzi magici a tutte le cose e a tutti i metodi conosciuti, dai cerchi evocatori alle divinazioni per mezzo di strumenti magici, essi non fanno che seguire la corrente di luce astrale e diventano mutabili ed incompleti. La magia isiaca non ha determinazione del Bene assoluto nella sua essenza e la madonna cristiana protegge egualmente il camorrista, il brigante, il frate asceta e la verginella monacata. I protestanti non hanno compresa questa oggettivazione nei culti isiaci e sono diventati iconosclasti, mentre le immagini dipinte sono nei culti isiaci veri e propri strumenti di magia elementare. L'osiridea è la iniziatura maschia, cioè ammonia, cioè arietina o cornuta o solare nelle ore notturne, che ha bisogno di servirsi come campo magico di tutto il gregge isiaco. Perciò il nostro ordine solare non accetta che solamente i discepoli i quali possono aspirare al maestrato attivo e alto, il quale deve essere una conquista contro tutti gli incantesimi isiaci, perciò la lotta terribile dell'iniziando contro tutto il proprio individuo moderno, onde estragga dalla pienezza dei vapori ombreggianti l'intelligenza, la pura e signoreggiante mente divina o corpo mercuriale puro: perciò – infine – il ripudio istintivo di tutti gli iniziandi alla magistratura osiridea dei mezzi secondari per sviluppare il mag isiaco.
Gli spiritisti, anche i più avanzati nelle pratiche medianiche, non si danno, né possono darsi assolutamente conto di questa grande divisione tra l'Attivo e il Passivo nella creazione dei fenomeni iperfisici di ogni specie. Dico non possono darsi conto perché è più facile istruire nella magia osiridea un uomo che è padrone della sua logica e del suo giusto criterio che un medio il quale Izar chiama sempre (un uscio aperto alla sapienza plurima) quindi, varianti mutabili, cangianti, isiaci o lunari insomma, che con un orecchio ascoltano la voce della Scienza e con un altro si dilungano in ragionari con esseri ed entità di specie, di fattura e di levatura accidentali. I medi di qualunque specie esaminati freddamente sono degli squilibrati psichici, mentre gli isiaci di qualunque specie religiosa o magia sono degli impressionabili per fede, cioè per stato di credenza incosciente mentre i soli osiridei sono intelligenti per sé, cioè i divinizzati che parlano alle cose e agli esseri con l'autorità della propria coscienza pura, tal quale come l'artefice parla alle cose da lui artefatte e Dio parla alle sue creature. E' il Caprone Ammonio tra le capre isiache. Le corna del caprone si cangiano in tanti angoli rivolti al cielo a forma di corona salomonica che rappresenta il magistero delle coscienze delle cose create. Se non si comprende bene questa enorme differenziazione che passa tra l'Osiride e l'Iside della Magia, il discepolo non imparerà a stimare come unico e solo vero l'Ordine cui noi siamo in eterno ascritti per la missione altissima che qualsiasi Maestro osirideo sposa, appena può indipendentemente lavorare nel campo volgare e sociale con un fine specifico che rappresenta la sua missione per un lungo giro di esistenze terrene.
90) A questo punto, cominciando la denudazione del mistero massonico di questa università unica che è La Loggia Ammonia nostra, occorre che io spieghi la validità del patto iniziatico e della conferma del patto cui sono assoggettati coloro che entrano a far parte della nostra scuola prima come discepoli e poscia come iniziatori e maestri. Ordinariamente appartenere ad una società secreta di qualunque specie, si spiega dai profani come un patto di alleanza e difesa per fini immediati. La setta, qualunque essa sia, ha un secreto, il quale deve essere sotto certe garanzie materiali e morali, svelato agli ascritti. Ma chi appartiene, iscritto con le ritualità comuni, alla nostra fraternità, non abdica a nessuna iniziativa o indipendenza individuale, di qualunque natura essa sia, perché la nostra, benché società iniziatica segreta, non è una setta ma un sinedrio, un consesso di dei. Perché questi dei o numi riuniti a concilio per un fine palese fino dal principio a tutti gli alunni e discepoli aspiranti al maestrato: La Scienza Eterna Osiridea, di sopra a tutte le chiese religiose, scientifiche e politiche dell'Universo. E' detto altrove, nel primo regolamento esteriore generale che la forma massonica è presa a prestito da noi per rendere agli aspiranti intellegibile la costituzione elementare della nostra associazione scientifica. Ma appena schiude le prime porte, il noefito comprende da sé che la forma massonica è anche, nel caso sinedriale, un non senso, o meglio una negatività assoluta; perché gli ordinamenti massonici o murtorii hanno per fine sempre una costituzione d'un tempio, per mezzo del lavoro, tempio politico, religioso, morale un tempio sempre a cotruirsi; però noi nel concetto sinedriale abbiamo tutto bello e costrutto nel tempio della Scienza Eterna, quindi perpetua, non caduca né per persecuzioni né per scomuniche né per violenze o rivolgimenti politici. Ascriversi al Sinedrio anche come semplice dipendente e praticante vuol dire far professione di Verità nella Scienza, e l'atto del secreto che ne costituisce la base vuol essere spiegato come una necessità della natura iniziatica nostra la quale rappresenta nel Grande Oriente di Luce tutto ciò che è la società umana, la quale deve considerarsi come una grande raccolta di esseri della stessa specie (uomo) aventi gli stessi diritti finali alla luce, ora tutti trovandosi a differenti stadi di sviluppo morale ed intellettuale non hanno tutti nel contemporaneo momento storico gli stessi diritti. Così questa raccolta di esseri va divisa in due classi, l'una numerosissima, la grande maggioranza, che deve essere guidata al bene, l'altra la piccola minoranza, che deve guidarla al bene. La prima ha il dovere di obbedire e praticare la virtù, la seconda la responsabilità grandissima innanzi al mondo delle alte gerarchie di guidar la prima alla virtù del Bene per mezzo dell'esempio, della scienza e delle creazioni. Alla grande maggioranza sono devoluti i raggruppamenti isiaci (religiosi) per mezzo della fede; alla minoranza la scienza più completa di luce e di potere luminoso. La maggioranza non è pronta alla scienza. Cogliere un frutto immaturo è delitto contro Natura. Non è maturo perché non ha la forza della virtù, la quale è solamente degli eroi, come gli antichi greci chiamavano i figlioli degli dei venuti al mondo umano nell'utero di una donna. Gli iniziatori primitivi sono uomini di altre razze, sono esseri che gli dei hanno orinato nella vulva di una femmina per costringerli, come missionari della Luce ad apparir a questa fiumana immensa di imperfetti e additarle la via della salvezza, in generale con le creazioni isiache, in particolare eligendo i migliori tra la turba, e i meglio disposti onde si consacrassero sacerdoti di essa. Perciò il patto sinedriale è patto sacrificale, in attestato virtuale della grande abnegazione che l'aspirante al governo del bene deve compiere di tutta la sua animalità terrestre, per assurgere commensale al banchetto degli dii minores gentium. Né il patto si finisce con una vita umana. Quando il discepolo è passato attraverso la sua rigenerazione alchimica ed è entrato nel gran regno avatarico, il limite umano tra la vita e la morte cessa, sparisce, si dilegua come nebbia e innanzi all'occhio colpito del Lucifero dell'Aurora non appare che una sola, continua, ininterrotta esistenza eterna. La vita del discepolo, VITA NOVA di papà Dante, inizia il cammino dell'Ebreo errante, l'Israele che ha perduto il suo Geova ed è caduto sotto la sferza egizia dei Faraoni del mondo profano. Schiavitù dura che bisogna vincere per ritornare attraverso il deserto dell'ignoto e del dimenticato nella terra promessa, rinnovellando il patto di alleanza col Signore antico che ha parlato per la bocca dei suoi profeti.
91) Ritornando al n. 87 i mezzi adoperati nel metodo religioso o isiaco, si riducono a due pel cristianesimo, a due pel buddismo. Il cristianesimo non domanda che la preghiera e la castità nella vita religiosa fuori il consorzio umano, tanto nella vita dei religiosi in comune, quanto pei solitari. Il buddismo ripudia la preghiera, non vuole, non domanda che una vita in povertà, col digiuno e la castità stessa. I cristiani con la preghiera, si servono di un mezzo magico. La parola crea. Le immagini create dalla parola nelle forme oggettivate, ritornano come cose potentemente vitali sull'io di colui che prega. Il miracolo della trasformazione del proprio essere si riproduce insensibilmente e fa il religioso tal quale il tipo dell'oggetto modellato a Dio. Questa preghiera, efficacissimo mezzo magico della bassa magia di operazione isiaca è un mezzo efficace e potente che il Budda ripudia, come ripudia ogni volontà alla vita. Di qui la profonda distinzione tra il buddismo e il cristianesimo. Il primo è religione individualista perché non mira alla trasformazione dell'ente uomo in ente dio che negandogli ogni potenzialità di creazione o di trasformazione del sé; il secondo invece è religione sociale perché stabilisce il tipo Dio o il Cristo come tipo comune per trasformazione costante verso un modello unico. I popoli buddici presentati sotto questa faccia diventano inferiori al gregge cristiano per quanto un budda preso isolatamente ha maggiore probabilità di pervenire di un religioso.
92) Non mi fermo a discorrere di mezzi religiosi, come l'obbedienza, l'umiltà, la privazione, l'istituzione sacramentale, perché ci farebbe sciupare tempo, non dovendo nessun discepolo della Sofia magica seguire vita religiosa passiva e passo alla analisi dei metodi psichici. Adopero la parola psiche nel senso di anima mentale. Le sette filosofiche ne fecero grande uso con fini speciali e spiccatamente determinati. Questi mezzi propriamente dovremmo chiamarli magici, ma non mi servo di questa parola per non confonderli coi metodi alchimici che più meritano tale appellativo per la positività della loro azione auto-trasformatrice, e poiché parlando noi della vera magia come Madre di ogni scienza, ci riserbiamo questo appellativo ai soli processi veramente filosofici e scientifici in senso assoluto. La parola psiche è greca ed è volgarmente tradotta per anima, però la psi in greco jeratico era la lettera jerogrammatica, come studieremo in appresso, indicante il volo dell'uccello. Quindi psiche riferendoci a quello che noi abbiamo studiato finora, corrisponderebbe al corpo lunare contenente il corpo mercuriale, seconda anima della anima prima o anima cangiante. Sarebbe una somma di acqua ed aria, cioè di Luna+Mercurio. E i mezzi che ora diciamo psichici, quantunque appartengono al gran datario del mago, ma che non sono magici puri, hanno ripercussione esatta sulla prima anima o corpo acquoso o nebbioso. Il caldeismo demonologico agiva come un misto magico-religioso sul corpo lunare come più plastico e il cattolicesimo che in certo modo vi ha sostituito i santi agisce e ripercuote la mentalità alta per quella via.
93) Il "separare" è graduale. Cioè le separazioni psichiche non avvengono che per separazioni per gradi e distintamente. Il separare il puro dal'impuro dell'Ermete porta diverse gradazioni secondo la virtualità delle parti costituenti l'uomo che si vogliono porre in libertà dal corpo umano, detta negromanticamente opera di morte un'opera di separazione anche in gradi differenti secondo il grado che io ho sopra esposto. Gli uomini secondo il loro grado di sviluppo, dopo la morte si trovano in una delle tre condizioni esposte, o meglio si possono trovare in una delle tre come grado di possibilità, ma ordinariamente non vi si riconoscono che i più alti che del primo grado. Il secondo ed il terzo sono esclusivi per gli iniziati che hanno in questo o nelle vite anteriori ottenuto lo sviluppo necessario per abbandonare insieme al corpo fisico anche le parti più gravi, terrestri e materiali dei corpi lunare e mercuriale. Il terzo grado appartiene agli uomini dei, cioè alle intelligenze incarnate, le quali possono nello stato assoluto continuare le vite in continue trasmutazioni corporee dette avatariche. Nelle incarnazioni successive gli uomini ordinari portano con sé anche parte del corpo lunare antico non interamente dissoluto, e spettando a questo le forme corporee, si spiega con ciò il succedersi dei tipi costanti nelle famiglie e nelle razze.
94) Principali tra i mezzi psichici per ottenere il separando sono il silenzio e la solitudine. Il silenzio non è solamente il non parlare, ma il far tacere tutto il mondo esteriore intorno a sé onde si risvegli il sentimento di ascoltare la voce intima, interna, profonda. Quanto il salmo 129, uno dei 7 penitenziali della Chiesa Cattolica dice: De profundis clamavi ad te domine, vuol fare un appello alla individualità profonda, ascosa, che grida al Dio o all'Io superiore umano, all'Iod primitivo ed eterno. Ora la voce dal profondo di quell'abisso stratificato da diverse centinai di esistenze geologiche dell'uomo, la voce dell'io, cosciente di sé, non si fa sentire che nel silenzio del mondo artificiale delle parole di tutti gli uomini e dei suoni di tutti i pensieri degli altri. L'uomo così come è presentato dalla società, come abbiamo detto al n. 84, è formato dalle idee recenti (abitudini, educazione, istruzione moderna) e dalle idee innate cioè idee antiche, risultato della sua digestione psichica anteriore. Coloro che sono nella società umana progrediti nella vita del pensiero, sentono costantemente in sé, nelle decisioni più importanti della loro vita, una duplice corrente di raziocini contradditori: l'una è rappresentata dall'antica accumulata nell'abisso, o uomo antico, l'altra è la parte logicamente psichica dell'uomo moderno. Spogliarsi della modernità del proprio essere è cosa difficilissima più per i più colti che pei meno, poiché questi non hanno copia di sentimenti affascinanti di seduzione recente e più facilmente predomina in essi la corrente antica. Il non parlare poi, o silenzio soggettivo, mette l'individuo fuori ogni stati artificiale di creazioni autonome, perché (ben considerano ciò che l'uomo è si osserva che le parole da noi stesse pronunciate sono il ribadimento delle nostre stesse idee realizzate ripetutamente per mezzo delle voci articolare. Gli uomini che parlano molto non sono che condensatori di ciò che psichicamente non hanno ancora ben digerito. I Gesuiti mettono in pratica questo secreto semplicissimo della influenza dei suoni sulla psiche umana, ordinando anche ai discepoli del loro istituto di pregare, di dire e di raccontare tutto quello che devono credere (anche se non vi credono dicono finiscono col credere a ciò che dicono). Di ciò si ha un esempio comune nei mentitori per psicopatia, i quali a furia di ripetere fatti inventati, finiscono col credere alle menzogne di cui essi stessi sono autori come se fossero cose vere. L'educazione al silenzio esteriore e all'individuale è una grandissima preparazione psichica alla separazione del corpo sensuale dai tre elementi superiori. Gli asceti di tutti i credi l'hanno riconosciuto, predicato e praticato, e il solo fatto che si osserva più generalmente sviluppata la capacità percettiva psichica di coloro che vivono nei campi solitari di fronte agli abitanti delle città tumultuose, dovrebbe dimostrare che l'influenza del silenzio esteriore è grande nell'uomo interiore, se è appariscente in tutti gli imperfetti che ne sentono occasionalmente i benefici. E' noto e ripetuto nella scuola profana che molte sette filosofiche anteriori e posteriori al pitagorismo, hanno prescritto ai novizii una lunga preparazione col silenzio più assoluto, cioè colla non facoltà a parlare. Questo all'uomo sviluppato pare la causa più semplice del mondo, perché a chi conversa con se stesso o col suo Io superiore, o con le multiple personalità frutto e risultato delle precedenti vite terrestri, sembra un assurdo che la conversazione con gli altri uomini possa essere una necessità, eppure il silenzio per l'uomo unilaterale comune, e per quello di istinti bassissimi è una tortura peggiore dei cordami che i Santissimi Padri dell'Inquisizione amministravano all'inferno di eresia! La statistica dei pazzi, che diventano tali per la segregazione nei penitenziari moderni, ci dimostra che il silenzio per l'uomo comune è un castigo fatale. Non vi è iniziazione che inizi dal silenzio. L'iniziazione ripete le parole che sono scritte sulla porta del Mistero: non parlare né di quello che conoscerai, né di quello che vedrai. Ma tu hai un bel promettere, se non sei abituato al silenzio parlerai ….. parlerai contro ogni tua volontà, anche ti mettessero con museruola e un tappo sulla bocca, parlerai con gli occhi, con la persona, con la mente. Alla sommità del pentacolo di Cagliostro è la parola tacere; ordinariamente si dice e si crede che il tacere prescritto dai nostri statuti significhi il non parlare con la bocca; poiché l'umanità è ancora tanto ignorante che non riconosce altro mezzo officiale per manifestare i propri pensieri che i suoni articolati o le parole scritte, ma il novizio, al corrente di tutti gli studi che già cominciano a preoccupare i ricercatori scientifici profani dell'anima umana, deve intendere che oltre la bocca come organo di trasmissione del pensiero esiste il cervello o meglio il pensiero che il volgo crede il risultato di una funzione organica del primo. Ma per classificare noi il silenzio nella categoria dei metodi psichici, è facile intendere che il pensiero è per noi un movimento o azione della psiche o anima, che è indipendente funzionalmente da tutto ciò che di meccanico possa esistere negli organi e nei centri sensori del corpo umano.
95) Le parole psiche, psichismo, psichico nel linguaggio moderno delle umane investigazioni non hanno che il valore di anima, come etimologicamente psiche vuol dire. La psi greca è un geroglifico volente indicare il volo, il volare; ed è il corpo per eccellenza volante come un uccello che si racchiude nel corpo fisico di cui il cervello, il cervelletto, i nervi, il midollo allungato non sono che organi funzionali. La fisiologia si è preoccupata del problema in senso opposto alla realtà psichica come noi intendiamo, cioè ha fatto della psiche denaturata del suo valore etimologico una conseguenza o una funzione degli organi più sensibili e ritenuti come centri del movimento vitale e pensante, essa fisiologia funzionale di moto passa all'ignoto come tutte le scienze speculative d'investigazione diretta e non ancora si è preposto il dubbio se (questi organi non siano i mezzi di manifestazione dell'anima umana e non i creatori e generatori dell'anima, perché i profani oltre la morte apparente e probante del corpo umano per essi è il nulla più completo e non percepiscono il movimento intelligente dell'anima dopo il disfacimento degli organi ritenuti come generatori di intelligenza. Messo così il problema investigatorio delle funzioni degli organi del corpo umano cambia di fisionomia radicalmente e il pensiero, la intelligenza, l'azione intellettiva e tutto ciò infine che è compreso sotto il nome di psichismo non sarebbe più devoluto alle funzionalità organiche, ma gli organi non sarebbero che veicoli materiali della manifestazione della psiche o anima intelligente e viva. Il pensiero quindi pei profani è un risultato delle funzioni cerebrali, mentre che per noi è una manifestazione del corpo iperfisico intelligente (psiche o anima) per mezzo di organi più o meno perfetti più o meno adatti alle manifestazioni, più o meno potenti a seconda della potenzialità di una intelligenza. Se i profani intendessero ciò la faccia delle cose sarebbe cambiata, e i neologismi introdotti nella scienza (toccanti il problema animista) di telepatia, teleplastia, eccetera, non avrebbero ragione di esistere perché psiche o corpo volante vorrebbe a dir tutto e a spiegare tutto. Lo studio profano a questo punto ci rivolge una domanda semplice che è il nodo gordiano della differenza che ci separa dagli scienziati delle università volgari e ci dice:
Domanda:
Da secoli verte la discordia nel campo filosofico sulla questione dell'anima umana. Alcuni la credono un prodotto occasionale e momentaneo e transitorio del corpo vivo, altri invece la vogliono come entità a parte e indipendente dal corpo. Queste due filosofie non sono venute mai in completo accordo, perché buone ragioni contano gli uni e gli altri filosofi e il profano studioso si trova conteso ed in dubbio tra loro. Se la Sofia o Sapienza Magica riposa sul fondamento drammatico di questa premessa fa opera di filosofia volgare e non di scienza. Ditemi: avete voi una prova che l'anima sia qualche cosa di veramente indipendentemente dal corpo umano e che dal corpo umano non si serve che come mezzo di comunicazione o di funzione umana?
Risposta:
A questa domanda la scienza secreta risponde in modo esaudiente: l'uomo ha la scienza delle cose sole che domina e padroneggia. Il fabbro per conoscere il ferro lo lavora per lunghi anni e la pratica lo rende padrone del grande metallo. Così il falegname del legno, così ogni artefice della materia del suo lavoro. Dell'anima può parlare con certezza scientifica solamente colui che ha la signoria assoluta della propria materia, e se il falegname vuol parlare o conoscere il ferro va dal fabbro e viceversa. Ora fino a quando tu, o profano, con la pratica assidua non avrai posta in completa libertà la anima tua non potrai averne la coscienza, e ti conviene di credere al Maestro nel quale hai riposta la tua fiducia, come tu alla scuola profana credi al maestro di abaco prima di essere arrivato alla matematica dimostrativa. Però tu mi rivolgi la domanda nella forma seguente: ma coloro che arrivano a signoreggiare la propria anima, come il fabbro a conoscere il ferro, devono contentarsi di ragioni intuitive o hanno a loro disposizione un mezzo di prova strettamente scientifico da dimostrare matematicamente che gli organi corporei sono non generatori ma strumenti di manifestazione dell'anima? Ripeto che se tu mi formuli così la domanda, io ti risponderò che l'iniziazione osiridea è la sola che possiede il mezzo di prova del domma sofico, di fuori tutte le categorie di esperimenti noti, quali sarebbero il corpo volante (uscita in corpo astrale), la chiaroveggenza, la telepatia, ecc. In un mezzo sperimentale assoluto che precede di pochi passi il maestrato di terzo grado del nostro ordine, e che questo mezzo sperimentale è inattaccabile da qualunque critica filosofica strettamente scientifica e sperimentale. Poiché la chiaroveggenza, la telepatia, il corpo volante, intesi nel senso più largo ed alchimicamente, non provano che l'anima sia una vita intellettuale indipendente dal corpo, ma indicano proprietà dell'anima umana, che possono anche considerarsi come un risultato alchimico del grande athanor o corpo vivente. Ma ciò che rappresenta per te la prova indiscussa della vita eterna dell'anima e degli organi corporei come semplici strumenti rappresentativi di essa, è la magia avatarica, i cui elementi formano l'ultimo passo come ti ho detto dinanzi che ti schiuderà la porta della meraviglia assoluta. Questa Magia Avatarica, i cui elementi formano l'ultimo libro di questa opera di denudamento iniziatico consiste in una chimica misteriosa per la quale in un corpo vivente ed intelligente si stacca l'anima e si immette definitivamente o temporaneamente in un altro corpo da cui precedentemente si sia allontanata l'anima, o il far cambiare l'anima di un corpo vivo con quella di un genio, di un eroe o nume. Il solo annunzio di questa altissima parte della Magia operante è sbalorditiva pel profano eppure questi mutamenti molte volte sono naturali e occasionali. La freniatria non è una scienza ma una pratica medicale empirica e come scienza è bambina poppante , poiché i più grandi casi di tali mutazioni o scambi, avvengono e si manifestano nelle follie, dove ordinariamente tra il contenente (corpo umano) e il nuovo contenuto (anima sostituita) vi è incompatibilità e disquilibrio. Gli antichi sacerdoti innanzi ai pazzi consultavano lo spirito che discorreva in essi, come il più recente venuto dall'Empireo. Gli Avatar o sostituzioni di anime fatte magicamente sono procurati creando una graduale proporzionalità tra l'anima che è immessa e il corpo che è stato privato dell'anima sua. Questa è la prova che stabilisce per noi l'indiscutibilità scientifica che l'anima è la padrona delle sensazioni corporee di cui gli organi non sono che mezzi dall'alto in basso e dal basso in alto.
96) Ora ritornando all'argomento precedentemente interrotto, dico che il silenzio non deve essere del solo corpo fisico. Cioè non della bocca sola, ma soprattutto dell'anima; e l'educazione del silenzio dell'anima comincia dal silenzio orale. Quando studieremo i mezzi di sviluppo delle proprietà occulte e primitive dell'anima o psiche umana e i mezzi per impedirne l'espansione, vedremo che l'uomo psichico in molti momenti della vita si allontana dal campo fisico senza che la conoscenza ce lo dica e ce lo confessi. In questi atti di mobilità espansiva incosciente dell'anima, homo loquitur.. e quel che è più strano parla comunicando le proprie virtualità. Ho detto che dalle abitudini corporali comincia l'abitudine del silenzio dell'anima, questo enunciato merita un breve commento. Ciò che con questa parola anima o psiche, o corpo lunare, o Maria noi diciamo è il punto più suscettibile nei profani sui quali si agisce per suggestione, per autosuggestione o per magnetizzazione ed incantesimo. Il novizio allo studio della scienza Secreta sarà certamente edotto di tutte le moderne investigazioni profane da risparmiare a me il compito di spiegare queste parole, poiché per anima o corpo volante deve intendersi la somma del corpo lunare, mercuriale e della intelligenza solare. Questo complesso anima ha un corpo lunare molto sensibile e molto materiale negli uomini ordinari, con poca o nessuna predominanza del sole o intelligenza centrale, in modo che questo secondo animale nell'animale uomo, ha tutte le proprietà dell'uomo. Così gli atti suggestivi ed autosuggestivi del corpo fisico salgono al corpo lunare e lo impressionano nella sua parte che si dice sensibilissima e che è anche tenacissima nel ritenere le impressioni. Nella parte che noi tratteremo di questi secreti per evocare i corpi lunari dei vivi (Maria) avremo occasione di studiare tutte le proprietà dell'anima dell'uomo sviluppatissimo in cui predomina la parte mercuriale e la solare, nei quali la suggestione non ha presa. L'anima gravemente intesa in un corpo lunare grave è istintiva e impressionabile alle volontà forti e ritiene le impressioni anche allo stato di veglia del soggetto. Nello stato intenso di autosuggestione la corrente che per realizzazione di atti si sprigiona dalla bocca e del corpo esteriore, agisce sul corpo anima e lo rende della forma e della consistenza che si desidera. Però questo avviene nel solo uomo di tipo medio o comune e non nell'uomo sviluppato dove l'anima è mobile o alata e quindi autonoma fino ad arrivare al tipo sviluppatissimo dell'iniziato in cui predomina l'elemento solare, cioè l'intelligenza pura e l'uomo sviluppato è quel che vuol che sia il proprio Dio. Invece nell'uomo ordinario il principio intellettuale puro è chiuso nel corpo mercuriale, che a sua volta è contenuto in un guscio lunare più corporeo e più sensibile alle sole azioni volitive del corpo fisico. Da ciò risulta tutto chiaramente denudato il secreto dell'uomo ordinario, tipo comune, il quale non avendo sviluppata l'intelligenza pura, si inchina ad un Dio estraneo a sé, cioè alla voce, al suono, al movimento che il corpo apprende fuori di sé e non in sé. Mosè dette al popolo d'Israele i comandamenti di Geova. Il primo dice: Non avrai Dio avanti di me. Così sarai il mio protetto in eterno se tu non t'inchinerai a nessun altro. Chi è l'uomo che ubbidisce a questo comando? Nelle società profane si seguono due Dei: l'istintivo individuale o della bassa animalità, e quello che parla per la bocca degli altri, cioè l'opinione pubblica (opinione scientifica, religiosa, morale, ecc.). Ciò che tace nell'uomo vivente socialmente è appunto il Dio solare che visto mancato il patto di alleanza ha nascosta la sua faccia. Così l'azione dell'uomo sull'uomo, crea della società un meccanismo delle suggestioni, gli uomini più forti come volontà diventano gli Dei dei vili. Tu non ti inchinerai né adorerai Dei e simulacri di argilla: ma l'uomo adora per Dio l'argilla fatta uomo e loquente a lui. Una chiara impressione della condizione sociale degli altri uomini, elevati inconsciamente alla potestà divina, ce la danno tutti gli esperimenti di magnetizzazione sui soggetti messi in sonnambulismo sotto l'imperio magnetico di un magnetizzatore. Il magnetizzatore che suggestiona un magnetizzato compie verso l'anima di lui un atto di signoria sostituendo il suo pensiero alla stessa azione che dovrebbe compiere il proprio Io luminoso, ma queste magnetizzazioni e suggestioni non sono che le tipiche e sperimentali, ma nell'uomo consorzio tutto è magnetizzazione e suggestione allo stato di veglia. Il professore dalla cattedra della scuola suggestiona il suo discepolo presentando le cose non come sono, ma come lui le vede, o meglio come i suoi predecessori le hanno fatto vedere a lui, e la scienza profana non è che una maniera relativa di vedere le cose da un aspetto unilaterale. Le religioni rituali come la cattolica non sono che suggestioni per mezzo di apparati scenici. La morale che si predica nella società umana è una suggestione reciproca creata dalla necessità della società. La reclame, il teatro, le feste politiche, gli apparati sfarzosi delle corti, le decorazioni, le lussureggianti manifestazioni della ricchezza non sono che apparenze suggestive delle cose. Tutta questa serie di catene suggestionali, carica delle quali va innanzi la così detta società civile, forma la sostanza di quel grandioso simbolo assiro che si chiamò la Grande Astarte. La Grande Astarte è la dea magnifica a cui i volgari delle masse bruciano incensi, ed è il simbolo idolatrico più completamente perfetto, cioè muliebre, lunare cangiante. Non potrai mai possedere le ricchezze della terra, guardate dai demoni impuri che le posseggono se non per mezzo della Grande dea profanata. I gonzi leggono e praticano i rituali della bassa magia credendo di incantare con gli esorcismi i demoni invisibili che custodiscono nelle viscere della terra i tesori immaginari, ma non comprendono che gli spiriti impuri sono quelli degli uomini adoratori della grande Astarte la dea incantatrice delle masse, da cui il tipico Astaroth, cioè il marito, il gaudente della Astarte, audace e temerario, che prende tutto quello che vuole dalla terra visibile! Geova ha detto a Israele: tu non ti inchinerai a nessun Dio o idolo. Geova solo ti parla e tu l'ascolti, egli comanda e tu obbedisci.
97) L'educazione al silenzio, per meccanica irradiazione, si rivolge alla sensibilità lunare dell'anima, ed essa imparerà a tacere come tace la bocca chiusa, mentre il silenzio inteso oggettivamente impara a sottrarre l'uomo che si avvia alla conquista osiridea dalla imperiosa seducente della Grande Astarte umana e sociale. Non esiste al mondo che il sapiente il quale sappia tacere e vivere in mezzo alla folla nel silenzio di essa. La folla si suggestiona ma non lo suggestiona, egli passa come S.Francesco da Paola sulle acque, stendendosi sopra il mantello per non bagnarsi. Il discepolo che vuol pervenire stia attento a seguire e ad intendere ciò che io dico su questo argomento capitale della iniziazione in cui svelo grandi secreti che chi sa adoperare incontrerà fatica a renderli generatori di grandi realizzazioni del bene per governare il resto degli uomini con rettitudine e con giustizia. Intorno al novizio che vuol avanzare nella conquista della sua reintegrazione affinché l'intelligenza solare o il Dio occulto si manifesti in lui, tutto deve tacere soggettivamente o oggettivamente. Tacere con la bocca, con gli atti, coi pensieri, dormendo e sveglio; poiché chi parla crea e ogni creazione è spostamento di forma, quindi occultamento della verità amorfa primitiva o spirito di luce. Intorno a lui tutto deve tacere e la sua anima deve restare insensibile a tutte le voci, i rumori, le consuetudini che formano la grande suggestione umana. Né basta. Deve tacere con la sua anima e imporre il silenzio anche agli spiriti che parlano a lei. A questo punto è necessario un altro commento. Che cosa è uno spirito. Spiritus id est efflatus. Gli spiriti sono pensieri realizzati, sono idee fatte di materia cosmica e nutriti di materia sottilissima che è l'evaporazione della terra. Questa spiegazione non si comprenderà bene perché è troppo classica e troppo cozzante con le idee che comunemente si hanno sugli spiriti, confondendo questi con le anime dei morti e dei vivi; invece gli spiriti sono il frutto di ogni densa manifestazione animista. Un'anima umana potentissima è padre di milioni di spiriti, ognuno dei quali ha potenzialità determinate o indeterminate. Un' anima di vivo o di morto è un generatore, gli spiriti sono dei generatori. I fantasmi creati coi mezzi stregonici sono spiriti, lo stregone è un'anima. I pensieri densi ed efficaci che prendono consistenza di cose e di esseri vivi fino all'apparenza oggettiva sono spiriti, lo stregone è un'anima. I pensieri densi ed efficaci che prendono consistenza di cose e di esseri vivi fino all'apparenza oggettiva sono spiriti che vengono da una psiche potentemente esercitata. Il triangolo occhiuto è il simbolo più completo dell'uomo solare. Egli vede le cose generate nei tre mondi. Quindi la medianità che è una porta aperta a tutti gli Spiriti, non è un dono in magia che solamente per colui che ha contemporaneamente il potere di osservarli e discuterli da un livello molto superiore. Mi fanno pietà coloro che vogliono aver scoperto il segreto dei maghi nella loro medianità. Il dire che i maghi sono dei medii quando desiderano leggere nei pensieri degli altri, è una verità; ma l'asserire che i maghi non sono che dei medii e niente più è una sciocchezza, perché i medii famosi come Home, non furono maghi, e molti grandissimi maghi luminari di sapienza non mostrano mai di essere medii e non ne menarono vanto. I medii sono sensibilissimi alla corrente astrale dove tutte le categorie dei pensieri altrui più violentemente sentiti si riflettono come in un'onda tersissima e spesso carichi di volontà prendono apparenza. Ho detto innanzi che sono dei disquilibrati, ed è provato che ogni disquilibrio morale o fisico crea uno stato di medianità negli uomini ordinarii. Il più semplice, il più normale è il sogno che quasi sempre è una lettura astrale o attinente all'astrale, quando non è prodotto da esagerazioni di piccole cause fisiche. I medii sono chiaroveggenti della corrente oscura agli altri uomini ma tutti gli uomini indistintamente, e in certo modo anche le bestie, hanno momenti in cui leggono nell'astrale: i presentimenti sono fatti comuni. Per ciò che ci riguarda ora, la medianità prende per anime gli spiriti generati dalle anime – ma anche entrassero in diretta comunicazione con le anime, è sempre abdicazione alla propria dignità di Essere il volere adorare o temere queste. Generalmente è un peccato comunemente passato inosservato quello di tutti i novizi i quali hanno delle sviluppate sensibilità di volersi suggestionare delle così dette comunicazione dell'al di là. Il novizio non deve che istruirsi nella scienza e aspirare nel silenzio alla manifestazione del Dio in sé. Ulisse si tappò le orecchie con la cera per conquistare attraverso le seduzioni esteriori la pace della scienza. L'inconnu (incognitus) degli antichi martinisti, corrisponde al Dio Kons. Questo è l'occulto Saturno che mangia i figli. Il metodo tradizionale del nostro Ordine Ammonio per insegnare e sviluppare il discepolo, vieta all'iniziatore di vivere in contatto stretto col discepolo, in modo da rispondere a tutte le domande direttamente, affinché il maestro non diventi il Dio sostitutore del Geova che nel discepolo si deve manifestare direttamente e immediatamente, ma sviluppando intuizione e liberandosi da ogni artifizio che lo suggestioni, il discepolo cammina.
98) Qui si è solito fare un'altra domanda: non è possibile che al novizio si manifesti una guida invisibile che lo conduca allo sviluppo? La si deve ascoltare e seguire? La risposta è facile. Che cosa si deve intendere per guida? Un'anima di morto? E tu non hai dentro di te un'anima superiore o uguale all'altra, se tu racchiudi un Dio? Si vuol intendere un Genio? Cioè un Essere di natura angelica e non umana che viene per simpatia a consigliarti? Ma tu non hai dentro di te un Genio immortale, un vecchio te stesso che è il tuo Genio vero, ad immediato contatto col tuo Dio e Signore?
99) Della solitudine, diremo, del mondo fisico, non occorre dir molto. Vivere in perfetto esilio dal mondo è una via direttissima pel paradiso o per l'inferno. Il silenzio della natura quieta ed ordinata che ci circonda è un esempio cronometrico dell'ordine eterno che si rispecchia nella verginità di tutte le anime pure. Nella società umana tutto è artificio e fuori la società tutto e semplicità, è ordine, è natura. La contemplazione della natura nella sua semplicità e nel suo ordine, ci riconduce insensibilmente verso la fonte originale, noi ci sentiamo semplici e grandi come nell'ordine la natura è semplice e grande. Ma se lontani dall'artificio sociale, la nessuna volontà ad essere felici nella Luce ci spinge a desiderare quello che dovremmo sfuggire, l'inferno è aperto. Osservasi che nella lettura delle coordinate manifestazioni della Vita universale prende origine ogni profezia efficiente. Nella solitudine, prima che il novizio impari a leggere in sé, legge e parla con la natura delle cose create. In certe ore del giorno e nel silenzio della notte tutto parla intorno a te nella solitudine armoniosa dove tu cerchi che il tuo Dio si riveli a te. I fiori, le piante, i raggi del sole, lo scintillio delle stelle, lo zuffolare del vento, il canto degli uccelli, sono segni visibili ad ogni animo di poeta: ma all'iniziando parlano gli invisibili abitatori dei prati, le fuggevoli ninfe delle fonti, le silfidi armoniose e vereconde dell'aria e tu entri per la prima volta a parlare con gli efflati o spiriti vitali della natura; questo il prodromo della tua entrata nel Reame dei Cicli ascosi e nelle regioni occulte dello spirito visibile e palpabile in te e fuori di te.
100) Altri due metodi adiuvanti la preparazione alla manifestazione mercuriale e solare nell'uomo sono le cifre, i caratteri, le parole sacre e i talismani: metodi psichici adoperati nella iniziazione. Che cosa sono le cifre? Cifra è numero, cioè quantità effettiva. Nelle ordinarie conoscenze la Cifra è un numero, cioè un'unità o unioni di unità. In magia invece la cifra è un'espressione quantitativa della potenzialità assoluta nei gradi di perfezione e di sviluppo di una intelligenza incarnata. A chiarire questa differenza e a fare intendere il valore della cifra in magia valgono due esempi: 5 è una cifra aritmetica indicante pel profano la unione di 1+1+1+1+1 ma nel linguaggio cabalistico 5 è l'uomo come 4 è il Dio realizzato nella creazione. Ora ponete il caso di un' essere nel periodo decuplo o centuplo di un uomo ordinario e avrete 50 o 500. Però nei calcoli aritmetici i numeri sono composti di cifre, nei calcoli aritmetici i numeri sono composti di cifre, nei calcoli cabalistici, tutti i numeri si riducono ad una sola cifra e tutte le cifre possono essere espresse o da numeri, o da geroglifici, o da segni grafici tradizionali nella magia e che esprimono le qualità di cui è suscettibile un essere o una intelligenza, o meglio la virtualità assoluta di essa per mezzo dei segni grafici virtuali. Così la grafica magica corrisponde esatta alla potenzialità numerica di ogni forza e di ogni intelligenza; la penetrazione di questa potenzialità dipende assolutamente dallo sviluppo dell'iniziabile, penetrazione che tutto il sistema cabalistico del neo ebraismo magico fa consistere nella comprensione della Cabala che è la rivelazione tradizionale. Il fondamento della legge unica che regge tutto l'universo, è la unità che si moltiplica evolvendosi dall'1 all'infinito. Il segno dell'evoluzione per moltiplicazione è lo 0, simbolo della eteis o vulva della femmina, come 1 rappresenta l'asta eretta dell'uomo. Unite l'asta alla vulva, cioè 1 a 0 e avrete il numero della moltiplicazione di un grado. Il dieci corrisponde al primo grado monogamico. Ora immaginate l'asta 1 che ha a suo disposizione due, tre, quattro, cento zeri cioè la sua moltiplicazione all'infinito. In questa scienza numerica corrispondente alla legge generativa della natura dall'infinitesimo minimo all'infinitesimo massimo, si riscontra riprodotto e manifestato simbolicamente tutto il Mondo Universo, non solo ma la legge matematica di ogni produzione magica tanto nel mondo visibile quanto nell'invisibile, e di ogni creazione fisica ed iperfisica naturalmente evolgentesi. Diamo qui questa teoria affinché il novizio se ne serva argutamente quando va a tentare per proprio conto il problema alchimico, ma soprattutto è necessario che si comprenda chiaramente come nelle espressioni magiche e di simbolismo jeratico non si riconoscono che unità in evoluzione e mai frazioni di unità, perché il principio divino 1 è identico nel complesso delle parti e nelle parti singole. La grafica poi di questi valori, nonché abbia alcun fondamento scientifico, ma è variata la sua chiave attraverso tante scuole sacerdotali, che solo la pratica può insegnare empiricamente la maniera di servirsi di questi segni e spesso non si intendono quelli che ci pervengono alterati ma rafforzati dall'uso continuo. Il sistema jerogrammatico egizio e il caldeo, a differenza del rabbinico, disegna le idee coi geroglifici, mentre il rabbinico si serve di lettere, il pitagorico di numeri. Il sistema misto merita tutte le espressioni cifrate in una comprensività unica e in un uso più generativo di immagini riflesse. Nei 4 colori delle carte da gioco, provenienti dal sacro Tarot si ha il Tegragrammaton espresso per figure:
asso di bastoni il membro
asso di coppe la vulva
asso di spade l'azione penetrativa del membro
asso di danari la vulva in moltiplicazione
Di tutti i sistemi grafici tradizionali il più generalmente usato dopo il paganesimo è il sistema proiettivo. E' semplicissimo. S'immagina il Sole proiettante la luce sul corpo umano e questo proiettante un’ombra sul piano, e l'ombra graficamente espressa da linee rette e curve. Il segno della stella è l'ombra di un uomo con le braccia e le gambe aperte alla proiezione dei raggi solari. La figura della croce è dello stesso uomo con le braccia aperte e con le gambe chiuse. Il simbolo alchemico del sale è di un uomo e donna in copula. La croce di S. Andrea è dell'uomo che vola come uccello ecc. Queste però sono semplici proiezioni fisiche, mentre le cifre grafiche proiettive rappresentanti tutto lo svolgimento virtuale dell'anima sono molto più intricate. Per esempio il segno grafico dell'amore luminoso e quello proibito sono tramandati a noi con una alterazione di cui non riesce a tutti trovare il bandolo con sola percorrenza grafica. I talismani poi non sono ordinariamente che pezzi di carta, di metallo, di pietra su cui dopo una magnetizzazione potente si incidono caratteri, cifre, e parole sacre. Ora dobbiamo intendere due cose: 1) perché chiamiamo psichici questi mezzi aggiuntivi all'educazione al silenzio. 2) in che modo si sviluppa l'azione psichica da questi mezzi. Sarò brevissimo: questi mezzi si chiamano psichici o animizzanti perché influiscono direttamente sulla psiche di coloro cui sono diretti; e influiscono sulla psiche loro per comunicazione virtuale di contagio psichico. Siccome la natura di tutte le anime delle cose e degli uomini è identica, ogni contatto tra due anime stabilisce un contagio. La legge del contagio delle anime e delle virtù delle anime segue questa invariabile rotta: la virtù o i vizi delle anime si comunicano in ragione diretta del loro amore reciproco, in ragione inversa all'odio. Più due persone si amano, più si penetrano scambiando nel loro amore le virtù rispettive. Questo spiega il perché la persona che si odia non si domina, e quella che si ama si possiede. Questo processo semplicissimo è la legge comunicante le virtù di tutte le cose reali, e la società visibile e la invisibile si uniscono e si respingono seguendo la stessa legge. Il mago non deve mai odiare, odiando perde ogni azione attiva sulla cosa odiata, per questo gli antichi filosofi dissero che l'amore regge l'Universo. I mezzi psichici di separando sono fondati sull'amore che il discepolo sente pel maestro e che questi sente per lui. Se il discepolo sa tacere con l'anima e con la bocca e nel mondo vive isolato nella più completa solitudine in mezzo alla folla che si agita e predica l'errore, egli sentirà la voce del maestro nel suo spirito e non nel semplice suono. Separare è diventar sensibili all'occulto spirito pensante delle cose, e quindi rendersi capace di intendere, cioè di udire e sentire quello che gli altri non sentono e non odono. Che cosa non sente l'uomo ordinario? Il sottile fluido della volontà attaccata alle cose poiché tutte le cose che esistono dalla volontà degli esseri di qualunque specie intelligente che si attacca ad esse. Un fiore sul suo stelo, dice Izar, è adorato da una donna che lo desidera ed è lodato per la sua fragranza: l'anima del fiore si sente più bella e il fiore perdura aumentando la sua bellezza; passa un uomo che fa finta con disprezzo e dice: brutto questo fiore! E l'anima del fiore intristisce e il fiore dissecca. Con queste parole Izar voleva indicare ai suoi discepoli che le cose sono tal quali si vogliono far essere, e che ogni atto di volontà è una creazione, cioè un mutamento dello stato di essere delle cose. Dunque non si crea che volendo e non si nutrisce passivamente una creazione altrui che credendo. Gli uomini ordinari fatti per le religioni isiache devono per la pace di se stessi e per il bene sociale ignorare sempre che senza il credo fermamente recitato e detto non esiste né miracolo, né religione né istituzione civile. A chi non crede, religioni e governi imprimono lo stato di fede per mezzo della paura, poiché la paura è il sintomo caratteristico della debolezza dell'anima, cioè della manifestazione isiaca, in modo che l'uomo il quale teme non è che parvenza di uomo con anima muliebre. I mezzi che noi chiamiamo psichici, influiscono direttamente sull'animo umano con la creazione delle modalità nell'anima del recipiendario per mezzo della espressione della volontà degli spiriti maggiori, cioè illuminati dalla Luce e progrediti. Questa è la scienza. Quando una volontà pura e purificata dà un aspetto plastico alle cose, imponendo loro una forma, crea il bene e il male, il piacere e il dolore, il sonno delle tenebre e la luce dello spirito. Perciò l'iniziazione osiridea non si impartisce che solamente agli uomini che hanno predisposizione al Bene, diversamente creerebbe l'anarchia più assurda e più antisociale. Cifre, caratteri, parole sacre, talismani, sono impressioni ed espressioni di volontà pure e impure, ma efficaci o no, secondo la concezione volitiva, lo sviluppo e la purificazione dell'autore loro. Qualunque segno tracciato con ferma volontà creativa è il germe di una creazione che in ogni segno si agita come un microscopico infusorio nell'acqua vitalizzante. Tutti i fantasisti citati dal Levi nella sua Storia della Magia non hanno altra base che questa per tracciare segni e pronunciar parole, e il secreto svelato di tutti i piccoli miracoli quotidiani dello spiritismo non riposa che sulla stessa legge, ma in grado minimo, della religiosità nelle chiese. Con una differenza grandissima nella potenzialità della volontà stessa. Un medio che da un consiglio a nome di uno spirito, una ricetta dettata meccanicamente, un sogno parzialmente lucido, un oracolo detto da un giocatore di carte da gioco ad un consultante si verificano, cioè si realizzano per veri nella pratica, non sempre perché le cose debbono così accadere, ma perché lo stato di fede dell'interessato nutrisce la creazione volitiva dell'uomo che gli dice ciò che deve avvenire e la cosa avviene realmente. Io suppongo il recipiendario o iniziabile già superficialmente istruito di tutti i lavori pubblicati modernamente sulle scienze occulte e il Supremo Consiglio del Maestrato Egizio incaricandomi della esposizione denudata di tutta la scienza secreta nella sua teorica e nella sua pratica, ha avuto in mira di rendere accessibile al praticante tutto ciò che noi dovremo insegnare con gli antichi manoscritti di cabala e di rituale, i quali per essere compresi avrebbero bisogno di commentarsi decupli della loro mole e la conoscenza delle lingue morte. Per la quale ragione il lavoro preparatorio allo sviluppo del discepolo è compreso meglio in una forma moderna, indipendente da tutti i bavagli di scuole speciali; e il novizio trova gradatamente in questa esposizione tutta l'enciclopedia sacra senza altro occultamento apriorista che quel tanto che si deve lasciare alla pratica di colui che vuole pervenire. Quindi in tutti i sette libri del Corpus non si espone la cabala coi metodi antichi ma si espone la scienza egizia che comprende gli elementi informativi della cabala degli ebreizzanti. Su di questo – riprendendo il precedente paragrafo - è fondata tutta la stregoneria maleficiante. Un uomo ignorante e malefico che acquista coscienza di parlare con Satanasso, sviluppa la sua volontà sotto il creduto apparato di un colloquio occasionale e temporaneo con uno spirito malefaciente che nel male è onnipotente. Incontra nel suo cammino uno spirito debole, e per qualunque ragione egoista gli manifesta un atto energico e perverso della sua volontà: tu morirai come una candela di sego, senza che persona al mondo ti guarisca se non mi cederai il tuo campo. La persona che ascolta s'impressiona, nutrisce l'atto volitivo dello stregone e veramente a poco a poco si sente mancare e una infermità ignota ai medici lo colpisce. Unico filtro velenoso causa di tutto, è la volontà cattiva dello stregone, nutrita dallo stesso colpito, diventata infermità e morte per mezzo della parola. Atti e parole umane, dette e fatte realtà con volontà decisa sono indiscutibili nei loro effetti. Ora le cifre, i caratteri, le parole sacre, i talismani, e tutta la grande valigia empirica della magia a mezzi magnetici o volitivi, hanno un valore non della volontà di chi li adopera per la prima volta, ma della somma di tutte le volontà che se ne sono servite. Il segno è vietato al discepolo di tracciarlo sempre che vuole perché è un segno potente per il grande uso fattone in magia secondo le diverse posizioni che traccia, ed anche nella stessa posizione con significati differenti.
Prendiamo il Pentagramma: Stella di Oriente – Vita - Luce – uomo luminoso – uomo astrale – uomo senza corpo – uomo volante – uomo morto – Gesù Emmanuel – Gesù martire.
E prendiamo il Pentagramma rovesciato: Stella di Occidente – Morte - Tenebre, disordine mentale – legamento di anima – morte nello inferno – decomposizione del corpo lunare – follia.
Tracciato invece con la punta al nord all’interno di un’immaginaria circonferenza, rappresenta la corrente vitale che partendo dal capo (corrente buona o cattiva secondo che la circonferenza si traccia nella direzione sinistrorsa o destrorsa) circonda tutto l'organismo umano e soprumano. Ma facendo posare il vertice della stella positiva sui diversi punti della figura immaginaria, si ottengono infinite modalità della concezione volitiva del pentagramma grafico. Ora perché l'uso ne sia cosciente bisogna ben comprendere il segno che si traccia quando è veramente un jerogramma o jerografito, sacro, consacrato da tutti i maghi nostri predecessori, cioè da milioni di volontà energiche, serene ed efficaci, e tracciando ignorantemente uno di essi segni si può ottenere un risultato perfettamente opposto al desiderato. Come comprendere il valore dei segni antichi? Il mezzo è semplicissimo: appena ti sari separato con la lettura delle volontà accumulate sui segni tradizionali. Alcuni hanno tentato coi sensibili in istato di magnetizzazione positiva di trovare la chiave di molti dei disegni che ultimamente i sono trovati nelle scoperte delle antichità egizie e babilonesi e vi sono riusciti in parte sinteticamente, ed è questo un sistema dimostrativo adoperato al principio del secolo XIX dal Du Potet, il quale metteva in istato lucido un soggetto, poi tracciava dei segni a capriccio carichi di volontà e otteneva sul soggetto alla vista del segno l'impressione genuina della volontà propria, espressa graficamente con delle linee. Ma per quanto questo mezzo possa soddisfare la scienza di osservazione dei profani, per tanto non contenta noi poiché il vero lucido, il vero sensibile, il vero percettore dei segni devi essere tu che li devi adoperare. Se non hai la scienza del loro valore, non gli adoperare mai per gli altri perché incoscientemente potrai produrre disordini illimitati. Il consultare gli indovini è lo stesso che porsi sotto l'influsso magnetico magico degli individui, ed è per tutte le persone che non ascoltano la voce del proprio Dio un peccato che il cattolicesimo anche condanna, ma per ragioni tutt'altro che logiche scientificamente. La divinazione, come si studierà in seguito è un misto di lucidità dell'esistente e della volontà effettiva del divinatore, nutrita dalla fede di chi domanda. Il novizio deve rifuggire da qualunque consultazione di estranei, poiché Dio parla in lui, e per la bocca dei Profeti suoi, cioè delle sue incarnazioni. Il mondo non è mai privo dello spirito dei Profeti di Dio: ma costoro al secolo XIX non fanno le carte, né evocano spiriti. Come agiscono i segni sull'uomo che li traccia? Per riflesso e lentamente ma efficacemente. La volontà si attacca al segno, dal segno passa alla persona che lo ripete. Sarebbe una semplice lettura di pensiero se il segno fosse un pensiero e diventa una ossessione se il segno racchiude una potenzialità volitiva perversa. In quanto ai talismani bisogna distinguerli di due specie: quelli avventizii, di ordine magnetico solamente e quelli di un valore psichico – magico. Ogni oggetto, ogni cosa è un talismano o amuleto. Il dono della donna amata, il ricordo del padre morente, un pugnale intriso nel sangue di un ucciso sono tanti talismani con un valore relativo alla persona che li ha creati e a quella che li conserva. Ma di un valore psichico magico indiscusso sono solamente quelli che rispondono ai seguenti segni:
1) Metallo o sostanze relativi analogicamente all'ordine delle virtù benigne o maligne che si vogliono fissare. Il valore dei metalli e delle sostanze analogiche o planetarie si trova in tutti i libri e manuali di magia profanati: nelle opere di Agrippa e in altre di conto minore e volgari: il rame per esempio è venereo; lo smeraldo ugualmente venereo e urielico ecc. La cartapecora è adoperata nei segni umanizzanti e formativi del Christus Agnus Dei Gratiosissimi, come si esprimono le nostre carte tradizionali del periodo posteriore al cristianesimo pagano della Chiesa Cattolica apostolica romana.
2) Una cifra.
3) I caratteri.
4)
Le parole sacre incise o fissate per
consacrazione.
Ora il talismano che ha tali requisiti, porta con sé la somma di tutti i mezzi adoperati per influire con energia attività sull'uomo e crearlo al bene e al male. Ogni novizio deve cominciare in tutte le occasioni della vita a dispensare intorno a sé specialmente ai suoi dipendenti, talismani di propria costruzione, perché la volontà è una virtù che si sviluppa con l'azione continuata, e si fissa con la lunga e grande pratica alla fissazione o realizzazione osiridea esercita la tua volontà spandendo il bene intorno a te.
106) Il novizio non esercitato all'atto magico nella sua semplicità non comprenderà il consiglio perché si trova a disagio nel fabbricare un amuleto come atto ed espressione della volontà benefica in pro di un altro simile, e quindi io spiego brevemente e chiaramente come fare nella pratica per ottenere l'effetto desiderato. Un giorno, quando anche io della magia ero novizio, domandai al mio Maestro Izar [Pasquale de Servis 1818-1893] un talismano per essere libero dalla paura della notte, quella paura che prende nelle tenebre dell’ignoranza i discepoli maldestri, il timore notturno del salmo 90. Izar prese tra le pietre variopinte che erano sulla riva pietrosa del mare, un ciottolino triangolare e mi disse: Cotesto ti libera da ogni pena. Io domandai: ma è la mia fede che opererà il miracolo? Egli mi rispose: non la tua fede, perché tu potrai non credere alla pietra ma non sentirai la paura dela notte portandola con te, poiché la pietra ritiene la mia volontà e te ne libera perché agisce come volontà. Questo è il secreto dei talismani. Ma il secreto di questo secreto (secretum secreti) è come fissare la volontà alle cose di apparenza inanimata, e ai corpi apparentemente animati. Il pensare intensamente una cosa che si vuole, il pensarla magicamente, come riproducendosi in una visione mentale la forma, lo spirito e l'azione non è cosa facile a tutti gli uomini volgari. Fare opera di pensiero che include l'azione della volontà animata è opera divina ma è un'opera divina cui l'uomo può arrivare con un lungo esercizio. La pratica talismanica quindi al suo principio è esclusivamente rituale. Io do il rito più semplice ed efficace, lo spiego nel paragrafo seguente. Il rituale più semplice è questo:
Nel giorno e nell'ora planetaria propizia alla virtù che il talismano deve possedere si prende l'oggetto che deve fissare la volontà dell'uomo e si suffumica con i profumi appropriati. Indi si mette l'oggetto su di un tovagliolo bianco e si recita un'invocazione al Dio di Luce creatore di tutte le cose invisibili. Quindi si pronunziano i cinque nomi divini: IAH, EL, EIEH, AGLA, SCHADAY. Questi nomi si pronunziano separatamente, ognuno tre volte e si pronunziano emettendo una corrente di fiato caldo sull’oggetto e mai aspirando (si respira caldo e si aspira freddo). Quando si pronunzia la quinta parola si pensi fortemente alla virtù che nella cosa oggetto si vuole imprimere. Ordinariamente l'idea della virtù si formola con una parola affinché la volontà sia concretamente intesa così: Castità; Valore; Coraggio; Sanità. Indi con una lamina acuminata con un bulino nuovo, con una penna o altro si incide il carattere o i caratteri che fissano tutte le volontà e l'oggetto si avvolge nel panno bianco sette volte, in sette giorni identici, sotto l'identico influsso planetario si ripete l'operazione. Il settimo giorno nel dire l'ultima parola si pronuncia anche il nome della persona cui il talismano deve servire. Consegnate il talismano così compiuto alla persona nell'ora planetaria o basta nel giorno stesso in cui è stato compiuto. Questo è il più semplice rituale magico pei novizii ma quando il novizio è inoltrato nella conoscenza del serpente che si mangia la propria coda basta una sola operazione e il talismano è fatto. Avviso a chi lo può che lo esegua, e avrà in operazione di imbibizione un talismano o dei talismani potenti. Tutti i talismani devono portare l'impronta volitiva della maniera in cui il sentimento di amore o di crisi si deve manifestare e i caratteri servono appunto per essere tracciati con queste intenzioni spiccate. Per esempio: volendo con un talismano difendere un debole dalla oppressione di prepotenti si adopera il carattere di Anael in Marte, volendo rendere un uomo ben accetto ai suoi superiori, magistrati o potenti, si adopera quello di Giove, e così via. Però ad ognuna delle diverse manifestazioni settenarie, io ho segnato un metallo di cui si può fare a meno servendosi esclusivamente della carta membranacea o carta pecora, o pelle di agnello. Debbo ora richiamare l'attenzione del novizio di cosa che implicitamente è indicata nella lettura delle precedenti nozioni sofiche sullo sviluppo del corpo lunare dell'uomo; poiché in più punti di questa parte ho accennato all'influenza degli atti esteriori sulla modellazione del corpo siderale, cosa che si riferisce al lavoro iniziatico, è bene far intendere a questo punto in cui per la prima volta ci capita di discorrere della influenza di Mercurio poche verità fondamentali che non si devono mai perdere di vista nella pratica della scienza sacerdotale, tanto se la cosa è adoperata in senso oggettivo, tanto che sia praticata in senso soggettivo. L'iniziazione comincia realmente e non a parole soltanto, appena nell'uomo volgare è spuntata la voce interna, il Cristo, il Nebo, l'Angelo, il Genio. In altri termini la vita nuova nel cammino delle solitudini inesplorate dai volgari comincia appena il separando mercuriale si è ottenuto sia soggettivamente sia oggettivamente. Primo esempio soggettivo, cioè nello stesso individuo: il maschio, intelligenza, trasportandosi all'esteriore periferia del corpo umano agisce con la pratica sul corpo occulto dell'individuo stesso che opera, in modo da modellarlo o inciderlo o ingravidarlo come desidera, secondo il tipo osirideo. Appena il corpo occulto impregnato dal sole mentale e dalle azioni fisiche partorisce il Cristo loquente, cioè il genio separato o meglio l'uomo occulto differente in potenza e virtù dall'uomo fisico – l'iniziazione comincia – cioè l'uomo vero parla nell'uomo visibile. Nella nostra iniziazione osiridea, il Maestro che ha alla sua dipendenza un discepolo, non può agire su lui in nessun altro modo che sviluppando la sua intellettività, e lasciando a lui tutta la iniziativa di preparare il suo sviluppo, cioè lo sviluppo dell'angelo o del Christos in lui. Se invece agisce direttamente il maestro sul discepolo, la nostra non avrebbe diritto alcuno ad avere la potestà di iniziazione osiridea e diventerebbe isiaca, perché ciò che nella pratica distingue l'Osiride dall'Iside è appunto questo carattere specialissimo, di avere l'osirideo sviluppato il suo Cristo secondo la verità e la libertà assoluta, e l'isiaco di averla secondo ciò che i suoi maestri hanno voluto che fosse. A spiegare questo valga il secondo esempio oggettivo, cioè su di un altro individuo: il sole mentale è rappresentato verso un discepolo dal suo maestro o iniziatore, il quale gl'ingrandiva il suo corpo invisibile di una certa forma voluta che, nutrita e gestita in una elaborazione intima, partorisce non altro che la forma modellata precedentemente. Esempio pratico di ciò si incontra in ogni religione dove il tipo del Maestro, sia Gesù o Budda, è fissato nelle immagini del cerchio di azione e di sviluppo. Un osirideo che si sviluppa è un maestro effettivo, cioè ha virtù e poteri.
Un isiaco che si sviluppa è un tipo limitato assegnato alle immagini fissate: esempio i santi del cattolicesimo. Questo argomento sarà più ampiamente discusso in prosieguo, ma ho voluto a questo punto accennarlo perché si comprenda dai novizi che nella potenzialità del loro sviluppo e nel carattere spiccato, il maestro non può agire, diversamente il principio fondamentale del nostro studio pratico sarebbe violato e tradito. Ma questo insegna al novizio a fissare per sé profondamente il tipo secondo il quale vuole svilupparsi nella libertà di azione psichica, perché l'albero del bene e del male è nel suo Eden mentale e partorirà secondo sua natura il bene o il male, il tipo osirideo potente e luminoso o viceversa un tipo medio innocente. Questa legge non si ripete all'orecchio di nessuno che non sia costretto per propria vocazione al bene; è una delle leggi che si devono mantenere occulte e velarle di densissimo velo all'occhio dell'uomo profano poiché in essa è il germe di ogni bene e di ogni male. A colui che si è votato al bene questa legge dice: Tu sarai tutto ciò che vuoi essere. Ma ciò è senza pericolo pel solo uomo che si è votato al bene, diversamente il senso egoistico, individualista nel possesso, degli uomini liberi di disporre delle proprie facoltà, farebbe un delitto ad ogni pié sospinto. Ora, colui che comincia deve concentrare tutta la sua energia mentale e tutta la sua purificazione corporale, poiché nel separando quello che va a nascere può avere indole e carattere speciale secondo la volontà e la purificazione del novizio che lo ha preparato. Nel modo stesso come si espelle dall'occulto uovo isiaco un dio, si può espellere e sviluppare un diavolo, e il procedimento è identico tanto nell'un senso quanto nell'altro, tanto nella magia quanto nella stregoneria. Come gli impuri che evocano l'intelligenza solare si trovano in contatto coi tipi perversi e castigatori, così tutti coloro che provocano l'Intelligenza e sono carichi di aspirazione terrestre, si trovano per fatalità in contatto con i suoi aspetti demoniaci. Chi può riscontrare le opere di Agrippa troverà notata alla intelligenza di Mercurio il misterioso Tieriel, da cui ha origine ogni comunicazione con l'ignoto specialmente nei medii che nello spiritismo passano per impulsivi. Ora l'intelligenza segnata con questo nome (Dio di Tiro) è mista e porta in sé e con sé i caratteri declinanti delle individualizzazioni pervertite. Inoltre si noti che nelle opere neo-latine di magia operante, il segno di Mercurio si fa corrispondere agli organi della generazione, chiave di tutta una serie di fenomeni fisici occulti e palesi, e quindi l'invocazione anche semplice della intelligenza di Tiriel porta implicitamente l'uso e l'astinenza dell'organo genitale nello sviluppo fenomenico nei rapporti con l'invisibile, quindi può diventare per la più semplice inosservanza pervertimento di carattere e di volontà. Concludendo: il separando si può ottenere con la perfezione o l'imperfezione morale dell'individuo che evoca lo spirito planetario in sé – nel primo caso si presenta l'Intelligenza, nel secondo uno dei suoi demoni di perversità.
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Nella pratica la luna ovvero la costellazione di Cancro è il ponte faticoso dell'Asino d'oro di Apuleio sulla luna, simbolo di mutabilità di ogni forma umana, simbolo della illusione apparente delle forme, della reincarnazione cosciente ed incosciente, della vita e della morte nella sua fatalità evolutiva, e rappresenta il principio della magia pratica dei Maghi operanti, cioè è la porta di argento delle dodici della città sacra della verità occulta. Io l'ho chiamata, come Izar, la Porta di Argento: immagina, o discepolo, dice il Maestro, che tu sia giunto innanzi alle mura altissime della Sapiente Città ove si conserva l'arca santa della verità. Hai percorso la valle che ti avvicina alle mura. Quelle del Sole, di Venere, di Nebo, non hanno schiusi i loro battenti; sei passato innanzi per conquistare l'entrata per la porta della Luna. Vi troverai di fuori assiepata una turba di gente che si consiglia per prendere di assalto, e ogni giorno, ogni ora, ogni minuto, la folla cresce. Perché? – Perché la porta di argento della Luna, come quella che rappresenta la società umana è il modo della visibile forma esteriore del mondo, quella per la quale tutti credono più facile entrare nel santuario precluso agli impuri che si affollano e fanno ressa all’entrata abbagliante ed illudente delle apparenze. Questa porta i mistici visionari ce la presentano tutta di un masso d'argento luccicante e levigato, su cui i raggi del sole creatore si ripercuotono e rimbalzano sulla moltitudine, come uno specchio, abbaglianti e vertiginosi.
Come apriremo la porta? – domandano gli sciocchi, se i suoi raggi ci abbagliano, chiuderemo gli occhi e non troveremo dove immettere la chiave che deve schiuderla. Questo linguaggio figurato vorrebbe rappresentare nella sua semplicità tutta l'importanza che il segno di Luna o il segno di Cancro ha nella pratica della magia, e le religioni isiache non hanno potuto non tradurre nell'una forma o nell'altra questo simbolo della creazione della forma nella sua impurità o purità la Maria cristiana, nelle sue diverse forme (mater dolorosa, mater gaudiosa, ecc.) la Diana pagana, l'Astarte caldea, l'Iside egizia sono impersonamenti del concetto lunare anche nel significato oggettivo delle forme visibili. Le parole purità e impurità sono assolutamente proprie in magia se si riferiscono al concetto ispiratore degli atti e non all'atto. Questo io avviso affinché non nascano equivoci con le parole purità e impurità. un atto di qualunque genere può essere puro e impuro. L'atto coitale stesso, sacerdotalmente è puro, volgarmente è impuro. Il novizio non perda mia di vista questo saldissimo principio, diversamente nella rituale sacra della magia non si orizzonterà mai.
Ora se le moltitudini, cioè le folle impure ed impurificabili, fanno ressa innanzi a questa più abbagliante porta della sapienza, il solo iniziato che ha sentito la voce del maestro occulto può aprire con sicurezza, e il novizio all'iniziazione magica deve giuocare innanzi ad essa di temerità, di audacia, di coraggio pur di conquistarla. Izar continua: innanzi a questa porta, la fossa è colma di vittime: sono gl'impreparati senza coraggio che sono periti. Infatti tutta la temerità senza il coraggio di una preparazione opportuna non fa che vittime. Questa porta di argento della sapienza è la porta della esteriorità mondana con tutti i suoi bisogni artificiali, con l'immensa valanga dei suoi desideri apparenti. Riporto da un catechismo rituario: Dove domina il Sole? – sullo spirito, sulla mente e sulla intelligenza delle cose esistenti o immaginarie. Dove domina Venere? – sulla sostanza delle cose che da uovo diventano pulcini, vale a dire cose create da cose immaginate. Dove ha origine Mercurio? – mercurio è lo spirito che scaturisce dalle cose dopo la loro generazione ed è lo spirito della loro vita. Dove apparisce la Luna? – la Luna apparisce nella notte delle cose universali, dopo che lo spirito di Mercurio si è manifestato. Quando lo spirito creatore pensa e crea è Sole. Quando nutrisce in sé la cosa pensata è Venere. Quando manifesta lo spirito della cosa pensata e nutrita è Mercurio. Quando infine adotta lo spirito prodotto alla realtà visibile del mondo esteriore è Luna. Dunque la luna o porta di argento, che precede la grande porta solare dei Re Magi, il Leone mistico dell'astrologia, è il fondamento di ogni praticità perché rappresenta il mondo dove ogni spirito del divinificante Mercurio si realizza. Non vi è cosa creata senza uno spirito e pensiero creatore, non vi è relazione con il mondo delle cause non vi è magia di adattamento senza la comprensione della intelligenza lunare o intelligenza delle forme. La luna rappresenta la grande arte della Magia nella sua adattazione, cioè il potere di realizzazione, il potere magico per eccellenza, dove tutte le idee scaturite dal sole, e rese in forma mercuriale, raggiungono la potestà regia del dominatore effettivo delle forme e delle cose. Se vuoi diventar mago nel senso vero della parola, cioè essere padrone delle forme modellate, devi essere signore delle cose per intelligenza lunare, ovvero per comprensività dello spirito delle forme da crearsi. Guarda il mondo astraendoti dal mondo, come una vallata pittoresca può guardarsi dalla cima di un colle che emerge dalla vallata. Tutto si presenta ai tuoi occhi, ai tuoi sensi esteriori o intimi come un'immagine fugace e mutabile di forme cangianti al raggio del sole che illumina il mondo. Ogni minuto che passa, l'ombra e la luce, cozzanti come i mitici Ormuz ed Arimane, mutano l'apparenza dello spettacolo, su cui aleggia modificato e modificabile lo spirito di Nebo che è la parola o il Verbo Eccellente della manifestazione dell'Unità o Virtù Primitiva. Gli uomini semplici si arrestano innanzi allo spettacolo sublime e ignoranti delle cause, passano col cozzar dell'ombra e della luce fino a che le tenebre non toglieranno lo spettacolo mutabile e delizioso delle coste contemplate. Ma le anime che vogliono assurgere alla potestà divina, devono comprendere che in tutto ciò che si vede, in tutto ciò che colpisce i nostri occhi o i nostri sensi vi è una legge occulta di cui bisogna impadronirsi per diventare padroni della generazione della forma di tutte le cose. La Sofia chiama questa legge intelligenza di Luna, e la scienza operante o magia effettiva, chiave molto difficile ad essere conquistata, e che rappresenta il Potere della creazione degli effetti. Beato colui che può ottenere il suo separando sotto questo speciale carattere lunare, poiché egli diventa ipso facto potente nella realizzazione delle cose immaginate: se è puro, nelle cose pure, se è impuro nelle cose impure. Non vi è mago o stregone potente che non domini (nel primo caso) o non sia dominato (nel secondo caso) dalla intelligenza lunare. Ma colui che non sia separato o non ottenga la separazione sotto questo segno, resterà divorato dall'impotenza della pratica e perirà come mago per ritornare cadavere, uomo del volgo dominato dalle forme che egli non può realizzare. Da tutto il fin qui detto, il discepolo avrà compreso ciò che mi sono sforzato a fargli intendere ripetutamente che benché la parola magia intendesi pel complesso della scienza assoluta, molti mezzi o di sviluppo o di rapporto che vanno dai volgari creduti per magici, cioè di assoluta potestà provenienti dall'assoluta scienza, non sono che mezzi relativi, a metà solamente magici, perché non rappresentano per intenderci col linguaggio moderno che solamente dei porti di volontà iniziale o di volontà evocata. Più comune e più diffusa è la falsa opinione che si ha dai volgari dei talismani. Alcuni li credono e li spiegano come semplici oggetti magnetizzati – altri come nuclei concentratori della fede di colui che li custodisce. Ma il talismano pur conservando proprietà magnetiche, pur giovandosi della fede di colui che lo porta è da considerarsi scientificamente come un mezzo esclusivamente psichico, cioè che influisce sulla psiche o anima, analogicamente imprimendo come un suggello sulla cera vergine dell'anima le proprietà sottili evocate coi segni, con le cifre, con l'analogia dei metalli di cui si compone. La sua potenza è relativa alla perfezione e alla forza di colui che lo traccia o lo custodisce; i suoi effetti sono più lenti, le analogie e il valore magico di chi lo fa. Tutto ciò è magia solamente pei profani alla magia altissima, per l'iniziato non è che una energica manifestazione della Volontà, quella volontà che tutti i filosofi non jeratici tentano di definire e che la Sofia o sapienza sacerdotale delle cause lascia all'esame della intuizione umana e non definisce mai. Volere è trasformarsi nell'anima d'una cosa è diventare la cosa stessa. Ogni miracolo si traduce come un atto della volontà, ma chi insegnerà il modo di volere, di attivamente cioè trasformarsi nella cosa voluta? La volontà per negazione è definita come il perfettamente contrario al Desiderio. Desiderio è che la cosa appetita venga alla chiamata dell'uomo che la appetisce: volontà è invece la trasfusione dell'uomo stesso nella cosa voluta. Le cose desiderate non si realizzano, le cose volute i realizzano per fatalità. Quale sia il limite che separa il desiderio dalla volontà la scienza assoluta non lo determina, perché il limite è indeterminabile e mutabile secondo i casi e secondo gli uomini. Molti desideri si trasmutano in volontà, molte volontà degenerano in vani desideri. I primi sono volgari causati dall'ignoranza, le secondo sono manifestazioni superiori della particella creativa che è in noi e che per noi si manifesta. Il volgare confonde desiderio e volontà. L'iniziato solo li separa e li astrae come due sentimenti di valore perfettamente diverso. I talismani sono manifestazioni analogiche delle volontà e non del desiderio – sono pietre angolari delle manifestazioni riflesse di esse sull'anima umana e sono psichici strumenti di brevi e piccoli miracoli, di tempo, di forza, di espansione limitata ad effetti voluti, secondo l'intensità della forza che li ha creati. L'iniziato ne fa a meno e se ne serve per sé e per gli altri, ma non tracciati, né costruiti da iniziati non valgono che per la sola forza di fede che evoca la potenza dei caratteri in essa contenuti. A questo proposito e prima di procedere oltre, è bene spiegare la parola che di frequente viene adoperata nel nostro linguaggio e nel comune discorrere dei profani. Che cosa intendiamo per iniziato? E da che l'iniziato si differisce dagli uomini volgari? Giacché di questa parola iniziato viene fatto grandissimo abuso, specialmente dopo la profanazione delle Logge Massoniche di rito Scozzese e delle simboliche riformate; le quali, raccogliendo in un fascio degli uomini di natura, di cultura, di sviluppo differente, non hanno saputo, da quando perdettero la direzione e l'orientamento jeratico, stabilire un'unità di mira, per fini a raggiungere neanche nel mondo volgare. In esse fino a pochi anni fa, era consuetudine chiamare iniziato colui che conoscesse dei segreti amministrativi della loro compagine – e da questo i profani arguirono che ogni partecipante ad una setta o società segreta potesse vantarsi del nome di iniziato. Ma nel Grande Oriente di Luce Egizia, cioè di scienza e sapienza assoluta, oggi come negli antichi tempi, non chi è messo a parte della dottrina può vantarsi iniziato ma chi dopo un assiduo lavoro, e un'efficace pratica della dottrina, perfezionato, evoluto, sorpassa i gradini del più alto visibile mondo volgare e entra nel mondo delle cause rinunziando a quello degli effetti – vale a dire che colui il quale passa il fiume immenso delle sensazioni esteriori, che come l'acqua cantata nei salmi davidici ci affonda, e sente sviluppare in lui l'uomo interiore, cioè il Cristo loquente è solo meritevole del nome di iniziato. Egli si è separato cioè ha diviso il suo corpo alto, la prima trinità, dal corpo e dalla mente contemporanea; egli si è separato, cioè è entrato nella fase di evoluzione da cui non più si recede e parla la doppia lingua dello spirito e dell'uomo. Ora è l'iniziato così inteso che compie una operazione volitiva, che può scientemente formarsi un'idea del desiderio in contraddizione della volontà iniziale, la quale, accoppiata ai segni e alle cifre potenziali, danno facile la evocazione delle virtù in esse embrionalmente contenute. Il novizio allo studio della magia, il novizio il quale si avvia a diventare iniziato, non deve aspettarsi dal suo maestro i talismani di separando, poiché il separando si compie nel novizio come uno sforzo individuale perché assurga alla potestà di intendere la voce interiore, e nella nostra iniziazione osiridea, sarebbe delitto donare un talismano alla fede del discepolo, poiché costui sarebbe cangiato in un dipendente isiaco, cioè in uno strumento del maestro e non in un maestro. Ma il mezzo che esce dai noti ai profani e resta attraverso tempi immemorabili il punto critico dell'evoluzione perispiriturale dell'uomo è il mezzo alchimico di cui siamo pronti ad esaminare i capisaldi di operazione.
IL SEPARANDO LUNARE
112) A questo punto dovrei
scrivere le parole mistiche del tempio antico: gli eletti soli mi intenderanno
ma io presuppongo con la nostra organizzazione disciplinare che queste carte non
capitino nelle mani dei perversi e di coloro che vogliono rapire il fuoco ai
cieli per fini volgari. Dunque entro risolutamente nell’argomento e
nella brevità più assoluta dirò tutto ciò che conviene dire, lasciando la
pratica dell’arcano alla iniziativa di colui che mi intenderà pienamente e
profondamente. Esiste un secreto fisico esclusivamente fisico che praticato con
accorta sagacia e sottile intendimento rigenera la natura volgare
dell’uomo e ne rinforza o ne dispone delle potenzialità angeliche o spirituali
mobili. Questo secreto fu confuso da taluni che lo intuirono a metà e lo
intravidero semplicemente col Grande Arcano Sacerdotale dei Grandi Maestri, di
cui non solo non è questo il luogo di parlarne, ma che non si accenna mai ai
novizi. Prima perché sarebbe incomprensibile il solo enuncito potenziale o
schematico di esso, secondo perché sarebbe inattuabile ogni possibile ricerca
trovandosi il secreto alla sommità di tutta la scala di evoluzione delle anime.
Solo posso dire che il Grande Arcano magico si intravede appena e incertamente
dopo la assunzione al Maestrato e si concepisce nettamente quando oltrepassato
il separando lunare si supera il mercuriale nella sua piena potenza. Il secreto fisico, di cui mi accingo a dare
senza veli gli elementi indispensabili alla sua pratica, è un grande Arcano
relativo ai volgari che non concepiscono oltre le sensazioni comuni e percezioni
mentali strettamente e naturalmente logiche, nessuna cosa che non si traduca nel
campo fisico. Questo secreto è antico quanto il diluvio. Ne custodirono
gelosamente la trasmissione gli antichi sacerdoti. Tutti i libri sacri ne
parlano. La Genesi che tutti leggono in principio come uno schema tradizionale
della creazione del mondo, rivela questo secreto nella descrizione del Paradiso
Terrestre, nell’Albero del Bene e del Male, nella manifestazione del serpente ad
Eva, dalla presentazione dei Cherubini fiammeggianti che espellono per
maledizione divina i due progenitori dall’Eden. L’Albero del Bene e del Male è
un fusto altissimo che Ercole della mitologia greca adoperò per clava, e
quest’albero è comune, tanto comune che tutti gli uomini dalla pubertà in poi
possono toccare.... poiché dice Izar, questo fusto d’albero non consente che
prima della pubertà si tocchi, posto come è in sito alto. Attorno al suo
tronco è aggrovigliato un serpente, è il serpente astrale dei moderni maghi, il
serpente che gli antichi braccialetti egizi e gli orafi pompeiani modellavano
tanto squisitamente. Questo albero produce frutto, un frutto che è la cosa più
superba e prelibata che la natura ci presenti. Nessuno lo mangia. Esso si stacca
dall’albero che lo genera per cadere sulla terra. Se entra in terreno fertile dà
la vita ad un novello albero: è frutto ed è seme. La Bibbia non dice che questo
sia l’Albero della Vita e della Morte; lo chiama invece del Bene e del Male,
cioè di Ormuzd e di Ahriman - della creazione e della necessità, cioè della
volontà e della fatalità. Ho spiegato più innanzi che cosa sia il concetto
dell’Androgino, ho detto che cosa bisogna intendere scientificamente per Eva.
Ora Eva indicò all’Adamo il dolcissimo sapore del frutto e gli disse: mangiane,
perché sarai simile a Dio. Dio aveva detto: non mangiarne. Il serpente invece,
in contraddizione di lui aveva aggiunto: non vuole che tu ne mangi perché lo
eguaglieresti in potenza. Adamo ne mangiò. Il testo volgare della Genesi dice o
vuol far dire che Adamo appena mangiatone, sentì in sé il peccato della
disobbedienza e cominciò a fuggire la faccia del Signore e a tremare al suo
cospetto. Qui la narrazione si imbroglia. Due Cherubini, con le spade
fiammeggianti lo espellono dal Paradiso Terrestre e lo condannano al lavoro
senza speranza di rigenerarsi.... ma gli Ebrei ed il Profetismo ebreo promisero
la rigenerazione con la venuta del Messia, dell’Emmanuel dell’Agnus Dei, il
Cristo che i cristiani accettano e che gli Ebrei ripudiano come tale. E’ il
concetto sacrificale che si impone. Il sacrificio dell’Agnus indiano, e quello
della messa cattolica tramandano e perpetuano lo stesso segreto. Turbe di devoti
assistono ogni giorno al solenne e grandioso mistero. Turbe di preti ignoranti e
poveri di spirito recitano ogni mattina il vangelo e ripetono simbolicamente
l’operazione che in altri termini è esposta nella Genesi. Fedeli e sacerdoti
sono condannati a non capire, diversamente per fatalità il secreto sarebbe
profanato e la faccia del mondo cangiata.
I Misteri pagani ripetevano lo stesso insegnamento occultandolo ai profani, e
più tardi quando il cristianesimo sorgeva sulla profanazione stessa del secreto,
per rivelarlo alle turbe e per por fine alla rivoluzione che produsse il
disastro dell’Impero e del Paganesimo, di cui gli stessi volgari non si danno
conto nella loro critica cieca; le sette che accennavano alla separazione
Gnostici, Manichei, Ariani erano in possesso della Chiave dell’Arcano. Nella
storia della Chiesa i monaci e i preterelli leggono che Atanasio lottò contro
gli Ariani: l’eresia ariana aveva per fondamento la non divinità del Cristo.
Ario era a parte del secreto iniziatico. Nel Cristo vedeva il corpo lunare della
manifestazione mercuriale divina. Aveva ragione per i soli iniziati. Atanasio,
invece, che come molti scribi e dottori della prima Chiesa, ignorò la verità
radicale della forma e dell’enunciato ariano, non poteva passarlo per buono e la
turba che non sa, che non riflette, che si suggestiona in base ai vaneggiamenti
dell’umano ragionare seguì gli Atanasi e i loro simili
tutti santi e beati e perfetti a modo loro. Altre sette lo interpretarono in un
senso magico inferiore, ma pur vero, come i Marconiti, e l’orgia innanzi alla
virtuale incessione del Cristianesimo sembrò un rimasuglio dei Misteri pagani e
non una verità. Quando la chiesa cattolica, perdute le chiavi della scienza,
cangiò i suoi preti in macellai, chi ebbe tradizione e memoria del secreto
tacque e solamente con l’ingegnosa manifestazione o rivelazione alchimica, si
riuscì a tramandare in iscritto il secreto che non fu mai perduto e che non si
sa chi fosse il primo a trovare. Ho chiamato l’alchimia una ingegnosa
rivelazione, e questa irriverente manifestazione del nostro pensiero, sarà in
apparenza accettata dal novizio, imbevuto delle frottole che sull’alchimia si
scrivono nella nostra epoca, come una meravigliosa affermazione negativa, tanto
più stupefacente, per quanto è consacrata in un manoscritto iniziatico.
Ma appunto per ciò egli deve aver caso di uscire dal labirinto delle volgarità
che sugli alchimisti ha concetti tanto limitati ed insulsi che dopo quanto
diremo non hanno ragione di essere ripetuti. I preti macellai dell’inquisizione,
bestie da tiro, preposti come condottieri dell’umanità per castigo della
Provvidenza universale che niente compie senza ragione sublime, tra le ruote dei
martirii, le forche, e gli auto da fè,
pur sentendosi e conservandosi ferocissimi guardiani dell’integrità e del
diritto di disporre e dogmatizzare sulle leggi dello spirito, ebbero sempre in
culto la ricchezza, la pecunia, e il simbolo dell’uno e dell’altro: l’oro. Se
degli uomini illuminati avessero detto: noi abbiamo il segreto per rendere
potente li vostro spirito, sarebbero stati senza complimenti scorticati vivi. Ma
essi dissero: noi abbiamo il mezzo di convertire in oro tutti i metalli impuri e
i preti beccai degli eretici abboccarono all’amo, e papi, fratacchioni e
chierichetti si dettero alla ricerca. Nei libri alchimici (intendo parlare dei
libri alchimici scritti dagli alchimisti che sapevano il fatto loro, non da chi
non sapeva e non seppe e volle parere di essere qualcosa) i mezzi per pervenire
alla manipolazione sono indicati diffusamente ma oscurissimamente per
chi non sa come fare, molto chiaro invece per chi conosce già il segreto
operatorio. Che dicono gli alchimisti? Tutte le cose si riproducono nel mondo
vegetale e in quello animale per mezzo del loro sperma o seme. Perché i metalli
non dovrebbero seguire la stessa legge? Ammesso che i metalli seguano questa
legge, lo sperma dell’oro riprodurrà dell’oro. Ma se io lavoro questo sperma o
seme aurifero, gli dò, per la mia preparazione una potenza concentrante, una
moltiplicazione non solamente rapida, ma di potenzialità illimitata nella sua
riproduzione. Questo seme di tutte le cose, seme vegetale, animale o metallico,
per l’unità di essenza di tutto l’Universo, in una sua parte occulta (nella
parte, cioè, che racchiude la virtù generativa o vitale) è sempre identico a sé
stesso. In altri termini, il principio di vita, l’essenza virtuale della
generazione è contenuto nello sperma di tutte le cose [essenza generante]: nel polline come
nello sperma animale o umano, questo principio di vita, questo riproduttore di
sostanza e di forme è uno, e nel seme dei metalli dev’essere per matematica
conseguenza che il principio vitale o generatore di vita, è uno nelle tre
sintetiche manifestazioni di vita naturata. Questo principio unico è il mercurio
degli alchimisti. Però, continuando l’osservazione strettamente filosofica
naturale sulla manifestazione di questo mercurio, scaturisce chiara la seconda
illazione: il principio mercuriale è contenuto in identica potenzialità in tutti
gli spermi specifici, solamente varia per una accessoria composizione di mezzo;
se così non fosse lo sperma vegetale darebbe vita ad un minerale o ad un animale
e viceversa, e la varietà delle forme della natura si riprodurrebbe in un tipo
unico, costante ed inalterato. Il novizio se non entra in questo stato di
percezione elementare della natura spermatica, non può capire, intuire e
praticare l’arcano. Perciò io richiamo tutta la sua attenzione su queste verità
sofiche fondamentali, senza la comprensione delle quali si diventa
inesorabilmente un matto e non un mago. Ogni sperma così come la natura ce lo
ammannisce riproduce vita unica nella sua essenza caratteristica, e vita di
forme secondo la sua natura specifica. Vale a dire che nel loro principio
mercuniale assoluto il polline, lo sperma animale e il mercurio metallico sono
identici, però differiscono tra loro per la composizione degli elementi della
specie o forme vive da cui sono prodotte e che in realtà riproducono. Quindi il
seme umano dà la forma uomo, il seme dell’elefante dà la forma elefantina, il
polline di un fiore non da che la forma propria e per la costanza logica di
questa riproduzione specifica ogni mercurio minerale deve produrre
specificatamente il minerale della sua specie, stabilendo l’assioma alchimico
seguente: ogni sperma è composto di due mercurii, uno di base, unico in tutte le
manifestazioni spermatiche, ed uno acido, determinante l’effervescenza delle
forme. Quest’acido si traduce ieraticamente in
stato di essere attivante la forma. Galeno diceva che la virtù dell’acido mordicet abseque ne calefactione et vis fermentandi quoque iussit.
La parola, nella chimica moderna di laboratorio, non conserva tutto il valore
originale ed etimologico. Ossidamento è crisi di Amore, cioè generazione di
forme, per cui è sofistico credere o considerare tutte le generazioni per
mutamenti originati dai principii acidi. Trasmutazioni reali non avvengono che
per il principio acido mordificante, quindi producente lo stato di crisi
generativa. Avendo io spiegato e premesso che la forma chimica è accessoria
nell’alchimia, che è invece un’iperchimica o chimica assoluta, per presentarla
nella sua essenza assoluta, la spoglio per quanto più posso di ogni carattere
chimico nel senso volgare della parola. Quindi le parole acido e base le adopero
per sola analogia, così come le parole che in seguito piglio a prestito dalla
chimica non devono essere intese che in senso analogico, senza limitazione
strettamente voluta del significato profano. Senza di ciò cercheresti di
intendermi invano poiché un linguaggio di queste investigazioni supernaturali
della natura occulta delle cose non è stato ancora inventato né si inventerà. La
formula alchimica precedente stabilisce un assioma che scaturisce dalla sola
presentazione delle quattro eguaglianze e cioè:
ASSIOMA l
Gli
spermi o mercurii delle cose, sono eguali e identici tra loro nel proprio
elemento fisso (basico) e differiscono tra loro per il solo coefficiente
specifico delle forme (acido). Il primo fa opera divina di maschio, il secondo
di femmina.
113) Ora, ritornando al
nostro concetto sintetico dell’Universo o Mondo come una manifestazione unica
della sua unità essenziale, lo Iod del Tetragrammaton nell’Universo (concezione
assoluta) è il Dio primo e generatore di tutte le cose, e nella sua visione
semplice del seme è il mercurio basico o Iod dello sperma, e vita essenziale.
Ogni sperma quindi è il binomio di due generatori, uno di vita, l’altro di forma
della vita, però per sé e in sé il binomio che è androgino, poiché il mercurio è
maschio ed è femmina (essenziale e formale), non è né una vita né una forma
vitale che solamente in essenza, non in sviluppo. Onde egli generi, cioè onde
egli sviluppi se stesso nella sua forma iniziale, ha bisogno secondo la sua
natura specifica dei mezzi concorrenti allo sviluppo. Il grano ha bisogno della
terra. Lo sperma animale del sangue mestruale che lo nutrisce nell’utero. Si
badi che la concezione alchimica della riproduzione degli esseri non va
d’accordo con l’esplorazione fisiologica moderna.
La scienza volgare a questo punto dirà che il
concetto sofico fondamentale dell’iperchimica assoluta bestemmia eresie
scientifiche generalmente accettate come assiomi indiscutibili, ma prima di
giungere a questo punto io mi sono sforzato a fare intendere a te che sei
novizio nella percezione magica, di accettare col beneficio dell’inventano tutto
ciò che di analitico ho imparato nella scienza delle università volgari. A
questo punto richiamo tutta la tua energia intellettuale per discernere in che
noi ci distacchiamo radicalmente dai profani.
La generazione degli esseri umani si
stabilisce come originata da un atto coitale fecondo. Lo sperma feconda un uovo,
l’uovo si nutrisce, cresce, sviluppa un uomo. Quindi la generazione come è
intesa nel campo profano si traduce in un uovo che contenga forma e in uno
sperma che agisca (acidus) sull’uovo per svilupparlo. Ciò alchimicamente è
falso. Poiché lo sperma contiene mercurio assoluto essenziale e mercurio
plastico e l’uovo è il mezzo eccipiente, cioè necessario allo sviluppo
embrionale spermatico. Lo
sperma del maschio si dice che feconda la femmina, l’uovo della femmina.
Alchimicamente dovrebbe dirsi invece che lo sperma del maschio trova il mezzo
fecondatore nell’uovo della femmina. Negli uccelli la femmina si trova in uno
stato androgenico latente, e l’uovo è fecondo, cioè alchimicamente fecondante.
Così nei pesci, nelle serpi, nelle lucertole ecc. Lo stato di caldura
nell’animale inferiore è stato di crisi predisponente alla manifestazione di
crisi o d’amore, il quale come abbiamo detto innanzi, può considerarsi un vero
stato naturale cioè fisiologico di grande ipnosi. Questo passo è fondamentale in
alchimia e si deve alla sua comprensione tutta la parte fenomenica della
demonologia urielica come si vedrà nella Maria. La gallina non montata dal
gallo, fa un uovo lo stesso, ma un uovo non sviluppabile come tutti gli uomini
che nello stato latente di androgenia producono forme embrionali non
vitalizzate. Nell’esempio addotto degli uccelli lo sperma (essenziale e formale)
è allo stato latente nello stesso organismo della femmina. La dimostrazione di
questa gratuita asserzione alchimica è riservata alla pratica di questo arcano
poiché l’arcano non sarebbe una pratica e non otterrebbe una reale applicazione
se non fosse vero il principio alchimico che l’osservazione profana non
raggiungerà mai se non quando diventano i profani padroni del segreto. A questo
punto dell’esposizione della dottrina sofica, il novizio intenda bene la
divergenza, diffèrentemente partendo dall’osservazione profana non capirà mai su
che si basa la rigenerazione iperfisica del separando magico e non perverrà a
raggiungerlo.
114) Dunque il mercurio
alchimico, quello che ha dato tanto da riflettere ai ricercatori dell’oro, è il
mercurio essenziale del mercurio composto, cioè lo sperma organico assolutamente
privo della seconda parte che è lo sperma morfico o sperma delle forme
specifiche. La filosofia alchimica virtualmente concepisce una prima operazione
sottile o ermetica di separare il mercurio composto come ce lo ammanisce la
natura, in una quintessenza o spirito di vita, e uno spirito di forma, di cui
l’alchimista tende a sbarazzarsi. Il dissolvente per eccellenza, il dissolvente
tipico che separa lo spirito vitale delle forme o sperma specifico o sperma
morfico è la tinctura solis o Alkaest.
115) A questo punto devo
parlare delle proprietà ricettive delle forme che tutti gli spermi posseggono,
diversamente sarei oscurissimo nel procedere oltre. L’uomo, hanno osservato gli
alchimisti, nell’atto coitale imprime al suo sperma coll’azione del suo corpo
mercuriale o mentale in stato di crisi, una forma determinata dalle sue
impressioni, modellate ordinariamente sull’immagine plastica con la quale coisce.
La donna che riceve lo sperma, diventando nell’atto coitale più o meno passiva,
riceve l’impressione morfica o impressione di forma non soltanto dal corpo
fisico dell’uomo che la incuba, ma anche più o meno attivamente dall’impressione
che i corpi lunare e mercuriale del maschio fanno sul corpo lunare e mercuriale
di lei. Quindi l’atto di copula è, fecondo o infecondo che sia, un atto
trasformatore alchimicamente parlando, cioè un atto che racchiude uno scambio di
forme immaginative, attive e passive, coinvolgenti il corpo fisico, il copro
lunare e il mercuriale dei due esseri accoppiati. Durante il coito le immagini
passerebbero come tanti fotogrammi in un cinematografo se non esistesse una
mirabile corrispondenza tra il cervello, sede dei fenomeni immaginativi ed i
vasi contenenti e segreganti lo sperma, che fissano le immagini o l’immagine più
concreta, come la gelatina sensibile fissa le immagini che le arrivano
dall’obiettivo nella camera oscura. Quindi proprietà dello sperma [essenza generativa nella sua parte eterica
e non fisica – Luce Astrale – Akasha - Telesma]:
ASSIOMA 2
Lo sperma o
mercurio composto è nella determinazione delle forme coitali il più potente
flssatore e ritenitore delle immagini proiettate [esattamente come la Luce
Astrale, non si tratta di quello fisico, ma del suo equivalente eterico]. Da qui una lunga
sequela di osservazioni che il novizio, entrato in possesso di questa
fondamentale esposizione della dottrina segreta, può fare da se. Lo sperma
ritiene e fissa le forme imposte. Così come nel coito fecondo, ogni sperma è
capace di fissare una forma, puché si trovi il modo sicuro di imporre allo
sperma l’immagine desiderata.
Si rifletta che questo caposaldo del
laboratorio alchemico contiene in sé un germe, tutto ciò che i vanitosi profani
vanno cercando nella produzione efficace e vitale degli spinti elementari,
perciò non perdere parola, di quanto io scrivo, copiando dal libro di magia del
pontefice dei maghi di Ur, Izar, e bada che io misuro le parole col compasso
astrologico, e i non degni di comprendermi non comprenderanno le mie parole
chiare ed esplicite alla luce solare.
117) Come trovare il
modo di fissare le immagini sullo sperma
[sulla luce astrale]? Rifletti prima di operare. Unico agente la volontà, ma
non fraintendere la parola Volontà, non le dare un valore di desiderio e
ricordati che poco fa ti ho definito che la volontà in magia è lo stato di
immedesimazione del proprio io nella cosa voluta. Si direbbe uno stato
trasmutatore di se stesso nell’immagine della cosa. La concupiscenza non può
essere uno stato volitivo - può preparare invece lo stato volitivo, imperioso,
netto, fisso. Chi vuole le forme inferiori si danna magicamente, perché si
trasmuta impreparato in un labirinto da cui non si esce senza l’aiuto di un
eroico Teseo. Nel coito meccanicamente tutti gli uomini sono una volontà
magicamente intesa. L’uomo e la donna si trasfondono, si compenetrano, si
unificano in un amplesso critico, allo stato di concupiscenza succede lo stato
di compenetrazione e il figlio della carne è fissato in medio determinato dalla
compenetrazione dei due individui coitanti, predominando nella forma fissata il
tipo dell’uno o dell’altro dei due, secondo che la maggiore potenzialità di
volere magico si sviluppa intenso nell’uno o nell’altro. Unico mezzo, lo stato
urielico, cioè lo stato critico di Amore che polluisce. Ma si intende che questo
stato urielico (da ur fuoco di amore)
deve essere intensissimo e soggettivo, con coito o senza, ogni volta che una
forma si deve fissare. Così comprendi l’origine della verga dei maghi, verga che
è asta eretta nel momento critico polluitivo, e l’origine della parola virgo o vergine da vir agens cioè da ricettacolo della polluzione.
La quale polluzione magicamente può essere
attiva e passiva: cioè per impulso critico soggettivo intenso o per azione
energica procurata. Quest’ultima rende l’uomo strumento di volontà, non volontà
per se stessa, cioè non padrone delle forme a fissare. Con questi due fattori:
Volontà e stato urielico. Lo sperma fissa le immagini e le ritiene. Nel problema
della pratica sorgono due difficoltà che rappresentano gli ostacoli a vincere
nella magia iniziatica. Essi sono:
1.
Lo sperma ritiene l’immagine fissata nello stato di polluzione effettiva o nello
stato di urielismo critico senza polluzione fisica?
2.
Nell’uno e nell’altro caso qual’è il mezzo per sviluppare l’immagine fissata se
manca l’ambiente fertilizzante lo sviluppo del seme?
A queste due domande si può opporre una
risposta pratica continuando l’analisi della dottrina alchimica, ma soprattutto
si osservi che nella formazione plastica di ogni feto in natura, gli agenti
fisici che si oppongono radicalmente alla sua produzione efficace ed effettiva
sono la luce, l’aria, lo stato magnetico negativo (elettricità fisica), quindi
sviluppo senza ambiente neutro o neutralizzato agli agenti esteriori non è
possibile; ma egualmente non è possibile che senza l’eiaculazione effettiva e
reale lo sperma possa realizzare uno sviluppo in ipotesi.
[eiaculazione effettiva e reale della luce astrale
eterica dalle Mani, o dalla Testa, o con la Voce]
118) Ora, ritornando
all’esame del problema alchimico: premesse le prededenti delucidazioni, si
osserva che il mercurio per le sue proprietà analitiche è analogo agli elementi
costitutivi dell’essere da cui scaturisce. Prendiamo a prototipo come quello che
più ci riguarda lo sperma umano:
Costitutuione dello sperma
1.
materiale gelatinoso - Sale
2.
spirito delle forme - Mercurio
3.
mercurio essenziale - Zolfo
Corrispondenze analogiche:
1. corpo umano
2. corpo lunare
3. corpo mentale
ß
Zolfo !!!!!!!!!!!
L’alkaest
che dissolve nelle
sue parti fondamentali questo sperma-mestruo è la
tinctura solis, cioè la luce solare, il principio più alto, il Dio
umanizzatore e realizzato nell’uomo. Traducendo: lo sperma prodotto dall’uomo [luce astrale con uno scopo determinato]
è in rapporto di corrispondenze analogiche con l’uomo fisico, con l’uomo lunare
e l’uomo mercuriale o mentale. La parte glutinosa appartiene al corpo fisico, il
mercurio embrionale delle forme (spermatozoi) al corpo lunare, il mercurio puro o mercurio degli alchimisti
al corpo mercuriale.
[che è mentale!!!!]
[Quindi lo sperma a cui si allude è l’intelligenza pura, oppure la vitalità, la
forza di creazione del pensiero, è la quint’essenza dell’essere umano. Mentre lo
sperma cosmico solare è la luce solare in cui è presenta la luce occulta, l’akasha,
il prana, ovvero la quint’essenza naturale, ovvero il telesma, ovvero l’aperion.
L’opera alchemica e’ un opera di riproduzione di se stessi sul piano eterico ed
è per questo che uno dei simbolismi più utilizzati è il sesso.]
ASSIOMA 3
Tutto
ciò che esiste (essere) si riproduce nel suo sperma nelle tre fasi, apparenti ed
occulte, determinate in potenza (corpo), virtù (corpo lunare), spirito (corpo
mercuriale).
119) Il concetto
alchimico sgorga chiarissimo dai primi tre assiomi, poiché partendo dal concetto
unitario, fondamento di tutte le scienze occulte o sacre, riduce tutto ciò che
esiste alle diverse modificazioni dell’esistente. Se coloro che fanno
professione di fede materialistica comprendessero le profondità dell’enunciato
alchimico, si troverebbero nella verità annunziando che tutto è materia, nel
senso però che tutto è spirito o efflatus
o mentalità, virtuandosi dal primo mercurio. Se tutto è Uno, se l’Universo è l’Unità-sintesi,
il limite sensista della materia e della mentalità scompare. Dove trovare questo
limite? Come definirlo, come precisarlo, se non vi è cosa esistente che non
contenga il proprio mercurio alchimico? Solamente l’errore materialista, come
abbiamo visto trattando dell’anima, stabilisce il triangolo rovesciato del Ieve,
cioè che la materia (esistente sensibile) sublimizza uno spirito di vita o di
intelligenza (mercurio dei filosofi) e al momento in cui la materia si dissolve
dal suo stato vitale, lo spirito cessa o come vita o come mentalità. Viceversa
se cessa la vita non cessa la mentalità, dove esiste non si abbuia, ma secondo
il suo peso specifico ricostituisce l’essere dissoluto. Per la materialità
dell’osservazione zoologica, lo spirito non è che il fenomeno di aggruppamento
di molecole sensibili all’osservazione ed è il fondamento sbagliato di tutta
l’edificante concezione universale che stabilisce la falsità di tutte le scienze
di osservazione che riguardano l’uomo, principio di tutta la medicina che cura
il corpo fisico per procurare il prolungamento del fenomeno vitale o mentale
nell’infermo. Se la medicina fosse conformata al sentimento contrario,
immediatamente si muterebbe in scienza ieratica, pur non cessando di essere
scienza sperimentale. La filosofia pitagorica, di origine iniziatica, stabilisce
nel suo carattere di sviluppo delle forme tutto ciò che potrebbe essere base di
rinnovellamento scientifico dell’arte terapica. Il fenomeno vita o il fenomeno
mentalità, secondo la concezione materialistica, non è distrutto neanche
apparentemente (vale a dire materialmente) con la morte dissolutiva delle forme
se la forma ha raggiunto il massimo limite di sviluppo dal minimo al massimo e
dal peggio al meglio, anzi il fenomeno ha, dissolvendosi o cessando, avuto il
potere di moltiplicare se stesso. Un esempio semplicissimo. Una pianta che da
frutto e seme. Nel seme le forme embrionali della pianta generatrice sono in
potenza ed in virtù. Bruciate il fusto della pianta in un caminetto. Avrete
distrutto il fenomeno della vita vegetativa nella pianta (individua) che avete
bruciata, ma il fenomeno vita che la pianta distrutta da voi ha già
ripetutamente o per moltiplicazione riprodotto nei suoi semi, voi non l’avete
alterato, perché ogni seme della pianta distrutta contiene in essenza e virtù il
potere individuale della pianta che voi avete per un momento immaginata come un
fenomeno della natura sensibile.
120) Nella concezione alchimica il separando acquista un valore di sensibilità materialista, e per lasciarlo comprendere a tutti mi trovo obbligato ad una seconda parentesi. L’uomo per l’assioma terzo si riproduce costantemente nel suo seme. Il seme umano trova le condizioni opportune di sviluppo nell’utero di una donna, riproduce l’essere fisico e, sotto certe condizioni riproduce apparentemente l’essere mentale. Osserviamo il fenomeno vita, riproduzione e morte con l’occhio del profano. L’uomo vive, si riproduce generando dei figli, muore, cioè cessa come fenomeno fisico e mentale sensibile e giacché non è ammesso che si debba credere in un ultrasensibile che l’uomo con le facoltà ordinarie non sente, non tocca, non vede, non assapora, non odora, per l’uomo tutto il fenomeno vita e mentalità, cesa con la morte. Se il materialista si permette il lusso di un po di poesia può arrivare a rivedere vivo nei figli il ricordo dell’uomo scomparso; più in là non si arriva, né logicamente si può pretendere un passo innanzi. Il cadavere si disgrega nelle sue molecole elementari. Ossa, carne, umori assorbiti nel gran fornello della terra vegetale si decompongono liberamente in gas, in sali, in altri speciali corpi chimici semplici. Del passaggio dell’uomo sulla terra non rimangono che le sue opere o per lo meno il nome nei registri dello Stato Civile. 121 Osserviamo lo stesso fenomeno vita, riproduzione e morte con l’occhio dell’uomo religioso e con quello che volgarmente si chiama spiritismo. Si nasce secondo la religione per diretta creazione di Dio (ciò simbolicamente è vero se Dio è l’Io superiore o Io solare, come si vedrà in seguito). Si vive e si viene spenti per diretta volontà dello stesso Dio. Dopo morto il tribunale divino giudica, premia o condanna. Quindi una vita infernale o paradisiaca di oltretomba. Da qui la credenza nell’anima dei morti, da cui spunta lo spiritismo volgare del secolo XIX, il quale presuppone l’incarnazione delle anime dopo un periodo di sosta inter-vitale o inter-umana, cioè tra vita umana e umana, tra incarnazione e incarnazione. Oltre di ciò ad un’esistenza luminosa dei disincarnati e ad una facile incarnazione di essi, lo spiritismo crede come atto di fede.
122) Ma la scienza
ieratica ti dice con le parole di Izar Bne Escur: la natura visibile delle cose
che si riproducono per visibile semenza ti insegna che ogni cosa ha una doppia
vita: progressiva l’una e concentrativa l’altra. Tutte le cose nascono,
sviluppano fino ad un apice determinante la massima vitalità, poi deperiscono
(vita concentrativa) e muoiono. Questo passo si deve occultare ai profani sotto
il velo del simbolismo.
Che cosa è questo aumento e questa
concentrazione di vita? Sono le quattro stagioni solari che la natura ci
presenta in tutte le cose, come unico cammino, unica via, unica finalità e meta.
Nella vita progressiva dalla nascita all’età adulta, le forme passano
gradualmente dallo sviluppo iniziale (embrione) allo sviluppo effettivo (frutto)
e da questo frutto il principio vitale (anima delle cose) piano piano,
lentamente muta la sua espansione (vita espansiva) in concentrazione (vita
concentrata) cioè si restringe o concentra nel seme di una vita nuova che è un
successivo periodo di espansione. L’uomo come essere sensibile o come essere
mentale non sfugge a questa legge generale delle cose. Perciò la sua vita di
espansione dall’infanzia alla maturità e alla decrepitezza concentra tutta la
vita in un embrione vitale.
La morte è la maturazione della
concentrazione: l’anima di un morto è il frutto maturato e concentrato nel suo
seme, che contiene in virtù ed in potenza embrionale tutto il compendio della
vita vissuta o delle vite precedentemente vissute. In termini più semplici, lo
sperma fisico è di fronte all’uomo visibile (uomo fisico e mentale) ciò che
l’anima è rispetto alla sua vita di essere fecondo. Così esistono due termini
estremi di autoriproduzione:
1. LO SPERMA
2. L’ANIMA
ß
[Interessa Questo]
Essenza comune ai due termini: il corpo
lunare o perispirito degli spiritisti o anima animale dei religiosi eterodossi
e, infine, il ligamen degli antichi ieroarchi. Il quale
contenuto in virtù nell’anima ed in potenza nello sperma animale, non è che
corpo mortale, cioè corpo gerarchicamente dissolubile, detto per questa ragione
nei sacri libri secondo corpo, soggetto a seconda morte. La vita inter-umana
cioè extra-terrena delle anime dei morti si riduce per gli uomini comuni ad una
vita larvale o perispirituale fino alla purgazione dell’anima o morte del corpo
lunare, e vita essenzialmente embrionale, quindi incosciente fino al ritorno
dell’anima in un corpo umano, da cui, come il seme della terra in cui è posto a
germogliare, essa anima tira le forze necessarie ed indispensabili alla sua vita
di novella espansione.
Come il sole, sorge e tramonta della vita
umana, è il suo periodo di embrionato dell’anima nella vita di oltretomba nessun
volgare ricorda, perché i volgari non hanno che una vita di oltretomba
incosciente e della incoscienza misteriosa di quel periodo nessun uomo volgare
sa discorrere senza far lavorare poeticamente la fantasia. Concludendo: la vita
dei morti è vita di anime in essenza, incosciente e quindi misteriosa. Da ciò la
scioccheria delle comunicazioni dell’anima di un morto ai vivi. Da ciò tutto il
bugiardo spiritualismo del nostro secolo, che assegna ai morti potestà che non
si sono mai sognati di avere neanche nella vita larvale, che intercede tra la
morte del corpo fisico e la seconda concentrazione dell’anima, sperma della vita
prossima.
123) Le relazioni che
passano tra anima umana e sperma fisico sono le stesse che passano tra l’albero
e il suo seme, cioè tra l’essenza di vita vegetativa e la semenza virtuale della
pianta. I volghi queste relazioni nei loro intimi legami non comprendono e
l’antico sacerdozio, iniziato ai misteri occulti della natura universale, tenne
nascosti questi veli analogici sotto le più astruse manifestazioni simboliche.
Denudando le quali si apprende che esso era in possesso delle verità della
continuità vitale e intellettuale in tutti gli esseri specifici, quindi, non
ebbe volontà di profanazione, mentre la profanazione trasudò per contagio
psichico, come oggi si direbbe, nella gran pratica che di questo secreto si fece
negli immensi casi di applicazione politica che ebbe scopo sociale e umanitario,
secondo i tempi e i luoghi. Il sole è conosciuto dai volghi che si scaldano ai
suoi raggi, solamente nel periodo del suo apparente cammino sull’orizzonte
visibile. Quando egli scompare all’Occidente i volghi si dedicano paurosi, nelle
tenebre della notte profonda, alla paura e al sonno. L’oltretomba è la paura ed
è la notte, di cui nessun volgare ricorda, come nessun uomo ricorda di aver
dormito Otto ore di sonno profondo, dopo una giornata di faticoso lavoro.
D’altronde la morale dei volghi, innanzi a questo crudo e antipoetico quadro
della morte senza luce, senza visioni, senza seduzioni, soffrirebbe immensamente
e la società umana che è nostra opera e campo del nostro lavoro, perché in essa
noi dobbiamo vivere, in questa e nelle successive vite umane, rimarrebbe
alterata nella sua compagine buona, e il bene di tutti che finirà di trionfare
sul male che è l’oscurantismo inteso nel senso ieratico sarebbe ritardato dai
movimenti impulsivi dei non purgati, degli immondi, degli impuri.
124) Nella sua vita
umana, o vita incarnata, mentre il corpo fisico elabora lo sperma, l’uomo intero
(saturnio+lunare+mercuriale+solare) elabora il suo embrione anima. Il suo seme
fisico semina le forme essenziali volute e cioè concepite nella crisi coitale e
fissate nello sperma. Caduto questo in ambiente adatto e nutrito, si sviluppa
fisicamente una forma concepita. Ma la forma che si sviluppa ha un’anima?
L’anima che incarna la forma coita è creazione diretta dell’uomo che incuba o
della donna che succuba? O invece è un’embrione-anima richiamata nella forma
corporale? E in quest’ultimo caso, è avventizio, cioè casuale la caduta di un’
anima embrione in una crisi coitale, o vi è una legge che regola l’incarnazione
degli embrioni?
125) A questo cumulo di
domande Izar risponde: nella crisi coitale l’atto, l’istante di concepimento
della forma non è che l’esplosione effettiva di una forma che è il risultato o
la somma delle somme precedentemente immaginate (Immagine è forma voluta. La
volontà della forma è trasfusione dell’essere nella forma stessa. Il novizio imparerà con la pratica della terza parte che cosa sia
l’ìimmaginare dei maghi negli esercizi indicati per sviluppare l’immagine voluta).
Chi proietta la forma è l’attivo (maschio), chi la modifica ricevendola nello
stato di crisi venerea è il passivo (femmina). Ripetute volte abbiamo accennato
alla crisi di amore come ad uno stato istantaneo di grande ipnosi.Quindi il
coito potrebbe intendersi come un’azione magnetica intensa su di un soggetto
magnetizzatore e la maggiore o minore sensibilità accipienda del soggetto sono i
padroni della forma realizzata.
Ma la crisi coitale ha un valore coercitivo
delle anime-embrioni che sono pronte alla reincarnazione e secondo lo stato, la
forza, la potenza, le affinità, le simpatie delle correnti astrali, un’
anima-embrione matura si incarna. Dice la scienza ieratica, e lo dimostra con le
pratiche magiche, che l’uomo dopo la morte del corpo saturniano, resta per un
periodo relativamente breve col suo secondo corpo lunare (Perciò i fenomeni
naturali di apparizione dei morti appena dopo la morte sono frequenti), e la
distruzione del corpo lunare caccia l’anima embrione (= corpo mercuriale+corpo
solare) in un sonno di incoscienza relativa allo sviluppo mercuriale o dell’Ibi
o passaggio del Lethe, il fiume dell’oblio. I pagani volevano indicare che con
la morte del corpo lunare i ricordi particolari entravano in elaborazione di
istinti e si formavano nell’embrione-anima come germi degli istinti che nella
reincarnazione si manifestavano come tendenze spiccate.
Il risveglio è accennato da uno stato di
fermento, o sensibilità di attrazione venerea che precede l’atto reincarnativo.
I magisti del sistema misto dell’epoca medievale e della rinascenza dicevano che
tutte le anime prima di reincarnarsi erano trasportate nel pianeta Venere. La
scuola arabo-spagnola si serviva molto di questo simbolismo. Dunque, se
l’anima-embrione non entra in questo periodo fermentativo, non è suscettibile di
essere attratta, così come la semenza immatura non germoglia, e quindi la sua
incarnazione ritarda fino al punto in cui le proprietà veneree non si
manifestano.
126) Dalla doppia azione
dello sperma fisico e dell’anima-embrione, l’uno durante la vita umana feconda,
l’altra post-mortem, emerge la preparazione che l’uomo fa della sua vita (umana)
futura. I figli dell’uomo perpetuano il tipo, e in virtù preparano il suo
ritorno effettivo sulla scena della vita sociale. Da ciò la grande catena delel
anime e le simboliche catene dell’inferno cristiano. Da ciò i doveri paterni
verso i nostri figli. Da ciò il dovere di non disinteressarsi alla società
civile che noi ritroveremo come noi l’abbiamo preparata. La via religiosa tenta
di sottrarre l’uomo dalle catene reincamative con le vite successive passate
nella più stretta castità (Buddha, Cristo) affinchè non si creino maggior numero
di anelli reincarnativi e le forme procreate non agiscano sull’anima-embrione
appena trasportate nella sfera di Venere. Ma questa, come ripetei più volte, è
la via evolutiva passiva, e non la magica, di cui il simbolismo alchimico è una
forma attiva.
127) La santità, in
religione, è una forma di separando passivo. L’imitazione della vita di Cristo
inizia il dialogo tra l’uomo nuovo e la sua mentalità occulta o Io segreto. La
virtualità dei miracoli nei santi è una forma attiva per la sola passività della
fede, anche soggettivamente intesa. Ma il processo alchimico è intensamente
attivo e realizzatore come l’unica e più grande porta che conduce alla verità
della coscienza ininterrotta dell’essere. Esaminiamo il processo di
fabbricazione alchimico. Saputo il segreto tutti possono cangiare qualunque
metallo grezzo in oro purissimo, così puro che non si trova in nessun
laboratorio orafo. Intendi bene il simbolismo: la spiritualizzazione mercuriale
intelligente alchimica, ottenuta, è superiore a qualunque spiritualizzazione che
si ottenga con i comuni procesi religiosi, e non è come questa evolutiva passiva
ma attiva e rapida (relativamente rapida).
128) Che cos’è questa
spiritualizzazione ascendente? Dopo quanto abbiamo osservato sulla segreta
scienza delle anime, dedotta con processo analogico, col patrimonio tradizionale
segreto, si intende che l’uomo nascendo e
morendo milioni di volte evolve in uno stato ultimo di vitalità intelligente per
cui uomo o cadavere, egli è sempre vivo come Osiride, sole notturno. Quindi
iniziazione osiridea si intende apertura della vita intelligente, perpetua,
anche duante la notte o morte del corpo umano. Questo stato di evoluzione
avvicina l’uomo a Geova, cioè al suo principio solare superiore o essenza di
fuoco, e muta l’uomo in un Dio, che non ha bisogno di corpo fisico visibile per
mantenersi sveglio. Tale sviluppo costituisce le intelligenze pure, non soggette
a reincarnazione, e l’anima, passato il fatale stato di sonno embrionale, è
anima che non dorme mai - che è sempre presente a se stessa, che può sfidare il
suo avvicinamento all’uomo incarnato senza rischio di incarnarsi.
129) Su quali basi si
fonda il procedimento alchimico? Astrazion fatta di tutto ciò che ne dicono gli
ignoranti della materia alchimica occulta non si tratta nel processo alchimico
(unico procedimento) che di abbreviare in una sintesi operativa rapida tutto il
processo evolutivo delle forme:
1.
Dividendo il proprio individuo che nell’atto coitale dovrebbe essere attivo
(magnetizzatore proiettante le forme) in attivo e passivo (Androgenia
potenziale)
2.
Facendo soggiacere alla ricezione pura dell’immagine proiettante dalla parte
attiva la propria parte passiva, mutando la in femmina (Androgenia virtuale)
3.
Servendosi dell’atto coitale concepito e praticato androgenicamente, rimanendo
in ipotesi lo sperma fisico all’anima in atto di embrionarsi (androgenia
plasmante)
4.
Determinando lo stato di fusione dello sperma e dell’anima in effetto (androgenia
effettiva)
5.
Procreando ad immagine dell’utero della donna una forma intelligente per sé in
cui è racchiusa in eterno la sua intelligenza solare, il suo corpo essenziale
mercuriale e, in effetto di causa, i due corpi lunare e saturniano (Androgenia
realizzatrice).
Il mercurio puro, cioè il mercurio
estratto dallo sperma [forza eterica], suggellato ermeticamente, nel
silenzio [e nel buio] più ascoso e stretto, si
pone nell’uovo. L’uovo suggellato afflnchè non esali e non disperda
nessuno spirito del mercurio, cuocesi, perché il mercurio acquisti le proprietà
volute, nel grande utero centrale dell’Athanòr che, come si sa, ha forma
ovoidale. Dalla cottura del mercurio, si hanno i sintomi della formazione
radiante dell’essere nuovo prima (polvere di proiezione) e poi il pasto
dell’essere mercuriale androgenico in eterno.
[La
femmina del mago è il suo stesso Corpo Lunare, è l’Akasha, è la Quint’essenza, è
con essa che il mago fa l’amore così fissando la sua coscienza nel proprio
doppione eterico !!!]
131) Questa ricetta,
perché si tratta proprio di una ricetta, si sarebbe potuta esprimere in termini
più chiari e in minor numero di parole. Ma più che questo che ho scritto è
pericoloso additare; poiché alla fabbricazione di questo purissimo oro che
resiste a tutte le prove, presiede, invisibile ai volgari e agli indegni, un
gruppo di intelligenze distributrici secondo giustizia del segreto dei miracoli
ermetici. Gli indegni non perverranno ad intendere. Gli egoisti sbaglieranno la
rotta. Coloro che parleranno durante la pratica dell’arcano incontreranno la
morte per esaurimento. Al proprio iniziatore, non domanderai mai spiegazioni
sull’argomento. Prega, invoca, tenta, pratica, sfida il lavoro più duro e
tenace, non ti meravigliare di niente, non aver paura della morte, e vincerai il
serto del maestrato.
Maestro non è colui che insegna, è il Magister latino nel senso antico. Cioè l’uomo che ha il potere della
pratica delle occulte forze che la natura sua divina ha riposto in lui.
Soprattutto il silenzio è a custodirsi: pena la morte. I prevaricatori perdono
ogni potere.
132) Ai novizi accenno
solo la legge per la separazione del mercurio puro dallo sperma. Questa legge è
la coobazione cioè una serie di pazienti digestioni del mercurio composto,
afiinchè consumati gli elementi delle forme elementari, si ottenga in essenza il
mercurio puro, o quintessenza miracolosa dello sperma dell’oro.
133) Purificato il
mercurio ora si passa alla cozione che, con le basi date da noi, la lettura dei
libri alchimici scritti da maestri in Alchimia, riuscirà facilmente
intellegibile. Quali siano da preferirsi, l’iniziatore consiglierà. Soprattutto
è necessario che il novizio preghi incessantemente, cioè che formuli con parole,
con atti, con segni di volontà, il suo desiderio di pervenire al riconoscimento
della chiave pratica di questo segreto ieratico, che ha avuto l’occasione, per
lungo volgere di secoli, di sfuggire alla ricerca dei volghi, restando nascosto
gelosamente nei simboli sacri che ancora si perpetuano. Accenno in questo luogo
alla Messa dei cattolici e alla comunione sacramentale. Il rito greco come il
cattolico riproducono nel sacrificio della Messa e della comunione la pratica di
un segreto simbolico che pochissimi comprendo. Se il novizio è intelligente,
assista alla celebrazione della Messa che ordinariamente lo stesso sacerdote
celebrante non comprende, e spiega come un ricordo della Cena del Cristo.
All’atto in cui l’ostia si eleva preghi che
il mistero, ove ne sia degno, gli venga rivelato in tutta la sua nudità ieratica
ed imparerà, con suo stupore, che gli stessi simboli sono consacrati nei 4
colori delle carte da gioco, il libro istruttivo e sapiente che i volghi leggono
solo nelle partite in cui vendono alla cieca la fortuna loro più preziosa, il
tempo. Nella Messa un calice raccoglie acqua e vino, corrente rossa e bianca
della natura, i due spermi mercuriali simbolici dell’universo che si riproducono
in ogni sua minima parte.
Dal calice si eleva maestosa e radiante
l’ostia, pane azimo,farina e acqua senza lievito e tutto il pubblico volgare si
genuflette in segno di ammirazione per il grande miracolo trasmutatorio
avvenuto. Cifre essenziali e caratteri generalmente usati nel periodo della
ricerca per pervenire sono i qui appresso disegnati. Queste cifre e questi
caratteri si tracciano con penna o matita nuova dopo la preghiera o scongiuro
mattutino e si bruciano. Bruciamento delle cifre e dei caratteri che vuol
denotare, come vedremo nella spiegazione dei riti, più innanzi, che l’idea madre
contenuta nell’espressione grafica del segno, evocata e fissata graficamente, si
converta in aria e sia letta dal corpo mercuriale dell’operatore. Altri fissano
i caratteri e le cifre sulla parete della stanza che serve per le operazioni, o
le incidono in oro coi riti voluti e li portano indosso.
NOTE ALLA PRATICA E ALL’INTELLIGENZA DEL
SEPARANDO
NEL SUO ARCANO REALIZZATORE
136) Onde il concetto di
pratica dell’arcano entri nella sua realizzazione, io mi dilungo in misurate
note dichiarative sull’arcano ieratico del Maestrato. Saranno queste note un
lume nel cammino tenebroso dei principi pratici e le capiranno con maggior
facilità coloro che già sono entrati nell’ordine delle idee realizzatrici del
secreto fisico. Qui innanzitutto annoto il n 112, nella parte della
leggenda sacra riferentesi all’Adamo, all’Eva e al Serpente. Se domandi come fu
creato l’uomo i testi volgari ti dicono: dalla creta e dal soffio, Materia e
Spirito, sempre nel senso volgare. Se domandi come si propagò la specie, nel
senso volgare si ricorre all’idea coitale. Ora il novizio deve riflettere che
tanto la prima quanto la seconda risposta includono due termini, un attivo
generatore, una forma conseguente. Nella creazione prima come nella propagazione
seconda. Per ridurre questi due binomi ad un’espressione ierogrammatica, basta
ricordare e tracciare come più volte ho accennato il nome di Iahvè (in ebraico),
o esprimere numericamente l’espressione: 1+2+3+4 o 1234=10, cioè l’unità
iniziale e creatrice “1”, cioè l’asta eretta e “0”, la
kteis
cioè la vulva, il calice, la coppa che moltiplica.
Dice Izar: il numero che esprime tutto ciò
che è e che sarà è decuplo. Questo numero è l’impressione della legge
fondamentale ermetica: sopra e sotto, in alto e in basso, nella luce e
nell’ombra, è sempre immutabile. Dunque la
legge è una; deve essere quindi costante, tanto nella potenzialità
(materializzazione) tanto nella virtualità (forma o regno embrionale delle
forme) tanto nell’essenza spirito o efflatus (modo mercuriale). Una legge
creativa, quindi dando al vocabolo creare il valore di disporre le parti, una
legge trasformativa esiste. Ricordati quindi di ridurre tutte le tue
osservazioni alle analogie delle espressioni materiali, mischiandole alle
spirituali pure.
La Pietra dei Filosofi è chiamata
concordemente così per la sua essenziale ragione che non è una pietra nel senso
fisico della parola. Essa per avere la potenzialità moltiplicativa delle
generazioni multiple deve essere 10 x 10 cioè 100, per divenire produttiva di
argento 10 x 10 x 10 = 1.000, per essere produttiva di oro 10
x 10 x 10 x 10 = 10.000, onde dare il
seme dell’oro. Ricordati a questo punto che cosa sia l’1 nel mondo fisico e che
cosa sia lo “0” e studia questa figura: la cifra più potente del capo degli
Angeli Divini, quasi simile in potenza al Dio dei Ministri, cifra che non deve
tracciarsi senza commovente rispetto per la grandiosa evocazione della potenza
immensa di Michael è questa: [OMISSIS]
Cioè: “1” è espresso dal centro e intorno una
catena ininterrotta di kteis espresse nella cifra potenziale di
Michael dalle sole quattro secanti dei quadranti, ma la sua cifra esplicata
dovrebbe essere: [OMISSIS]
Cioè: “1” circondato da una catena di
riproduttori delle forme successive “0” . I volgari quando vedono la figura 1,
cifra potenziale di Michael, non sanno né vogliono intenderla. Ma gli iniziati
se la tracciano scientemente o i novizi con intensità evocatoria della più
sublime manifestazione umana, della quasi divina, della quasi perfetta, sono
nella pienezza dell’evocazione alcbimica. Dunque comprendi bene che la
potenzialità dell’atto autocratico è in una manifestazione reale del binomio
creativo in azione sullo stesso individuo di
cui la potestà arcangelica nei tre mondi
trova corrispondenza di adattamento nello stesso individuo. Si osservi che la
trasposizione delle lettere da la stessa somma finale - vale a dire che trasposti gli elementi creativi e divini, il
risultato finale deve essere identico. Applica in conseguenza sull’unità
individuo umano.
137) Osserva il corpo
umano: tutte le curve fisiche sono muliebri, mentre tutte le rette sono
mascoline, cioè erette, e di veramente tali non esiste che l’asta eretta.
Congiungete l’asta “1” allo “0” o curva muliebre, il miracolo della riproduzione
della potestà moltiplicativa è compiuto. Ricordati a questo punto ciò che io ho
detto al cominciamento di quest’opera interrogando la leggenda o il mito
androgino secondo le tradizioni, e vedrai che ricostituendo il primo androgenico
fattore tradizionale prima della divisione dell’attivo dal passivo, tu ritorni
quello che in origine fu l’Adamo.
138) Al n.
112 ti avevo detto: ricordati del rituale della Messa cattolica. Osserva ciò che
il prete fa sull’altare e avrai la determinazione della miscela. L’operazione
cioè veramente finale che muta ipso facto
il vino e l’acqua nel corpo del Cristo che sorge.
139) Dà alla ritualità
della consacrazione la spiegazione e l’applicazione strettamente fisica, e
ricordati che la legge di Jahvè è una in potenza, in virtù ed in essenza. Vale a
dire che come è quello che è sopra così è quello che è sotto. Come nello spirito
della parola così nel fisico; e che la Pietra dei Filosofi è stata detta la
Pietra dei Tre Regni, cosa che i volgari hanno voluto spiegare con i 3 regni
della natura visibile (minerale, vegetale ed animale) mentre essa è Pietra dei 3
regni nel mondo fisico, perispirituale e intellettivo mentale e ricordati
soprattutto che il Mercurio prende il suo nome occulto dal corpo mentale (corpo
mercuriale) poiché egli anche nello stato come in natura si raccoglie, per ciò
che ho detto innanzi, ha esatta corrispondenza coi tre mondi che formano l’uomo
visibile e l’invisibile, ma chi lo ingravida delle forme è il corpo mentale o
Mercurio.
140) Il corpo umano, per
la legge basilare della Tavola di Smeraldo o di Ermes, puoi dividerlo in due
parti, di cui una superiore e l’altra inferiore, e applicare la regola o assioma
che tutto ciò che è in alto è come quello che è in basso, quindi le funzionalità
generative tu troverai non solamente analogiche ma identiche in virtù tanto
nella parte superiore quanto nella inferiore. Da qui comprenderai che cosa gli
alchimisti vogliono dire coi due mercurii e perché al mercurio si unisce un
altro mercurio, ognuno dei quali rappresenta due polarità concomitanti prima
alla depurazione per coobazione e poscia alla formazione dell’alkaest o
dissolvente, acqua di sole, comechè procede dall’elemento solare per influire
nell’assimilazione integrale del mercurio affinchè la Pietra cocendosi dopo una
lunga disgestione acquisti virtù moltiplicativa e solidità specifica.
141) Gli alchimisti
hanno come fondamento dell’insegnamento due massime che trascrivo letteralmente:
1.
Habenti debituri, abeo antem qui non habet etiam quod habet auferentur ab eo.
2. Ut videntes non
videant et intelligentes non intelligant.
Questi due aforismi base dell’insegnamento
alchimico, per il pubblico dei sapienti volgari sono massime di oscurantismo
bestiale, però per chi si inizia veramente e raggiunge il secreto con la
pratica, queste massime fondamentali sono le uniche a seguirsi, poiché il
maestro o iniziatore fino a quando insegna platonicamente la scienza sacra oltre
il suo dovere non fa, ma quando dà le basi fondamentali per applicare i principi
della scienza, egli è solidamente responsabile di tutto ciò che il discepolo suo
darà o farà. Responsabilità enorme perché non ha confine di una sola esistenza
terrena, ma di una lunga serie di esistenze in cui tutto si paga, tutto si
rimborsa, dal primo all’ultimo fallo: onde chiaro diventa a chi ha raggiunto il
segreto di quest’Arte (Ars Magna) che i due aforismi sono giusti della più
stretta giustizia poiché non esistono garanzie sufficienti per affidare il
segreto nella sua nudità e gli alchimisti han sempre predicato che per sola
divina concessione è permesso di accedere per la Porta Maggiore. Gli affiliati
al Grande Oriente Egizio seguono il sistema sacerdotale antico, quello stesso
sistema che Apuleio fa intravedere alal fine del suo prezioso Asino d’Oro che è
un vero capolavoro alchimico fino alla porta isiaca.
Quindi i Maestri egiziani verbalmente
denudavano il segreto al discepolo nel solo caso in cui è volontà dell’Iside
radiante che ciò al determinato individuo si dica in premio della sua virtù
(virtù o perfezione) e comechè la manifestazione divina può prendere il Maestro
o il suo discepolo, gli Osiridei Egizi preparavano il discepolo ad entrare in un
ordine di idee senza la comprensione delle quali fondamentali, sarebbe
inesplicabile qualunque visione o manifestazione divina intorno all’argomento.
Giacchè il discepolo a questa grande realizzazione che ha sete di raggiungere la
fonte per dissetare ogni sua volontà di potenza virtuale con tutti i
chiarimenti, i principi e le note alla parte alchimica consegnate in questo
Corpo di ogni Magia, intenda se il Dio giusto o la dea graziosa lo vogliono. Per
la quale ragione non si perda parola di quello che qui è scritto intorno
all’argomento che da 26 secoli, dopo il pontificato di Izar, e da 32 dopo il
pontificato di Mamo Rosar Amru, è la prima volta che in volgari lettere di tale
secreto sacerdotale è scritto.
Né scienza moderna né dottori saccenti
possono avere idea anche approssimativa di ciò che è il risultato
dell’operazione di Magistero, poiché ciò che negli ultimi tempi si è scritto
intorno alla bilocazione dell’astrale dell’uomo, tutte le poesie fatte in
proposito non hanno in nessun modo paragone con ciò che è l’Ibi sviluppato in un
corpo lunare in fusione e in consistenza, perché l’esteriorizzazione dell’uomo
in tutta la sua potenza trinitaria, Intelligenza, Mentalità e Forza generante
non si ottiene che con un sol mezzo, cioè con la chiave della Porta Maggiore del
Tempio Egizio cioè col segreto alchimico, cioè con la Pietra dei Filosofi, di
cui la polvere di proiezione non è che una forma relativa di opera parziale.
Altro precetto fondamentale degli alchimisti
è questo: quando sei in possesso della polvere per trasmutare tutti i metalli in
oro, non devi dimenticare che se non vuoi grattacapi e fastidi non devi a
nessuno mostrarla poiché se conii monete molte e in modo apparente, le regie
zecche voranno sapere donde trai il tuo oro finissimo e come ne vieni a
depurarlo.
Così intendi che chi ha tal oro non mostra,
poiché come imparerai dalla pratica se il Dio occulto ti aiuta e ti illumina,
diventerai sospetto di ogni azione tua e soprattutto nel Bene, perché i volgari
non comprendono che un Bene relativo, un Bene seguito dal compenso, e chi ha la
maniera di fabbricare l’oro non può aspettarsi nessuna remunerazione, poiché
ogni remunerazione sarebbe irrisoria ed ogni compenso meschino a chi ha come
fabbricare ciò che vuole, vasellami, scodelle, tripodi e vilissimi arnesi in oro
di coppella.
INTENDI L’ALLEGORIA
142) Ed ora proseguo le
note sulle traccie aforistiche di Izar e sulle formule simboliche di Mamo Rosar
Amru, avvertendo i novizi che queste non possono bene intendersi se non da chi
accoppia alla pratica il sale della sapienza, poiché per i volgari ignoranti di
ogni principio fondamentale della trasmutazione alchimica, tutte queste note
sarebbero spiegate in un senso diverso dal vero. Né si lusinghi ognuno che legge di capire
completamente senza operare, perché l’opera sacrificale, nel suo esercizio,
saputo il suo fondamento, risveglia, anche se non pienamente intesa e malamente
cominciata le facoltà penetrative dell’intelligenza del novizio
nell’intelligenza praticante che verga queste note. In quanto al senso bifronte
dei simboli e dei parlani, per analogia non si percepiscono se non si trova il
neofita in condizioni speciali di spirito da comprenderlo e queste condizioni si
sviluppano essenzialmente con la pratica che in sé è un rito analogico
sviluppativo.
Nei
grimoires medievali, per esempio, il simbolismo essenico
dell’Agnus,
cioè capretto o agnello appena nato, è preso dai praticanti dei popoli
pastorali dell’oriente arabo ed ebreo; ma anche le persone più famose
nell’immaginativa non veggono in tale innocente animale che il simbolo
dell’innocenza ed è restata anche nel simbolismo cattolico come il simbolo del
Cristo.
Sacrificare un agnello è simbolo pasquale,
simbolo ebreo, che procede da una pratica sacerdotale più antica dell’Ara dove
bruciava il fuoco (Ur è delle più vetuste lingue e da Ur è venuto il Pyr greco,
simbolo del fuoco trasformatore quindi l’Ara è l’Urna, cioè dove il fuoco mutava
l’essere sacrificato in omaggio divino; però essa operazione sacriflcale, non è
stata mai dai profani anche dottissimi sospettata come operazione alchimica
perché il simbolo dell’animale che servì al sacrificio non è stato inteso, nello
stesso modo come la chiesa cattolica non comprende l’Agnus. Tu sei al caso di
comprenderlo dopo il tanto che abbiamo discorso del Mercurio umano, vero agnello
possibile di tutte le forme.
I settarii Marconiti avevano riprodotto un
sistema di Evocazione, di cui parleremo più diffusamente
nella Maria, che apparteneva in origine al sacerdozio caldeo nei sacrifici
evocatorii delle anime dei defunti, in cui si voleva ritardare il distruggersi
del secondo corpo, e la loro entrata nell’incoscienza embrionale. Alludo ai
bruciamenti del mercurio appena uscito dalla sorgente terrestre, alla presenza
delle sacerdotesse e delle giovani neofite di Agub dette agubiche, perché
Agen
e Agub sono nel caldeismo i due
demoni che cavano il metallo dai visceri della terra satumiana. Agen lo
condensa, Agub lo estrae. Da qui i riti dei
grimoires
o claviculae volgari della magia detta stupidamente impura, che comanda
di scannare o bruciare “agnelli appena nati”.
143) Giacchè il
sacerdozio magico, come le magiche operazioni di effetto certo e incontestato
hanno tre gradazioni distintissime: la prima non ha bisogno che l’operazione sia
assunta alla pratica completa della Grande Arte, ma si serve essenzialmente del
Mercurio, in tutte le sue manifestazioni e in tutte le sue proprietà, perché è Materia Cosmica Animale, di cui tutto si può fare, generare e
formare nell’invisibile con azione diretta sul mondo visibile. La seconda
corrisponde al primo grado della Grande Opera, quella che Nicola Flamel chiamò
“proiezione sul mercurio o trasformazione del mercurio in argento purissimo”,
operazione che preludia la Grande Opera finale. Essa corrisponde alla magia per
azione intensa e coercitiva del corpo lunare mentre la terza, finale della
Grande Opera, è proiezione di Sole, cioè mutazione, azione e penetramento di
tutti i corpi la cui essenza è l’anima solare.
144) Da queste semplici
nozioni il novizio può capire quanto siano imperfette le nozioni che il volgo ha
sulla magia dei maghi, magia classica, cioè da
claudo chiudo,
clavis latino, la chiave, la
serratura, l’occultato. E si comprenderà ugualmente come siano sciocche le
osservazioni degli sperimentatori, spiritisti o sapienti volgari, nel volere
studiare l’uomo movibile, anima dell’uomo immobile e grave comune, nella sua
carcassa di carne e di ossa.
La bilocazione così cone è raccontata nei
casi accidentali di cui si discorre, non è dai volgari concepita neanche
approssimativamente nella sua essenza di attività creativa, di cui anche tu che
leggi queste righe non puoi formanti un concetto esatto se non arrivi a
conquistare l’Arcano. Le leggende edeniche, sotto le forme più varie e le
alterazioni diverse non fanno che tutte accennare a questo finale di approdo
alla Grande Opera. Una novella araba ne discorre alquanto diversamente dalla
tradizione biblica ma dà un’idea più esatta del finale, nella principessa Belika
che va all’isola dei sette mori per impadronirsi dell’anello salomonico. Dopo
infinite peripezie approda ad un’isola dove un’albero aveva la frutta di una
bellezza abbagliante. Appena la principessa stende la mano per cogliere un
frutto, una voce, dal tronco, la ammonisce: chi ne mangia sarà diviso in due.
Immagine stessa riportata dal Serpente della Genesi, il serpente che è simbolo
della vitalità permanente nelle sue parti quando le parti sono tronche.
Nell’anquilla o serpe d’acqua è identica. Eppure con la più semplice cocumera
presuntuosa molti che appena sono al primo scalino dello sviluppo mentale
vantano di esteriorizzare nella sua integrità il proprio corpo astrale (o corpo
oscuro) che importerebbe la soluzione completa del problema alchimico.
145) Il mercurio,
materia cosmica animale, digerito a fuoco lento e continuo in una storta dal
collo lungo, evapora lentamente a volta a volta che la sua paziente coobazione è
fatta. Questa coobazione per la quale si richiede una forza di pazienza non
comune e di attenzione e di puntualità che paiono sovrumane a chi non è
illuminato e retto nel suo cammino da Volontà superiori, risponde al simbolo
erculeo della mitologia greca, simbolo solare, la clava che come ho notato nel
numero precedente viene da claudo ed ha l’origine chiusa, e quindi
non è un bastone e tantomeno un nodoso tronco di quercia ma una clavis cioè una chiave, la stessa che
fiorì nella mano del Giuseppe sposo della Maria non immacolata, la stessa che si
chiama bastone pastorale dei vescovi cattolici, i quali hanno non la sola clavis di Ercole ma una clavis con la parte superiore
aggrovigliata intorno a sé come un serpente che voglia mangiarsi la coda, il
quale bastone pastorale dovrebbe includere che i vescovi siano praticanti di
primo grado di quell’arcano che fu chiamato la Pietra dei Filosofi.
146) Coloro i quali sono
addottrinati nella chimica comune non inorridiscano innanzi all’esposizione
filosofica dell’alchimia degli alchimisti filosofi e mi intendano invocando il
lume superiore, se non è benigno il quale non è possibile svelare che con la
sola chiave che ho dato; il secreto riposto nell’arcano non è un caso fortuito
ma una pietra di paragone dello sviluppo di bontà e di purificazione di colui
che cerca. Onde dicono gli alchimisti che:
il sale
+ il mercurio lavato = zolfo
il sale
+ il mercurio grezzo = vetriolo
Ora chi ha trovato l’uovo filosofico e la scodella delle ceneri al primo esperimento deve osservare che tutto è lavamento fino alla penetrazione del mercurio puro, e l’apparire dello zolfo non è che il primo indizio della purificazione mercuriale; il quale mercurio purificato più il sale non diventa zolfo se non si trova il grado opportuno di calore il quale non si misura coi termometri odierni. Il mercurio ha una proprietà corrompente in sé, per sé e con sé. Soggettivamente ed oggettivamente, solamente ad un grado intenso di calore che il termometro non potrebbe mcstrare, poichè il mercurio animale di cui è parola nelle operazioni di alchimia, essendo analogo al mercurio minerale dei volgari e allo spirito colorato di cui son fitte le colonne montanti e discendenti dei termometri li rende interamente inalterabili al calore di cui il mercurio animale è causa di sviluppo e che per legge di ritorno è l’unico a decomporlo. Questa è la prova della coppella o coppa di cui è figurato un colore delle carte da gioco.
ELABORAZIONE TRASMUTATORIA
169) Avendo ridotta alla
propria idea tutta la favola alchemica accenno al novizio sotto forma suntiva il
meccanismo cui deve ricorrersi per la elaborazione della Grande Opera ermetica o
per la pratica del Grande Arcano ermetico nella realizzazione di effetto. Questo
meccanismo deve far ritornare alla tua mente tutto ciò che finora ti ho detto
sulla tradizione antichissima della prima costituzione dell’uomo. Adamo e
Lilith, Adamo ed Eva, Adamo e Maria riepilogano i tre gradi di soggezione, di
compagnia e di dannazione dell’uomo considerato come essere mentale. Negli
ultimi mesi in cui scrivo queste pagine del
Corpus, per spiegare la sua parte sofica o Sapienza integrale, una società
più o meno orientalizzata, fa propaganda in Europa di occultismo teorico, e
volendo costoro giudicare le società iniziatiche vecchie e nuove, stampano in
libri e giornali che lo studio dell’occultismo cabalistico non studia che l’uomo
astrale mentre essi tendono a raggiungere un piano mentale da cui il mondo
astrale può essere esaminato dall’alto in basso. Non interessandoci gli errori
di questa setta e la scarsa sapienza sofica di questi nuovi venuti vogliamo
mettere in guardia i novizi che seguono la nostra iniziazione osiridea di non
accettare questo giudizio erroneo persino nell’enunciato. L’iniziazione osiridea
- Sole della Notte - non sarebbe possibile nel mondo astrale che è isiaco.
Mondo fisico: corpi fisici
Mondo astrale: immagini corporee delle idee
Mondo mentale: idee concrete
Mondo solare: integrità dell’Io
Da questa distinzione si consegue:
Mondo fisico. Scienza volgare
Mondo astrale: scienza indeterminata delle
sensazioni iperfisiche - Iside
Mondo mentale: scienza delle idee concrete
dirigenti e volute
Mondo solare: scienza ierofantica
I Maestri di Alchimia non furono maestri
delle ombre astrali ma Osiridei perché ebbero tutti a raggiungere
il piano mentale, diversamente la pietra al rosso (philosophica lapis rubea) non si sarebbe conquistata, pietra che
nel simbolismo figurativo si esprime con l’Araba Fenice, alto simbolo che
nasconde al volgo profano il magistero raggiunto con l’esecuzione della Grande
Opera coronata dal successo.
170) L’Araba fenice è un
simbolo antichissimo che corrisponde alla trasmutazione completa del metallo
grezzo-uomo in oro = spirito in Ibis formato dall’uomo che ordinariamente non ha
che un Ibis potenziale e virtuale in embrione amorfo.
171) La Maria [il corpo lunare] si modella nelle
sue forme per ipersensibilità volitiva o inconscia del praticante; nelle
pratiche isiache e cerimoniali questo grado si ottiene per perfetta passività al
Nume invocato, cosicchè la Maria assume forma e aspetto di codesto Nume,
rendendosi il praticante in preghiera più o meno plasmabile dalla forma
concepita. Questo è il segreto dei
vetusti libri di magia, libri di evocazioni adatte al grossolano ingegno
degli stregoni di campagna che per loro fede cieca ma costante nel proprio
errore potevano in certa misura ottenere fenomenologie di vario tipo. Ma nella
pratica osiridea mezzo per imprimere forma voluta a questa Maria è l’uso della
magica verga, bacchetta operativa del Mago che sa come si dispiega la settupla
manifestazione dell’Ente [un’unica verga
cioè l’apparato celebro spinale e sette luci emananti da essa ovvero i sette
pianeti o chakra]; e questo secreto accennerò al novizio prima di passare
alla pratica alchimica per il raggiungimento dello stato mercuriale.
172) La verga in stato operativo può modellare e proiettare la Maria per quanto il suo collegamento con gli stadi nervosi più profondi gli permette di essere il maggior canale di scorrimento dei nodi lunari [cioè pensieri, ideazioni, sentimenti e passioni]; questi nodi, quando comandati dall’intelligenza volitiva del Mago, si imprimono nel plasma del mercurio [il liquido spinale, che è bianco lattiginoso], quindi la pratica consiste nella crisi di Amore effettiva nella cosa voluta o stato urielico.
173) La forma più o meno pura dell’intenzione volitiva del praticante dirige e specifica la manifestazione che intendesi creare; ora è necessario sapere che questa crisi di Amore è comunque creatrice di forme coscienti, cosicché come le sette Manifestazioni dell’Ente sono presiedute da 7 angeli principali, così esistono 7 manifestazioni demoniache a cui si può assoggettare la Maria.
174) Ed esse
manifestazioni demoniache conservano lo specifico carattere che trovasi impresso
nei noduli lunari nel preciso istante di crisi d’Amore evocatoria, aventi
esistenza limitata alla forza volitiva con cui sono stati prodotti; la forza
astrale imprigionata in questo plasma di mercurio soggiace ad un meccanismo
oscillatorio astrologico di cui la chiave vera non è mai stata data per intero,
e perde proporzionalmente la sua Essenza per ritornare nel vortice sepentino da
cui è scaturita (Serpente Astrale).
Queste sono le 7 manifestazioni angeliche
dell’Ente:
SOLE -
amore puro sotto
ogni forma
LUNA -
massimo controllo di ogni atto volitivo; coscienza
delle proprie azioni.
MARTE -
uomo invitto
MERCURIO -
intelligenza di ogni grado; Sé superiore
GIOVE -
regalità sui possessi materiali; altruismo
VENERE -
libertà dagli istinti sessuali
SATURNO -
coscienza inferiore assoggettata al dominio di se
stessi.
Le 7 manifestazioni demoniache dell’Ente:
SOLE -
odio per le cose create e amore per la prigionia di
ogni libertà
LUNA -
massima impurità
MARTE -
forza del sesso
MERCURIO -
amore stregonico per
volontà di solo bene materiale
GIOVE -
possesso delle cose
materiali
VENERE -
amore impuro
SATURNO -
amore per l’ombra in
tutte le sue forme
175) Indico ora il
calendario magico completo secondo la Tradizione, relativo a queste
manifestazioni angeliche e diaboliche a cui si assoggetta l’Ente come mutamento
creativo.
ANGEOLOGIA URIELICA
(manifestazione positiva, forza del bene, amore puro)
Il tracciamento su pelle di agnello e la consacrazione il novizio farà seguendo scrupolosamente il calendario indicato, tracciando il Carattere nel preciso momento al fine di infondere la virtù desiderata.
DEMONOLOGIA URIELICA
(manifestazione negativa, amore impuro, male, oscurità mentale)
Ora chiarifico al discepolo cosa intendesi per
consacrazione di un sigillo o carattere o cifra. Questo lavorìo di tracciamento
con materiali, colori, ore appropriate e tutto il resto altro potere non ha né
avrebbe se non di animizzare entro il discepolo stesso - intendesi nell’astrale
suo - esso carattere o sigillo o cifra.
Se non che parimenti all’operazione fisica della costruzione si ritiene per
certo il risveglio, per così dire, della forza astrale latente legata a quel
preciso segno comechè uguale virtualizzazione non si otterrebbe se non ripetendo
alla lettera quella somma di accorgimenti stabiliti una volta per tutte da chi
ha costruito il sigillo -
e questo per sua potestà o sotto istruzione di forze celesti o
potenze divine. Ma il lavorìo manuale in sé non ha virtù di infondere questo
risveglio al sigillo ché altrimenti un profano ne potrebbe abusare a proprio
comando solo che lo tracciasse, né si pensi che minuziosamente rispettando ore e
forme e colori tanto basti. ché un esatto doppione di questo sigillo lo sforzo
del discepolo deve avere potestà di ricreare nell’astrale.
Molti esperimenti moderni di
mediums in stato di trance hanno confermato questo che
vo dicendo dell’Arcana Sapienza, chè il sigillo consacrato veramente coagula e
vivifica le forze in esso imprigionate; e come parimenti il medium conferma
questo sigillo, così crea un turbine magnetico che sensibilizza specificatamente
il lunare di chi lo indossa, cioè agisce come maschio sulla forma muliebre
(luna).
E così come esso attivamente sensibilizza il corpo
lunare, parimenti esso deve dalla tua volontà essere incubato per poter
acquistare propria virtù. Rifletti, come poter agire potentemente per fissare in
una forma determinata quei nodi lunari di cui ti ho già parlato? E non vengono
essi fissati quando tu compi l’atto più sublime del creato ed entri virilmente
attraverso quella porta universale che ti manoduce verso il paradiso - se pura
intenzione è la tua - o, attraverso le mille esperienze del peccato, verso il
luogo in cui un giorno ti solverai nel più completo nulla?
Perciò agisci da puro e ricrea in te tramite
la forma muliebre che più ti è cara (se essa non è nel sacerdozio attiva come
te) questa paradisiaca condizione sotto l’impulso di Amore. E come vergine il
pantacolo che intendi consacrare sarà, così agisci su di lui facendo astrazione
assoluta di tutto ciò che palesemente ti circonda ed entra attraverso la porta
che ti è nota nella condizione di Amore e cosi concepisci e finisci l’Opera. E
questo mercurio fissato deve essere posto sull’oggetto del tuo amore perché è in
esso che il tuo Amore è fissato, ma non esporlo ai diretti raggi del sole chè
tosto la virtù lunare che gli hai infuso ne verrebbe corrotta. E da questo
mistero di attrarre per amore urielico (da Uriel angelo di Venere) le potenze
manifestative dell’Ente Primo, queste manifestazioni assumono per lo stesso
Uriel carattere benigno o maligno, come che spiega la angelologia o demonologia
urielica che ti ho dato innanzi.
176) Ora, discepolo, per
ciò che concerne la difesa contro manifestazioni urieliche maligne, sappi che i
mezzi più potenti per sconfiggere operazioni lunari di tale tipo demoniaco
(soprattutto intese a perturbare l’equilibrio astrale della vittima), sono il
settuplo sigillo delle manifestazioni angeliche - che dispiega interamente la
potenza benefica dell’Ente - inteso della verga magica - o verga celeste - per
produzione di potenza in opposizione a quella evocata per scopi malefici. Ecco
questo settuplo sigillo: [OMISSIS]
Questo settuplo sigillo è una sigla solare
(provenendo direttamente dal mondo delle cause) per ciò si vieta in ogni modo di
farla conoscere al volgo profano sotto pena di grave punizione per l’incauto
rivelatore; sigla questa che direttamente dal primo stato mette in vibrazione i
corpi mercuriali e lunari armonizzandoli e rendendoli inattaccabili da qualsiasi
operazione stregonica lunare; mezzo per consacrare cifre o caratteri o sigle di
questo tipo solare lo vedremo nell’appendice relativa alla consacrazione ammonia
- con la quale si consacrerà anche questo settuplo sigillo che ti ho dato
innanzi - mezzo di sigillazione che, partendo dall’operazione lunare permette di
entrare in diretto contatto con lo stato solare ammonio escludendo quello
inferiore mercuriale.
177) Questa settupla
manifestazione che ti ho svelato la devi intendere come scissione dell’Ente
supremo nei 7 principii assoluti che formano la base astrale della
manifestazione stessa; e intendi che per 7 principii assoluti si indicano 7
centri universali del Fuoco onde emanano rispettive energie che irraggiano della
loro essenza la vita sotto tutte le sue forme e in tutti i suoi regni, essendo
anche che questi principii per legge suprema contengono in sé parimenti
l’opposto loro corrispettivo che noi chiamiamo diabolico. Per il discepolo che
si è appena inoltrato sul sentiero alchimico questi caratteri conservano
specialmente proprie virtù nell’irraggiamento loro di energie divine che
purificano nel cammino colui che vera luce e sapienza cerca astraendolo (per
compenetrazione animica) dalla voluttà e dalle impestature del mondo profano.
Onde si consiglia al discepolo di portare
indosso detti caratteri specifici del bene e di usarli nella pratica della vita
e quando lo ritenga strettamente indispensabile. Il portare indosso tutti e
sette, ha virtù purificatoria dell’astrale del discepolo - che deve avere parte,
suo malgrado, nella vita profana - e vanno racchiusi in un sacchetto di lino
bianco purificato mediante lo scongiuro ammonio che do più avanti; si
conserveranno parimenti nel sacchetto quando non si indossano e si fa divieto
assoluto di mostrarli ai profani per qualunque causa. Se il discepolo è appena
di poco inoltrato nella conoscenza occulta dei fenomeni astrologici e cioè
riesce di per sé e senza aiuto del maestro di avvertire entro se stesso la
rivoluzione astrale quotidiana (ciò che da origine ai diversi stati di animo
mutevoli anche di parecchio nel corso della giornata) e intende sanare una
particolare conformazione astrale, è lecito che usi il carattere riequilibrante
che armonizza di nuovo il suo microcosmo; secondo lo schema che riporto:
SOLE - LUNA
LUNA - SOLE
MARTE -
VENERE/LUNA
VENERE - MARTE
SATURNO -
GIOVE
MERCURIO - VENERE
GIOVE - SATURNO
Il discepolo all’occorrenza prenda il
carattere, vi aliti caldo 7 volte sopra pronunciando l’ultima volta il nome
dell’Intelligenza e ponga il carattere sulla sommità della testa per qualche
minuto; ciò basta per l’intervento immediato dell’Intelligenza manifestativa la
cui presenza si avvertirà come un flusso di energia che pervade il discepolo,
spesso accompagnata da bagliori visibili per visione diretta.
178) Così come il
discepolo si incammina sul sentiero iniziatico è però necessario che egli sappia
donde le nozioni che impara via via traggono origine dagli antichi insegnamenti
ieratici e questi si trovano ancora oggi ancorché profanati sotto le spoglie
profane dell’insegnamento religioso - e parlo di tutte le grandi religioni -
laddove il simbolo nasconde l’occulta sapienza.
DEGLI UMORI E DEI PIANETI NELL’UOMO
Ora, come gli umori umani traggono origine
dalla settupla manifestazione dell’Ente, la narrazione biblica ci tramanda nella
Genesi come questo Ente è pervenuto alla creazione completa attraverso le sue 7
fasi. Ecco nello schema questa settupla adattazione col suo riferimento occulto:
1 giorno: creazione dei cieli e della terra
(binomio attivo e passivo), distinzione tra giorno e notte, creazione esoterica
del principio lunare.
2 giorno: creazione del cielo (primo
principio attivo, virile nell’adattazione umana), creazione del principio
marziale.
3 giorno: distinzione tra acqua e terra,
creazione della vegetazione (primo principio
androgino universale), creazione del principio mercuriale.
4 giorno: creazione dei luminari nel cielo,
Giovedì o Juppiter (trae il nome dalla radice dìeus=cielo luminoso donde Dispater trasformatosi in
Diovis-Iovis-Juppiter),
creazione del principio gioviano.
5 giorno: creazione degli animali, la vita
animale inizia nel mare e si trasferisce sulla terra (Venere, la greca Afrodite
che esce dalle acque e viene sulla terra rappresenta il principio fecondativo
dell’Amore nella sua adattazione terrena nel regno animale), creazione del
principio venereo.
6 giorno: specialmente creazione dell’Uomo
(Saturno = il padre degli Dèi perché è l’uomo che materializza l’idea divina del
primo Ente adattandola ai 7 principiì manifestativi, cosicchè si ritiene - o si
riteneva - che ad ogni umore corrispondesse un dio siffatto), creazione del
principio saturniano.
7 giorno: Domenica - riposo del Primo Ente
(Sole).
Ma secondo l’antica sapienza questi umori
dell’essere umano sono i 7 principii assoluti base di ogni manifestazione di
coscienza nell’uomo, così che sono avvertiti come 7 tipi di umore diverso, e
nell’adattazione ai 12 segni zodiacali che rappresentano, nell’uomo, le 12 forme
assolute di adattazione a tutti gli aspetti sotto tutte le forme della realtà
circostante. Questi umori dell’essere umano possono essere semplificati sotto
questa formola:
NEL
BENE:
Luna - umore passivo, assorbente della realtà
esterna, riflessione, estrema impressionabilità della Maria.
Marte - virilità, energia, coraggio,
indomabilità, vigore nelle necessità della vita, dinamicità.
Mercurio - mobilità intellettuale,
compenetrazione per partecipazione dei misteri dell’universo, intelligenza
pronta e attiva.
Giove - benessere in tutti i suoi aspetti
fisici e intellettuali, cielo occulto rasserenato da sensazione di benignità,
pacatezza, dominio fisico e intellettuale.
Venere - sensazioni legate ad aspetti della
vita terrena, amore del bello e del buono, amabilità, compartecipazione alla
vita terrena, gioia delle forme, appetibilità dell’armonia del Creato.
Saturno - uomo rigoroso, senso del Mistero,
segreti iniziatici, senso superiore delle leggi eterne, astrazione dalla vita
fisica.
Sole - uomo solare, reintegrazione nell’Io
divino, senso assoluto del retto cammino, giustizia negli atti e nelle cose,
perfetta sensazione del vero in tutti gli adattamenti alla vita umana. Gli
squilibri astrali di questi umori modificano in vari gradi queste energie ciò
che da origine a 7 aspetti malefici di essi, comechè ad ogni virtù corrisponde
un vizio di natura medesima ma opposta nei suoi risultati, e cioè:
NEL
MALE:
Luna - squilibri lunari di motivazione,
comprensione e attenzione, follia in tutte le sue forme.
Marte - mollezza, timidezza, mancanza di ogni
attività volitiva.
Mercurio - rarefazione mentale, ebetismo,
incapacità discernitiva.
Giove - depressione di basso o alto grado
fino a portare al suicidio.
Venere - ricerca esclusiva delle sensazioni
terrene basse che imperano sull’individuo contro ed oltre ogni ragione.
Saturno - malvagità, estrema negatività
dell’amore in ogni grado.
Sole - cecità mentale, senso sbagliato del
giusto e del vero.
E questi squilibri possono esservi per
molteplici cause tra le quali prima per importanza è la configurazione dei
rispettivi pianeti macrocosmici, poi i rapporti dell’essere umano cio suoi
simili e con la realtà circostante, ciò che avviene o può avvenire innumerevoli
volte nell’arco di una stessa giornata. Ma mezzo principale per ottenere la
potestà virtuale sui propri umori è la pratica alchemica nei suoi gradi di
separando che via via nella pratica tendono a fissare nel migliore aspetto
questi umori occulti. Sappi perciò discepolo che quanto ti dico ora di questi
aspetti ti serve come pragmatica soltanto nelle prime classi di studi che vai ad
affrontare, che appena poco sei inoltrato nel separando lunare e ancor di più
nel mercuriale, tu acquisti ipso facto potestà planetaria virtuale ed in
effetto. Nell’usare, invece, i caratteri che ti ho dato per il tuo prossimo e
qualora vi sia assoluta necessità del tuo intervento, in esso individuo devi
anzitutto determinare l’umore planetario che lo affligge. Sappi anche che
un’esaltazione planetaria negativa è cosa normalissima quotidianamente in tutti
gli individui profani e abbastanza normale agli inizi del sentiero alchimico, ma
a cagione dell’estrema sensibilità della Maria può diventare estremamente
perniciosa se perdura per molti giorni in istesso grado, ciò che può portare in
persone anche di poco sensibili, a tutte le forme di manie dal più piccolo al
sommo grado compreso l’istinto delittuoso o più frequentemente la mania suicida.
E quando ritieni indispensabile operare per il tuo prossimo determinane
primariamente, come ti ho detto, l’umore malefico anche tenendo presente lo
schema che ti ho prima dato se per tuo grado di separazione non sei ancora in
grado di sentirlo con il tuo lunare. Sappi anche che più in là, quando avrai
potestà piena sulla tua Maria potrai impressionare il lunare del tuo prossimo
sempre che tu lo voglia e nelle forme che ritieni giuste, ciò che spiega anche
molti tipi di cura magnetica in distanza del soggetto da sanare. Ma per operare
per altri che non te stesso avendo raggiunto conoscenza della sua afflizione
serviti del carattere della manifestazione dell’Ente compensatrice bruciando la
pergamena in vicinanza dell’individuo in tal maniera che egli pur non vedendo
l’operazione che compi, quantunque debba avvertire anche un minimo l’odore del
bruciamento o facendogli ingerire le ceneri a sua insaputa. Fai questo tre volte
se puoi, in mancanza agisci una volta e però in questa eventualità unisci al
carattere specifico - qualunque esso sia - il carattere della manifestazione
dell’Ente in oro.
Queste operazioni puoi fare anche quando non richiesto - in nessun caso altri che non te dovranno vedere il carattere - ma ricorda che vi è responsabilità grande anche nell’agire per l’apparente bene altrui a motivo che il male può essere tappa necessaria per lo sviluppo al bene e questo non potrai interamente conoscere se non che tu abbia sviluppato appieno il tuo Ibi.
179) Nell’intima
conoscenza degli umori occulti dei pianeti nell’Uomo trovasi la chiave
dell’amore profano, dell’uomo e della donna cioè che incontratisi subiscono
vicendevolmente un continuo fascino (da fascinum e cioè magnetismo passivo) per
ciò che essi si trovano legati loro malgrado sentendo razionalmente questa
fortissima attrazione ma interpretandola al lume della ragione dei soli loro
sensi fisici; cosicchè il profano alla domanda del perché egli ama una donna in
particolare egli risponderà che ne è attratto dal carattere o dall’avvenenza
fisica o da altre circostanze che ne colpiscono i suoi sensi inferiori o la sua
razionalità di profano. Ma il vero meccanismo occulto che non sa, e che io ti
svelo, è che le sue scompensazioni occulte planetarie compenetrano ed attraggono
le analoghe (ma opposte) della compagna (certo nel caso di soli amori
corrisposti) onde creasi un continuo movimento ellittico tra i due, ciò che da
origine all’amore profano (si esclude il caso eccezionalissimo delle vere anime
gemelle). Questa comprensione dell’arcano planetario nell’Uomo da la chiave
assoluta della nascita e della risoluzione degli amori profani in questo senso
che la rottura di un rapporto coniugale ha sempre origine nelle mutate
condizioni astrologiche umorali in uno dei due ( e quasi sempre nella donna che
è organismo di per sé estremamente sensibile) onde il perdurare delle condizioni
assolutamente identiche a quelle esistenti nel momento in cui l’amore fra i due
è sbocciato è la chiave degli amori che durano tutta una esistenza; cosa
peraltro molto difficile di per se ad aversi che l’avvicendarsi delle umane
situazioni e, di più, i continui impestamenti magnetici con il prossimo, tendono
facilmente a squilibrare esse situazioni di origine ed ecco che uno dei due
comincia dell’altro a non subirne più il fascino, ecco perciò che egli si slega
da quel meccanismo occulto che l’aveva avinghiato all’inizio e l’amore tosto o
tardi finisce.
Ma se il compagno avesse conoscenza dell’occulta sapienza
e fosse appena di poco inoltrato nel mistero alchimico egli saprebbe di nuovo
riposizionare i pianeti dell’altro nel modo che gli aggrada o agendo su se
stesso, cosa più facile agli inizi, portando all’esaltazione l’umore astrale che
il compagno inconsciamente cerca. La pratica di quest’arcano io non ti posso
svelare interamente in queste pagine per siffatto motivo: che finchè praticante
diretto tu non sei e non conosci veramente te stesso quel tanto che basta cioè a
determinare i tuoi umori solo che vuoi, queste parole che io ti dico resteranno
sterile conoscenza non avendo tu proprietà di compenetrarle. Ma ti posso
comunque dire, discepolo, che dovrai effettuare profondo cangiamento in te -cioè
nella tua coscienza - affinchè tutto il tuo essere esali un umore astrale,
poniamo, li Venere o di Giove, che è l’istesso umore che manca in pari grado
nell’altro essere che intendi influenzare, e che per tale legge di attrazione
per ricomposizione astrale, avvicinerai magneticamente a te. E per esaltare
intendesi porsi in stato armonico con quel particolare umore astrale, e cioè
assumere pensieri e carattere consoni all’astralità che vuoi far esaltare.
Nella magia stregonica di grado più alto le
fatture d’amore più potenti non si fanno con incanti, scongiuri o talismani, ma
intervenendo sulla Maria della vittima influenzandone gli aspetti arcani degli
umori che ti ho svelato. E ancora, il più potente legamento lo stregone non fa
coercendo la volontà altrui, ma per attrazione di amore (amore profano, nel
senso di turbine astrale) nei confronti della donna - o dell’uomo -che egli
intende legare a sé. E ciò per compenetrazione diretta animica lo stregone sente
o istintivamente o per scienza sua votata al male, sente l’umore preponderante
nell’astrale della sua vittima così che opponendo umore ad umore riesce nel suo
intento chè l’altra persona è trascinata nel suo turbine magnetico suo malgrado.
E riesce in ciò quanto più ha individuato nell’altro il suo umore in fase di
esaltazione, che chiamasi anche ascendente astrale. Questo ascendente il profano
subisce quotidianamente nelle azioni sue e avverte come sensazione isitintiva di
essere portato verso qualcosa, e cioè diventa passivo - passivo per attrazione -
verso l’oggetto delle sue attenzioni. Il mago stregone che, ripeto, riesce ad
ottenere ciò per potestà sulla sua Maria della vittima ritiene in effetti essa
persona sotto suo completo dominio acciocchè essa è in ogni grado impotente
anche a rendersi conto di essere dominata perché nel suo giudizio impedita dalle
proprie forze astrali che nell’individuo profano dirigono a diletto e totalmente
la persona. Nel capitolo prossimo conchiuderò la
trattazione delle sette manifestazioni dell’Ente, indicherò cioè al discepolo
l’uso della sua verga per attrarre esse manifestazioni nel bene o in male e
agendo in distanza della persona attraverso la plasmazione lunare della forma
voluta.
180) Non credere discepolo che queste modificazioni
siano vana opera per quanto tu la intenda, e ricorda che le 7 potenze -
angeliche o demoniache - possono essere in modo diretto impresse sul corpo
lunare di una persona anche lontana, fino a modificarne il plasma, adattandolo
cioè alla forma considerata; questo segreto - stregonico di origine in quanto
teso a modificare lo stato volitivo di esseri viventi - può essere usato
dall’operatore a fin di bene - e a questo scopo io lo do - come ripristinare la
salute o altre condizioni di benessere o di armonia; primo mezzo per evocare in
astrale un essere vivente è questa copula mistica con la sua immagine, che come
crisi d’amore urieico mette il suo lunare in contatto con quello di chi fa la
pratica. Ma su questo raggio di amore si può invocare tanto il bene quanto il
male, basta che nel momento di crisi effettiva il sentimento dominante sia una
ardente passione amorosa verso la persona che si intende colpire; e come le
sette potenze angeliche si virtualizzano e si fissano modificando il corpo
lunare dell’essere, così le demoniache - perverse - per lo stesso mezzo
colpiscono la vittima aggirandone per legge assoluta di Amore le sue difese.
Così il discepolo che per stretta necessità si veda costretto ad agire contro il
suo simile, con la verga sua in stato di potenza, deve fare questa operazione di
visualizzare quanto piu perfettamente possibile la fisonomia proiettando in
stato coitale di amore il simbolo scelto dopo alcune operazioni di questo tipo è
certo che andranno a modificare permanentemente lo stadio lunare della vittima
fino a fissarlo identificandolo nella forma prescelta. Ma queste operazioni si consiglia di farle in casi
particolarissimi perché rendono in effetti responsabile l’operatore verso la sua
vittima con una legge di giustizia che prosegue dopo la sua morte fisica
continuando in effetti nelle incarnazioni successive.
181) Il settuplo sigillo
delle manifestazioni demoniache è il seguente e va tracciato in nero su
pergamena non consacrata durante la luna nuova: [OMISSIS]
182) La spiegazione ieratica del carattere è la
seguente: ogni curva o segmento di
arco ignifica imprimere un’azione fisica alla nostra ideazione. La freccia verso
il basso significa eviazione verso il basso lunare infero dei piani o stati
Superiori. Il segno in alto a destra significa io prendo il centro del tuo
solare per piegarlo al mio volere
(prigionia del solare non appieno sviluppato). Il sole in basso significa
io interrompo la tua evoluzione solare e piego te ai miei bassi istinti — forma
demoniaca solare — demone di tutti i dèrnoni. Nell’uso jeratico della
sigillazione nella costruzione dei caratteri e delle cifre il discepolo ne
comprenda intieramente la fabbricazione; dimodochè ogni talismano evocatorio di
forze astrali dell’operatore deve contenere in effetti il verbo astrale
dell’azione che si vuole imprimere. Ancora nel talismano devesi indicare
sempre sotto questa forma sfigmica di concretizzazione di idee in forma di
simbolo lo scopo finale che devesi raggiungere, per esempio amore, odio,
distruzione, parimenti alla forma ideale di se stesso nell’atto di signoria
sull’oggetto del talismano e riportando all’occorrenza anche caratteri planetari
della tradizione inerenti allo scopo voluto. Con tutto ciò il talismano
realizzato riproduce permanentemente una determinata volontà dell’operatore
attingendo continuamente da esso la forza astrale necessaria per la
realizzazione dell’intento. Si consiglia pertanto di non fabbricarne a
profusione per non subire oltre il dovuto questa dispersione di energie astrali
i cui effetti nel tempo potrebbero anche essere negativi ancorchè il talismano
fosse fabbricato per il bene di se stessi o di altrui. I tempi a seguirsi in queste realizzazioni
talismaniche sono da ricercarsi nell’occulta sapienza chiave dell’astrologia
interna di ogni uomo. Infatti, o discepolo, come ti ho svelato prima, la chiave
dei tuoi umori planetari che ancora tu subisci per incapacità potestativa del
controllo dei loro effetti, così devi trovare in te stesso la chiave oraria che
ti permette di attingere ad una specifica forza astrale. Chiariflcando con un
esempio, non è dopo un litigio o dopo un’abbondante libagione che puoi
fabbricare un talismano d’amore, ancorchè tu rispettassi segni e cifre e colori,
acciocchè il tuo umore predominante (vedi in n. 175) non è quello astralmente indicato per essa operazione. Ma quando
invece pensi alla forma muliebre che ti è cara o ancora maggiormente tutto il
tuo essere trepida per la gioia del creato nei suoi effetti positivi, quello è
l’aspetto tuo interno che ti serve e che ti permette di infondere grazia e virtù
e amore a ciò che vai fabbricando. Di più, durante tutta la lavorazione stai
bene attento a non pensare ad altro che non ciò che stai facendo ché
impregneresti il tuo lavoro di energie non purificate. Durante il primo
magisterio alchemico questo è uno dei terribili scogli contro i quali può
infrangersi il discepolo suo malgrado, ché l’ipersensibilità inconscia della sua
Maria energizzata dalla pratica impregna ogni azione ed ogni pensiero del
discepolo di potere magico nella sua realizzazione dimodochè sono da combattersi
come peste le nevrosi anche modestissime che insorgessero durante la pratica,
questo perché essendo i pensieri potenti estremamente nell’atto della ideazione
loro potrebberro portare i risultati perfettamente opposti a quelli voluti. Cioè
ancor più a questo grado bisogna combattere ogni tipo di pensiero negativo di
qualsiasi specie onde non vedere concretizzato ciò che si teme e
specialissimamente nell’atto di fabbricazione di talismani come in ogni altra
pratica magica e rituaria, il discepolo deve avere chiarissimamente fermo lo
scopo che intende, né tentennamenti né scoraggiamenti né incredulità che
impesterebbero l’azione di altrettante energie malefiche. E tengasi presente che
specialmente nella pronuncia di nomi o frasi magiche ciò è importante, ciò che
spiegherò nell’appendice della Chiave di Iside.
183) Come ti ho poc’anzi
detto i pericoli a cui andrai incontro se non sai contenere a giusto equilibrio
l’impressionabilità inconscia della Maria tua, ciò che da origine a tutte le
forme demoniache lunari come ti parlerò più avanti, così ti do ora la piccola
chiave del tuo astrale notturno affinchè ciò ti serva per giusta interpretazione
dei fenomeni a cui andrai incontro via via che procedi in questo cammino
iniziatico.
Ora primariamente devi considerare che la tua giornata dal momento che ti svegli, lavori, mangi, preghi e operi, e fino al prossimo risveglio segue un andamento che riassumesi sommariamente in uno schema: il punto “0” indicasi come il passaggio del fiume Lethe, quel fiume infernale cioè il cui beveraggio produce il completo oblio della vita diurna trascorsa. E come durante la tua giornata il tuo corpo saturnio riceve il nutrimento che tu gli dai e riduce le sue energie secondo il lavorìo che tu gli imponi, questo stato di sonno riesce quotidianamente a reintegrare quel fluido che hai precedentemente disperso. Ora considera questo schema:
STATO
DI VEGLIA
nel lavorìo quotidiano le forze si disperdono
per distaccamento delle parti nervee della Maria
dagli organi produttori.
STATO
DI SONNO
reintegrazione per assorbimento indiretto dei
raggi solari. Ripristino delle energie sottili perdute.
E’
questa Maria, cioè la forza nervea o corpo lunare e cioè
la forza astrale [visto? Proprio il kremmerz né dà la chiave], che durante
il giorno disperdesi proporzionalmente al lavoro manuale del corpo satumio ma
ancora in maggior grado per quanto l’apparato psichico abbia disperso sotto
forma di pensieri e di ragionamenti. Ecco perché l’uomo abbisogna di questa
pausa reintegrativa delle perdute energie sottili o, meglio, fluidi astrali,
perché questa Maria venga reintegrata sottilmente dal centro occulto
trasmittente l’energia dell’Ente primario, ciò che è un punto fisso macrocosmico
- studiato cioè dai moderni astronomi - e sia microcosmico, cioè ricettivo
astralmente delle cause prime.
Questo centro nell’universo è uno e uno solo
fisicamente trovasi nella direzione della stella polare, ciò che spiega come le
energie divine hanno la loro origine o meglio si dispiegano attraverso l’etere
mediante un conglomerato fisico da esse stesse formato. Cioè, dunque, durante la
notte la Maria è soggetta a questo irraggiamento, ciò che ripristina le sue
energie sottili disperse durante il sonno, ma ciò avviene e deve avvenire
mediante una fase di offuscamento della coscienza perciochè l’organismo ha
bisogno di essere messo come in trance afiinchè la sensibilità lunare possa
attrarre al meglio queste energie astrali. Il succedersi di questo cambiamento
dall’attività diurna alla notturna ripetuto per tutta la vita dell’organismo dà
la misura del tempo come profanamente inteso e la dimensione cronologica della
vita dell’uomo dispiegata come senso dello scorrimento del tempo cioè come
divisione fra passato presente e futuro. In realtà nello spazio assoluto astrale
dove la materia stessa preesiste sotto forma di idea o concezione astrale questo
tempo come dall’uomo profano inteso non ha significato dimodochè esso è
specificatamente originato dalla percezione inesatta dei sensi inferiori.
Cambiando i termini di questo discorso si può affermare che gli stessi fenomeni
di preveggenza e premonizione non sono che visioni per modo diretto o indiretto
e cioè simbolico di una realtà che già esiste in modo assoluto, ma che non è
ancora compenetrata dalla coscienza dell’individuo, come se esso per modo di
dire vivesse in un tempo già trascorso rispetto ai fenomeni verificatisi; questa
realtà del tempo e dello spazio assoluti dispiega già moltissima parte dei
fenomeni moderni oggi soggetto di investigazioni scientifiche, ma la
dimostrazione di questo concetto non si può avere che attraverso la pratica del
magistero alchimico, ciò che da la chiave intera del mondo astrale prima e del
mondo delle cause dopo. Nella formazione di organi sensori nuovi della Maria
prima, e dell’Ibi poi, l’acquisizione di maggiori capacità sensorie aumenta di
ampiezza allargando cioè la cognizione temporale del senso presente, dimodochè
il discepolo che questi organi abbia formati anche solo di poco, trovasi a
vivere in una realtà diversa dall’uomo profano che media il mondo fenomenologico
esclusivamente attraverso i sensi inferiori e ne fa in primo luogo un perfetto
precognitore e chiaroveggente, potendo egli compenetrare in più largo raggio la
realtà circostante. L’esempio che fo della bilocazione come dal volgo è
profanamente chiamata è un tipo fenomenologico anche dei minori della potestà
della Maria di muoversi nel mondo astrale disgiunto dalla materia fisica, e il
discepolo potrà rendersi conto intieramente di questa realtà.
DELLA SENSIBILITÀ DELLA MARIA IN STATO DI
SONNO
Dal momento esatto che l’individuo cade
nell’incoscienza del sonno la sua Maria diventa man mano più sensibile acciocchè
le energie del Punto Focale Universo scorrano magneticamente verso di lei per
reintegrare i fluidi dispersi, diventando cioè sempre più passiva ancorchè il
corpo saturnio trovasi anestetizzato nei suoi sensi fisici. L’io cosciente è in
questa fase come annullato per quanto esso come parte razionale di quello che si
crede profanamente essere il vero uomo non è che un aspetto del vero Io completo
e per di più costruito solamente e intieramente dai sensi fisici inferiori ciò
che dà l’apparenza di una personalità completa dove invece al momento della
morte la prima a perdersi è questa istessa personalità; e basterebbe riflettere
che ciò che si crede il vero io dell’uomo è unicamente un apparato logico dei
riflessi sensori fisici, osservando che nell’istesso individuo, questa
personalità è cangiamento continuo dalla nascita del corpo fisico alla sua
disintegrazione. Nell’individuo profano e materialissimo al momento cosciente
che precede questo notturno letargo succede immediatamente come momento
cosciente l’attimo del risveglio senza ricordo alcuno dei sogni fatti nello
stato precedente. Ciò si ha perché il sogno più o meno lucido e soprattutto il
ricordo di esso avviene più intensamente per quanto la Maria dell’individuo è
più attiva, ciò spiega perché i primi fenomeni che il discepolo potrà avere
durante la pratica alchemica saranno l’intensificarsi dei sogni notturni di ogni
specie e una certa continuazione della coscienza durante la fase di sonno,
quest’ultima perché la coscienza dell’Io si espande dal corpo solo saturnio per
entrare in quello lunare. Quando poi il discepolo riuscirà a pervenire al suo
separando mercuriale avrà piena continuazione di questa sua coscienza attraverso
tutte le fasi diurne-notturne, ma ancora limitata alla vita che anima e sorregge
il suo corpo saturnio, che solo nell’ultima fase dell’opera alchimica con il
disvelamento del vero corpo solare la coscienza unita alla parte immortale del
Sé divino è totalmente disgiunta dal corpo fisico né risente dei suoi
cangiamenti, né dalla sua distruzione. Ecco perché lo stato di sonno individuo
si può chiamare “la piccola morte”, perché per analogia e in pratica vi si
riproducono tutti gli effetti che l’individuo esperimenterà dopo la morte del
suo corpo fisico. Vivi in stato di coscienza saturnia solamente? Con la
disgregazione del tuo corpo avverrà anche quella completa del tuo io terreno
sprofondandoti nella più completa incoscienza né potrai tornare a pensare e a
vedere se non cangiato di corpo e di mentalità, ma se tu appena poco hai
sviluppato il tuo lunare ecco che al momento fatale tu non interrompi così
drasticamente il tuo apparato logico di coscienza ma entri appieno nello stato
astrale inferiore in cui meni vita cosciente ma però anch’essa limitata allo
stato di sopravvivenza del tuo corpo lunare che subisce pur’esso una lenta ma
inesorabile disgregazione molecolare. In stato di Ibi quando tu sia riuscito ad
ottenerlo puoi invece avere un primo grado di immortalità come coscienza
continuativa pensante, cioè al di là di tutte le cause e gli accidenti astrali a
cui potrai andare incontro, ma questo lo dispiegherò meglio nel commento che fo
dell’Ibi più avanti. Sappi ancora che trattando dei poteri della tua Maria te ne
devo ancora disvelare qualche segreto relativo alla fase di sonno del tuo corpo,
cioè cosa sono quei sogni di cui più o meno ne conservi il ricordo al tuo
risveglio e come funziona e a cosa serve questo meccanismo occulto.
DELL’ ONIROMANZIA MAGICA
Dunque primo risveglio manifesto del tuo
essere lunare come ti ho detto è questo intensificarsi dei sogni notturni di cui
avrai ricordo vivido durante il tuo stato di veglia. Ora devi sapere che:
nell’individuo assolutamente profano il ricordo del sogno si perde completamente
al momento del risveglio o poca o pochissima traccia ne rimane; altra cosa per
l’individuo separando che sarà soggetto a tre tipi essenziali di fenomenologia
onirica:
a)
tipo di sogno come elaborazione di fatti e di
vicissitudini che in fase di veglia hanno impressionato di un certo grado la
Maria e ne hanno prodotto il perturbamento. Queste piccole o grandi tensioni
astrali si scaricano in stato di sonno producendo visioni sempre simboliche
inerenti e proporzionali al tipo di impressione che ha ricevuto la Maria nel
giorno stesso. Questo è il tipo del sogno comune.
b)
Tipo di sogno magico cioè per visione di avvenimenti
dell’immediato futuro (relativamente al senso del tempo individuo) che
colpiranno in certo grado la impressionabilità della Maria. Quasi sempre si
vedono avvenimenti negativi (i quali sono quelli che impressionano di più la
Maria) epperò in forma simbolica la cui chiave è personalissima per quanto ogni
individuo nella sua relazione col mondo circostante ha un suo apparato esclusivo
di simboli che gli acconsentono di decifrare la realtà percependone nel giusto
equilibrio i suoi vari aspetti. Questo apparato simbolico formasi nell’individuo
nei suoi primissimi anni di vita, in parte trasmessigli dai genitori eppoi
immagazzinati man mano che egli prende sempre più contatto con la realtà
quotidiana sotto forma di impressioni legate a un particolare avvenimento, ciò
che poi rimane in lui come simbolo esemplificante una certa situazione.
Da ciò la necessità di studiare i propri
sogni per tirarne fuori la chiave interpretativa anzichè comperare quei libri in
commercio pretendenti di dispiegare punto per punto questa chiave istessa, ciò
che è impossibile. Do però al discepolo alcune chiarificazioni: il sogno
simbolico è quasi sempre speculare alla realtà in questo senso che visioni e
situazioni benevoli sono l’esatto loro opposto nella prossima realtà e cioè come
il riso preannunzia lacrime così un litigio con l’amata è precognizione di una
riappacificazione. Vi hanno anche visioni più dirette in questo senso, che pur
sognando un tipo di situazione che avverrà nell’indomani in visione onirica i
personaggi sono però simbolici. Quindi riassumesi in:
SOGNI SIMBOLICI: in cui
l’avvenimento è l’esatto contrario della realtà.
SOGNI DIRETTI: in cui
l’avvenimento come tipo è come avverrà, ma con il contorno di persoanggi
simbolici.
Il perché di ciò, discepolo, è in questa
Maria tua che si modella passivamente alle situazioni filtrate dagli organi
sensori saturnii epperciò funziona da recipiendario ritrasmettendone
specularmente nel sogno le sue impressioni che ne hanno saturata la sensibilità,
ciò che si trasmette o meglio si scarica in stato di sogno come scariche
elettromagnetiche riassunte dal cervello sotto forma di visione e ciò perché il
fluido è della natura analoga di quello del pensiero anche se la perturbazione
stessa interessa tutto il corpo saturnio.
Do ora il carattere di tre Genii della
Tradizione che servono nelle pratiche e negli esperimenti di chiaroveggenza
onirica per esaltazione lunare (cioè passiva) della ipersensibilità della Maria;
questi caratteri non vanno mai usati fuori dalle indicazioni prescritte, specie
con intenzione evocatoria, e assolutamente mai durante il giorno: [OMISSIS]
LASI - colore argento - produce il sogno per
visione diretta degli avvenimenti immediati negativi.
AMASI - colore argento - produce il sogno per
visione diretta degli avvenimenti benefici immediati. Visioni di situazioni
favorevoli. Genio delle vincite. Lunare-mercuriale.
ENOFAR
-
colore argento
-
Produce per visione simbolica la chiaroveggenza nel
bene e nel male. Genio lunare. Quando occorre necessità, al tramonto del sole
all’orizzonte si recita per 9 volte (9 è il numero che la Tradizione attribuisce
alla sfera lunare) questo Carme:
Lasi,
Amasi, Enofar / Asuliniar leti alepte fane sarati / lan ben saniate gener otore
/ Lasi gene oroti varen getze Lasi /Amasi gene oroti varen getze Amazi /Enofar
gene oroti varen getze Enofar / aren ote abiren getze alemi ben saniote/ alepte
samer ote ozi / Lasi, Amasi, Enofar, ozi ozi ozi
Si traccia poi con inchiostro argenteo il
carattere del Genio su pergamena e sul retro di questa sempre in argento la
domanda alla quale si vuole avere risposta in sogno, si alita poi caldo per nove
volte sul carattere geniale nell’ultimo soffio pronunciando il proprio nome e
quello del Genio e si brucia il carattere. Il rito è finito.
c) tipo di sogno lucido cioè per visione diretta e precisissima di avvenimenti del futuro più o meno immediato.
Proprietà questa della Maria in ultimo grado quand’essa cioè sia assorbita dal superiore mercuriale di cui ne riceve impressioni e modificazioni che ritrasmette ai sensi del corpo saturnio addormentato. Sogno lucido riconoscibile per sua brevità come tu ti affacciassi per un istante solo sul tuo futuro e ne cogliessi la fotografia veritiera. I colori di questo tipo di esperienza sono diversi dagli altri tipi onirici come per minore colorazione o sbiaditezza delle immagini ciò perché la visione proviene dal mercurio non ancora sviluppato.
DEI 7
DEMONI DELLA MARIA
Come ti ho dispiegato precedentemente nelle
fasi del Magisterio Alchimico in cui tra poco entreemo appieno nella sua
pratica, questo primo grado di separando è il più pericoloso se tu non tieni
fermo controllo sulla ipersensibilità della tua Maria, ciò che potrebbe portare
a 7 forme o manifestazioni lunari non volute. E sappi che esse manifestazioni
essendo squilibri del lunare sono tutte forme passive dei 7 umori che ti ho
prima svelato. Ora ne do il nome secondo la nostra tradizione rapportato alla
signilicazione che ne da invece la tradizione cattolica; più oltre te ne svelo
anche i caratteri. Nome tipo speciale di
passività peccato capitale
ARAMANI…….lunare-pigrizia
GENIAR……….marziale-collera
PHELIAS….. ….mercuriale-ubriachezza
GERAMIAN…..gioviano-avarizia
RANI–RA……..venereo-lussuria
SERIMIPHIAS..saturniano-invidia
ARUM…………solare-orgoglio
Manifestazioni cioè per passività negativa
della Maria incubata nelle sue realizzazioni dalle sensazioni inferiori del
corpo saturnio. E come Lilith rappresenta incoscienza completa degli atti in
tutte le sue forme le sette forme demoniache in cui la Maria si può plasmare ne
rappresentano l’adattazione speciale ai 7 tipi di umore (cioè come vizio in
contrapposizione di virtù). Questo accenno di demonologia deve sempre essere
alla mente del discepolo qualora in lui si formino una o più tipi di
manifestazioni, il cui controllo si ottiene solo per potestà mercuriale sulla
passività del lunare. Mi spiego meglio, e cioè quando un vizio ti tenta, si ha
perché l’ipersensibilità della Maria si modella prepotentemente sotto lo stimolo
animalesco che proviene da uno dei sensi inferiori del saturnio né può fare a
meno di esserne incubato, qualora sfugge al controllo del superiore mercuriale.
Nota anche che esse plasmazioni sono riferentesi a sensazioni esclusivamente
animalesche cioè provenienti dal saturnio e ciò e ancora in maggior grado megli
individui materialissimi cioè ancora non purificati per astrazione di voluttà
dai propri isitinti animali.
184) E queste lunari sono le manifestazioni demoniache più pericolose: il discepolo deve astenersi dal ripeterne anche il nome solo sempre che vuole, per la loro capacità di vibrare molto attivamente sul piano astrale; cerchi anche il discepolo di comprenderne esattamente il vero significato utilizzando le note su la spiegazione della scrittura ieratica che do alla fine di questa Maria, e vedrà come le manifestazioni lunari sono le più potenti e pericolose nell’operatività stregonica. Vanno tracciati in nero:
I
maghi stregoni che vogliono usare questi caratteri per il male procedono così:
al momento del tramonto del primo giorno di luna calante tracciano il carattere
su pergamena impura pronunziando il nome e cognome della loro vittima e la
realizzazione che intendono avere dal talismano, coiscono poi con una donna
durante il suo mensile ciclo e nel momento dell’orgasmo nell’atto di proiettare
il mercurio ripetono questi nomi e lo scopo istesso, bagnando poi il talismano
con i due mercurii uniti e ponendolo nei pressi dell’abitazione della vittima o
ancor meglio nel suo giaciglio.
La pratica stregonica che ho riportato è una variante, nera,
delle proprietà creative (per
coagulazione astrale) muliebri quando in stato di utero d’oro riceve
l’impressione polluente del maschio che genera le forme -
ciò che è analogo al
verbo istesso creatore: Fiat Lux. Ma ciò che in questo utero in stato di
impurità viene a formarsi è di carattere speciale quando è generata da una forma
astralmente corrispondente alla precisa idea che il maschio ha inteso incubare a
mezzo della verga sua e che si è effettivamente formata mercè il miscuglio
fluidico dei due mercurii; di carattere specialissimo invece quando dall’astrale
viene attratta una forma precisa geniale o demoniaca attraverso la mediazione di
un carattere o di una cifra o una sigla, ciò che attrae essa per vortice
coercente venereo verso la coppa muliebre ricettacolo fertile della forma a
crearsi.
Il fermento non è necessario in questo stadio ché
l’immagine concepita è volontà prerogativa del solo maschio operante, la donna
in questo stato fornendo ne più ne meno che una vera e propia base all’acido del
mercurio coagulandone le proprietà e le forme astrali per ossidamento. Questa
plasmazione lunare per volontà coercitiva è chiave esclusiva della magia nera e
tutti i maghi stregoni hanno al servizio -
o servono -
forze lunari di
qua1unque grado. Chiamasi poi la parte muliebre servente all’operazione “utero
d’oro” acciocchè tale parte riceve come abbaglio solare da parte del maschio
operatore l’impressione genitrice della modificazione a crearsi cosicchè l’oro
del maschio (e cioè la sua volontà) sviluppa in questo utero essa modificazione
per intiero.
Questa
trattazione relativa all’utero d’oro che ti ho spiegato è pratica esclusivamente
di coppia anche se possasi usare una donna non iniziata per tale opera accioccbè
essa fornisce solo l’humus servente
allo sviluppo e non la volontà genitrice che è di pertinenza esclusiva
dell’operatore maschio. La spiegazione ieratica, alla maniera di Salomone, della
plasmazione del corpo lunare anche in distanza del soggetto da colpirsi do al
discepolo facendone divieto, se ne comprende appieno il significato, di
divulgare questa verità sullo spazio assoluto degli esseri viventi:
Similmente, per annullare l’effetto di
operazioni lunari di questo tipo, si usa la verga magica per creare una corrente
positiva (in stato d’amore) che riporta precisamente alla fonte la potenza
lunare (o mercuriale) scagliata; il discepolo visualizzi meglio che può la
persona che ha usato contro di lui questa operazione, si metta in stato di
potenza e nell’istante coitale crei questo stato d’amore verso il maleficiante:
si verificherà agendo in questo modo un circuito astrale chiuso che scaricherà
sullo stregone la potenza malefica che questi intendeva gettare sulla vittima
operando così quello che volgarmente viene chiamato “colpo di ritorno”.
Questi sono i momenti e i tempi astrologici
più indicati per operazioni coinvolgenti le 7 potenze. La tradizione occulta del
nostro Ordine, riporta questo calendario indicante i giorni nei quali certe
maree cosmiche rendono più agevole il contatto con le 7 Potenze, ed esso
calendario è comunicazione diretta delle intelligenze ammonie il cui contatto ti
insegnerò ad avere nell’appendice relativa.
LE 7
POTENZE MANIFESTATIVE ANGELICHE
SOLE: 10,11,28 Marzo – 2 e 5 Aprile - 2 Maggio - 1 Giugno - 30 Luglio - 5 e 6 Agosto -2, 5 e 20 Settembre.
LUNA: 1 Gennaio-2, l0 ,ll, 14, 16 Febbraio-
1, 2, 4 ,5, 6, 7, 8, 9, 10, 11, 12, 13, 14, 15 Marzo
MARTE: 3 Marzo -
5, 7, 9
Maggio -
30 Giugno
MERCURIO: 6 Gennaio - 6 Febbraio - 18 Giugno
GIOVE: 25 Maggio - 30 Luglio
VENERE: 4 Maggio - 16 Luglio -
5 Novembre
SATURNO:
1 Dicembre
-
25 Dicembre
-
30 Dicembre (ore notturne)
LE 7
POTENZE MANIFESTATIVE DEMONIACHE
SOLE: 30 Gennaio -
1 Febbraio -
1 Maggio
LUNA: 31 Dicembre -
4 Marzo
MARTE:
5
Novembre - 20 Dicembre
MERCURIO: 8 Ottobre - 2 Dicembre
GIOVE:
30 Luglio -
2 Ottobre
VENERE:
5
Luglio - 10 Ottobre
SATURNO: 4 Gennaio - 10 Settembre
DELLA PRATICA ALCHIMICA
185) Ora, discepolo,
prima di entrare appieno nei misteri del Magisterio Alchimico, voglio darti
un’avvertenza di basilare importanza per ciò che concerne il sentiero operativo
che stai per affrontare. In questa trattazione viene esposta la via più
abbreviativa per conseguire positivamente il grado ammonio, cioè la
trasmutazione perfetta e definitiva del tuo Sole purissimo, e tale via basasi su
cicli operativi diversi, per periodo di pratica e per gli elementi filosofici
utilizzati, da grado a grado. Ciò vuol dire in effetti, discepolo, che tu
normalmente devi seguire dall’inizio la via che ti ho indicato, sia di coppia
che singola, praticando di grado in grado nei tempi e nei modi che ti svelo in
questa trattazione. Però, in certi particolarissimi casi, puoi tu iniziare la
pratica da un particolarissimo punto (cioè grado) alchemico, ma solo se tu hai
inequivocabilmente indicazione superna di fare ciò; e questo è voluto dalle
Superne Intelligenze come diretta conseguenza o, per meglio dire, per merito del
tuo sviluppo animico che nelle precedenti incarnazioni hai raggiunto; Cioè in
questo caso sei alchimicamente privilegiato verso altri praticanti non già
sviluppati animicamente come te, e perciò puoi partire da un grado alchimico
particolare senza dover ripetere dall’inizio tutto l’iter alchimico come deve
fare invece il discepolo assolutamente profano. Questo segno inequivocabile di
cui ti parlo, però, non deve essere preso alla leggera né frainteso, ma deve
essere costituito da segni precisi e certissimi (come apparizioni, sogni
costanti, visioni e così via) che ti indicheranno precisissimamente il grado
alchemico di tua partenza o parimenti il percorso alchimico anche diverso dalla
progressione che ti ho indicato, che devi individualmente seguire. Questi segni
possono anche essere invece la parola del tuo Maestro iniziatore che,
sviluppatissimo, può vedere inequivocabilmente il grado specifico di sviluppo
tuo animico costitutivo e, in base a ciò, indicarti la via da seguire, nonché il
punto alchemico di partenza dal quale dovrai iniziare a praticare. La materia
prima base dell’opera, ciò che contiene in germe i quattro stadi elementari che
nell’individua elevazione evolveranno verso la sola parte solare - o Fuoco -
cioè l’Essenza divina, è il Mercurio o Quinto
Elemento, pietra grezza di una magia divina che ogni uomo e ogni donna fanno
nell’atto loro di riproduzione. La materia trovasi nell’universo sotto 4 forme
assolute che sono la solida, la liquida, la gassosa e la pirica, a esse forme
manifestative corrispondono altrettante energie astrali, forze vivificanti
universe chiamate in alcune antiche tradizioni: Gnomi (Terra), Ondine (Acqua),
Silfidi (Aria) e Salamandre (Fuoco). Queste 4 energie sono, nella considerazione
della loro manifestazione, altrettanti gradi di coagulazione dell’Energia Prima,
e cioè del Primo Ente. Ora, considerando la creatura uomo, si ha che essi stati
di coagulazione sussistono in lui come 4 tipi di irraggiamento su piani diversi
dell’Ente Primo, ognuno celato nel susseguente, dalla manifestazione saturnia a
quella solare. Scopo alchimico è questa raffinazione individua, ciò che dà come
schema:
stato o corpo saturnio, stato normale
dell’individuo
stato o corpo lunare, 1° separando alchimico
stato o corpo mercuriale, 2° separando
alchimico
stato o corpo solare,
3° separando alchimico
Chiamasi separando la pratica alchimica
necessaria per trasmutare uno stato manifestativo in quello immediatamente
superiore, da ciò si conchiude che esistono tre gradi di questo separando (o tre
Maestrati). Chiarito questo primo caposaldo alchimico nella sua teoria, il
problema è tutto nella sua adattazione pratico-operativa. Ora discepolo
considera anche questa similitudine, cioè che secondo il sistema ebraizzante il
Dio unico è esprimibile con le quattro lettere sacre Iod-He-Vau-He: considera
anche che questo Dio è il Dio della creazione e come Principio Primo creativo,
l’uomo e la donna ripetono il Mistero quando si uniscono in un amplesso
generativo. Se in quel momento è riprodotto questo fenomeno creativo sostituisci
matematicamente i termini noti in questa formola ed avrai:
Iod - Uomo - principio attivo - analogo al
Fuoco
He - Donna - principio passivo - analogo
all’Acqua
Vau - atto compenetrativo - analogo all’aria
He - prodotto - essenza risultante
generativa-analogo alla Terra
Ora ricorda cosa vuol dire separando e
trasponilo nello schema, cioè partendo dal satumio e arrivando per sublimazione
al solare. Ora, però, torna alla formola nella sua adattazione al processo
riproduttivo umano e trovi spiegato dalla teoria e dalla pratica l’Elemento che
devi usare come elemento di partenza per questa transustanziazione ciò che fa
invertire il Tetragramma divenendo così He-Vau-He-Iod.
Ora però come operare? Torna alla formola
quaternaria in analogia al fenomeno fecondativo umano e pensa che nel seme [nell’essenza metafisica dello sperma, quindi nel senso di forza
eterica] che diventerà embrione di un altro essere è contenuto tutto il
primo
Ens nelle sue 4 forme manifestative
sui diversi piani e pensa anche che per una sola eiaculazione si svilupperà un
essere umano completo. Però questo embrione per divenire completo sarà nutrito
con cibi ad alta condensazione saturnia, ma se lo stesso embrione fosse nutrito
via via con cibi sempre più raffinati e cioè non saturnii, ma progressivamente
lunari, poi mercuriali ed infine solari?
Ma come fare? Qual’è il cibo con cui bisogna
nutrire il mercurio umano grezzo per ottenere questi gradi separandi? In primo
stadio il mercurio stesso, nei modi e nelle forme che indicherò, ciò che porta
al fenomeno della coobazione o reiterazione di imbibizione. Siccome però
l’essere umano uomo e donna è il solo istrumento e laboratorio che occorre per
tutta l’Opera, è necessario trovare anche il forno dove andrà a dispiegarsi
questa raffinazione dei metalli grezzi. E’chiaro allora che lo stomaco umano
rappresenta questa officina per il quanto che il compito suo è lo scindere i
cibi ivi immessi nei vari tipi chimici ed energetici. E questa scissione
effettuata su elementi che contengono in altissimo stadio l’elemento puro a cui
si tende porta al nutrimento dell’essere con esso tipo di energia ciò che
raffina [saturnio>lunare>mercuriale>solare]
proporzionalmente e progressivamente, per separazione, l’individuo
stesso. Esposto ora l’Arcano alchimico nella teoria indico adesso la pratica nei
tempi e nelle preparazioni da effettuarsi per poter scindere al meglio il
mercurio imbibito.
1°
punto: scelta della data di inizio del 1° separando
Questo inizio il discepolo può trovare sottraendo 270 giorni dalla propria data di nascita, ciò che è analogo al momento del suo stesso concepimento fisico. Si ha infatti che l’impregnazione astrologica nella vera pratica occulta si ha nell’istesso momento di concepimento, comechè questo istante fotografa una certa configurazione planetaria che imprime nell’astrale del novello essere, mentre che il momento della nascita, cioè l’abbandono dell’utero materno non ha, contrariamente a quanto si crede, significazione astrologica per quanto il nascituro è già conformato, almeno a livello di tendenze e di umori astrali. Nel caso il parto avvenga in tempi non regolari, come è il caso dei parti prematuri, tienesi come punto di riferimento la data dell’ultima mestruazione della donna, prima del fecondamento, e a questa data aggiungesi un numero di giorni medio tra l’ultima mestruazione effettiva e quella prossima non avvenuta, e cioè si aggiunge mediamente 10 giorni; questo ovviamente, come l’altro dei 270 giorni, è metodo empirico approssimativo quando non si possa avere ricordo certo della data del concepimento, nel qual caso si prenderebbe essa come punto astrologico di partenza.
2° punto: ogni quanti giorni reiterare
l’imbibizione?
A questo caposaldo alchimico il discepolo può
arrivare per via teorica e pratica; cioè la coobazione col proprio mercurio è
adombrare una funzione divina ancorchè dalla pianta si intende arrivare al seme
e non viceversa. Allora il discepolo si ponga
idealmente
nell’atto di cibarsi del proprio mercurio
[pensiero coagulato] e siccome deve adombrare una funzione divina, immagini
l’ombra stessa che ne proietterebbe il sole su di una superficie: questa ombra
formasi a guisa del numero “9”. Ecco spiegato nella teoria e nella pratica
l’arcano ieratico della prima imbibizione. Si osservi anche che il numero “9” è
il periodo gestativo del mammifero uomo e in cabala pitagorica si tenga presente
che esso numero è quello finale di ogni creazione manìfestativa fisica, cioè il
numero dei numeri che li comprende tutti, e si ricordi anche che nel corpo umano
non vi hanno né organi né membra in tale quantità omogenea, perciochè
considerasi numero assolutamente divino.
Secondo tale comparazione pitagorica peraltro, tutti gli organi o membra che
esistono in numero di uno sono - o possono essere - origine di creazione per
quanto Uno è Dio come legge prima o unico principio manifestativo. Da ciò si
conchiude che (esaminando l’uomo individuo nell’apparenza esteriore): organi riproducenti una funzione creatrice di
qualche specie, mentre quelli in numero di 2 hanno funzione esclusivamente
fisica cioè 2 mani, 2 gambe, 2 orecchie, 2 occhi. Epperò stabilito una volta per
tutte il giorno personalissimo di inizio coobatorio e il numero dei giorni dopo
i quali reiterare l’imbibizione, e cioè: praticando il 1°, il 10°, il 19°
e di seguito con questa arcana ciclica, va ora però ricercata l’ora esatta
di questa coobazione. Pertanto tornando a considerare il concepimento umano, va
osservato che tutta la funzione creativa, e specialissimamente l’istante
coitale, avvengono in una cavità ove il buio è assoluto. Per analogia allora
devi ricreare nell’operatività tua questa essenziale condizione, ché la luce o
la penombra distruggerebbero quei germi astrali che intendi invece sviluppare
per coobazione. Quest’ora poi dev’essere quella in cui la luna è massimamente
positiva nel cielo, considerando i tempi e le stagioni, e questo momento astrale
è, esattamente, un’ora prima dell’alba solare, quindi momento variabile nel
corso delle stagioni per tutta la pratica di questo primo separando lunare.
Nella pratica avviene che, estratto in quel
preciso istante il mercurio dalla sua miniera, e volendone esaltare i principii
acquei lunari, per esaltazione questo istante si cerca di far coincidere con
quello di esaltazione della luna macrocosmica cosicchè le due lune sono ambedue
in crescenza. Questo accorgimento potenzia i principii lunari del mercurio
ingerito volgendoli al positivo, cosa che non avverrebbe se l’ora, anziché
notturna, fosse scelta a capriccio.
Dunque, l’estrazione del mercurio avviene
nell’oscurità e nel silenzio più completi: il discepolo maschio dovrà accendere
il suo Eros pensando alla compagna ricorrendo alla fantasia immaginativa per
raggiungere l’apice, o con l’aiuto diretto di lei mediante partecipazione
attiva, comunque il mercurio per nessuna ragione andrà versato nella coppa
muliebre. Nel momento dell’orgasmo il discepolo dovrà sgombrare la sua mente da
tali immagini servite a produrre tale stato, fermamente pensando nell’istante
coitale allo scopo della pratica pronunciando al suo apice le parole:
Corpus Christi. Le parole Corpus
Christi che sono quelle della tradizione cattolica dette dal prete
celebrante al momento di comunicare il fedele sono usate per questa pratica
coobatoria a motivo dell’impregnazione loro di notevolissima forza astrale
purificatoria per l’atto stesso per il quale vengono pronunciate, comechè anche
per mantenere il discepolo nella rettitudine mentale necessaria acciocche la
pratica sia eseguita perfettamente. Le
5 alitazioni che il praticante effettua
sul mercurio sono in analogia col numero sacro 5 che pitagoricamente è
il numero dell’uomo divino o Cristo,
cioè Figlio di Dio Perfetto.
Osservanze obbligatorie per i discepoli
maschi e femmine: nella pratica coobatoria siccome il mercurio che estraesi
dalla miniera deve essere del tipo più puro possibile occorre conservare
perfetta continenza sessuale durante tutto il periodo di pratica e questo
intendesi in pensieri ed opere, ché anche l’atto mentale di concupiscenza
imprime nel mercurio stesso l’impronta della sua intenzione volitiva, cosa che
può portare ad un non perfetto stadio di separando soprattutto allo svilupparsi
di forme demoniache del tuo lunare come ti ho prima indicato. Ma castità
intendesi non profanazione per volgarizzazione dell’atto medesimo, anzi certi
atti con la compagna saranno ricreativi dell’equilibrio astrale necessario per
la giusta conduzione dell’opera; solo, per intenderci, sono da evitare le
mollezze veneree anche come pensieri e soprattuttto verso altre femmine
concupiti, e cioè per la conduzione giusta di questo fondamentale caposaldo
alchimico che tu effettuerai il rapporto senza però emettere il seme, operandone
cioè la ritenzione onde questo mercurio venga così concotto internamente
pervenendo ad una maggiore sua mercunializzazione per impregnazione dei principi
alchemici muliebri. Questo non raggiungimento dell’orgasmo intendesi valido sia per il
praticante uomo che per la donna.
[sta dicendo che la propria donna amata, può essere lo strumento per aumentare
la tensione nervosa del corpo lunare, ovvero dei nervi, e ciò lo si ottiene
anche semplicemente vestiti l’uno sopra l’altro, quindi sublimando la vertigine sessuale separandosi da essa
fissando la propria concentrazione altrove. Questo genera una grande energia, il
fuoco della shakti, che non va dispersa degenerando nella sessualità e con
l’orgasmo. SEMPRE CHE POI IL KREMMERZ NON INTENDA PER COMPAGNA LO STESSO CORPO
LUNARE ! ]. Al termine dell’anno separando può o non può esservi stata
grande manifestazione di questa parte lunare nei lunghi mesi imbibita per
impregnazione. Il Maestro al discepolo dirà quale grado di specificità essa ha
raggiunto e se può portare questo grado di separando alla sua completezza cioè
la formazione definitiva per coagulazione alchimica di questa sua Maria, ciò che
si ottiene con la pratica conclusiva di chiusura che ora darò; nel caso invece
che il discepolo non abbia un Maestro sopra di lui che ne controlli l’Opera
Alchimica, si dovrà condurre e regolare in base a queste avvertenze: segno certo
di un separando lunare più o meno completo è l’intensificarsi in alto grado del
sogno notturno, con comparsa di visioni premonitorie e vari fenomeni di
chiaroveggenza. Per di più esistono modificazioni fisiche esterne che danno
sicurezza dell’ottenuto separando. Queste sono:
•Aumento del peso corporeo, progressivamente
dall’inizio della pratica, cioè in media da 1 a 5 Kg.
•Schiarimento leggerissimo, ma evidente, del
colorito epidermico e aumento della fragilità
dei vasi sanguigni capillani periferici.
•Aumento del bisogno di riposo, sia diurno
che - più marcatamente - notturno.
•Fenomeni di sdoppiamento astrale dapprima
incontrollati e verificantisi durante lo stato onirico del praticante, nel senso
che molte volte si avrà un’uscita dal corpo in questo stato, e il discepolo avrà
coscienza di questo fenomeno nuovo che è molto diverso dal sogno abituale.
Questo sdoppiamento astrale e il successivo rientro nel corpo saturnio avvengono
all’inizio spontaneamente e sono collegati a certe fasi del ciclo lunare, ed è
indizio certo di inizio di separando lunare, paragonabile [sta scritto “paragonabile”] al fenomeno delle polluzioni notturne
che si ha nell’essere umano allorchè per sviluppo completo dell’apparato
riproduttivo si hanno occasionalmente delle perdite notturne del seme, quando
ancora non si è sviluppata una regolare vita sessuale come avverrà
successivamente [questa è la chiave, e
rivela l’uso analogico del simbolismo sessuale, un simbolismo che funge solo da
esempio !!!].
Questi indizi sono segni certi della giusta
condizione ottenuta perciocchè il discepolo può chiudere questa sua prima Opera
alchimica coagulando permanentemente ciò che ha faticosamente raggiunto. La chiusura si inizia esattamente una
lunazione completa dopo la fine del ciclo di separando e usando come materia
coobatoria lo stesso mercurio individuale come in precedenza, ma con l’aggiunta
del fermento femminile o Sale di Venere, per tutti e due i praticanti.
Questo fermento,
che alchimicamente è elemento ossidante e nella natura fisica umana è il liquido
preparante l’Eros muliebre, aggiungesi parimenti dal discepolo maschio o femmina
perché la formazione della Maria che è corpo passivo muliebre abbisogna per la
sua formazione del corrispettivo suo corroborante di eguale polarità che è
appunto, fisicamente, questo fermento o Sale di Venere. La coobazione conducesi
con queste modalità: si esegue una serie di operazioni quotidiane ed alla stessa
ora nella ciclica: 9 operazioni - 9 giorni di pausa - 6 operazioni - 6 giorni di
pausa - 3 operazioni - Chiusura del primo Magistero. [questo è un passo
volutamente criptato dal Kremmerz, SI LEGGA IL n.186]
A questo punto il mercurio dei praticanti è
divenuto mercurio filosofico. Per ciò che riguarda le avvertenze per la
conduzione di questa pratica di chiusura, vedi le regole che ti ho dato innanzi
per la pratica di separando relativamente all’ora di coobazione, ai digiuni e al
modo di condurre l’Opera, da solo o con la compagna. Questa istruzione di
chiusura è analoga come ciclica a quella che successivamente il discepolo farà,
ma come riflesso di essa e utilizzando lo stesso elemento coobatorio
precedentemente utilizzato con l’aggiunta del fermento muliebre.
Nel
caso però che il discepolo o
il Maestro ritenga non esservi stata comparsa certa del novello essere
lunare occorre ripetere completamente tutta la pratica ciclica annua sempre
iniziando dal momento precedentemente studiato. E così, nella pratica alchimica
avendosi creato più o meno perfettamente questo secondo corpo lunare, esso si
manifesta prepotentemente dapprima, come ti ho detto, con questi fenomeni
incontrollati di sdoppiamento, che cesseranno usando l’uso dei poteri della
Maria, in ogni sua manifestazione, e quindi non solo legati al fenomeno
sdoppiamento, diverranno per il discepolo cosa frequente ed abituale. Do qui un’avvertenza
che è un caposaldo della scienza magica: raggiunto lo sviluppo e la potestà di
certi poteri, impiegarli nelle pratiche quotidiane diventa d’obbligo, cioè
necessarissimo, perché le forze grandissime che sono state attivate vanno fatte
defluire dalla fonte di origine afflnchè non creino internamente all’organismo
del discepolo, che ne è il produttore, delle turbolenze pericolose e
squilibranti per egli stesso. Ora per spiegare questa arcana ciclica 9-6-3 e
quella che vedremo più avanti, 3-6-9, devo riportare l’attenzione del discepolo
ai concetti della cabala pitagorica assoluta comechè ai principi basilari della
matematica universale. I segni operativi matematici sono quattro: (+), (x), (-),
(:). Ma nella produzione effettiva delle cose per accrescimento solo i primi due
sono considerabili perché fattivi di ampliamento delle cose stesse, essendo
invece i due ultimi riduttivi per sottrazione e divisione.
Ora, tornando alla spiegazione quaternaria
della produzione fecondativa analoga a quella formula Iod-He-Vau-He, si
considera che il solo trinomio Iod-He-Vau è numero quantitativo minimo assoluto
di produzione creativa negli effetti fisici, dal che si ha che questo numero
sacro “3” che adombra la funzione essenziale creativa, devesi per produrre una
quantità fisica superiore, addizionare e moltiplicare.... per se stesso, ciò che
formula il trinomio riproduttivo assoluto 3-6-9, perché si ha che:
3 = quantità indicante il termine assoluto di
creazione
6 = 3+3 cioè si aggiunge il
1° termine positivo di accrescimento
assoluto (+)
9 = 3x3 cioè si aggiunge il 2° termine positivo di accrescimento assoluto (x)
Ecco quindi che la formola ciclica 3-6-9
partendo dal ternario divino assoluto è la formula minima riduttiva di
accrescimento di una qualsiasi quantità. Quindi i tempi coobatori alchemici
nell’ordine del processo formativo iperchimico dei corpi occulti in certi gradi
del Magistero, seguono questa ritmica universale di accrescimento massimo. Nella
fase invece di chiusura la ciclica è inversa cioè 9-6-3 ciò che è sempre analogo
ai concetti matematici assoluti pitagorici comeché ogni produzione delle cose
effettiva ha una fase di massima espansione per poi concentrarsi per
coagulaziene percorrendo via inversa alle precedenti, ciò che nella pratica
alchimica relativa a questa chiusura fa appunto cangiare la ciclica da 3-6-9 in
quella coagulatrice 9-6-3.
I giorni di pausa tra le coobazioni sono
analoghi ai tempi delle fasi istesse e cioè 3-6-9, e questo sempre in relazione
agli enunciati assoluti pitagorici relativi al bipolarismo della materia;
cosicchè in sintesi queste teorie matematiche universali rivelano che ogni cosa
creata è soggetta ad un bipolarismo accrescitivo-decrescitivo, analogo ma
opposto, la stessa legge fondamentale che si dispiega in ogni coppia di opposti:
vita-morte, caldo-freddo, bianco-nero, e così via.
Ora, venendo alla pratica alchemica, se per
la teoria pitagorica abbisogna il separando di un suo sviluppo nella ciclica
3-6-9 è chiaro che tra questi tempi alchemici ci deve essere una pausa, ed essa
pausa, per la legge pitagorica dell’analogia dei contrarii, deve essere appunto
di pari durata del ciclo precedente, essendo tale pausa la parte decrescente
dell’istesso ciclo crescente. Questa è la spiegazione pitagorica; nella pratica
questa coobazione ciclica ha per suoi effetti di coagulare definitivamente il
corpo lunare che si è nei vari mesi formato, cioè di scinderlo per distaccamento
dal più grave saturnio, ciò che fa della Maria corpo distaccato e distaccabile
dal satumio, e di conformazione sua specifica ben spiccata. Cioè l’arcana
ciclica 9-6-3 ha portato al massimo grado di esaltazione il corpo lunare, che è
pronto a questo stadio ad essere imbibito con altra cicicità per trasmutare
alchimicamente nel superiore mercuriale.
Alchimicamente la formola accrescitiva
traducesi: accresci (+) e moltiplica (x) il tuo Mercurio (3) per portarlo alla
perfezione perfetta; quindi in questo ordine: 3-6-9. Per la coagulazione
l’opposto, cioè 9-6-3 che vuoi dire: moltiplica accrescendo il tuo Mercurio per
portarlo alla perfezione perfetta. Mi rimane ora da parlare del regime del fuoco
con cui otterrai cottura perfetta nelle fasi di questo primo separando.
Considera che la Terra è soggetta di mese in mese a condizioni climatologiche
diversissime sotto tutti gli aspetti. Ma ciò che devi coobare in questo primo
separando è un mercurio che abbisogna di un calore costante purchè sia la
temperatura esterna relativa alle condizioni climatiche. E allora: il segreto
sta nel mantenere il calore interno coobatorio allo stesso grado specifico
durante tutto il separando; e questo può essere ottenuto in un modo solo, cioè
variando proporzionalmente il grado calorico dei cibi ingeriti e questo in
maniera inversamente proporzionale alla temperatura climatica. Cioè per
chiarificare questo piccolo arcano:
•In primavera: cibi a medio coefficiente
calorico; frutta, verdura in normale quantità; bevande acqua o latte, escluso
gli alcoolici di qualsiasi tipo; carni bianche e rosse in eguale proporzione.
•In estate: cibi a basso coefficiente
calorico; verdura e frutta in abbondante quantità, carni esclusivamente bianche,
pasti leggeri e liquidi in grande quantità.
•In autunno: come in primavera.
•In inverno: cibi ad alto contenuto calorico,
frutta secca, carni rosse, bevande a piacere compreso vino rosso, composte
vegetali e qualche dolciume di preferenza del discepolo
Nella pratica di chiusura di questo primo
separando, invece, occorre mantenere questo regime del fuoco rigorosamente
costante per tutta la lunazione. Per ottenere ciò devesi assumere per tutta la
pratica la esatta quantità e qualità di cibo determinata una volta per tutte in
relazione alla dieta preferita del discepolo ma strettamente legata al periodo
stagionale entro cui questa chiusura evolvesi, cosiccbè per esempio se essa
chiusura cade nel periodo estivo si dovrà consumare un tipo di pasto relativo
alle condizioni climatiche stagionali, come dalla tabella riassuntiva sopra
riportata. Questo regime del fuoco devesi osservare il più strettamente
possibile onde pervenire alle migliori condizioni organiche per la perfetta
conformazione del corpo sottile che si va a formare.
186) Accenno ora, riprendendo l’argomento alchimico
trattato nel paragrafo precedente, alla ricetta produttiva dell’ulteriore
separando che precede l’avvento del Cristo Glorioso. Dunque, le ripetute
coobazioni hanno modificato nel discepolo la sua chimica occulta, fino alla
comparsa di un Sole notturno, per la cui allegoria intendesi un inizio di poteri
lunari come chiaroveggenza, pecognizione e vari altri, tenendo anche come
riferimento l’intensificarsi del sogno notturno, in qualità e continuità più o
meno accentuata di coscienza. Tutta la
psiche del praticante alchimista
viene rafforzata nella sua parte lunare, ma questo inizio di separando non è
suscettibile di cambiamento se non viene aggiunto un secondo elemento che fissa,
che coagula il lunare per renderlo immutevole nel suo aspetto. Questo
secondo elemento è un fermento, parola scelta con perfetta cognizione del suo
significato, che moltiplica proporzionalmente il corpo lunare per separarlo -
più o meno - dal più interno Ibi. Questa la pratica: al termine delle coobazioni
individuali in cui l’uomo e la donna hanno praticato ognuno con il proprio
mercurio in ciclo novenario, e dopo aver concluso positivamente la ciclica di
chiusura, dal segno di Ariete si inizia la fissazione con questo Sale di Venere
mediante la ciclica 3-6-9. Questo fermento è prodotto dall’attività di Eros - e
qui si entra appieno nel secondo grado di separando o secondo Magisterio - come
rugiada femminile o corrosivo venereo, che in natura serve a spegnere l’ardore
acqueo marziale del maschio. Aggiunto in piccola dose al mercurio bianco e a
quello rosso si ingerisce in ora notturna, osservando sempre il digiuno
alchemico come in precedenza. Si ottiene così un Mercurio maggiorato.
Ecco
che dal segno di Ariete questo stato mercuriale comincia a coagularsi nel
discepolo, ed ecco che comincia il secondo anno alchimico, dove i segni
astrologici indicano al discepolo l’uso retto della conduzione di questo
separando. [che stia
parlando di un distillato di piante offcinali?]
187) Questa ciclica 3-6-9 come
precedentemente spiegato ha per suoi effetti la formazione di un primo embrione
mercuriale, cioè per usare una analogia con la cattolica tradizione cristiana,
la Maria vergine è stata impregnata divinamente dall’Essenza del Primo Ente o
Padre, il cui Figlio ora svilupperà nel suo grembo. Il dogma della verginità di
Maria simboleggia alchinicamente l’impregnazione personalissima - cioè senza
concorso altrui - che il discepolo fa del mercurio nel suo... grembo, cioè il
Padre (volontà del praticanto o corpo solare) impregna Maria immacolata (corpo
lunare) che partorisce dopo gestazione alchimica il suo Cristo o Gesù bambino
che si svilupperà successivamente nel tipo completo mercuriale. La gestazione
alchimica siccome è astrale, è quindi il perfetto contrario di quella fisica
umana e cioè dura per 6 mesi di pratica (6 = 9 rovesciato). Riassumesi perciò la
pratica in queste serie di operazioni 3-6-9 (con intervallo di numeri di giorni
eguale a quello di pratica, e cioè
3-6-9), in cui l’operante accende il suo Eros
per attività di coppia o, nel caso individuale e utilizzando in questo caso per
produrre l’amalgama alchemico il mercurio rosso di una praticante di pari grado,
(conservato alla temperatura di 0° gradi centigradi e, per la donna,
utilizzando similmente il mercurio bianco di un praticante maschio di grado
uguale), opera al meglio che può,
senza però estrarre il mercurio, se non nell’ultimo giorno dei cicli in cui
effetturà la vera e propria imbibizione, ché precedentemente questo mercurio non
deve essere quello grezzo di minera, ma per così dire “raffinato” dall’arcana
cozione con i tempi 3-6-9; cioè nei giorni precedenti l’Operazione, quando Eros
sta per estrarre questo mercurio, occorre in “ultimo stadio”, quando è quasi
all’imbocco della miniera, frenarne l’uscita facendo necessaria pressione
all’inizio della verga magica (che è anche Verga di Mosè o verga dei miracoli),
con ferma volontà di fare questo mercurio risalire lungo la galleria di
estrazione. Né basta, che il mercurio bisogna portare “piu su di grado acciocché
subisca in certa misura l’influenza del solare per esserne da lui raffinato.
Il giorno precedente la coobazione, come ti
ho detto al n. 185, il discepolo deve osservare un digiuno rituario
in cui consumerà due soli pasti modesti esclusivamente composti da cibi
vegetali. Come bevande permesse solo quelle non alcooliche, ma è preferibile
consumare latte durante tutta la giornata. 6 ore prima della pratica il
discepolo prenderà un bagno purificatorio con acqua e sale, poi decotto rituario
di purificazione interna costituito da (a scelta): celidonia, ligustro, robinia,
tarassaco, vulneraria. Dopo di questo, digiuno assoluto fino all’imbibizione e
per le 6 ore successive, comprendo in questo divieto anche bevande seppure in
modestissima quantità. Il momento coobatorio è un’ora esatta prima dell’alba.
Per quanto riguarda il regime del fuoco interno alchimico, da questa fase
mercuriale compresa in poi, non occorre più osservarlo, servendo questo in
effetti esclusivamente nel primo stadio del Magisterio che attiene al separando
lunare. Infatti il mercurio non abbisogna per la trasmutazione alchimica di un
calore esterno alla sua natura, comechè invece è necessarissimo per il lunare
che astralmente è più umido e freddo e quindi necessita di un calore esterno di
cottura, cosa che si ottiene mediante l’alimentazione particolare che ti ho
dispiegato al n. 185.
188) Prima di spiegare
la fase ultima di questo separando mercuriale accenno alla possibilità di
ottenere un coagulando specifico e di pari grado usando però un diverso amalgama
fllosofale più mordente nella sua acidulazione che vien usato da certi
alchimisti per una lunazione (o reiterando) e in cui è inserito un secondo
fermento muliebre di cui la Tradizione dice che:
“da due lune prendine l’esatta metà, aggiungila ad una luna, per una lunazione,
esaltala nel massimo grado, calcifica e acidifìca il tutto aggiungendolo al
mercurio bianco”. Cioè: quando avrai ottenuto nelle tue mani questo fermento
che chiamasi “sale lunare”, calcificalo e acidificalo completandolo poi col
mercurio bianco formando il miscuglio filosofico finale.
189)
Questo
nuovo amalgama che chiamasi ALCAEST puoi usare nel modo consueto ma comunque
tenendo il fuoco (fuoco interno di alimentazione) allo stesso
grado
per tutta la lunazione, ché regime diverso potrebbe alterarne le finalità. Ma
per normale gestazione di questa Maria preferiscasi l’amalgama precedente se il
Maestro non ravvisa segno certo precoce mercuriale, nel qual caso questo ALCAEST
possasi usare senza pericolo di errore. I 6 mesi di impregnazione hanno formato
questo novello corpo dal l° corpo: ciò è completo per il primo grado di questo
separando.
190) - Questo ALCAEST permette di
ottenere - ma in tempi brevissimi -
lo stesso grado di
separando; Questa parola A.L.C.A.E.S.T. deriva dalla corruzione latina della
parola ebraica primitiva indicante tutta l’operazione:
A.
(aleph) fissazione dei nodi lunari nel plasma di mercurio.
L. (lamed)
“solve e coagula”, l’operazione di coobazione.
C.
(caph) la forza sprigionantesi dal mercurio grezzo.
A.
(alepb) la seconda fissazione.
E.
(he) stato alchemico passivo.
S.
(shin) acidificazione col fuoco solare o aggiunta dell’aceto filosofico.
T.
(tau) passaggio dallo stato lunare a quello mercuriale.
191) Usa questo Alcaest
per una lunazione se vuoi non fare la coobazione prima semestrale, per un altra
lunazione se vuoi fare a meno anche della seconda e per una terza se attendi
all’ultimo raggiungimento mercuriale e con ciò avrai condotto perfettamente il
tuo separando. Fai questo nella ciclica 3-6-9 con pausa analoga di 3-6-9 ed
usando le avvertenze che ho dato pel normale separando ma usando un regime del
fuoco più blando e la stessa continenza; prima e dopo l’assunzione di questo
Alcaest devi osservare 4 ore di digiuno completo, bevande escluse, senza altre
avvertenze riguardanti cibi particolari o regime del fuoco.
192) Se usi questo
Alcaest nelle tre lunazioni senza averne attitudine organica può la tua Maria
partorire con dolore suo figlio, ciò che significasi che potrai avere effetti
perfettamente contrari a ciò che ti aspetti: ché il tuo mercurio troppo
acidulato potrebbe morire nel ventre di sua madre producendo questo aborto
alchimico che non è cosa leggera ne da poco, e che necessarissimamente
porterebbe a certi deperimenti organici del tuo essere e trasmutarne
permanentemente l’astralità, vedi quindi di procedere con oculatezza e con
pazienza e non forzare la natura troppo oltre il suo grado. Sappi anche che
aborto di tal tipo preclude in effetto e per sempre l’opera tua alchemica, cbe
torneresti subitaneamente da dove sei partito e anche più giù e ti serva perciò
di esempio la leggenda di Icaro. Questo è il pericolo della pratica. Questo
Alcaest, discepolo, voglio spiegarti dettagliatamente perché può avere grande
importanza nella via tua alchemica, se puoi per attitudine organica resistere al
violento scomponimento mercuriale che esso induce nei tuoi corpi sottili; i
componenti della formula alchimica che io ti ho accennato al paragrafo 188
usando la frase occulta che la tradizione tramanda, ora ti svelo
chiarissimamente nella loro adattazione pratica operativa, onde tu non possa
avere dubbio alcuno. L’esatta metà di due lune di cui parla la formula arcaica
corrisponde, come ti ho detto, a quella essenza muliebre che chiamasi
ovulazione, e poca parte di esso fluido dovrai perciò unire al mercurio rosso
già estratto nell’ultimo ciclo (questa quantità di mercurio rosso è quella
massimamente prelevabile dalla donna praticante per tutti i giorni del ciclo),
ed entrambi i fluidi dovrai unire in un piccolo vaso di vetro a chiusura
ermetica che esporrai alla luce dell’astro notturno per una lunazione completa,
badando scrupolosamente che il composto alchimico non venga bagnato minimamente
dai raggi solari; questa esposizione alla luna corrisponde alla massima
esaltazione di cui parla la formula che ti ho già dato.
Il secondo fermento (lunare) vaglialo col
vaglio della tua sapienza acciocchè nessun minerale estrai dalla miniera lavato
dalle scorie, ma questo non ti sia di ostacolo che la parte incorruttibile del
minerale non può per l’appunto subire corruzione, né pensare che una sola parte
non basti all’opera tua che questi minerali sono nel loro stadio di seme
metallico e come il seme dell’oro è solare e perfetto così perfetto è anche il
seme d’argentoe di mercurio, né lo puoi trovare fuori dal tuo corpo migliore,
perciò conduci la pratica con fede, sapienza e volontà realizzatrice e in breve
tempo farai Opera perfetta. Quando avrai ottenuto il composto filosofico ormai
esaltato nei suoi componenti alchimici dovrai calcinare per riscaldamento del
vaso dischiuso, a fuoco vivo; indi unisci il composto al mercurio bianco. Come
ti ho detto, puoi utilizzare questo Alcaest per tre lunazioni, e questo già ti
svincola da tutta la lunga pratica mercuriale, ma se per tua ottimissima
resistenza organica puoi sostenere la rapidissima scomposizione mercuriale che
induce l’uso dell’Alcaest, puoi con questa formula arrivare ad ottenere Ibi
completo e perfetto, terminata la pratica con questo Alcaest puoi, se hai
ottenuto perfetto separando e ciò lo potrai constatare dalla specifica
fenomenologia di cui ti parlerò, puoi dicevo passare direttamente alla pratica
del Grande Arcano senza fare ulteriori cicli intermedi. Allora, discepolo, per
far questo, devi usare l’amalgama Alcaest nella ciclica 3-6-9 come ti ho già
dispiegato e rispettando sempre le altre avvertenze che ti ho dato per questa
fase; dopo i tre mesi se, ripeto, puoi sostenere questo impatto violento di
scomposizione mercuriale, ovvero se non sia comparsa fenomenologia negativa
(come distacchi astrali incoscienti, patologie nervose o altri gravi squilibri
fisici) puoi andare avanti con l’istessa formula nella ciclica 3-6-9 con pausa
analoga, cioè sempre di 3-6-9, reiterando così fino ad avere conseguimento
specifico che attesta la creazione di Ibi perfetto. Questa pratica dell’Alcaest
non puoi fare, però, se non hai compagno di pari grado che ti fornisca gli
elementi filosofici necessari, ché essi elementi in questa via particolarissima
non possasi sostituire con altri elementi tratti dal tuo stesso corpo, come
invece è possibile per altre pratiche. Epperò, discepolo, vi è una via parimenti
riduttiva, analogamente a quella che ti ho or ora dispiegata, e che puoi fare
singolarmente con gli elementi del mercurio bianco o rosso, anche questa via
cHiamasi Alcaest essendo particolarmente accelerativa dello scomponinento
mercuriale seppur in grado minore della precedente, ossia ti porta al separando
mercuriale perfetto anche se in tempi più lunghi. Allora discepolo, pratica
nella ciclica 3-6-9 con essi elementi portando avanti questa pratica senza
ulteriori avvertenze e fino a che non vedrai comparire segno per segno la
fenomenologia progressiva mercuriale di cui ti parlo in questa trattazione e
fino al conseguimento dell’Ibi perfetto o volante.
193) Prima di ritornare
al separando mercuriale voglio ora dirti dei segni che avrai: il segno perfetto
che ti indica il compimento raggiunto del separando mercuriale lo do più avanti
ma ti posso dire che come sei entrato appena di poco in questo secondo
magistero, parte del tuo essere antico torna come lampo improvviso alla tua
mente e a ciò devi essere preparato: nel paragrafo prossimo ti dispiegherò il
mistero dell’agonia della morte, ricordo più terribile che andrai ad affrontare,
qui aggiungo soltanto che certe visioni che ti verranno alla mente durante lo
stato di veglia riguardano le tue precedenti comparse su questa terra e le
vedrai passare come immagini di cinematografo davanti ai tuoi occhi
cerca di ritenerne o, meglio, di fissarne il ricordo, che ciò ti aiuta a
ripulire il tuo novello essere dalle scorie morte prodotte dalla trasmutazione
defla tua Opera alchemica. Queste visioni comunque, discepolo, possono o non
possono comparirti, e ciò intieramente dipende dal grado di oro tuo alchimico,
comunque anche se questo segno così evidente non avviene, vedrai lo stesso
modificarsi il tuo carattere, e soprattutto nelle reazioni più istintive, che
sono lo specchio occulto del tuo essere antico.
194) Tra queste immagini,
discepolo, tra visioni e ricordi che più hanno lasciato traccia nel tuo essere,
quelli dolorosi sono i primi che vedrai e dovrai superarne l’angoscia, tra
questi, poi, un giorno verrà il ricordo dei tuoi ultimi istanti di vita e quel
tuo passaggio nel mondo ascoso dove sei rimasto fino al tuo novello ritorno; se
questa tua morte è stata per trauma il ricordarne l’esperienza ti assalirà come
larva negativa e questo impatto potresti non reggere nella sua brutalità, ma
pensa che la causa delle cause, Ea, ha disposto e ordinato il creato attraverso
una forma di Giustizia insondabile dall’individuo umano, comechè anche il male
subito diviene necessario passaggio affinchè il dolore rinnovelli e trasmuti
l’essere per la completezza sua individua.
L’agonia della morte, che sia protratta lungamente per penosa malattia, o sia improvvisa e fulminea come lampo aereo, è momento di concentrazione astrale personale cioè avviene che tutte le impregnazioni a cui è stato sottoposto l’essere nella sua vita terrena, si sommano a quelle già contenute nell’Io assoluto dell’individuo e ciò avviene subitaneamente; ecco dispiegato perché un uomo quando muore rivede improvvisamente tutte le opere e le tribolazioni della vita sua, perché queste immagini dal suo lunare ove sono state impresse, passano al nucleo solare attraverso la mediazione del mercuriale nella cui parte inferiore è la coscienza più alta individua, dimodochè se ne ha presenza reale. Non turbarti quindi, discepolo, per queste immagini e considera che ad ogni tua trasmutazione sarai sempre più nella tua completezza individua e che questo ascenso che persegui con punta del cuore e bontà dell’animo nei tuoi rapporti con gli altri, questo ascenso ti dico che un giorno non lontano avrai e vi giungerai prima di quanto tu non credere possa.
195) Dopo aver spiegato
l’Alcaest e i segni che avrai del separando lunare, tornando ora al paragrafo
187, indico i tempi astrologici a seguirsi per questa operazione di separando;
dalla costellazione di Ariete si inizia -
in orario notturno - seguendo la ciclica precedentemente svelata, 3-6-9, con intervallo sempre analogico come
teoricamente spiegato al paragrafo 185:
Ariete - dall’1.30 alle 2.30
Toro - dalle 2.00 alle 3.00
Gemini - dalle 2.00 alle 3.00
Cancro - dalle 3.00 alle 4.00
Leone - dalle 3.00 alle 4.00
Vergine - dalle 5.00 alle 6.00
Queste prime 6 costellazioni rappresentano lo
sviluppo del bambino Gesù nel ventre della Maria immacolata; ma il vero avvento
del Cristo glorioso avviene nell’ultima fase di separando, e cioè partendo dalla
costellazione di Bilancia.
Cosi si conduce la pratica: ogni 15 giorni si
effettua una coobazione con gli elementi Sale di Marte
+ Sale di Venere + mercurio
bianco + mercurio rosso. L’orario di questa
pratica è notturno, dall’ 1.30 alle 2.30 in Sagittario, l’ultima fase di questo
ulteriore separando è per tutto il mese con la formula finale:
uomo: fermento maschile
+ mercurio rosso
donna: fermento femminile
+ mercurio bianco
Per la corretta conduzione di queste pratiche
valgono le regole di alimentazione che ti ho dato al paragrafo 187, e parimenti
queste due fasi puoi condurre in coppia o individualmente, sia tu discepolo
maschio o femmina; in questo caso abbisognati dell’elemento che non hai di un
praticante alchimico di grado eguale attuo sviluppato. Alchimicamente questi
amalgami mercuniali così dispiegasi. Nella prima fase di impregnazione della
Maria, cioè durante i 6 mesi preparativi alla nascita del Cristo, la formula
coobatoria che è: mercurio bianco +
mercurio rosso + fermento di Venere.
Nella cattolica
simbologia i due mercurii rappresentano l’impregnazione divina che subisce la
Maria vergine, essendo il mercurio bianco lo “spirito santo” o elemento igneo
divino fecondante, e il mercurio rosso il succo del grembo di Maria che viene
dallo spirito santo impregnato. Il fermento (o sale) è il nutrimento interno
del bambino Gesù durante la gravidanza di Maria sua madre ed esso fermento è la
sublimazione dell’ardore vergineo di Lei verso il Dio padre che per mezzo dello
Spirito Santo produce questa impregnazione.
[COSì
SI HA LA CHIAVE DEL MERCURIO BIANCO, DEL MERCURIO ROSSO E DEL SALE DI VENERE
OVVERO: SPIRITO DIVINO CIOE’ AKASHA CHE DISCENDE NEL SANGUE
DELL’OPERATORE COSì ALIMENTANDO ETERICAMENTE IL BAMBINO SOLARE]
ß
VEDI INOLTRE LA NOTA NELLA PARENTESI SUCCESSIVA
Al termine dei 6 mesi rappresentanti lo
sviluppo del Bambino Gesù, la coobazione si fa aggiungendo agli elementi
precedenti il fermento di Marte cioè: bianco+rosso+Venere+Marte.
Teologicamente così spiegasi questo amalgama filosofico: a questo punto della
pratica alchimica il “Cristo” nasce e, nella simbologia cattolica, questo
bambino viene posto tra un bue e un asino che alchimicamente rappresentano i due
elementi di fuoco opposto occorrenti al nutrimenti del Gesù appena nato, cioè il
bue simbolo dell’elemento acqueo è il mercurio rosso, l’asino o elemento igneo è
il mercurio bianco. Ma il bambinello è nutrito anche dall’amore che lega Maria a
Giuseppe suo sposo e
alchimicamente questo amore di Maria è il fermento di Venere, quello di
Giuseppe, in corrispondenza, è il fermento di Marte.
Nell’ultima fase, invece, il nutrimento per
l’uomo è: Sale di Marte + mercurio rosso. Per la donna: Sale di
Venere + mercurio bianco, cioè la
crescita e sviluppo di questo “Cristo” ottienesi mediante coobazione con
l’elemento di natura opposta (che riuniflca in uno le due nature
maschio e femmina).
196) La spiegazione
della cicicità coobatoria nella 2° fase di separando è intieramente jeratica e
te ne dispiego il mistero con la cabala pitagorica, come ho fatto
precedentemente per la ciclica 3-6-9. Allora, ricorda che questo numero 3 è il
Divino Realizzatore di ogni esistenza cioè la formola creativa assoluta, su
tutti i piani e su tutte le forme: Padre, Figlio e Spirito Santo; Iod, He, Vau;
uomo padre, donna madre, bimbo figlio.
Vedi discepolo che questo semplicissimo e
allo stesso tempo insondabile Mistero è l’arcano realizzatore universo, ciò che
da anche il secreto del moto perpetuo, il numero primo realizzatore di se stesso
nell’ordine della creazione di tutte le cose; ora ricorda che il numero assoluto
dell’Uomo perfetto è il 5
- analogo al pentagramma sacro -, e ricorda che nelle teorie matematiche
pure il segno moltiplicativo “X” è il più potente segno di riproduzione delle
cose per accrescimento. Ora trasponi questa ideazione alla parte finale del l°
separando di mercurio, in cui cioè il bimbo Gesù esce dal ventre di sua madre
Maria e deve diventare uomo completo, cioè Cristo che attende al Regno dei
Cieli. Combina tra di loro i due numeri sacri che ti ho dispiegato, o discepolo,
e otterrai l’arcana ciclica che fa di questo Gesù il Cristo adulto, cioè:
3x5= 15.
197) Analogamente al
precedente separando lunare, anche in questo mercuriale devesi chiudere l’intera
ciclica mediante un’ultima cottura del mercurio che lo stabilizza mediante
fissazione. Cioè, terminato l’anno astrologico in Sagittario (oppure dove si è
arrivati reiterando), dopo una lunazione completa si opera una chiusura con la
ciclica 3-6-9 dispiegantesi così: nei giorni di pratica si opera una coobazione
col primo amalgama filosofico usato nel mercurio (cioè bianco
+
rosso + sale di Venere), e a
distanza di 24 ore una dall’altra; i giorni di intervallo tra i periodi
coobatoni sono 9 e 6, praticando cioè la chiusura in questo modo.
9 coobazioni - 9 giorni di pausa - 6
coobazioni - 6 giorni di pausa - 3
coobazioni - stabilizzazione completa del mercurio.
Per la conduzione di questa pratica valgono
le stesse regole che ti ho dato al paragrafo 185, escluso come ti ho già detto
la regola del regime del fuoco interno che è valida solo nel separando lunare.
Anche qui si opera in coppia o separatamente con gli elementi mancanti
assimilati da un discepolo praticante di pari grado.
Una ciclica completa, cioè una lunazione,
dovrebbe chiudere intieramente questo separando, portando alla
mercurializzazione del mercurio, cioè alla sua definitiva polanizzazione; la
riuscita completa però è strettamente dipendente dal grado di oro alchemico del
discepolo, onde per cui si può reiterare la chiusura fino al definitivo
separando completo del mercurio, intervallando queste chiusure con una lunazione
completa ogni volta. Se viene operata questa reiterazione, nel mese di pausa il
discepolo dovrà osservare castità assoluta o, come ti ho detto prima al
paragrafo 185, essere intelligentemente casto, cioè
alla maniera alchimica. Ecco che ora questo Cristo ormai divenuto adulto, cioè
alchemicamente mercurio stabilizzato, deve iniziare la sue vera e propria vita
come “Cristo” annunziante il “Regno dei Cieli”, re divino sulla terra prima di
concludere la missione sua con la passione, la morte e la resurrezione che lo
riportano in seno al “Dio Padre”.
Teologicamente questo passo importante di
separando mercuriale è simboleggiato da quel battesimo di Gesù compiuto nel 30°
anno della sua vita terrena, e che nei misteri più profondi del cristianesimo
cattolico rappresenta la discesa dello Spirito Santo purificatore del peccato
originale. Ma, sempre seguendo la cattolica simbologia, ricordati discepolo di
come viene impartito questo importante sacramento, e cioè con acqua e sale che
rappresentano l’amalgama alchimico necessario acciocchè lo “spirito santo”
discenda in effetti nel corpo del battezzando.
Nella pratica alchimica questo sale -
elemento di natura solare - aggiunto all’amalgama dei due mercurii fa ottenere
il battesimo del Cristo-mercurio, cioè la sua salazione alchimica che,
impregnandone astralmente la natura mercuriale, ne provoca la definitiva
fissazione o stabilizzazione. Questa pratica, discepolo, puoi fare se hai
operato con successo la chiusura precedente, e cioè se sono comparsi i segni
certi del conseguimento di questo grado di magisterio mercuriale.
I segni che attestano la perfetta conduzione della chiusura sono questi che ti indico, oltre quelli che assolutamente devi avere conseguito precedentemente:
Aumento costante della temperatura corporea
che si innalza di un grado circa rispetto a quella normale.
•Sensazione inconfondibile di maggiore
attività cerebrale, come facoltà di comprendere cose di ordine normale o magico
finora non comprendibili; maggiore intelligenza in senso generale.
•Riduzione delle ore di sonno notturno.
Se uno o più di questi segni hai ottenuto,
puoi passare al battesimo mercuriale, altrimenti reiteri, come ti ho detto,
questa chiusura fino alla comparsa della specifica fenomenologia indicata.
La pratica alchimica di questo battesimo del
“Cristo” devi condurre in questo modo, operando una ciclica coobatoria legata
alle fasi 3-6-9 in cui cioè con i due mercurii effettui la coobazione l’ultimo
giorno di ogni fase, cioè il
3° il 6° ed il 9°; l’intervallo tra ogni fase è uguale al
numero dei giorni della fase precedente. Il momento in cui dovrai effettuare la
coobazione è esattamente un’ora prima dell’alba. Teologicamente questa pratica
così dispiegasi:
•Il
mercurio bianco essendo la figura del Giovanni Battista cioè prototipo
dell’elemento igneo purificatore battezzante.
•Il mercurio rosso rappresentando il Giordano
cioè il flusso periodico il cui liquido è l’elemento basico ossidante questo
amalgama.
Questa coobazione se hai condotto giustamente
ovvero se ha prodotto in effetti la discesa dello
“spirito santo”, puoi verificare attraverso la comparsa di segni specifici
di questo grado mercuriale; questi segni riassumesi in una profonda comprensione
e compenetrazione dell’Opera alchimica, comechè anche in assenza del Maestro
iniziatore o di istruzioni scritte specifiche, tu discepolo comprenderai per
conoscenza intima, che diversamente non possasi dire, i misteri più profondi e
ascosi della Grande Opera Alchemica. Questo si ha perché il battesimo che
simbologicamente toglie dal battezzando il peccato umano originale, fisicamente
ottenere fa una speciale raffinazione mercuriale per la quale il praticante
alchimista ha delle precise folgorazioni psichiche per ciò che concerne la
comprensione occulta universa e specificamente riguardo alle pratiche alchimiche
già fatte e a quelle successive ciò che lo porta direttamente alla comprensione
del Grande Arcano della Pietra Fiosofale.
E questo segno il discepolo avrà
nettissimamente, seppure giorno per giorno, durante la pratica, e si aprirà alla
sua mente un campo nuovo di investigazione e comprensione diretta delle cose che
ti ho menzionato. Come nella chiusura precedente, anche in questa fase del
battesimo mercuriale se tu discepolo non hai ottenuto quanto io ti ho detto,
devi ripetere questa fase alchemica, di seguito fino al successo completo,
valendo anche qui (per la pratica e le reiterazioni) le istesse regole che ti ho
dato ai paragrafi 185 e 187, sia per il digiuno che per l’alimentazione e per la
conduzione della pratica in coppia o individualmente.
Quando sei pervenuto perfettamente a questo
grado di Magistero, ora che il tuo Cristo si è purificato dal peccato primigenio
(le scorie), abbisogna di effettuare un ulteriore fase alchemica che chiamasi
“quarantena mercuriale”. Ricorda nella simbologia cattolica che Cristo dopo il
battesimo del Giordano si ritira per tale periodo di 40 giorni nel deserto per
subire le prove iniziatiche che devono definitivamente renderlo perfetto per
l’opera sua futura, sconfiggendo cioè le ultime tentazioni della natura umana
infèriore, ciò che fa del Cristo il perfetto Figlio di Dio consimile al Padre
celeste.
Ecco che allora, discepolo, tu devi condurre
questa pratica: iniziando da dove finisci con la precedente operazione di
battesimo, devi effettuare un ciclo alchimico di 40 giorni in cui fai la
coobazione secondo questo schema: 1 (pratica), 1 (pausa), 1 (pr.), 3 (pausa), 3
(pr.), 6 (p.), 6 (pr.), 9 (p.), 9 (pr.), ciò che
assomma a 40 giorni completi.
L’uomo effettuerà la coobazione esattamente
un’ora prima dell’alba con l’amalgama: mercurio bianco. La donna userà invece al
posto del mercurio bianco il proprio mercurio rosso. Quindi, analogamente al
ritiro nel deserto di Gesù, questa pratica è fase che devi condurre
individualmente, sia tu discepolo uomo o donna. Questa quarantena ha per effetto
fisico di rendere ancora più indipendente il corpo mercuriale da quello lunare,
prima di passare alla nutrizione del Cristo regnante in terra, come vedremo più
avanti.
La coobazione col proprio mercurio
+
il Sale ammonio è teologicamente spiegabile col nutrimento del Cristo nel
deserto, E CHE il Cristo non avendo con sé cibo di nessuna specie deve trovare
fonte di sostentamento nel proprio corpo stesso, cioè il mercurio si deve cibare
del mercurio. Ma la narrazione evangelica dice anche che “Cristo veniva nutrito
dagli angeli con pane e miele, ecco che allora al mercurio deve essere aggiunto
il secondo elemento alchimico, o Sale
Ammonio (il miele).
[!!!
DAT ROSAE MIEL APIBUS !!!]
[SI
DEVE NOTARE CHE GLI ALCHIMISTI INDICANO LA RUGIADA DEL MATTINO COME UNO DEI PIU’
POTENTI CONDENSATORI NATURALI DI AKASHA O TELESMA, E CHE ESSA SI POSA SUI CAMPI,
CIOE’ SUI FIORI COSI’ DEPOSITANDOSI SUL NETTARE DEI FIORI, E CHE LE API
ELABORANO TALE NETTARE RENDENDOLO MIELE]
[DI
COSA SONO COMPOSTI I QUATTRO FIUMI CHE SGORGANO DALL’EDEN? SONO COMPOSTI DI
ACQUA, VINO, MIELE E LATTE SONO QUESTI I QUATTRO FLUIDI TERRESTRI CHE ATTIRANO I
QUATTRO FLUIDI CELESTI CORRISPONDENTI !!! ]
Durante la quarantena, discepolo, ti nutrirai
del minimo indispensabile con una dieta esclusivamente vegetariana e bevendo
acqua o latte nella quantità che vuoi.
Il segno che dovrai avere al termine di questo ciclo è, nella sua
fenomenologia appariscente, del tutto psichico. Cioè come il battesimo ti
apporta la comprensione sapienziale degli arcani alchimici ad un grado del tutto
nuovo, cosi la quarantena entrare ti fa nettissimamente in un altro piano di
coscienza, soprattutto nei riguardi della tua vita in relazione ai rapporti con
gli altri.
Otterrai similmente la disvelazione di certi
arcani divini relativi al piano delle cause umano, e uno di quelli più
importanti che posso dirti è la comprensione del mistero del bene e del male nei
riguardi della loro necessaria reciprocità per antagonismo (ma sempre per
l’evoluzione dell’umanità cioè per il fine ultimo di bene).
Vedi, discepolo, che a questo stadio gli effetti più
facilmente riscontrabili in te praticante
alchimico sono di natura psichica, non perché nell’occulto tuo astrale non
avvenga trasmutazione profonda, ma anzi proprio in virtù di questa viene a
cangiare la coscienza tua individua, che è funzione proporzionale allo sviluppo
mercuriale, cosicchè modificandosi l’uno viene a modifiearsi anche l’altra.
Alchimicamente invece questa coobazione produce un’ulteriore separazione dei
principi mercuriali da quelli lunari, comechè rappresentare un’ulteriore
chiusura di questo grado Magisterio; infatti, discepolo, hai notato che l’ascenso
alchimico basasi su varie fasi praticate con diversi amalgami ma che,
sommariamente possasi riassumere in due cicli distinti: nel primo si nutre il
corpo separando, di quale grado alchemico esso sia, nel secondo ciclo – o
chiusura - si opera aflinchè il corpo appena formatosi si distacchi dai
principii inferiori creando perciò corpo alchimico indipendente. Quindi con la coobazione prima si forma il
corpo alchimico vero e proprio, con la chiusura poi lo si rende autonomo dai
principi inferiori.
Il Sale ammonio è chiamato anche
Aqua Solis, perché rappresenta nel corpo umano la distillazione fiuidica dei
principi solari cioè è liquido contenente in altissima concentrazione il seme
aurico che è il coagulo chimico del corpo ammonio.
Devi sapere, discepolo, che
l’uomo essendo formato da una trinità di principii o corpi occulti chiamati
nell’Arte alchimica corpo “lunare”, “mercuriale” e “solare”, essi corpi hanno
vita loro fisica indipendente gli uni dagli altri, ancorchè siano corpi
compenetrantesi e non
separati, come avviene nell’individuo umano normale.
Ma comechè il nutrimento che per ingestione si dà al corpo saturnio si scinde
astralmente in principii superiori che nutrono separatamente gli altri tre corpi
(sottili) così questi ultimi espellono le scorie dovute alla loro attività
fisico-chimica rigenerativa, come avviene del resto nel corpo grave saturnio; e
queste scorie vengono espulse fisicamente. Ecco perché questa Aqua solis aggiungi al mercurio, affinchè i principii solari
contenuti in questo liquido e precisamente nei suoi sali si fissino nel mercurio
per acidulazione ottenendo la coagulazione di questo mercurio ancora astralmente
instabile.
Come pratica di nutrimento si inizia dopo
questa “quarantena” un ulteriore ciclo che dura un anno, m cui si effettueranno
due operazioni mensili, cioè il 1° e il 15° giorno di ogni mese (il mercurio
rosso conservasi alla temperatura di 0° gradi per il suo utilizzo), così
suddivisi: il 1° giorno l’operazione si effettuerà al momento preciso dell’alba,
il 15° giorno invece al momento del tramonto. Questi 30 giorni rappresentano
nell’analogia cattolica il sacro numero degli anni in cui “Cristo” iniziò
l’opera sua effettiva, e il nutrimento col nuovo amalgama filosofale
rappresenta: il 1° giorno l’omaggio dei Magi al Gesù bambino, come promessa che
sarebbe un giorno divenuto re. (Nel secondo semestre della pratica, l’orario è
invertito)
[QUESTE QUARANTENE RICORDANO QUELLE DELL’ARCANA ARCANORUM]
ALBA - Gesù bambino nasce e viene al mondo
per iniziare l’opera sua cristica.
TRAMONTO - Cristo Re tramonta, cioè scompare
da questo mondo per tornare nella dimora del dio padre.
Nella conduzione di questa pratica valgono le
regole di “castità” come ti ho dato al paragrafo
185, sia le avvertenze del paragrafo 187
relativamente ai digiuni, abluzioni e alimentazioni. L’inizio è partendo dal
segno in cui sei giunto terminando la pratica precedente e, attraversando tutto
lo Zodiaco, tornando al segno precedente l’inizio.
Naturalmente l’inizio in Ariete è teorico,
acciocchè tu entrerai a praticare questa inalazione mercuriale a secondo del
mese in cui hai terminato la pratica precedente, quindi questo inizio è
individuale e quindi diverso da praticante a praticante. Ma per la trasmutazione
alchimica ciò che è necessario è percorrere intieramente lo Zodiaco annuale
praticando nei modi e nei tempi già spiegati; quindi tu, o discepolo, da
qualsiasi mese inizi la pratica, abbi solo cura di condurre la trasmutazone
osservando le regole alcbemiche che ti ho dato, per terminare poi nel segno
zodiacale precedente a quello da cui sei partito, ciò che fa 12 mesi completi.
L’adattazione per immagini simboliche alla
teologia cattolica è nella pratica alchemica perfetta, soprattutto riguardo alla
vita del “Cristo” come allegoria della trasmutazione del mercurio. E questa
“adattazione” immaginativa devesi interamente dispiegare per comprendere appieno
la potestà mercuriale di questo Ibi formato; nella cattolica simbologia vi è -
come abbiamo visto - questo secreto del primo mantenimento del “calore interno”
del Cristo appena nato, non a caso posto nella popolare raffigurazione nei primi
giorni della sua nascita tra un “bue” -
elemento coibente isiaco - ed un “asino” - simbolo igneo del fuoco mercuriale.
Ora, se questo Ibi appunto deve prodursi in
un “Cristo” maturo abbisogna di questi due elementi o, per dirsi meglio, “fuochi
alchemici” di opposta natura ma di uguale origine per vivificare l’essenza sua -
non più elementi nutritivi formativi nel “grembo” di Maria, ma esterni alle due
nature: è in quella adorazione dei Magi che celasi l’allegoria alchimica dei tre
elementi - che sono due sotto aspetti diversi del
coagulando mercuriale; perché “oro” prendesi come elemento fisso e “incenso” e
“mirra” come elementi volatili e per ciò che qui viene rivelato comprenda il
praticante il modo di assumere in lui questi due per riunirli al terzo, e per
oro prenda il mercurio suo purificato, per incenso ancora questo mercurio - ma
volatile - e per mirra il mercurio rosso volatile.
Questa doppia nutrizione di cui indicheremo
lo schema occulto più avanti rappresenta il mistero alchemico del caduceo di
Hermes - allegoria che intende dispiegare alchimicamente la creazione fisica del
corpo mercuriale; e nella pratica al primo separando deve succedere questa
preparazione di amalgamando-fusione, con medesimi elementi ma con modalità
diverse di assunzione, per porre nel coagulando termine a questa opera creativa
alchimica; nello schema:
[ORA
IL KREMMERZ STA PARLANDO DEL LIVELLO SUCCESSIVO, SVELANDO CHE OGNI SEPARANDO HA
DEI SUOI INGREDIENTI CHIAMATI SEMPRE MERCURIO ROSSO, MERCURIO BIANCO E SALE
AMMONIO, MA CHE CAMBIANO NELLO SPECIFICO A SECONDA DELLA FASE ALCHEMICA]
SEPARANDO MERCURIALE
creazione del corpo lunare; il mercurio
alchimico latente inizia la purificazione sua scindendo si dal più basso lunare.
AMALGAMANDO MERCURIALE
Creazione della Venere per completamento
delle due nature, acquea e ignea, del corpo mercuriale.
COAGULANDO MERCURIALE
Creazione completa per unione del mercurio;
il corpo mercuriale nutrito per due diverse vie si scinde completamente dal
lunare per fissarsi nel tipo assegnato.
Ciò che riassumesi in formula con MERCURIO
(oro) + MERCURIO (incenso) + MERCURIO (mirra) = MERCURIO COAGULATO (Ibi
perfetto). Dunque, la ciclica di questo separando, che porta alla creazione
dell’Ibi perfetto, è basata alchimicamente su un continuo miscuglio di
“separando” e di “amalgamando” filosofale e, come ti ho dispiegato
precedentemente, la nutrizione si ottiene per due vie:
ACQUA
- cibazione con “oro”, cioè ingestione del mercurio, ormai purificato dai
precedenti gradi di separando.
FUOCO - cibazione con “incenso” e “mirra”,
cioè inalazione per bruciamento dei due mercurii bianco e rosso.
L’uso di questi elementi della simbologia
cattolica è inerente alla possibilità di inalazione, comechè l’ “oro” non
essendo volatilizzabile va assunto per ingestione, 1’ “incenso” e la “mirra”
possono essere inalati; ciò che produce una doppia scomposizione alchemica dei
principii filosofici, ecco perché si parla delle due fasi “separando” e
“amalgamando”. Alla fine di questa ciclica nuovi segni, oltre quelli che hai
già, ti avvertiranno della completa formazione del tuo Ibi. Questi segni sono:
•Completa compenetrazione animica degli
esseri umani con cui verrai a contatto.
•Riconoscimento dell’astralità di minerali,
piante ed animali.
•Lettura del pensiero delle altrui persone
come intuizione penetrativa o per immagini (in alcuni).
Come avviene alchimicamente questa
trasformazione filosofica degli elementi nei vari cicli della pratica durante
l’anno astrologico? In Ariete raccoglie il frutto indica la prima cibazione
alcbemica, cioè il primo frutto ad essere colto; Mercurio insemina indica che il
mercurio comincia a mutare di gradazione alchimica cioè viene inseminato dagli
altri elementi che faranno fiorire i primi germi mercuriali in Gemelli e cioè
primavera del mercurio; in Cancro perdura questo calore interno sviluppantesi e
cioè questo calore estivo produce la prima fase dell’amalgamando; in Leone
avviene una seconda seminazione importante del mercurio come parimenti
importante è questo raccolto cioè il mercurio cambia realmente di stato
iniziando a conglobarsi in un vero e proprio corpo mercuriale; in Vergine questo
nuovo mercurio più purificato produce il suo
frutto; Bilancia rappresenta l’inseminazione,
cioè la sua fruttificazione; in Scorpione questo mercurio viene a formarsi come
corpo scisso dagli altri principii infèriori nel ventre filosofico, cioè
nell’Athanor; in Sagittario viene perfettamente digerito; in Capricorno viene
assorbito filosoficamente cioè viene formato un nuovo corpo (Ibi); in Acquario
si stabilizzerà spegnendo il troppo ardore dovuto alla transustanziazione
mercuriale ed in Pesci si ha la sublimazione ultima per conglomerazione solare
del mercurio.
Al termine di questi 12 mesi di pratica devi
effettuare la chiusura alchemica nei tempi
3-6-9 cioè praticando per 3 giorni con la tua
compagna emettendo il mercurio nell’ultimo giorno, ingerendone poi una parte
mentre la restante amalgamata col mercurio rosso va assunta per inalazione
mediante bruciamento. Dopo questi 3 giorni si effettua una pausa di altri 3, poi
si pratica per 6 giorni analogamente a quanto ti ho detto prima, si fa pausa di
altri 6, infine 9 giorni di pratica terminando la chiusura con l’ultima
coobazione. Prima e dopo ogni coobazione si osserverà come sempre un digiuno
completo di 6 ore, bevande incluse, e nel giorno in cui si fa la pratica ci si
nutrirà esclusivamente di cibi vegetali. Il momento di questa doppia coobazione
deve coincidere con il tramonto del sole, indipendentemente dal mese in cui si
effettua la pratica. Questa chiusura è teologicamente analoga all’episodio di
Gesù nell’orto di Getsemani in cui egli si ritira in preghiera prima del
tradimento di Giuda che consegnare lo fa nelle mani dei suoi carnefici che lo
crociflggeranno, pervenendo così il Cristo all’opera sua completa di salvazione
dell’umanità, e ricongiungendosi quindi con il padre celeste.
Dunque Cristo si ritira in preghiera
invocando il padre acciocchè gli venga risparmiato, se possibile, il doloroso
epilogo della sua opera terrena; tuttavia nella preghiera Gesù rimette la sua
volontà al Padre, ciò che rappresenta gli ultimi lamenti della natura umana non
del tutto ancora assoggettata al sé divino superiore, ma che però sente come
opera a cui non può sottrarsi, opera alchimica a cui è votato per sua natura ed
evoluzione specifica e che portare lo farà dopo l’inevitabile sofferenza alla
mistica riunione col dio padre. Vedi discepolo come ancora una volta le
allegorie evangeliche adombrano precise funzioni e precise fasi dell’Opera che
stai conducendo, comeché nel tuo cammino iniziatico molte volte, e in specie in
questo grado di Magistero, tu avrai provato questo scoraggiamento della natura
umana che vuol rientrare a tutta forza nella normale vita dell’uomo comune,
mentre però una forza più grande della tua volontà, ma che è tua volontà essa
stessa, proseguire ti fa nell’aspro cammino iniziatico. Nella teologia
evangelica si narra anche che Gesù preso dall’afflizione profonda della dolorosa
via che deve percorrere, ha una sudorazione di gocce di sangue che, appena
toccano terra, subito prendono a coagularsi. Questo è il mistero del mercurio
rosso, o sangue della terra (presa come parte muliebre) che tu usi nel corso di
questa pratica di chiusura di separando alcbimico, il mercurio bianco essendo,
per analogia, quel Cristo alchemicamente formato che attende all’ultima prova
innanzi di tornare al “Regno dei Cieli”.
In questa chiusura l’amalgama dei mercurii va
assunto contemporaneamente nelle due fasi di ingestione e di inalazione,
contrariamente a come si praticava nei 12 mesi della fase precedente, è questo è
teologicamente analogo ai discepoli che Gesù porta con sé nell’orto di Getsemani
affinché lo aiutino a pregare cioè a comunicarsi con il “Padre”. Questi
discepoli sono 3 di numero, di cui 2 sono fratelli e uno è Pietro. Questi
rappresentano simbolicamente i 2 elementi alchimici che sono 3, cioè Pietro è la
coobazione del mercurio cioè la prima pietra assunta per ingestione, gli altri
due discepoli che sono fratelli, cioè di natura eguale, sono il mercurio bianco
restante e il mercurio rosso che vanno assunti contemporaneamente per inalazione
(essendo i due fratelli i figli di Zebedeo, la radice del cui nome in ebraico
significa bruciare: e quindi per figli di questo bruciamento
- o Zebedeo.
Il segno che attesta questo conseguimento
mercuriale è una fenomenologia psichica ben evidente e che si manifesta come un
distacco totale e costante verso le cose del mondo profano, non come un rifiuto
verso di esse, ma come una calma indifferenza verso tutto ciò che dal saturnio
dipende. Questo è analogo, discepolo, all’indifferenza che predica il Gesù
Cristo verso i beni materiali, considerati come cose caduche e peribili, al
contrario della vita cristica che è salvazione e ascenso magico e spirituale
verso il Sé superiore o Io divino.
Questo, insieme agli altri segni che avrai
sviluppato precedentemente, sarà la prova certa della positiva conclusione di
questa chiusura che, in caso contrario, dovrai ripetere, e di seguito, fino al
conseguimento ottimale. Avrai notato, discepolo, che in questa parte in cui ti
disvelo la prima fase della pratica alchimica mercuriale, cioè come da questa
Maria nasce un Gesù che si sviluppa nel tipo cristico perfetto, i segni del
corpo tuo mercuriale sono, per la maggior parte, di natura psichica, benchè il
corpo cristico sia oramai perfettamente sviluppato e coagulato. Questo perché il
corpo mercuriale essendo ancora un “Cristo” operante su questa terra e non
ricongiunto al “Padre”, cioè salito al “cielo”, questo corpo non ha ancora né
può avere proprietà di Ibi volante perfetto, cioè di corpo esteriorizzabile
completamente, grado questo di ascenso alchimico che si consegue solo dopo aver
praticato l’ultima fase di questo Magisterio mercuriale, che è la
transustanziazione filosofica ottenuta mediante la cottura alchemica con i tre
fuochi.
Noti il discepolo l’analogia alchemica coi
testi evangelici, soprattutto studi bene la figura del Cristo come
simbolicamente è descritto in questi e se vuole conoscere cosa è la potestà
completa dell’Ibi studi i miracoli che compiva il Cristo nel corso delle sue
predicazioni, e se il mercurio intellettuale di questo Cristo non fosse stato di
lunga lega superiore ai cosiddetti dotti e sapienti di quel tempo.
198) Per concludere
questa prima trattazione mercuriale te ne darò l’ultima spiegazione teologica,
relativa la Mistero degli anni di Cristo in rapporto all’inizio dell’opera sua
terrena e concludentisi con la sua passione e morte sulla croce. Dunque, la
figura del Cristo come riportano i Vangeli, è simbolo di tutto l’ascenso
alchimico fino alla Pietra Perfetta, così comprenda anche il discepolo
l’analogia filosofica dei 33 anni del Cristo, prima di morire e di tornare alla
casa del Padre, cioè casa del sole o oro perfetto. Si ricordi anche il discepolo
che nelle leggende Cristo inizia l’opera sua vera e propria dopo il
battesimo
che ti ho spiegato, e che gli è dato il 30° anno prima di
iniziare quel travagliato periodo dopo il quale egli sarà di nuovo ricongiunto
al Padre. Questo numero 30 si spiega filosoficamente così: 3, formante il numero
essenziale assoluto di ogni riproduzione. 10, formante l’unione dei due
principii solventi acqua e fuoco, cioè 1, l’asta eretta (uomo,
fuoco), 0= vulva muliebre (donna, acqua); cioè produzione alchimica per attività
di copula. Ora, 3 rappresenta come ti ho detto, questa quantità matematica
assoluta, generatrice di ogni produzione; nota anche, discepolo, come tutta
l’Opera Alchemica è divisa in tre Magisteri (lunare, mercuriale e solare), e
come nell’ultimo separando mercuriale - il mercurio abbisogna
di tre fuochi di cottura per essere trasmutato in mercurio perfetto o
filosofale. Quindi, pitagoricamente, acciocchè la trasmutazione alchimica del
mercurio sia perfetta, e Gesù venga battezzato come Cristo, questo battesimo deve avvenire nel suo 30° anno, cioè: 3x10=30.
§§§
199) La narrazione evangelica
della vita di Maria adombra forme e misteri di quello che nel nostro campo
alchimico chiamasi corpo lunare. Il mistero magno di questa Maria è
simbolicamente narrato nei Vangeli come il mistero dell’ascensione mariana, ma
che si ricongiunga al Padre solo con lo
spirito od anche col suo corpo, questo solo l’arcano alchimico lo può
spiegare. Si ricordi il discepolo quando ho accennato alla verga dei
miracoli di Mosè, la stessa verga con cui distrusse gli incanti dei Maghi
faraonici e ricordi che nel corpo umano l’asta in erezione è simbolo effettivo e
reale di creazione per riproduzione; ora però per Maria o corpo lunare intendesi
anche energia sprigionata dalle reazioni nervee del corpo umano, cosicchè la sua
potenza è intieramente legata a condizioni fisiche del saturnio individuale. Ma
la forza istintiva sessuale umana adombrando questa funzione divina di
spermatogenesi creativa deve avere ed ha potestà di far ascendere questa luna ai cieli quando vuole, e
si ricordi che per verga di Mosè non intendesi solamente l’asta in erezione, ma
il condotto trasmittente l’energia fecondante del sole fino al suo punto di
proiezione. Questo simbolo solare, rappresentato da un cerchio con un punto
in mezzo, che nella teoria astrologica sottintende lo sviluppo completo solare
dell’individuo umano è per mirabile divina analogia l’immagine del membro umano,
comechè tu osservassi la tua verga eretta dall’alto del tuo sole e ne trovassi, “in basso”, esatto
corrispettivo. Questa verga che principia dal punto estremo del membro è
costituita dal condotto che arriva al punto preminente della mente individua,
comechè essa è sede del principio fallico solare e il membro ne è il suo organo
proiettivo. [L’APPARATO CELEBRO SPINALE
CHE INIZIA DAL MEMBRO E FINISCE ALLE FONTANELLE DEL CRANIO]
Questa
Maria, ti dicevo, che formasi per progressiva intensificazione della forza
nervea individua, sotto azione stimolativa autoprovocata o inconsciamente per
reazione a suggestione esterna, essa si esalta in massimo grado attraverso - o
per - eccitazione erotica dove la massima estensione del membro esalta
di pari grado la formazione della Maria. Ora questa Maria di cui ti spiegherò
più analiticamente la costituzione organica occulta più innanzi, sappi che è la
forza astrale impregnata mercurialmente della volontà che l’ha conformata; cioè
è la forza generata per volontà solare-attiva sulla impressionabilità di questo
primo corpo occulto e come questa forza rappresenta magneticamente una massa,
essa massa si può proiettare esternamente al corpo individuo.
La leggenda evangelica dell’assunzione di Maria al cielo sottintende questo mistero che tale energia non
dispersa e fissata attraverso la mediazione del mercurio o sperma fisico si può
far risalire direttamente al sole
facendo opera inversa. Cosicchè quando l’impeto lunare è di varcare la Porta del
Sole per riversarsi come atto fecondativo nel mondo esterno, il discepolo in
ogni modo ne impedisca l’uscita quando però essa è già massimamente esaltata e,
avendo lo scopo ben fisso nella mente, faccia per quanto può ricongiungere
questa Maria al Padre solare tramite
il sentiero magico che ho precedentemente descritto. Nella pratica cioè tu
discepolo devi sentire al livello del tuo pube questa Maria o corpo lunare
formarsi come sfera di energia che ne rappresenta la massa concentrata.
E questa formazione ottenere potrai per sforzo immaginativo aspirando una
notevole massa di aria e facendola scendere per tua concentrazione intensa
sempre più giù formandola idealmente come un globo di energia che si stabilizza
a livello del tuo pube ed ivi si condensa sotto forma immaginativa sferica di un
certo colorito azzurrognolo. Questa eccitazione poi che ti ho spiegato del tuo
Eros serve per far ascendere questa forma verso l’alto cioè al cielo dove
risiede il Dio Padre che è la coscienza tua, cioè
la concentrazione -o, meglio, la contrazione - della tua volontà. Ed è questa
volontà che si insuffia nella Maria per farle compiere ciò che deve,
cioè lo scopo della sua
formazione, e questo ottenere potrai infondendo in essa la concentrazione della
tua volontà: ottenuto questo la forza del tuo Eros,
cioè l’inversione del normale scorrimento del mercurio e la sua
salita verso l’alto, sospingono questa Maria ai cieli e, oltre questi, verso lo
scopo della sua missione che tu le hai dato; ma se la volontà cioè la coscienza
tutta trasponi nella Maria e la proietti fuori dal tuo corpo hai ottenuto quel
fenomeno comunemente chiamato sdoppiamento cioè esteriorizzazione della Maria,
cosciente perché guidata dal tuo centro intelligente mercuriale che normalmente
trovasi nel saturnio apparato, ma che in questo caso esteriorizzi cioè proietti
fuori dal centro suo normale affincbè sia la coscienza della tua Maria corpo
lunare.
E mentre ottienesi questo fenomeno il corpo
tuo saturnio rimane inerte come in stato di sonno o, per meglio dire, di ipnosi
profonda perché non più collegato ad un centro intelligente comandante le sue
funzioni. Ed abbi cura che esso saturnio non abbia da altrui ad essere
disturbato perché trovasi in uno stato particolare, come ti ho detto, ed
estremamente vulnerabile sia da atti fisici che astrali, cioè dagli stati di mag che altre persone potrebbero emettere nelle sue vicinanze, cosa
che si ripercuoterebbe disastrosamente su di esso, modificandone l’equilibrio
volitivo per atto coercitivo, il saturnio come ho detto essendo nella condizione
di un primo stato di ipnosi quindi passivo e ricettivo di una volontà forte a
lui esterna.
Nella
pratica discepolo puoi quindi usare questa tua Maria sia a scopo di realizzare
un effetto magico sia come veicolo transitorio di esteriorizzazione del tuo
centro di coscienza, e questo puoi fare quando il separando lunare sia stato
portato a buon esito, comprovato dalla comparsa della fenomenologia specifica
che ti ho precedentemente indicato. Nel 1° caso devi praticare così: aspira una
notevole quantità di aria che indirizzerai nel tuo stomaco e poi più giù a
livello del tuo pube fino a visualizzarla (cioè immaginarla con la tua mente)
come un’unica sfera di colorito azzurrognolo (e nota che questo colore è da
sempre nella iconografia cattolica attribuito alla veste della Maria
immacolata); quando tu discepolo inizi a formare per potente sforzo immaginativo
questa sfera di energia astrale che è la Maria tua, la devi visualizzare di
colore celeste o azzurro-chiaro poiché tale colore è la risplendenza occulta del
piano lunare, cioè in quello stato astrale per processo fisico-chimico le
molecole emettono quella gradazione di colore che è di un azzurro pallido ed è
tale colore che devi visualizzare appunto per meglio formare questa Maria o
corpo energetico lunare.
Imprimi poi in questa sfera la tua volontà o meglio cosa intendi che essa
compia, e cioè infondi in lei per potente sforzo immaginativo lo scopo della sua
missione, che è opera di carattere magico rivolta a persone e cose, e per ciò
scegli all’inizio di queste pratiche delle realizzazioni semplici ad ottenersi
affinchè la Maria tua abbia grado e potestà di compierle, come successivamente
potrai passare a realizzazioni più complesse e importanti. Accendi il tuo Eros,
fai percorrere al tuo mercurio sentiero inverso rispetto al normale e, facendo
risalire questo flusso magico lungo la verga magica, dal basso verso l’alto, fai
da esso sospingere in su la Maria fino a farle raggiungere la sommità del tuo
cranio, che è l’inizio della verga magica, e falla volare per sforzo
immaginativo oltre questo punto: ecco che la Maria segue la sua destinazione e
attende all’opera per cui è stata formata.
Nel 2°
caso, discepolo, quando vuoi usare questa Maria per esteriorizzare la tua
coscienza a livello astrale, devi invece procedere così: formata come ti ho
detto precedentemente questa sfera al livello del tuo pube, non vi trasfondi
virtù specifica, cioè un compito da asssolvere ma, fatta risalire per forza di
Eros alla sommità della verga tua che è la parte più alta del cranio, nel
momento di proiettarla al di fuori dite stesso, con potente sforzo immaginativo
trasfondì la tua coscienza in essa, così che quando la proietti al di là del
corpo saturnio la tua parte volitiva vi è contenuta essendo questa Maria il
corpo lunare comandato dalla coscienza tua disgiunta dal corpo più grave.
Ecco che stai sperimentando la pratica di
sdoppiamento astrale di cui dovrai per operazioni abituali impratichirti, e
perfezionarla in base alle esperienze che farai per tuo conto e che ti
renderanno partecipe per conoscenza diretta delle proprietà e leggi del piano
astrale lunare. Ecco che allora la Maria dell’uomo può salire e scendere comeché
la volontà individua vuole, impregnata dai germi della volontà animica che l’ha
generata. Nel prosieguo del disvelamento di questa sapienza assoluta indicherò
come dirigere questa Maria cioè come far sensibilizzare da questa un corpo
lunare di qualsiasi individuo, cosa che non potrebbesi avere se non se ne
conosce il segreto.
Pensi
il discepolo che lo sforzo proiettivo cosciente di questa Maria non fa che
generare un effetto contrario a quello voluto, e ciò si ha quando si intende far
proiezione a danno di un altro essere umano il cui lunare, benchè egli profano,
è però protetto di per sé da attacchi astrali di qualsiasi tipo - se trattasi di
individuo perfettamente equilibrato. Per cui ogni persona ignara di questo
arcano che intende lanciare maledizioni contro il suo prossimo, benchè emetta
realmente forza nervea lunare di qualunque grado non vedrà che verificarsi
effetto totalmente contrario, ciò che può tradursi in scombinazioni astrali più
o meno accentuate che possono danneggiare l’essere individuo anche in modo assai
grave, cosa che il popolino indica familiarmente come “colpo di ritorno”.
Devi sapere. discepolo, che questa tua Maria è formata da particelle astrali
prodotte dalle reazioni nervee a stimoli interni od esterni del corpo umano. Ma
esse secrezioni nervose essendo proporzionali massivamente alle forze
lunari-cerebrali - o psichiche -, ecco che nell’individuo normalmente formato,
cioè tipo umano medio, queste secrezioni non sono energia potente, nè formano
corpo a se stante come nel tipo umano sviluppato.
Epperò l’individuo che ha squilibrio psichico
di qualche natura è virtualmente ciò che si definisce oggi un
medium
cioè generante passivamente o attivamente una qualche reazione del corpo
lunare, comechè tutti i grandi criminali sono stati attivamente magnetici per
squilibrio morale; in questo senso anche i santi delle religioni hanno avuto
potestà -semprechè prodotta per passività - sulla Maria loro, da ciò si
conchiude che tutte le grandi idee come nell’essere umano lo sono i vizi e le
virtù portate al loro eccesso, producono una turbolenza astrale del corpo lunare
(vedi par. 171) che si modella in un determinato tipo conglomerando i nodi
astrali a mezzo della volontà più o meno attiva dell’operatore. Ecco che nella
prima magia la Maria si esalta e si forma per fede, se si agisce
individualmente, o per catena collettiva di volontà se si agisce in gruppo.
200) Fisicamente questa Maria è
formata di sostanza materiale pensante, ma non occupante spazio, quindi non
corpo con le sue tre dimensioni. L’Intelligenza di Luna, cioè la potestà sulla
Maria, porta alla signorìa delle forme sviluppate, e non si ottiene che per
astrazione di voluttà. L’Ibi mercuriale invece è formato di sostanza materiale
pensante, ma non occupante spazio fisico - nello spazio assoluto - ed è essenza
di volontà che deve incubare la Maria per plasmarla secondo il suo fine; se da
questa però viene plasmata ecco che la luna si trasforma in Astarte, mancando
cioè lo stato di “santità”.
201) La Maria di ogni individuo è, per stretta relazione astrale, specchio
microcosmico dell’astro argentino;
ora questa relazione il discepolo può studiare se intende per fini particolari
attrarre certe qualità da questo satellite; la chiaroveggenza, intesa come il
disvelamento di cose a noi fisicamente lontane o nel tempo o nello spazio, è il
primo e più facile potere che il discepolo può acquisire tramite la sua Maria
attraendo dal satellite lunare questa facoltà; in pratica occorre attirare il
potere di espansione astrale che, mensilmente legato al periodo in cui la luna è
nella fase sua di crescita, permette alla Maria questa stessa espansione che
forma in effetti questa potestà di chiaroveggenza. Infatti, schematizzando, si
può dire che:
LUNA NUOVA -
staticità della Maria e sua difficoltà di
espansione; offuscamento astrale.
LUNA CRESCENTE -
potestà di proiezione, chiaroveggenza, disvelamento
delle cose occulte per attrazione animica.
LUNA PIENA -
qualunque tipo di operazione benefica per
accrescimento.
LUNA CALANTE -
magia nera; la Maria
attrae le forze oscure. Stregoneria operante.
Cosicchè il discepolo che aspira ad avere spiccata potestà di chiaroveggenza, durante il periodo di accrescimento lunare opererà una serie di imbibizioni lunari in questa maniera: ogni notte effettuerà la fissazione dell’astro cercando per sua facoltà immaginativa di sentire come una impregnazione in lui - attraverso questo bagno lunare - della radiazione astrale emessa dalla luna. Cosa in effetti verificantesi nella pratica poiché essendo la luna specularmente passiva, rimanda perciò i raggi solari cangiati di polarità quindi emette - per irraggiamento - una polarizzazione passiva. Questo bagno lunare devesi effettuare fissando per almeno un’ora o più al giorno il crescente lunare; come orario preferiscasi l’esatto medio fra la sua levata e il suo tramonto, cioè il momento in cui la luna è più alta nel cielo ed emette quindi irraggiamento più diretto cioè non disperso dalla maggior angolazione che trovasi tra essa e. Naturalmente, discepolo, più reitererai questa fissazione e più attrarrai, per impregnazione, potere specifico dell’astro notturno. Comechè la fissazione della luna nelle altre sue fasi impregna il praticante delle specifiche qualità legate alle varie fasi, esse qualità ti spiegherò poco più avanti.
202) Nella tradizione jeratica il discepolo che aspirava ad avere potestà sulle sue facoltà lunari doveva precedere ogni inizio di operazioni da un ritiro purificatorio sotto gli auspici del crescente positivo, costituito da una serie di tre esposizioni totali - cioè col proprio corpo nudo - all’irraggiamento lunare per tre notti consecutive; l’alimentazione durante tale purificazione era costituita essenzialmente da cibi dedicati per tradizione all’astro notturno, come bevanda veniva preferito il latte e sempre col latte veniva fatto un bagno sacro prima dell’esposizione ai raggi lunari. I maghi stregoni che compiono operazioni lunari attendono invece al potere malefico dell’astro, perché secondo la spermatogenesi dei raggi lunari risulta che la polarità dello sperma lunare
in LUNA NUOVA è androgenico per equilibrio
delle polarità + e -
in LUNA CRESCENTE è attivo per crescenza +
in LUNA PIENA è doppiamente positivo per
stabilità ++
in LUNA CALANTE è doppiamente negativo per
squilibrio - -
Cioè tutte le operazioni di magia nera si effettuano nel
decrescente lunare perché in analogia con l’astro, l’irraggiamento della Maria è
di segno negativo -
cioè malefico -
ciò che porta ad
usarne i poteri per il male. Come del resto il segno del massimo squilibrio, la
Lilith, è rappresentata nella simbologia col decrescente lunare che sormonta per
dominazione la croce equilibrata degli elementi. Ciò indica il modo in cui si
manifesta la potestà di questa Lilith nella produzione degli effetti e nella
realizzazione delle cose a crearsi.
203) Nella magia pratica
lunare ove si attende alla potestà più o meno completa sulla Maria è però
necessario conoscere come questa potestà è facoltà strettissimamente legata alle
fasi della luna pianeta fisico, e come per questa relazione essa potestà
dispiegasi:
LUNA NUOVA - nell’individuo le
particelle della Maria o sperma suo lunare in questa fase sono neutrali cioè
sono di doppia polarità equivalente ma per essa costituzione trovasi che questa
fase è indicata per irraggiamenti benefici della Maria e particolarmente verso
il lunare di altri esseri individui.
LUNA CRESCENTE - lo sperma lunare
è positivo, quindi massimamente passivo per effetti benefici quindi grande
facoltà attrattiva e simpatica verso le cose esterne; è facilitato per questa
natura il travasamento animico degli umori astrali.
LUNA PIENA - fase gioviana
dello sperma lunare, propizia per operazioni individuali cioè non rivolte verso
altri esseri.
LUNA CALANTE -
fase calante in cui la Maria di
ogni uomo emette sperma avvelenante ciò che da proibizione al mago di operare in
questo periodo, escluso il mago stregone che vede le sue potestà invece
aumentate.
Questo schema di composizione astrale
essenziale della Maria è bene seguire per ogni tipo di operazione che utilizza
il potere lunare individuo, salvo che operare nella fase sbagliata preclude più
o meno completamente alla riuscita della pratica per utilizzo di energia non
adatta allo scopo prefisso. Quando tu discepolo ti sarai appena di poco separato
per tuo ascenso alchimico, di tale tabella potrai fare non uso perché la Maria
tua sentirai vibrare nei suoi 4 stadi, che fare un certo tipo di operazione ti
sentirai per tuo conto per conoscenza del tuo corpo lunare, cioè la potestà
sulla Maria ti avvertirà immediatamente se tale operazione puoi e devi fare.
Questa impressione diretta che ti dico sentirai come verità in te stesso ciò
come “leggendo” lo spirito della cosa che attendi, ciò che nel cattolico
cristiano misticismo dei santi viene indicato come “discernimento delle anime”.
204) Altro secreto che ora ti
svelo in questa parte della Maria è questo: che il mercurio essendo il più
potente fissatore delle immagini astrali può, per questa sua potestà, essere
mezzo di evocazione diretta e immediata di questa luce astrale ove trovansi
immagazzinati -per riflesso - tutti i ricordi e le impressioni del genere umano
oltrechè le entità e le forze lunari e astrali che volgarmente vengono definite
“spiriti”. Più avanti nella cosmologia del Fuoco o elencazione delle gerarchie
astrali, si vedrà come possono esistere entità “disincarnate” di ogni livello,
dal demoniaco all’empirico (da Empireo stato esistenziale solare), ma per ora ci
interessa evocare idee e contenuti dell’astrale inferiore o lunare.
Dunque, il discepolo si ricordi che il
momento dell’estasi è l’attimo magico in cui per supremo sforzo di volontà si
può imprimere a questa luce astrale la direzione voluta -
o creare una particolare conformazione
inerente, o meglio, adatta, ad una forma precisa prefissata. Ciò che nella
cabala assoluta ebraica è analogo
all’aleph,
è a sua volta
ideograficamente identico al glifo del serpente attraversato dalla freccia, cioè
la spada di Michele arcangelo che trafigge, cioè fissa il serpente astrale.
Questa fissazione di volontà devesi però ottenere per supremo sforzo di volontà
solare che dirige a un fine determinato il momento in cui l’uomo con la verga
sua può attirare questa luce astrale che di norma si fissa - o si dovrebbe
fissare - nella vagina muliebre per produzione fisica e astrale del fenomeno
riproduttivo.
Ora questa estasi del lunare può attrarre una forma
secondo due condizioni: 1) nell’uomo normale profano vengono richiamate le forme
astrali inerenti all’ascendente (o umore) astrale dell’uomo che copula; ecco
perché nei casi in cui la donna venga ingravidata da uomini disquilibrati o
ubriachi la forma astrale richiamata non può essere che impefetta e incompleta
ciò che genera uno storpio o un malato di mente. Negli altri casi dell’uomo
volgare gli spiriti attratti dal turbine astrale sono più o meno dello stesso
grado spirituale di colui che li fa incarnare, cambiando solo per astralità
dominante o ascendente. Nell’uomo inoltrato in questi misteri invece, lo spirito
attratto può anche essere completamente diverso,
persino
demoniaco
se voluto, perché
chi sa il segreto può fare scendere entità di ogni grado e tipo (escluse quelle
dell’Empireo) per questa sua potestà di attrazione coitale.
206) Indicherò ora al discepolo un’altra pratica magica per mezzo della quale egli potrà vedere per chiaroveggenza fatti e cose ascose, e come potrà conoscere per via diretta avvenimenti riguardanti il futuro suo personale o di altre persone. Ciò si può verificare per potestà attrattiva della Maria verso la luce astrale che è il contenitore, come ti ho dispiegato precedentemente, di tutte le impressioni astrali emanate consciamente o inconsciamente dagli esseri viventi e che l’operatore può attrarre sempre che voglia, per calamitazione magnetica del suo corpo lunare. E come precedentemente ti ho svelato come incrementare di buona misura questo tuo potere, cosi ora ti insegnerò ad usare lo specchio di Diana, cioè quello chiamato volgarmente specchio magico, lo strumento che usa il Mago appunto per conoscere cose o segreti altrimenti a lui celati. Ma siccome in questa Maria ho esposto più di un sistema per ottenere questo, ivi compresa la pratica talismanica, il discepolo si domanderà qual’è il sistema migliore, cioè più produttivo, tra tutti quelli che gli ho esposto.
E’ però il discepolo, che, aspirante Mago o
Alchimista, deve constatare l’efficacia di ogni pratica punto per punto, chè
mezzo di ascenso magico non è più la volontà isiaca, cioè formantesi sulle
altrui idee, ma volontà osiridea, cioè di persona che cerca di purificarsi
elevandosi individualmente verso il sé stesso solare o Oro, e che compenetra
sperimentalmente, cioè in modo diretto ovvero sia facendo esperienza personale,
i misteri di quella Legge unica creatrice e fattrice dell’Universo che per il
volgo si chiama generalmente Dio.
Altra cosa di assoluta pertinenza del nostro Ordine, e che
ci discosta anche di molto dall’operatività magica di altre scuole iniziatiche è
quella della sigillazione talismanica, cioè l’uso di caratteri, cifre e sigle
anche in certi gradi nei quali nelle altre scuole non vengono più impiegati. Ma
rifletta il discepolo che se il nostro Ordine persegue questa via che è la
continuazione diretta del jerofantismo egizio e anche precedente, si è perché
questa sigillazione rappresenta non un primo gradino dell’Arte Magica, oltre il
quale possasi operare per mezzo esclusivo della volontà, ma invece è il mezzo
più completo ed efficace, nella sua semplicità, per ottenere effetti magici per
modo diretto o “indiretto”, cioè usufruendo di segni e caratteri potenti
nell’astrale per la vitalizzazione di un gran numero di individui, comechè tutto
l’universo possasi ridurre ad una serie di simboli e caratteri, e anche le
istesse immagini delle cose sono un insieme di segni geometrici costituiti da
linee, curve ed altri segni vari. Per
questo noi crediamo che la base della Sapienza Divina, che è la conoscenza della
Magia, si basa in primo luogo sulla Geometria, che è anche la scienza
sfigmica delle immagini, e della Matematica, che è la scienza creativa di Dio
ridotta per volgarizzazione in formule teorico-pratiche; infatti questa
matematica si basa su funzioni divine quando nei suoi enunciati si occupa di
trovare le formule essenziali che reggono le varie funzioni numeriche che
esistono come relazione oggettiva tra le varie cose universe.
Ecco perché nel nostro Ordine come è sacra la
parola, in quanto analoga al verbo creatore di Dio, o fiat cosmico,
altrettanto sacra è l’arte ieratica della sigillazione, cioè il tradurre, o
meglio, riassumere, sotto forma geometrica le basi e le funzioni di ogni
operazione magica, oltre al fatto che, indipendentemente dal grado di ascenso
magico che il discepolo ha raggiunto, egli avrà sempre bisogno di tradurre la
sua volontà, per progredita che sia, in azioni che ne confermino la volontà;
ecco perché in magia si dice che ogni operazione magica sottostà a questi
termini: verbo, segno e azione, che rappresentano lo sviluppo di una volontà
dalla forma iniziale di pensiero alla sua materializzazione nel mondo
volgarmente chiamato fisico. Ed ecco perché un segno magico agisce più
potentemente di una qualsiasi azione fisica pur confermante esso scopo magico:
perché il segno o carattere o cifra rappresenta una condensazione potente di
energia astrale tradotta in cifre, caratteri o sigle, che rappresentano la
matrice assoluta di ogni azione che possasi tradurre sul nostro piano fisico,
cioè le cifre o caratteri “veri”, ovverosia quelli assolutamente magici, sono
analoghi al verbo creatore fiat, comechè invece la magia nei primi gradi
ha invece bisogno del concorso dei tre fattori verbo, segno, azione, per essere
potente, cioè apportatrice di effetti.
207) Ora insegnerò al
discepolo la fabbricazione e l’uso dello specchio magico o Specchio di Diana: si
acquista uno specchio ovale di misura a piacere, ma con la cornice di argento e
abbastanza ampia in modo da poter tracciare i caratteri che indicherò più
avanti. Questo specchio va purificato mediante lavaggio con acqua e sale
consacrati secondo 1’Arte, e da questo momento in poi non dovrà più essere
esposto alla luce del Sole, benchè indiretta, cioè per la rimanente
consacrazione e per il suo uso si utilizzerà la luce di candela. Dopo la
purificazione con acqua e sale, di Lunedì in ora lunare positiva si incideranno
con bulino consacrato questi caratteri: [omissis]
Dopo l’incisione il discepolo purificherà nuovamente lo
specchio tramite un lavaggio con latte e lo asciugherà perfettamente usando un
panno di lino bianco e nettissimo. La consacrazione vera e propria si dispiega
in un periodo di nove mesi, bagnando lo specchio con i raggi notturni durante
tutte le sette notti di luna crescente, esponendo lo specchio all’astro quando
il sole sia ormai totalmente declinato oltre l’orizzonte, per poi ritirarlo
prima delle prime luci dell’alba (ciò che fa impregnare lo specchio del flusso
positivo lunare) per riporlo in luogo buio e silenzioso. La notte del primo
giorno di luna calante invece, il discepolo suffumigherà questo specchio con
bruciamento dì calendula, maggiorana, timo e assenzio,
in parti eguali,
polverizzati e uniti
in miscela; questa incensazione serve come purificazione contro l’influenza
negativa lunare della fase calante, che anche se lo specchio non viene esposto
direttamente a questi raggi, comechè esso è già magneticamente sensibilizzato
all’influenza lunare, cioè ne è in simpatia astrale, così da essa luna calante
potrebbe attrarre polarizzazione nefasta; questo va ripetuto, come già detto,
per nove mesi completi. Al termine del periodo consacratorio il discepolo deve
operare la personalizzazione dello specchio magico, cioè come esso è attraente
di energia lunare ancora non è però magico nel vero senso della parola, cioè non
è speculum del lunare astrale del
discepolo, cioè non ne riflette la luce astrale. Così il discepolo per sette
notti consecutive, durante il periodo di crescenza, faccia in questo modo: su
pergamena animale tracci in rosso questo carattere: [OMISSIS]
Accenda poi il discepolo il suo Eros e nel momento della
eiaculazione fissando intensamente il carattere pronunzi il suo nome magico e la
parola baliomana che nel linguaggio empirico,
cioè dell’Empireo significa tu sei il mio
specchio (cioè la parte lunare di me stesso come ricettacolo della luce
astrale). Del mercurio si bagnerà poi la pergamena e subito dopo si laverà lo
specchio con latte, senza asciugarlo con panno, ma suffumigandolo ancora bagnato
con miscela - in parti eguali - di calendula e foglie di lauro polverizzate;
infine si brucerà il carattere tenendo lo specchio contemporaneamente rivolto
con la parte specchiante verso di esso a poca distanza. Le ceneri della
pergamena si distribuiranno sulla superficie speculare senza però che esse
tocchino la cornice con i caratteri, e con un panno di lino candido e nettissimo
si pulirà la superficie dello specchio minuziosamente. Questo faccia il
discepolo per 7 notti consecutive, a partire dalla prima notte di crescenza
lunare. Ora che esso specchio è stato rettamente
impregnato di magnetismo lunare sia dal macrocosmo che dal discepolo, esso è in
vibrazione astrale positiva, cioè per passività riflette il fluido astrale del
discepolo che lo ha consacrato e da lui può essere usato in tutte le operazioni
lunari di chiaroveggenza o di contatto con le entità lunari. Lo specchio il
discepolo riporrà in luogo sicuro avvolgendolo con seta nera e mai lo esporrà
alla luce solare ancorchè indiretta, ne mai lo mostrerà ad altrui persona.
Quando il discepolo vuole avvalersene, durante tutto il periodo del crescente
lunare, in orario notturno qualsiasi, opererà in questo modo: si siederà di
fronte allo specchio tenendolo però inclinato in modo che la superficie non
rifletta il suo volto, ma il soffitto della stanza. Traccerà in nero su una
foglia di lauro questo carattere e lo brucerà, rimanendo poi, per il tempo
necessario alla visione, con lo sguardo fisso su di un punto della superficie
specchiante, concentrando nell’ istesso tempo la sua mente a quanto vuole
conoscere:
[OMISSIS]
Dopo un periodo che varia dai pochi minuti ad un’ora circa, il discepolo comincerà a vedere la superficie specchiante come agitarsi, come se al suo interno si movessero delle immagini. All’inizio la colorazione può essere un bianco indefinito, poi assume una gradazione azzurrognola. Continuando la sua concentrazione il discepolo vedrà conglomerarsi la luce astrale che si specificherà in immagini nitide e di una colorazione molto intensa, e da quel momento inizia la visione vera e propria, diretta o indiretta a seconda del grado di penetrazione lunare della Maria del discepolo. Questa visione astrale si consiglia di non protrarre per lungo tempo, perché è una pratica che forza in massimo grado il corpo lunare cioè ne trasferisce la sensibilità sulla superficie dello specchio istesso e ne fa utero della volontà mercuriale dell’operatore.
208) La pratica visionaria
dello specchio possasi utilizzare efficacemente per entrare in relazione con i
piani astrali dei vari gradi, come la Cosmologia del Fuoco del nostro Ordine
insegna. Si consiglia il discepolo di tentare queste pratiche di primo
conoscimento dei piani astrali perché primo gradino per l’effettiva padronanza
dell’Arte Magica, che il sapere l’Arcano senza praticare non forma il Mago come
si conviene, restando in questo caso la sapienza magica solo teoria sterile alla
quale credere si può ma non con fede certa di chi l’Arcano l’ha provato e
sperimentato. Ora, essenzialmente, i piani dividesi nelle tre classi lunare,
mercuriale e solare, ma questa divisione è essenzialmente concettiva, i piani
essendo tra loro sovrapposti e comunicanti; l’esatta
classificazione di questa Cosmologia è divieto assoluto comunicarla ai profani,
ed essa classificazione, discepolo, io ti darò nel libro “Magia Avatarica”.
Ora ti svelo la prima chiave che disserra il primo portone dei Regni lunare e
mercuriale, ma si fa espresso divieto al discepolo che non ha familiarizzato con
il più basso astrale lunare di praticare a livello superiore mercuriale. Il
sigillo che apre la visione del piano solare è per ora incomunicabile al
discepolo benchè degno e rispettabilissimo nell’asservimento di se stesso ai
doveri della Sacra Scienza, ma questo sigillo io darò nella chiave operativa
della Sigillazione Ammonia che il Maestro concederà direttamente al discepolo
sotto la sua assoluta e incancellabile responsabilità.
209) Queste chiavi maggiori il discepolo userà come prescrivo (se ne fa divieto assoluto dell’uso con modalità o per fini diversi di come io do). Il discepolo che ha ottenuto lo specchio magico opererà punto per punto come al paragrafo 207, salvo che dopo aver bruciato il carattere che fa vibrare la sua Maria all’istesso grado vibratorio di questo specchio, ponendo il pollice della mano destra tra l’indice e il medio, umettandolo con la sua saliva, traccerà il carattere di apertura sulla superficie dello specchio. Quando intende cessare la visone traccerà all’istesso modo il carattere che invece chiude la porta astrale.
210) Si consiglia il discepolo di tentare questa prima pratica con moderazione e cioè di non protrarla per troppo tempo e di essere preparato alle visioni di qualunque tipo che egli potrà e dovrà vedere. Soprattutto non praticare se non si è in perfetta salute psichica e fisica e se non si è raggiunto ancora un sufficiente controllo dei propri pensieri e delle proprie emozioni. Ed in ogni caso si deve ricordare assolutissimamente di tracciare il carattere di chiusura, affinchè questa porta astrale che apparentemente è aperta nello specchio, ma in realtà è nell’operatore stesso, cioè nel suo astrale, non sia varco per entità e spiriti vampirici che possono fluire nell’organismo fluidico dell’operatore con il pericolo di una possessione vera e propria. Questo che ti ho esposto è uno dei rischi grossi della Magia, cioè di chi si accosta a certe pratiche senza guida né scienza sua efficace, che nella grande maggioranza dei casi chi cerca di comandare spiriti o entità sia pure angeliche può certe volte aprire quelle porte che serrano l’astrale in perfetta separazione dal nostro mondo fisico più grave, senonchè moltissime volte queste porte l’operatore non sa come chiudere ciò che crea un legame diretto tra il suo essere e il piano astrale che ha contattato, conchiudendosi con la impossessazione certa operata da uno o più spiriti larvali che vivono in quei piani stessi.
211) Nell’ordine, le
prime chiavi per l’apertura e la chiusura dell’astrale lunare e dell’astrale
mercuriale: [omissis]
212)
Il
significato del
tracciamento dei caratteri con la tua saliva è questo: che come astrologicamente
ogni segno dello zodiaco regge cioè governa una parte o membro del corpo umano,
così esiste una mirabile relazione tra gli Elementi e gli umori fisici
dell’uomo, in analogia con gli organi fisici principali che sono il motore
occulto del corpo stesso. Vedi discepolo come il tracciamento che hai eseguito
sullo specchio è la significazione della Terra, dell’Elemento cioè dal quale
operi, ma in relazione - cioè retto - da Saturno che regge la dominazione
dell’astrale lunare che vai a discoprire. La saliva e gli altri umori sono anche
i fluidi essenziali umani che sono in analogia con le forze dei 4 Elementi e come noterai, anche l’Ascenso Alchemico
completo fino alla realizzazione della Pietra Filosofale il cui emblema è il
Sigillo di Salomone (Oro alchemico) è riducibile alla manipolazione dei fluidi
umani; qui è la soluzione del mistero degli
umori
occulti dell’uomo, e le spiegazioni fisiche delle energie elementali
astrali, cioè energie occulte - o magiche - che sono in sostanza i 4 elementi e
che formano la quadruplice divisione dell’energia unica in 4 correnti astrali,
delle quali i maggiori portatori nell’organismo umano sono detti fluidi. Cioè in
questi fluidi ogni molecola fisica ha una
grande controparte astrale di natura specifica, ad esempio il sangue è
l’accumulatore ed il veicolo delle forze elementari del Fuoco.
214)
Osserva la figura:
[omissis]
Vedi, discepolo, che queste energie
coinvolgono i tre livelli:
FISICO -
con analogia al
ventre
EMOTIVO -
con analogia al
cuore
PSICHICO -
con analogia alla
mente
Osserva anche che l’attribuzione degli Elohim relativa ai centri
occulti è inversa fra l’uomo e la donna, ciò perché la caduta di Adamo ha prodotto due esseri complementari in maniera
speculare, cioè per riunificazione di opposti. E vedi che l’unico centro eguale
nei due è nel cuore, cioè la potenza di Gesù che regge e governa il sistema
emotivo nell’ordine fisico.
Ora, come puoi essere Elohim se non sai come accendere questi fuochi e non li equilibri
con l’esatto loro opposto? E come puoi credere di
generare in stato di peccato originale
come sei, mentre la vera generazione astrale ancorchè fisica avviene per
generazione spirituale? Ecco allora che se vuoi ricreare questi Elohim dentro di te, devi anzitutto ritrovare lo stato originale
adamitico (perfetto); questo puoi ottenerere solo in un modo, trovare la
compagna che accenda i tre fuochi e ne metta in vibrazione le ellissi
energetiche. Ma ciò non basta, che devi redimere te stesso che vuoi operare dal peccato di origine, essendo a causa di
esso che ti trovi nello stato di separazione; allora ricorda il mistero
cattolico della redenzione operata dal
Cristo,
e rifletti: come puoi accogliere in te stesso questo redentore? Facendo si
che il Padre invii misericordiosamente
ancora una volta suo figlio Gesù per operare la tua
purificazione
dal peccato di origine. Ma come
fare? Torna allo schema precedente e vedi dov’è la sede del Cristo glorioso, quel Cristo che per amore del Padre prende su di sé il peccato
adamitico della separazione. Questa sede è il cuore, e come il Figlio viene dal Padre, così dal centro di questo Padre ne devi inviare l’amore
al tuo cuore, ed ivi sentire la presenza del Gesù Salvatore.
Quando il cuore è perfettamente infiammato
dalla presenza divina tu ne sentirai la presenza in modo eguale a come ti si
presenta la manifestazione del
Padre nel suo centro occulto.
[SI
LEGGA LA LETTERA SUL FUOCO FILOSOFICO DI GIOVANNI PONTANO]
E l’amore di
Gesù dovrai trasmettere tu stesso alla compagna che a tua volta vuoi redimere, ed allora unisci il
Padre
con lo Spirito Santo e lo Spirito Santo con il Padre e insuffia nel corpo muliebre la
parola di Gesù, per operare anche di
lei la redenzione. Ma tutto conduci
nella fiamma di Eros, per tutto il tempo, e se così farai il peccato sarà completamente scacciato dai vostri corpi e sarete
ancora una volta l’Uno perfetto, l’Uomo divino creato a immagine e somiglianza
di Dio e ne godrete la benevolenza. Ma
prima di chiamare gli Elohim non
dovrete più respirare col respiro della Terra, ma conformemente al respiro del Signore acciocchè vi mettiate in armonia
con la sua sapienza; ed allora ambedue respirate, per 4 tempi aspirando, per 4
tempi trattenendo questo respiro entro di voi, per altri 4 emettendolo e infine
per altri 4 avendo il vuoto entro di voi (aspirate l’aria con il naso, tenendo
chiusa la bocca, ed espiratela tramite quest’ultima). Fate questo per un’ora
circa avanti di chiamare questi Elohim,
e dopo operate.
Accendete l’Eros ed unite efficacemente le
tre ellissi fra di loro, opponendo come avrete fatto per l’accensione del cuore,
ellisse ad ellisse. Per tutta la pratica la volontà vostra sia ferma allo scopo
per cui avete chiamato gli Elohim, e
nel momento supremo in cui la trinità si ricostituisce in una sola fiamma,
concentrate la vostra volontà, ambedue insieme. Immediatamente poi bruciate a
fuoco vivo la Divina Essenza come offerta al
Dio Padre, Uno e Trino, di cui appena avete fatto opera, a sua immagine e
somiglianza.
215) Vedi, discepolo, che
ogni potere divino, in certa misura, ha sede
nell’essere umano, e ti parlerò, fra poco, di altri segreti sia della Maria tua
che del mercuriale Ibi. Sappi anche che nello stato androgenico originale non
eravi corpo grave come noi lo conosciamo, ma essenza astrale di tale corpo, pur con
certe caratteristiche similari, ed eravi anche il centro riproduttivo, che però
anch’esso era androgine, e cioè riproducente la vita autonomamente, cioè per
scissione spirituale. Con l’originale
caduta
e successiva separazione, l’Uno essendo divenuto Due, i principii saturni
furono esaltati ed i principii superiori si ritirarono nl centro dell’essere.
Pure, lo stato fisico grave adombra nei suoi misteri fisici le funzioni più alte
divine, come abbiamo visto e come vedremo nel corso di questa esposizione (ecco
perché solo Ibi, o stato mercuriale, raggiunto individualmente o ricreato per
fusione delle opposte polarità è vitualmente l’unico stato creativo delle
forme). Questo si ha perché la causa prima non ha voluto del tutto abbandonare
la sua creatura prediletta, che aveva messo al centro dell’Eden, cioè della
condizione paradisiaca, e perciò il corpo umano, pur materiale come è diventato,
conserva integralmente certe divine funzioni: e la Magia e l’Alchimia sono mezzi
mediante i quali l’uomo può tornare alla sua condizione originale,
divinizzandosi. Ecco perché in questa esposizione ho cercato e cercherò di dare
nella sua completezza la chiave di tali Misteri.
§§§
Come nel primo stadio di separando la chiaroveggenza è il
massimo sintomo di corretta pratica e corretta applicazione della ricetta
alchimica, così un altro secreto fisico avverte del secondo grado di separazione
(e ne costituisce il segno perfetto attestante il livello di separazione
alchemica a cui sei giunto). Mercè un meccanismo occulto che non spiegheremo si
ha che un mezzo semplicissimo per trovare,
quando esiste,
il nodulo mercuriale (punto di contatto o meglio cordone
ombelicale che unisce l’Ibi alla Maria) che Il discepolo ha nel proprio corpo
fisico; il discepolo in piedi a torso nudo con gli occhi chiusi, si passi molto
velocemente la mano destra dalla sommità della fronte al suo pube; e nella parte
sinistra del corpo (dalla testa ai piedi) - e in un punto diverso da uomo a uomo
-egli sentirà accendersi (come calore intensamente localizzato in un punto)
questo nodulo invisibile agli occhi fisici ma ben localizzato; e il ritrovamento
di questo punto rappresenta, come già detto, segno tangibile del progresso
alchimico a cui sei arrivato. Per terminare invece
le spiegazioni sulla Maria argomento di questo libro, accenno ora alle
caratteristiche precipue di questo primo corpo occulto: che essendo utero di
volontà modiflcabile e impressionabile in sommo grado, e moventesi nel mondo
astrale, mondo senza dimensioni come le conosciamo attualmente, questa Maria ha
grado di estensione infinito e le particelle occulte di cui è formata possono
impregnare ogni forma sia astrale che strettamente fisica esistente nel nostro
universo; e la sua estensione non porta diminuzione del suo potere occulto, in
quanto questa Maria si forma per scissione dei principii inferiori del corpo
mercuriale, il quale a sua volta proviene dal superiore Ammonio che, infine, è
automaticamente rigenerantesi prendendo la sua potenza di fuoco (solare) dal
centro universale occulto (o umbilicum magnum, centro ammonio della croce
filosofica).
Quando non comandata dal centro superiore, la Maria si trasforma nell’Astarte fonte di ogni “squilibrio”, da cui le larve che spesso tormentano esseri fisici non iniziati ai Misteri, ma naturalmente dotati di un certo grado di potenza (Mag) occulta; esse larve per legge ellittica dell’aura umana circondano ed attaccano l’essere non equilibrato che le ha prodotte; ecco perché già dai primi gradi del separando è importante che il discepolo abbia signoria completa sulle emozioni specie le negative, in quanto esse possono plasmare questa Maria fino a distaccarne veri e propri frammenti astrali autocoscienti che per loro carica larvale ossessionano la vittima più o meno indifesa al loro attacco (vedi paragrafo 183).
217) Prima di spiegare il mistero dell’evocazione lunare dei corpi dei vivi, che conclude questa trattazione su la Maria, accennerò ora alla possibilità del discepolo di creare (cioè di portare alla vita) esseri elementali cioè quelle forme astrali che in magia chiamasi spiriti famigli ovverosia serventi colui che li ha generati, e questo puoi ottenere, discepolo, se hai raggiunto piena potestà del corpo lunare e cioè se hai completato con successo il 1° Magisterio Alcbimico o Lunare. Però esse forme sono astralmente specificate dall’Elemento che le genera (vedi quanto detto sugli umori) anche se compartecipi della natura umana, ma nelle azioni loro sono condizionati da certe attitudini planetarie anziché da altre poiché essendo incompleti rispetto all’uomo non sono partecipi della natura di tutti e sette i pianeti. Osserva lo schema:
ELEMENTALI DEL FUOCO - SALAMANDRE - SOLE
ELEMENTALI DELL’ARIA - SILFIDI - MERCURIO
ELEMENTALI DELL’ACQUA -
ONDINE -
LUNA
ELEMENTALI DELLA TERRA -
GNOMI -
SATURNO, VENERE, MARTE, GIOVE
Queste sono le principali attribuzioni
planetarie benchè sotto certe condizioni esse attribuzioni possono cambiare.
Ricordi il discepolo che l’essere elementale non è cosciente del bene e del male
come altri spiriti più completi, ma è una potenza cieca nell’ordine
dell’ideazione di chi l’ha generata, è come, cioè, se fosse un mero esecutore di
una sola volontà, né potrebbe avere cangiamenti di finalità. Ecco perché in
magia, specie nelle operazioni basse benché di magia bianca cioè del bene,
preferiscasi utilizzare queste potenze: perché per certi tipi di operazioni più
legati a fini concreti sono i migliori esecutori della volontà del Mago, essendo
di natura molto affine a quella umana. Per chiarirti meglio questa trattazione,
discepolo, e affinché tu meglio comprenda la natura di questi esseri elementali
[Il lettore potrebbe domandarsi perché elementali e non elementari. Non è un gioco di parole. SI LEGGA AL RIGUARDO “INTRODUZIONE ALL’ERMETICA” DI FRANZ BARDON]
Farò un’analogia tra questi esseri e le tue idee (cioè i tuoi pensieri prendenti direzione specifica o traducentisi in azione concreta). Quando tu formuli un’idea di qualsiasi natura essa sia, emetti positivamente una forza astrale si può dire autocosciente, perché essa forza ha una finalità di vita, cioè il trovare compimento conformemente alla tua volontà che l’ha generata. Ma se tu fossi medium, o potessi vedere la forma astrale delle idee che pensi, specie quando queste siano concretizzate dalla parola, vedresti che le idee si producono sul piano astrale sotto forma di esseri quasi sempre di aspetto animale o semiumano che rappresentano in quella loro forma, simbolicamente, il genere di idee di cui sono incarnazione. Così elementali prodotti da idee benefiche hanno aspetto grazioso, piacevole; altri generati da idee malvagie o lascive sono orribili, veri mostri appariscenti come forme animali distorte o totalmente fantasiose. Ed essi spiriti sono i primi che il medium vede nelle sue esperienze, perché sono le forme più a contatto con la natura umana; ma non pensi il discepolo che questi Elementali siano cosa di poco conto o incapaci di produrre grandi effetti nella realtà, che molte volte l’incauto commercio con questi spinti ha portato alla morte o alla pazzia l’operatore che non ha saputo imporre il suo dominio su di essi. Dunque, dopo questo primo disvelamento sulla natura degli Elementali, ti insegnerò nella pratica a crearne di efficaci per ogni tua bisogna, benché a solo scopo di bene, tuo o altrui. Innanzi di operare determina primariamente le qualità che intendi infondere in questo elementale che vai a generare e soprattutto abbi ben chiaro in te lo scopo che intendi dare a esso essere. [OMISSIS]
Quando vorrai far volare l’elementale onde
asservisca ai tuoi scopi, in orario notturno e in luna nuova, dischiudi il vaso
e comanda con la parola la tua volontà, tracciando in aria col pollice tra
indice e medio, questo segno: [OMISSIS]
Tieni disserrato il vaso per tutta la notte,
e avanti le prime luci dell’alba, comanda con la parola che l’elementale torni
immediatamente dentro di esso, e subito dopo richiudilo tracciando in aria col
pollice tra indice e medio, il segno: [OMISSIS]
che comanda il riposo dell’elementale. Quando
vorrai distruggere questo spirito che hai generato, aspetta la prima notte di
luna crescente; vai in aperta campagna in luogo isolato ma che sia rischiarato
dai raggi dell’astro notturno, e scava nel terreno un pertugio sufficiente a
nascondervi il vaso, tracciando poi in aria col pollice questo segno: [OMISSIS]
Distacca il sigillo di cera dal coperchio, dividio in 4 parti interrando ciascheduna parte in 4 cavità disposte a croce dal punto del sotterramento del vaso. Ricopri accuratamente i luoghi dove hai nascosto queste cose, e stai certo che così operando l’elementale che hai generato è distrutto per sempre. Questa è la pratica generale. Ma se tu discepolo hai ben compreso i principi occulti che io ho disseminato ad arte in questa narrazione, ed hai compenetrato intimamente l’occulta astrologia dell’essere umano, io ti svelerò ora un altro segreto che ottenere ti farà effetti mirabili; cioè ti insegnerò come generare i Re degli Elementi che sono in te. Ma essa pratica è pericolosa se non hai grande potestà sulla Maria tua, se non sai esattamente riconoscere gli occulti umori dell’organismo tuo e dell’altrui, e in fine se non hai salute fisica pressocché perfetta, che se queste qualità non possiedi non tentare la pratica. [OMISSIS]
218) Ora discepolo che
ti ho insegnato questa pratica creativa degli esseri elementali, ne voglio
dispiegare più minuziosamente il mistero nella sua teoria comechè in certe
condizioni la coppa muliebre può essere utero d’oro della tua volontà di Mag in
stato coitale, e tieni alla mente che queste che ti ho insegnato a generare sono
forme del tuo più basso astrale (lunare). Il mistero è triplice perché
dispiegante l’azione - nella sua adattazione nell’ordine creativo - dei
componenti Mercurio Bianco, Rosso e Rosso di Sole (cioè volontà marziale o stato
di Mag polluente). Tieni per fermo che il mensile flusso della tua compagna
produce terreno fertile [STA PARLANDO DEL CORPO LUNARE DEL MAGO NELLA FASE DI
LUNAZIONE CRESCENTE]in cui tu dovrai far germinare una volontà cioè in cui devi
inseminare un nucleo astrale che dovrà svilupparsi in forme, embrionali prima, e
successivamente complete.
219) Questo utero d’oro di cui ti ho parlato è, appunto, il laboratorio in cui dovrai trasmutare questo tuo seme (di luna) grazie alla tua volontà mercuriale, e in cui per amalgama col rosso della donna si genereranno esse forme. Utero d’oro perché in un primo momento è ricettacolo della volontà maschia che produce per legge di Eros l’inseminamento di questa volontà polluente, poi utero d’oro perché, da passivo, diventa poi attivo, facendo opera creativa, o maschia, mercè la trasmutazione filosofica degli elementi, divenendo incubante il maschio cioè trasmettendogli a sua volta uno stato di Mag attivo ottenuto per amalgama astrale degli elementi concotti. Ecco allora perché chiamasi utero d’oro, perché cangiante di polarità, o stato polluente operante, durante lo scambio fluidico effettuato in stato di Mag creativo. Chiamasi “rosso di Sole” la volontà del maschio polluente perché rappresenta lo stato di Mag “solare” nella sua concezione, ma “marziale” nei suoi effetti, ecco il perché di essa denominazione. Allora in base a quanto ti ho esposto, riassumesi così la spiegazione del perché occorre il concorso dei tre elementi mercurio bianco e rosso e rosso di sole.
220) Comechè il potere
di realizzazione si ottiene infondendo lo spirito creatore nella sua adattazione
al mondo delle cause, solamente lo stato androgenico (mercuriale) è produttivo
di forme embrionali sviluppate. Ma l’Ibi è stato di essere attivante la forma
quindi solo ossidamento è generazione di forme da che si conchiude che il solo
“seme di luna” (bianco di luna e rosso di sole intero) non può elaborare
l’embrione anima completo (come succube dell’azione di Mag incubatrice).
221) Creda il novizio che solo questo stato di Mag dà potestà su la Maria fondendosi con “Cristo” – 3° Persona o incarnazione di Dio (angelo spirito); in questo è la differenza fra androgenia potenziale e virtuale: che lo stato di grande ipnosi del coito anestetizza il corpo saturnio ponendo il praticante in comunicazione diretta col suo lunare. Però questa luna si tramuta in Astarte se anziché il Mag mercuriale ad incubare la Maria viene da questa incubato. Come raggiungere allora questo stato di Mag (di santità)? Rifletta il novizio che tenta la pratica di questo Arcano che Mag mercuriale è il primo riflesso diretto della divina luce solare e come volontà è assenza di desiderio. Chi aspira alla potestà delle forme lunari deve nell’azione sua sottintendere l’abbandono della “necessità” di avere potestà sulla forma da crearsi: ecco che l’Intelligenza di Luna (astrazione di voluttà) porta la signoria delle forme sviluppate.
222) Ora per studiare la fisionomia plastica di questi esseri creati comechè il loro sviluppo e crescita ocorre tenere a mente che esse forme sono uteri del nostro atto volitivo organizzativo, figli della Maria immacolata o figli dell’Astarte caldea per quanto l’intenzione nostra si è come già detto immersa o no nella voluttà di desiderio. Giova ora ricordare che:
MARIA - formata di sostanza spirituale
pensante ma non materia occupante spazio quindi non corpo con le sue tre
dimensioni.
IBI MERCURIALE -
formato di sostanza materiale non occupante spazio
fisico ed essenza di volontà.
Ma, come abbiamo visto nella parte della Maria relativa
all’utero d’oro, le forme a crearsi si svilupperanno mercè il primo miscuglio
linfa rossa e bianco di luna -
quindi polluzione in stato di Mag nella coppa
muliebre ed irrorata dal suo mensile flusso e con l’aggiunta del rosso di sole,
quindi con la femmina incubante il compagno e restituente lo stato mercuriale
glorificato tenendo presente lo schema:
COSTITUZIONE DEL MERCURIO MASCHILE
1 materiale gelatinoso
2 spirito delle forme
3 mercurio essenziale
COSTITUZIONE DEL MERCURIO FEMMINILE
1 materiale fluido
2 spirito del sole
3 mercurio solare
ecco spiegato alchimicamente il duplice
mistero di questo arcano creativo.
223) Ora per concludere questa trattazione su la Maria te ne dispiegherò gli ultimi misteri che ancora non ti ho rivelato. Ricordati dell’Ascensione di Maria ai Cieli (nella tradizione dei Vangeli Gnostici v. par. 199), di come si conduce la pratica utilizzando la forza di Eros, e delle proprietà di questo tuo corpo lunare che ti ho qua e là svelato in questa trattazione. Ricorda anche che cosa intendesi per Verga di Mosè [l’asse cerebro-spinale] nell’analogia del corpo umano, e sappi che con questa verga la Maria tua puoi comandare di uscire dal tuo saturnio come ti spiegherò più avanti. Ma ora apro una parentesi per dispiegartene certe funzioni nella loro teoria.
224) Sappi che il
distaccamento completo, cioè esteriorizzazione, del tuo essere lunare, assorbe
in quest’ultimo corpo il clichè astrale del tuo essere
fisisico-psichico, cioè l’impressione delle tue funzioni nervose, ciò che
equivale a dire che la tua coscienza, pur mantenendo sede fisica nella materia
grigia del cervello, pure si trasferisce presso cchè completamente in questo
corpo lunare che esteriorizzi. Ma cosa succede del saturnio?
Comprendi discepolo, che esso trasferimento
comporta che il corpo fisico non abbia più coscienza direttiva, essendo questa
coscienza come entità trasferitasi nel corpo lunare. Non
avendo più il suo motore cerebrale, il corpo fisico cessa quindi di essere
comandato dal centro di coscienza e perciò si anestetizza o, per usare un
termine moderno, cade in una profonda
trance.
La coscienza dell’individuo è quindi a questo punto nella forma astrale che
è la Maria sua - moventesi sul piano lunare - e in quella forma ne può dirigere
le azioni limitatamente però allo sviluppo stesso della Maria, cioè se essa sia
talmente conglobata da essere come un secondo corpo - benché astrale - con tutte
le caratteristiche nuove (organi sensori ed estensibilità) atte a muoversi sul
piano lunare. In questo caso parlasi di sdoppiamento astrale, ma nella
completezza di questo termine intendesi esteriorizzazione come istintivamente un
medio volgare non può né potrebbe avere, ecco perché la vera esteriorizzazione è
prerogativa esclusivamente del Mago.
225) Però solo con la
pratica, o discepolo, intendere potrai appieno queste parole, che se non impari
a far volare questa tua Maria non potrai dispiegarne tutte le facoltà.
226) La Maria tua agli
inizi della pratica non puoi trasmettere lontano, né pensare di condurla là dove
vuoi se non ne hai capacità, perciò sappi questo e agisci in conseguenza.
Soprattutto nell’esteriorizzazione della tua coscienza, tieni fermo di infondere
questa vecchia nella nuova che, pur dipendente dagli organi fisici cerebrali del
saturnio dormiente, pure ne ha altre facoltà ed altre vie di discernimento.
Questo si ha perché nel piano astrale in cui vai a gittarti, il tempo e lo
spazio e le forme e gli spiriti delle cose hanno altrui leggi che non le nostre
che reggono questa terra a tre dimensioni. Pure la tua coscienza ne risulta
deformata, perché moventesi in questo piano del tutto diverso dal nostro
consueto. Per questo prima di mandare la Maria tua a compiere operazioni di un
certo grado, imparane il controllo e le sue facoltà, cioè impara a vivere in
questo tuo nuovo corpo. Ricorda che se tremi e manchi di coraggio questa Maria
si indebo lisce e il serpente astrale potrebbe insorgere per danneggiarla.
Ricorda la simbologia cattolica della Maria che schiaccia sotto al tallone il
serpente.
E’ Maria che deve schiacciare la testa del serpente cioè
deve avere potestà su la corrente astrale. Maria può schiacciare il serpente in
virtù della sua purezza o perfetta unione con Dio, ciò che vuol dire che la
prima e più grande virtù che devi infondere è la perfetta continenza della
coscienza tua individua in questo tuo nuovo corpo lunare, cioè la luna (corpo
astrale lunare, Maria) deve stare nella grazia di Dio, cioè fondersi
perfettamente col tuo Sole (sole occulto, coscienza assoluta o magica). Dunque,
la prima e più grande difficoltà è questa perfetta unione della luna con il
sole. Come fare per sormontare questa difficoltà che è quasi simile al problema
del cangiamento di coscienza tra lo stato di veglia e quello onirico? Si risolve
esso problema allenando la Maria a conservare il ricordo della coscienza
dell’essere individuo (cioè la coscienza normale del saturnio) tramite
un’istruzione astrale che leggesi in stato normale ma che imprimesi nel corpo
lunare del soggetto. Vedi nello schema, nel linguaggio simbolico onirico (non
jeratico) e da tracciare in rosso: [omissis] che significa: passa te stesso attraverso il fiume Lethe conservando coscienza di te
stesso. Nella pratica, per 1 ora al giorno, per 7 giorni (7 giorni affinché
tu compia l’operazione assorbendo gli influssi diversi dei pianeti, giorno per
giorno, a prescindere dal giorno in cui inizi, che è a piacere) prima
dell’operazione, passa e ripassa con lo sguardo questo schema, ma leggilo da
sinistra a destra e non mai il contrario, che otterresti risultato affatto
opposto. Cioè fissa lo sguardo sui primi segni alla sinistra e, lentamente, fai
scorrere questo sguardo progressivamente su tutte le linee che compongono esso
schema, senza tralasciarne alcuna, essendo il disegno complesso non saprai su
quale linea posare lo sguardo per primo anziché su altre, ma ciò non importa, è
bastante che tutte le linee, nell’ordine che il tuo pensiero darà
istintivamente, siano ripassate mentalmente tramite la loro fissazione
attraverso l’occhio. Ciò permette di imprimere nell’astrale tuo lunare essa
facoltà di
preservare al passaggio tra lo stato saturnio e il lunare intatta
la tua coscienza nella completezza delle sue funzioni.
Un’altra pratica che puoi fare, discepolo, è
questa, che opererai per il tempo necessario affinché produca un positivo
risultato: quando ti coricherai per il riposo notturno, mentre attenderai che il
sonno giunga ad offuscare la tua coscienza saturnia, tu concentrerai la volontà
sull’idea che nel sogno in cui tra poco sarai gittato, debba tu osservarti le
mani, cioè vedere una parte di quel corpo che rivesti nel mondo onirico; questa
idea dovrai fermamente tenere presente fino a che sopraggiungerà il sonno e
vedrai, di lì a poco tempo, pochi giorni o poche settimane, vedrai ti dicevo che
tu comincerai ad avere ricordo, nel sogno, del tuo essere nello stato di veglia,
ciò che produce un’unione del centro di coscienza saturnio con il lunare e più
opererai questa pratica e più otterrai un positivo risultato fino a che tu, come
centro volitivo di coscienza, sarai praticamente inalterato nel saturnio o nel
corpo lunare e ciò ti permetterà di comandare la tua Maria con l’istessa
autonomia con cui comandi il tuo corpo più grave fisico.
227) Come hai ottenuto
questa prima potestà esteriorizzante che ti ho innanzi accennato, è però
necessario anche aver facoltà di dirigere questa Maria come la tua volontà
intende fare, cioè devi, con gli esercizi della pratica, sviluppare tutti i
sensi occulti. Allora sappi questo:
1 -
nel corpo tuo
saturnio la realtà esterna arriva come informazione alla coscienza tua
attraverso una prima mediazione dei sensi fisici della vista, dell’udito,
dell’olfatto, del tatto e del gusto.
2 -
nella Maria invece
tutto il corpo lunare è di per se auto-informante cioè non esiste un organo
occulto specifico per la trasmissione al centro di coscienza delle varie
sensazioni esterne.
Da ciò si conchiude che ogni molecola astrale
del corpo lunare è di per sé centro completo di coscienza per “compenetrazione
spirituale” dell’ “essenza” delle cose, cioè questa molecola è organicamente
completa come forma autocosciente. Quindi la forma del corpo lunare non ha
importanza ai fini del dispiegamento delle sue facoltà: per questo esso corpo
viene proiettato dalla verga come globo di energia astrale. Ma nei primi gradi
di conoscimento del tuo corpo lunare, io ti consiglio, discepolo, di modellare
questa tua Maria conformemente al tuo saturnio cioè come duplicato di esso, ciò
perché tu non sei abituato a vivere in forma astrale assoluta (cioè sferica,
essenza assoluta di “fisicità energetica”) e mal potresti governare questo nuovo
corpo; nei gradi successivi, quando avrai preso familiarità con quel piano
astrale nel quale ti proietti, potrai conservare la forma di globo astrale (come
già ti avevo detto al paragrafo 199) quando la tua coscienza ne avrà piena
potestà di modellazione e direzione.
Ma ora
come fare per modellare la Maria nella forma che vuoi? Te ne spiego la pratica:
appena sei esteriorizzato, semprechè la coscienza tua abbia mantenuto intatta la
sua identità volitiva, abbi presenza della forma che rivesti: questo puoi fare
sentendo leggerissima pressione del fluido astrale esterno a te sulla superficie
molecolare del tuo corpo (o sfera di luce astrale). Ora dovrai fare grande
sforzo immaginativo e modellare questo globo nel corpo che vuoi. Non
visualizzare questo corpo, ma cerca di modellarlo entro di te, cioè come volontà
di cangiare di forma; ricorda che in questo piano astrale il pensiero è
automaticamente concretizzato in forma, e per ciò tramite esso opera il
cambiamento. Nelle prime volte questo non sarà facile ottenere perché non sai
come trasmettere la tua volontà alle molecole
costituenti il corpo lunare, ma pensa che questo che
credi scoglio insormontabile è cosa naturale e quando avrai padroneggiato la
pratica ne vedrai la semplicità.
Per fare un paragone col nostro corpo grave,
si è come quando vuoi imparare a nuotare nell’elemento acqua: tu provi e riprovi
e non impari, ma all’improvviso ti accorgi di saperlo fare, e così è della Maria
tua, cioè come hai coscienza quotidiana, nel più grave saturnio, delle
sensazioni fisiche quali per esempio il tatto e l’udito, e ne puoi riconoscere
le mille sfumature, così devi imparare a conoscere questo tuo nuovo senso
astrale che è la chiave del cangiamento di forma; ti posso dire che non occorre
sforzo di volontà (come lo intendi tu) per operare esso cangiamento, basta un
attimo di fede che questo cangiamento puoi fare e lo ottieni automaticamente.
Hai ottenuto il cangiamento solamente in un istante, cioè per fede certa di
poterlo fare, ed hai ottenuto la forma specifica voluta. Come ti ho detto prima,
sul piano astrale ogni pensiero si traduce automaticamente in realtà (astrale),
onde per cui non tentare di ottenere l’esteriorizzazione completa se non sai
padroneggiare i tuoi sentimenti, le tue emozioni e soprattutto le tue paure, chè
quello che vai a discoprire è universo sconosciuto dove la ferma volontà tua è
l’unica difesa quando inevitabilmente dovrai scontrarti con le larve di questo
piano.
228) Ma quando hai ottenuto
questa esteriorizzazione, semprechè conservi pieno dominio della coscienza tua,
devi saper dirigere questa Maria nell’astrale piano in cui ti sei formato nuovo
corpo e, specie agli inizi, questa non è cosa facile né breve a ottenersi.
Dunque in questa dimensione lunare che è controparte speculare della nostra -
cioè su un piano più sottile - tu vedi o, meglio, hai presenza delle forme e
delle cose per immediato contatto immaginativo, cioè ne hai presenza per
compenetrazione spirituale. Cioè senti l’essenza delle cose ancorchè valutarne
come fai coi sensi fisici del saturnio le forme apparenti, il peso, i colori. Né
ciò basta, chè non hai percezione del senso della distanza come sei abituato ad
avere, comechè tutte le impressioni che ricevi sono aggrovigliate tra loro e
sono impossibili a districare, se non sai come sviluppare un nuovo senso che ti
permette di far ciò, senso che possasi chiamare “compenetrando animico”. Cioè
vedesi che il senso della prospettiva come vicinanza o lontananza delle cose,
nel mondo lunare è totalmente assente. Onde per cui solo questo senso di
compenetrazione animico permettere ti può di far muovere la Maria nella
direzione che vuoi, cioè conoscendo l’oggetto o la persona a cui ti vuoi
avvicinare, devi sentirne nel caos di vibrazioni animiche (o possasi chiamare
anche molecolari, perché è l’unione delle molecole astrali formanti un corpo,
che emette una particolare vibrazione, del tutto individuale e cioè diversa da
ognuna altra) l’esatta presenza; e come tu conosci già la vibrazione emessa da
un corpo o individuo, comechè entri nello stadio di esteriorizzazione, essa
vibrazione devi ricercare ed avvicinartene compiendo sforzo proiettivo di
potestà volitiva.
Ora ti dispiegherò invece l’operazione
inversa, cioè come in stato di Mag puoi avvicinare il corpo astrale degli esseri
individui, cioè come evocarne la Maria, onde poterla sensibilizzare
conformemente alla tua volontà. Ricorda che
verga di Mosè è il mezzo che ti ho disvelato per innalzare la Maria tua
ai cieli ed essa verga non si accende che per mediazione di Eros. Lo stato
di eccitazione nervosa precedente il coito conglobare fa questo fluido astrale
di modo che nell’atto polluente essa energia fissata incuba per impregnazione
animica il terreno muliebre onde far germinare un embrione vitale che si
produrrà poi in essere fisico completo.
[omissis]
232) Ora discepolo mi inoltrerò
nella trattazione particolareggiata del corpo mercuriale, cioè come separare
ulteriormente il tuo essere per ottenere questa raffinazione occulta che
giungere ti farà ad avere un Ibi perfetto, di cui nel prosieguo te ne svelerò
tutte le proprietà e le pratiche magiche relative a questo grado di Magistero.
Nella Maria ti ho disvelato le prime pratiche
coobatorie relative all’uso dei mercurii e dei fermenti, e ciò se hai ben
praticato le cicliche e le chiusure ti ha portato alla nascita ed allo sviluppo
del Cristo in te, cioè questa tua Maria in
seguito alla divina impregnazione ha partorito un Gesù che tu hai iniziato a nutrire e a sviluppare e che devi
innalzare alla gloria del Dio Padre
per riunificarlo nella Santissima Trinità.
Ma ricorda la simbologia cattolica evangelica, là dove si narra l’ultima fase
della vita del Cristo, e considera che
le precedenti coobazioni hanno il tuo mercurio già fatto diventare Cristo adulto operante miracoli (infatti
la tua separazione mercuriale ti ha dato ipso facto potestà virtuale ed
effettiva sugli individui normali, e le pratiche magiche che hai effettuato te
ne hanno dato conferma). Ora appunto facendo riferimento a questa simbologia
evangelica te ne illustrerò la pratica.
Cristo
nell’opera sua deve subire il martirio sulla croce, ciò che ha un triplice
significato:
1)
Questo Cristo è al centro della croce, presa
come intersezione dei due principi attivo e passivo e che spiega come la pratica
abisogni delle energie maschili e femminili per operare la trasmutazione del
mercurio
(Cristo).
2)
La croce rappresenta l’operazione di equilibrio degli Elementi che l’uomo e la
donna devono fare prima di iniziare la cottura mercuriale, cioè nella pratica,
un’ora avanti l’operazione, per un’ora, si effettuerà la respirazione di Ea che
è questa: 1ª fase, si aspira per 4 secondi; 2ª fase, si trattiene l’aria per 4
secondi (senza chiudere la bocca); 3ª fase, si espira per 4 secondi; 4ª fase, si
fanno 4 secondi di pausa prima di iniziare di nuovo la prima fase, e così di
seguito.
Avviene con questa respirazione l’equilibrio
elementare dei 4 principi creando la pietra squadrata che è la potestà occulta
sui Regni degli Elementi (4 fasi x 4 secondi = 16).
3) La
croce rappresenta la sofferenza cioè il supplizio della pratica così come la
castità per tutto il periodo. Questa analogia e questo tormento è la chiave di
volta dell’arcano della cottura coi tre fuochi, cioè il fuoco di passione non
soddisfatta che creasi internamente produce le tre speciali trasmutazioni nei
gradi nero-bianco-rosso.
Questi tre gradi di cottura sono poi analoghi
nella simbologia cattolica ai passi evangelici delle tenebre oscure che calano
alla morte del Cristo (cioè nella 1ª fase al Nero),
dell’avvolgimento di questo Cristo in
un lenzuolo bianco (fase al Bianco) e nella resurrezione del Cristo Glorioso (fase al Rosso = uscita
del Cristo, cioè emissione
dell’anima-seme e resurrezione mediante il potere della vita che è contenuto nel
sangue).
La pratica si inizia immediatamente dopo
l’Equinozio di Primavera e compatibilmente coi tempi del della compagna, per
regolarne le fasi. L’ora è notturna ed è un’ora esatta prima dell’alba. I
praticanti avanti di iniziare dovranno osservare un digiuno completo di 4 ore –
acqua compresa - prima e dopo. [omissis]
La cottura attraverso i 3 fuochi produce
altrettante fasi di trasmutazione del mercurio che, come ti ho detto
precedentemente, sono analoghe nella simbologia cattolica ai misteri della
morte, sepoltura e resurrezione del
Cristo. Questa simbologia è stata
adottata con oculatezza per spiegare il mistero fisico delle tre cotture
mercuriali.
Vi è una spiegazione alchimica ed una
filosofica, cioè una che riguarda le trasmutazioni fisiche dell’amalgama, e
l’altra che concerne la polarizzazione microcosmica dello sperma aurifero
conformemente alla polarizzazione dello sperma solare (nel macrocosmo); questa
spiegazione darò più avanti, la prima è invece questa, confrontata con la
simbologia cattolica: Cristo muore - il suo corpo fisico cessa
l’attività ed inizia una lenta dissoluzione, per putrefazione, dei principi
inferiori umani; cioè alchimicamente, nella
nigredo
il mercurio viene cotto impregnandolo di queste energie putrescenti che
dovranno dissolverne le parti esteriori per far apparire il mercurio perfetto.
Cristo è sepolto (venendo avvolto da un
lenzuolo candido) - il mercurio è messo sotto terra, cioè viene inseminato nella
matrice terrena di ogni forma a generarsi avvolto in una veste bianca, cioè il
mercurio bianco non subisce impregnazioni che ne modificano il colore; questo
mercurio è tornato alla terra fertile da dove grazie al potere della vita del
sangue risorgerà. In questa albedo il
mercurio subisce una cottura naturale, cioè con lo stesso fuoco che dà
generazione alla vita umana.
Cristo
risorge - la cottura
al rosso solarizza il mercurio, cioè dando potere di vita al mercurio imbiancato
nella sua sepoltura lo impregna di energie caustiche che provocheranno la
completa separazione del mercurio dal cui centro il principio solare emanerà i
suoi raggi (confronta la simbologia dell’ostia radiante di luce, cioè del
mercurio dal cui centro partono i raggi divini del corpo solare). Rubedo.
NIGREDO - Questa è una fase
di putrefazione, il mercurio fisico è impregnato dalle energie infere del corpo
umano. Questa nigredo come anche l’albedo è fase di sviluppo di certe energie, cioè possasi
paragonare ad una fase di preghiera in cui l’ardore del discepolo accende in lui
la fiamma che sta covando internamente e che è l’oggetto della sua attenzione.
Per cui, discepolo, ricorda che in questa nigredo nella comparazione teologica che ti ho fatto il Cristo muore iniziando la dissoluzione
del corpo suo fisico, e i suoi 12 discepoli afflitti da questo terribile evento
pregano per la sorte di Gesù: questo è il primo mistero. Sappi, discepolo, che
nei Vangeli, sia in quelli canonici che in quelli gnostici, quasi sempre i
numeri che vi sono scritti rappresentano o definiscono concetti di tempo legati
a giorni, settimane, mesi ed anni comprensibili dall’insieme del discorso
stesso. Ecco allora che i 12 Apostoli sono anche i 12 giorni in cui dovrai
condurre questa prima fase di
nigredo.
ALBEDO - Qui il
Cristo
viene sepolto ed è imbiancata la sua figura da un candido lenzuolo che lo
avvolge, e con cui verrà posto nel sepolcro. Gli apostoli sono in preghiera e
credono e sperano nella resurrezione di Gesù: questa fase al bianco dura
anch’essa quindi 12 giorni, in analogia alla spiegazione teologica precedente.
RUBEDO - Questa è la fase
della resurrezione del Cristo che risorge il 3 giorno dalla sua
sepoltura, ciò che ti da, discepolo, il numero dei giorni in cui dovrai condurre
questa fase. Ricorda anche che solo nel 3 giorno alchimico vi è la cibazione con
l’amalgama filosofale.
233) A questo punto, discepolo, voglio spiegarti
meglio quello che in alchimia chiamasi fuoco alchemico, ciò perchè questo
termine hai incontrato più volte nel corso di questa trattazione e onde
chiarirtene meglio il significato aggiungo questa spiegazione. Sappi dunque che
il termine fuoco alchemico ha diversi significati, ma in linea generale possasi
definire una energia pirica, cioè legata all’elemento Fuoco, ed interna al
discepolo, che serve per concuocere, cioè cuocere per sublimazione, il mercurio
in tutti i gradi del separando alchimico. Ecco allora che Fuoco vuol dire
primieramente il calore del fornello centrale di cottura del mercurio e
questo come hai visto nella Maria ha somma importanza nei primi stadii del
separando lunare acciocchè questa fase della trasformazione alchimica è molto
suscettibile del calore di esso fornello e, come ti ho dispiegato
precedentemente, questo primo Arcano si risolve in un particolare regime
dietetico legato alle influenze stagionali, i cui dettagli ti ho dato nella
Maria.
Per fuoco alchemico intendesi poi i diversi tipi di fuoco astrale (o energia sottile) che sviluppasi nelle varie fasi di cottura mercuriale, cioè nigredo, albedo, rubedo. Ogni fase cioè sviluppa astralmente e fisicamente (cioè per iperchimica occulta) un tipo di energia diversa che è un impregnazione particolare che subisce il mercurio del discepolo che viene così cangiato nella sua struttura intima acciocchè si sviluppi in tempi brevi o brevissimi la trasmutazione alchemica voluta. E sappi che se un girono queste chiavi saranno conosciute dalla scienza del volgo, da innumerevoli secoli l’Arte alchimica le possiede e le usa con accortezza per far opera divina di creazione, cioè come in tempi brevissimi far di un uomo normale un dio vivente, escludendo così tutto il lungo o lunghissimo periodo naturale reincarnativo, necessario affinché l’essere umano abbia a evolversi verso la luce divina. Sappi allora discepolo che quanto ti dico è patrimonio riservatissimo della Scienza alchimica e nessun altro ne possiede le chiavi in questo mondo.
Allora ti dirò che la
nigredo sviluppa un’energia dissolvitrice cioè mortifera per putrefazione
(come, ti ho appena spiegato) e cioè è legata sia a degli elementi chimici -
cioè essenze chimiche - che il mercurio assorbe durante l’atto fisico in essa
praticato, sia a delle sostanze astrali che sempre questo mercurio riceve
durante la pratica stessa; ricorda discepolo, che il separando alchimico muovesi
sempre su due strade parallele. di cui una è fisica, cioè delle sostanze
chimiche agiscono su altre sostanze chimiche cambiandone la struttura loro
costitutiva: l’altra è astrale cioè occulta, ovverosia delle energie sottili
specifiche entrano in gioco ad ogni passaggio alchemico costituendo così il
nucleo interno della trasmutazione che va a compiersi.
L’albedo
è fuoco aggregante,
cioè formativo di nuova costituzione fisica e alchemica comechè la fase
precedente tende a dissolvere in scorie morte la parte inferiore del mercurio
affinchè se ne formi un nuovo corpo alchemicamente superiore; e questo fuoco
dell’albedo appunto è energia concuocente questo nuovo corpo che formasi per
trasmutazione fisica e astrale, cioè di tutti i componenti del mercurio, e che
prepara la materia alchimia all’ultima fase al fuoco rosso che come hai visto ti
ho indicata come rubedo. Questa ultima infatti è fuoco
caustico cioè bruciante per energia marziale che alchimicamente ha grande
effetto coagulante sulla materia prima già trattata nelle precedenti fasi,
fissando quindi il mercurio instabile in una forma definita. Naturalmente,
discepolo, come hai visto in questa trattazione queste cotture con i diversi
fuochi alchemici vanno ripetute fino alla forma perfetta che è compimento di
quel grado di magisterio e che coagula definitivamente il mercurio in una forma
non più mutevole né fisicamente né astralmente.
Il termine fuoco alchemico indica anche il
fenomeno di cangiamento per combustione astrale che subisce il mercurio nei vani
stadi del separando alchimico. Così nel primo separando, lunare, la materia
prima ha un fuoco di trasmutazione di tipo freddo comechè in questo mercurio si
è appena accesa l’attività trasmutatoria che si concluderà nell’ultimo separando
ammonio o solare. Il fuoco alchemico lunare è perciò energia fredda acciocchè
l’attività alchimica è agli inizi e non ha prodotto
ancora grande cangiamento. Ma tu non pensare, discepolo, che questo fuoco di
cui ti parlo misurare possasi coi termometri volgari che rilevano le temperature
esterne di questo mondo fisico, chè il fuoco del mercurio è energia astrale
sviluppantesi sui piani sottili e solo così va inteso, cioè come una
condensazione più o meno alta di energia pirica, che è lo stato unico di tutte
le energie, e che è lo stato solare o di fuoco meta ultima degli ultimi gradi
del separando.
Quindi discepolo, quando ti parlo ora di fuoco mercuriale, cioè del fermento di combustione in attività nel mercurio durante il 2° grado di magisterio, pensa più che a un calore ad una maggiore concentrazione di molecole piriche o solari. Io ti dico perciò fuoco e calore più o meno intenso acciocchè per questa analogia tu comprenda meglio il processo che avviene nel mercurio in trasmutazione, ma non scordar mai che questo fuoco è alchemico ed in tal senso lo devi intendere. Il fuoco solare è invece l’energia diretta del fuoco, cioè la sua forza massima, e questo sviluppasi con la pratica ultima di separando alchimico come ti spiegherò più avanti. Sappi, discepolo, che questo ultimo cangiamento del mercurio produce attività di combustione intensissima acciocchè il fuoco solare, non più imprigionato negli altri corpi mercuriale e lunare è in attività piena di sprigionamento della forza unica o forza madre che è l’energia pirica divina.
Parimenti ti voglio dispiegare che il fuoco lunare è paragonabile nella chimica sua composizione allo stato liquido della materia, il fuoco mercuriale invece è analogico allo stato aeriforme e quello solare allo stato di fuoco o pirico. Ti dico questo, discepolo, acciocchè tu abbia comprensione di ciò che avviene fisicamente nel mercurio la cui costituzione nei vari stadii del separando modificasi per pirificazione cioè per passaggio dal lunare al mercuniale e al solare ma altresì per cangiamento molecolare astrale, ciò che, in conformità agli stadi della materia che ti ho descritto, svela certe caratteristiche, che formasi nei corpi separandi. Infatti, come ti ho detto, il lunare è paragonabile allo stato liquido e in questa analogia trovi la chiave della mobilità della Maria tua, le cui molecole sono aggregate tra loro come nell’elemento acqueo fisico. L’Ibi perfetto o Ibi volante, invece, ha caratteristiche molecolari analoghe a quelle dello stato aeriforme, cioè più rarefatte e slegate tra loro, e questo ti faccia comprendere come l’Ibi abbia maggiore e migliore potestà di esteriorizzazione del corpo lunare o Maria che invece è più limitato nella sua possibilità di estensione. Il corpo solare invece è energia di fuoco, cioè molecole liberissime tra loro e attivissime come forza condensatrice per loro proprietà ignea. Questo stato di fuoco è il massimo stato di perfezione della materia che possasi trovare nell’universo creato comechè è l’energia pura divina, o ignis semen, cioè la forza primaria al suo stadio di massima perfezione. Oltre quanto ti ho detto su questi fuochi interni del mercurio che si formano nelle varie fasi del separando, discepolo, sappi anche che: il FUOCO LUNARE è fuoco instabile cioè ancora mutevole di grado e di potenza, e questo arcano tu puoi constatare osservando nella pratica che la tua Maria ha potere instabile e variabile a seconda di una legge interna che è appunto questo fuoco lunare molto incostante. Il FUOCO MERCURIALE è fuoco stabile, cioè avente temperatura interna costante, ciò che spiega la maggiore potestà di questo corpo rispetto all’inferiore lunare e le sue costanti proprietà, anche se, come ho svelato in questa trattazione, esistono dei giorni particolari durante l’anno in cui le proprietà anche del corpo mercuriale vengono esaltate. Il FUOCO SOLARE è fuoco fisso, cioè condensato al massimo grado e assolutamente inalterabile nel tempo e nello spazio né da cause fisse né da cause astrali.
234) Ora discepolo ti
svelo il modo di rendere questo tuo fuoco mercuriale più vivo, cioè più vivo
nella sua dinamica alchimica, acciocchè tu abbrevii ancor più i tempi necessari
per far del tuo corpo mercuriale un Ibi volante.
Sappi, discepolo, che come soffiando sulla brace attizzi il suo fuoco, così
utilizzando sapientemente la respirazione tua, cioè facendo respirazione divina,
o di Ea, attivizzi per un certo tempo questo fuoco del tuo mercurio, acciocchè
esso dopo lungo allenamento sia perfetto per rendere l’esteriorizzazione
dell’Ibi la più facile e completa possibile. Perciò, discepolo,
parallelamente alla pratica coobatoria che intraprendi in questa fase del
magisterio mercuriale, devi attivizzare questo tuo fuoco che stai facendo
nascere, cioè devi covarlo come la chioccia fa col suo pulcino e questo ottenere
puoi come ti ho detto, utilizzando il mantice che sono i tuoi polmoni, per
insufflare internamente a te e nei tempi più giusti, l’aria necessaria acciocchè
il fuoco si ravvivi e sia più attivo possibile.
Ma come fare? Ricorda ciò che ti ho detto della respirazione di Ea sviluppantesi in 4 tempi in analogia ai 4 elementi che per suo mezzo vengono ordinati, cioè equilibrati; e sappi anche che questo respiro di Ea insuffla nel mercuriale tuo corpo grande energia, cioè lo dinamizza rendendo il calore più intenso. Allora, discepolo, nella pratica fai questo: iniziando contemporaneamente alla pratica di cottura con i tre fuochi, ogni giorno, scegliendo un orario a piacere ma da mantenere il più costante possibile per tutta la pratica, effettui per 1/2 ora la respirazione eatica in 4 tempi come ti ho detto, aspirando dal naso ed espirando dalla bocca. Vedrai che dopo qualche mese di corretto svolgimento della respirazione (di solito al 4° o al 5°) comincerà durante la pratica respiratoria ad accendersi una specie di calore interno diffuso in tutto il corpo, e questo è il segno di retta conduzione dell’operazione, cioè questa respirazione alimenta il fuoco mercuriale e ne intensifica per un breve periodo di tempo il calore suo; questa respirazione serve come preludio alla pratica di esteriorizzazione dell’Ibi come fra poco ti dirò e prepara nei lunghi mesi necessari a ciò il corretto grado di fuoco mercuriale acciocchè l’Ibi sia pronto per distaccarsi completamente dal resto del corpo. Tu continuerai questa pratica fino a che non raggiungerai, per mezzo dell’altra pratica alchimica che stai effettuando, il segno perfetto del separando mercuniale che è il distacco del corpo Ibi per sua esteriorizzazione ancorchè incompleta. Questo fuoco che covi quotidianamente ha compito importante per ciò che riguarda l’Ibi volante, comechè dinamizzando contemporaneamente il mercurio tuo, cioè aumentandone per breve tempo l’intensità del suo fuoco, lo rende più agibile all’esteriorizzazione, cioè ne rende più dinamiche le facoltà e più perfetto il suo sviluppo.
235)
E quando tu,
discepolo di quest’Arte alchimica, vorrai accendere questo fuoco che nei lunghi
mesi preparatori a questo Arcano ti ho insegnato a covare, dovrai avere avuto
presenza, anzitutto, come ti ho già detto, del punto di vitalizzazione di questo
Ibi mercuriale; che se hai anche solo in parte separato questi tuoi due corpi
lunare e mercuriale e hai avuto comparsa di questo nodo mercuniale, l’Ibi potrai
far volare sempre che lo desideri; e intendi bene che indico come Ibi questa tua
potestà raggiunta sul corpo mercuriale moventesi con fisiche proprietà nello
spazio assoluto - cioè non vincolato dalle dimensioni come la profana scienza
insegna - e che potrai proiettare fisicamente con più o meno suo peso specifico
(e intendi la parola “peso” nel corso della pratica) proporzionale all’Opera a
cui sei giunto.
PROPRIETA’ E ASCESA DELL’IBI
Nel buio più assoluto del tuo luogo magico
inizia la respirazione eatica come ti ho già detto, e quando senti che il tuo
fuoco magico si accende, con la forza della tua volontà cioè del tuo centro di
coscienza (Mercurio) dovrai far esteriorizzare questo corpo mercuriale per
semplice atto volitivo concentrandoti affinchè esso corpo fuoriesca dalla
sommità della tua testa. Ecco che tu discepolo sei Ibi di mercurio formato e ora
sai perché di mercurio ti ho parlato finora, e non di aria o di fuoco; ma
attento al suo peso specifico che non potrai sollevare senza proprio allenamento
ancorchè tu abbia grande virtù di separazione, e attenzione alle punte di
metallo formate che emettono quelle onde astrali che possono danneggiare ciò che
hai coagulato ma sappi anche che la tua estensione limiti non ha se sai come
volerlo e cerca di aggregarti in un unico volume.
Tu, pertanto, dovrai iniziare a condurre il
tuo Ibi gradualmente, cioè allenandolo alla guida della volontà tua che ne
comanda proprietà e funzioni. Cosa sono queste virtù? Ricorda che il corpo
mercuriale è corpo energetico nelle tre dimensioni fisiche e per questo arcano
sappi che quando tu ne avrai esteriorizzato la forma completa, che plasmerai con
volontà nel modo che vuoi, il tuo corpo saturnio subirà una diminuzione del suo
peso, nell’ordine di qualche etto grammo.
Questo peso mancante è quello del tuo Ibi che
hai fatto volare, cioè dipartire dal resto del corpo più grave; proprio per
questa corporeità, cioè densità (per questo l’Ibi chiamasi anche
corpo diafano, cioè non trasparente e non immateriale) nelle prime volte che
avrai praticato l’esterionizzazione ti risulterà gravoso il comandarlo, cioè
renderlo semovente; questa facoltà ottienesi con l’allenamento costante e solo
con questo, e brevemente potrai dirigerne la direzione nel modo che vuoi. Gli
organi di questo Ibi che dovrai comandare, sempre con l’allenamento, sono in
primo luogo quelli visivi che, come noterai, risultano dispersi per tutta la
superficie del corpo che hai formato: sono, cioè, come spiragli da cui
intravvedi la nuova realtà che ti circonda; sappi, discepolo che con sforzo di
volontà dovrai riunire in un unico corpo organico queste cellule visive che
fisicamente sono noduli mercuriali ottici, cioè degli organi astrali di per sé
impressionabili dalla realtà visiva circostante e che, come ti ripeto, dovrai
organizzare in un unico centro per sforzo tuo di volontà.
Ricorda, discepolo, tutto il corpo tuo volante
organizzerai e comanderai per un istante di questa tua volontà che è e sarà
sempre il motore di tutti i tuoi corpi sottili compreso il solare, come ti dirò
anche quando ne parlerò nel libro VII “Il Grande Arcano”. Ricorda in astrologia
il simbolo del sole e sappi che questo mistero osirideo è valido per tutti gli
altri corpi intermedi. Infatti come sono strutturati uno dentro l’altro i corpi
sottili? Immagina una sfera formata da una serie di globi di diverso colore uno
compreso nell’altro (al di fuori vi è la realtà esterna). Sappi dunque che il
globo centrale (apparentemente più piccolo) è il punto di volontà divina da cui
emanano gli ordini a tutti i 4 corpi, dal saturnio al solare compreso. Ma se tu
vivi nel più grave, nel saturnio, cioè, questo punto di volontà non raggiungi
col pensiero, seppure quest’ultimo sia barlume di essa volontà. Man mano che ti
separi, però, questo punto centrale viene via via disvelato fino al punto che tu
non sei la perfetta volontà che è in te e che esprimi nell’universo assoluto.
Quindi, come vengono affinati i tuoi corpi sottili, così è altrettanto della tua
volontà che si avvicina pertanto, sempre più, a quella centrale o divina. Per
questo come esiste un corpo mercuniale perfetto che è l’Ibi, così esiste in
questo corpo un organo fisico che rimpiazza le cellule cerebrali nervose del
corpo saturnio, necessarie acciocchè il pensiero si formi e venga elaborato.
Queste cellule non sono aggregate, nei primi tempi in cui fai volare l’Ibi, in
un corpo unico, ma questo devi ottenere come hai fatto per l’organo della vista.
Come di un bambino nel grembo materno si aggregano le cellule per formarne la
costituzione fisica con tutti i suoi organi, così devi riunire queste cellule
cerebrali mercuriali in un unico centro, affinchè l’unione di esse dia vita ad
un vero e proprio organo pensante perfettissimo e funzionalissimo. Come ti ho
detto che ad ogni corpo sottile corrisponde un diverso stato di volontà, per più
o meno vicinanza al centro divino, così questa diversa volontà dà origine ad un
diverso stato di coscienza, profondamente variato da corpo a corpo, e questa è
la virtù dell’Ibi che più ti darà impressione e che più ti farà comprendere come
il mistero alchimico è vero nel suo aspetto fisico ma anche teologico, cioè come
da un uomo normale formasi un Cristo
figlio di Dio che sarà riunito ad esso nella
perfetta Trinità divina. Altro organo
costituente mezzo sensorio di conoscenza della realtà che circonda il tuo corpo
mercuriale, discepolo, è costituito dalla massa superficiale di molecole
tattili, cioè trasmettenti il senso della pressione esterna sul tuo corpo
volante; queste molecole chiamasi anche cellule mercuriali empatiche acciocchè,
disperse per tutta la superficie esterna del corpo volante, sono sensibilissime
alla pressione benchè minima che altri corpi possono esercitare su di esse, e
trasmettono individualmente questa sensazione al centro motore che è sede della
coscienza ragionante. Sappi anche, discepolo, che questo tuo nuovo corpo benchè
estremamente più perfezionato del lunare e del saturnio, non è però
indistruttibile, anche se di per sé immortale. Come ti ho detto, certe
condizioni fisiche possono danneggiarlo, cioè ferirne la forma dissolvendo la
sua omogeneità, e questo può essere un fatto grave acciocchè interrompe certe
correnti energetiche che, tenendone insieme la forma, ne sorreggono anche
l’intimo equilibrio astrale. Allora, discepolo, sappi che il pericolo più grande
può venire dai coni d’ombra e da quelli di luce; ora te li dispiego
dettagliatamente. Sul piano sottile le forme
geometriche e i solidi a tre dimensioni emettono una speciale vibrazione analoga
alla loro propria forma. La trattazione dettagliata di questo nuovo argomento,
magico benchè “scientifico”, richiederebbe un volume apposito, onde non posso
approfondire oltre l’argomento; sappi solo che ogni linea geometrica che
disegnasi sul piano saturnio costituisce su quello astrale una forza, cioè una
specie di energia cinetica condensata e stabilizzata, e questo è anche il
segreto arcano della sigillazione magica, per cui un mago può tradurre in segno
o sigillo una particolare forza occulta, come per esempio anche la forza intima
di una Entità o Spirito possasi tradurre in grafico, cioè un intreccio di linee
variamente dispiegantesi sul nostro piano saturnio. Questo mistero è valido
tanto più per gli intrecci astrali emanati da forme solide, cioè a tre
dimensioni, e per fartene un esempio ti dirò che i sacerdoti egizii, che
conscevano questa ipermatematica astrale, per queste leggi istesse avevano
costruito le piramidi che magicamente sono dei veri e propri turbini astrali
potentissimi per certi effetti a realizzarsi tra i quali, non ultimo, vi era il
poter proiettare, amplificata, l’energia magica dei sommi sacerdoti.
Dunque, discepolo, per tornare alla
trattazione di questo corpo mercuriale, ti dirò che i coni d’ombra e dì luce di
cui ti ho parlato sono quei turbini emessi da certi oggetti fisici metallici;
altri materiali hanno meno potere catalizzante dei fluidi sottili, e trai i
metalli il ferro è invece il più emittente; dunque ogni forma metallica conica,
benchè sia una forma difficile a incontrarsi, emette un fascio attraente che
chiamasi cono d’ombra dalla parte concava.
Queso fascio è per te pericoloso nelle
immediate vicinanze e cioè a distanza di circa 1 metro, dopo perde ogni effetto.
Ancora, per essere nocivo, il cono deve essere emesso da oggetti metallici
concavi di almeno 10 cm di diametro; questo è ciò che l’esperienza magica ha
dimostrato. Il pericolo di questi coni è che risucchiano il tuo corpo mercuriale
agendo come vere e proprie calamite, e in certi casi un corpo volante non ancora
allenato in tutta la sua funzionalità può non sapersi più distaccare dal corpo
che lo ha risucchiato rimanendone legato indissolubilmente [LA LAMPADA DI
ALADINO CHE IMPRIGIONA IL GENIO]. Il
cono di luce è invece l’energia dissolvente emessa
da ogni punta metallica, ed agente anche nelle immediate sue vicinanze, fino a una distanza di 10 cm circa, come l’esperienza ha dimostrato; questo
cono ha potere squilibrante sul corpo mercuriale, cioè riesce a ferirne la
struttura molecolare provocando in esse vere e proprie ferite astrali che
possono comprometterne anche seriamente il riassorbimento nel corpo saturnio.
Sempre a proposito delle proprietà del tuo
Ibi volante, discepolo, ti voglio dispiegare nel dettaglio il fenomeno occulto
della bilocazione completa della coscienza, o trasposizione doppia della ragione
individua; quando le pratiche alchemiche ti avranno portato al punto di avere un
corpo mercuriale già sviluppato, cioè capace di essere volante o, meglio,
interamente distaccabile dal corpo saturnio, quando effettuerai la pratica per
questa separazione, tu avrai nel corpo più grave una facoltà di raziocinio
sviluppatissima, benchè umana, acciocchè il magisterio alchimico già nei primi
gradi sviluppando l’Ermete individuo ad un livello alto o altissimo, pone di per
sé il discepolo praticante di buona misura al di sopra della mente individua
volgare; dunque ti dicevo, discepolo, mentre parti già da una coscienza
sviluppatissima, non puoi comprendere se non provandolo il grado di coscienza
mercuriale che stai per attivare nel momento che effettui la separazione dei due
corpi.
Già con l’esteriorizzazione della Maria tu
hai avuto esperienza di un piano completamente e totalmente diverso da quello
volgare in cui si dibatte l’uomo comune; però nel separando lunare questa
bilocazione non era completa, mancando l’attività contemporanea nei due corpi
saturnio e lunare, cioè mentre il secondo era agente, il primo era in stato di
completo abbandono, cioè le facoltà volitive erano totalmente trasferite nel
secondo, mentre il corpo saturnio era inerte, essendo attive in lui soltanto le
funzioni organiche indispensabili. Nell’esteriorizzazione del corpo mercuriale,
invece, la coscienza tua individua subisce uno sdoppiamento, cioè creasi due
centri autonomi di pensiero facenti parte di un unico sé centrale, ma diversi
per potere specifico di analisi e di capacità intellettiva. Però, discepolo,
devi sapere che questo termine sdoppiamento non è esatto fisicamente, perché non
è che la coscienza del saturnio tuo dividesi in due parti eguali nei due corpi
ma è un nuovo nucleo di coscienza, invece, che attivasi nel tuo corpo mercuriale
che vai ad eseriorizzare. In dettaglio, ti spiego che cosa succede: quando tu
per mezzo del nodulo mercuriale, come ti ho insegnato, effettui la
esteriorizzazione del tuo Ibi, avverti come una esplosione dentro di te, questo
perché il distacco mercuriale avviene subitamente. Questa sensazione di
esplosione altri la avvertono come una vampata di calore intensissimo, ma non
insostenibile, e ti ritrovi in due luoghi diversi, cioè hai sensazione di essere
te stesso in due corpi separati, uno essendo il saturnio, l’altro questo nuovo
corpo mercuriale; è come, discepolo, se all’improvviso ti trovassi di fronte a
te stesso in due corpi separati, uno essendo il saturnio, l’altro questo nuovo
corpo mercuriale; è come se, discepolo, all’improvviso ti trovassi di fronte a
te stesso pur essendo sempre una unità. Altre parole per spiegarti questo arcano
io non trovo nella lingua in cui scrivo, e solo l’esperienza potrà chiarificarti
questo mistero, ti voglio però ancora dire qualcosa: non credere che questo
intelletto mercuriale sia benchè minimamente analogo all’intelletto del saturnio
tuo, né simile a quello, benchè più sviluppato del corpo lunare; la coscienza
mercuriale si forma infatti, come le altre inferiori, per reazione
elettrochimica dei gangli nervosi costituenti l’apparato cerebrale nel saturnio,
infatti, le cellule nervose cerebrali hanno analogo scopo; nella Maria, anche,
vi è controparte intellettiva analoga, ancorchè più perfetta, e così infine nel
corpo mercuriale i gangli astrali preposti alla facoltà raziocinante servono
alla medesima funzione. Solo che la facoltà intellettiva è diretta funzione
dell’apparato fisico che la produce, benchè vi sia un istesso Ermete occulto, e
perciò la coscienza mercuriale è, per analisi e sintesi penetrativa,
infinitamente più perfetta di quella saturnia; e questo sperimenterai
personalmente, discepolo, fin dalle prime volte che tenterai di far volare il
tuo Ibi ed è per questo mistero che, come ti ho detto, non possasi parlare di
sdoppiamento di una stessa coscienza, ma della formazione di un’altra superiore
che è figlia del medesimo Padre, centro volitivo di coscienza assoluta e nucleo
essenziale del corpo solare.
236) Un altro modo ti
insegno, disepolo, per far volare come Ibi il corpo tuo mercuriale, quando sei
pervenuto a questa perfetta coagulazione di questo corpo occulto che muovere e
proiettare potrai sempre che tu voglia. Nel buio più completo della tua stanza
accendi un’unica candela rossa su cui avrai tracciato in nero precedentemente
questi caratteri: [OMISSIS]
Ora svestiti di qualsiasi indumento, pratica
la respirazione di Ea che ti ho insegnato e brucia a fuoco vivo il sigillo:
sentirai sensazione analoga all’esteriorizzazione della Maria (che a questo
punto di ascenso magico avrai largamente esperimentato) salvo che quando ti
distaccherai come uccello Ibi dal tuo grave saturnio sentirai uno sdoppiamento
della tua cognizione di coscienza e cioè manterrai contemporaneamente due poli
producenti il pensiero di cui uno sarà in questo Ibi e l’altro nel saturnio.
Cioè questi due centri di coscienza funzioneranno in modo autonomo l’uno
rispetto all’altro ma tu avrai cognizione nettissima di vivere in due realtà
separate completamente e perfettamente. Il ritorno al saturnio è facile e si
opera per volontà. Se per incidente o sciagura il tuo corpo saturnio dovesse
perire mentre permani in stato mercuriale di bilocazione, tutti i principi
essenziali che non hai ancora separato comechè il centro unico solare,
verrebbero attratti nel tuo Ibi e tu vivresti già esistenza immortale
conservando lucida la tua coscienza nelle successive trasmutazioni. Questo
arcano della esteriorizzazione dell’Ibi si può usare anche per consacrare
mercurialmente qualsivoglia sigillo o cifra o carattere. Se sei giunto perciò ad
avere questa potestà puoi operare così: traccia in rosso su pergamena animale il
sigillo che ti ho dato prima del distaccamento del tuo Ibi. Avendo il sigillo
che vuoi consacrare davanti a te, e vicino quello dell’Ibi, poniti senza
indumento alcuno nel buio della tua stanza. Brucia il sigillo del distaccamento
mercuriale e, nel poco tempo durante il quale esso si consuma, poni
concentrazione sull’altro davanti a te, con ferma volontà di renderlo attivo
astralmente; bastano questi brevi istanti e lo hai reso potente. Nella pratica,
il bruciamento del sigillo che fa bruciare il tuo Ibi provoca il tuo distacco
mercuriale, ma la fissazione dello sguardo sul sigillo da consacrare lo impregna
del tuo fluido sottile così che esso è reso potente a livello astrale.
Parte del fluido rimarrà perciò attaccato al
sigillo per attrazione magnetica e di questo fluido tu sentirai distacco come
flusso di energia che scaturisce dal tuo essere per fissarsi alla pergamena.
Queste perdite mercuriali si avvertono nettissimamente e nei testi evangelici
della vita del Cristo se ne trova analogia là dove il Redentore in mezzo alla
folla sente una perdita di potenza quando una donna ne tocca nascostamente le
vesti (confronta il testo evangelico di questo episodio e, se sai ben leggere,
troverai qua e là altre narrazioni che, anche se per simbolo, attestano le
proprietà di questo Ibi mercuriale o
Cristo Redentore).
[OMISSIS]
I
SETTE COLORI DELL’IBI
240) la coagulazione del
tuo corpo mercuriale come ti ho detto al paragrafo 233 fa apparire segni certi
di questo separando, così come il cambiamento di colore dell’Ibi già formato ne
attesta il suo grado di raffinazione. Lo sperma solare, come ti ho già
disvelato, attraversa tutta una scala cromatica che va dal nero fino al rosso, e
ciò ne rappresenta la polarizzazione astrale. Del pari il tuo corpo mercuriale,
e questo colore predominante vedrai risplendere come bagliore colorato nelle
tenebre, allorché praticherai l’esteriorizzazione mercuriale a qualunque grado;
il colore specifico ti darà prova del grado di coagulando del mercurio.
Considera ora le attribuzioni cromatiche dei pianeti: giallo (Sole), bianco
(Luna), rosso (Marte), violetto (Mercurio), celeste (Giove), verde (Venere),
nero (Saturno).
Nello spettro cromatico della luce solare la
progressione è secondo questo schema: nero o scuro (Saturno), violetto
(Mercurio), verde (Venere), bianco o luminescente (Luna), celeste (Giove),
giallo (Sole), rosso (Marte). Questa è la scala cromatica dello sperma solare di
cui i primi tre sono negativi, il bianco neutro, e gli altri positivi (per
quanto riguarda la polarità). Ora trasponi per analogia questa scala nella
colorazione superficiale del tuo corpo mercuriale, e ne saprai il grado
specifico di coagulazione, cioè quanto essa è più o meno alchimicamente
perfetta. Per cui, ad esempio, colorazioni più scure indicano un coagulo non
perfetto, grave ancora dei principi inferiori non sublimati, colori più chiari o
tendenti al rosso indicano invece alto grado di coagulazione. Il rosso è poi
colore del perfetto Ibi, che forma corpo individuo distaccato e distaccantesi,
centro autonomo di coscienza, nel corpo al più alto grado di sublimazione
mercuriale.
241) Nella fase di
bilocazione mercuriale, nei primi due gradi color nero e violetto, il corpo
saturnio è quasi pressocchè in stato di
trance, perché la coscienza individua, purchè subisca perfetto sdoppiamento,
intendere non sa questa doppia esistenza e agendo nel corpo mercuriale
esteriorizzato non sa parimenti essere sveglia nel saturnio che rimane in quasi
totale stato passivo. Nelle gradazioni al verde, bianco, celeste e giallo
invece, la coscienza si attivizza in ambedue i centri, ma più spiccatamente nel
centro mercuriale che per sua iperchimica formazione, può ottenere un più alto
grado di capacità intellettiva. Nel grado rosso, poi, il centro cosciente
mercuriale è attivissimo e anche quello saturnio ne risulta privilegiato. Si può
dire però che in tutti i gradi del separando mercuriale l’attività nello stato
normale - cioè di non biocazione - incrementa e di molto l’attività cerebrale
del centro intellettivo saturnio, ciò perché la trasmutazione alchimica
attivizza molti dei centri nervosi che nel normale cervello saturnio sono sopiti
non essendo mai stati messi in attività funzionale.
242) Ora devi sapere
che, a seconda del grado mercuriale, cangiano anche e di molto le proprietà
fisiche dell’Ibi: in particolare la materialità di questo corpo ha una maggiore
o minore densità come ti indico nella tabella seguente:
Nero
corpo diafano, tenue materialità e difficoltà di aggregazione molecolare.
Esteriorizzazione nel solo piano mercuriale e lunare.
Violetto
come sopra
Verde
il corpo mercuriale può addensarsi in volume compatto, ma ha difficoltà nel
tenere a lungo la forma plasmata. Esteriorizzazione in mercurio e luna.
Bianco
come sopra.
Celeste
materialià del mercuriale - fisicità incompleta nei tre piani. Esteriorizzazione
nei tre piani, ma molto incompleta sul piano saturnio.
Giallo
l’Ibi può essere esteriorizzato anche a livello saturnio, cioè sul nostro piano,
dove però non ha ancora compattezza specifica.
Rosso
Ibi completo. Perfetta apparizione su tutti i piani con eguali caratteristiche e
proprietà.
243) Come ti ho detto nella Maria, il punto preciso del nodulo occulto che permettere ti fa di esteriorizzare il tuo corpo mercuriale è variabile a seconda di certe leggi astrologiche, cioè questo nodo si sposta a seconda delle fasi della luna. Ora te ne do lo schema occulto: Il nodulo mercuriale si sposta a seconda delle fasi lunari perché rappresenta il punto di intersezione tra il corpo lunare e quello mercuriale, e proprio in virtù della simpatia astrale tra luna e corpo lunare umano vi è questo periodico cangiamento. Il nodulo si trova, a seconda delle fasi lunari, nel settore corrispondente. Ora, per concludere questa trattazione sull’Ibi, dopo avertene disvelata la pratica alchemica sia di coppia che individuale, terminerò questo libro spiegandotene ancora alcune sue proprietà e particolarità. Inizio trattando il problema di come, agli inizi della pratica, puoi accorgerti se l’opera tua alchemica è ben condotta e sta iniziando a produrre la trasmutazione che si coagulerà infme in Ibi perfetto.
244) Questo risveglio
magico del tuo mercuriale Ibi lo potrai intendere, o discepolo, non appena
cominceranno ad affiorare alla tua normale ragione - allo stato di veglia -
le scorie (ossidazione alchimica della realtà precedentemente vissuta e tuo
stato di essere o fermento assoluto); queste scorie infatti si presenteranno
in genere come rimorsi o contrasti fra il tuo vecchio essere vissuto su questa
terra e il solare che in te è contenuto e scorgerai come prepotente lampo di
luce.
La pratica alchimica fino a questo punto
portata - e bada bene che siamo nella penultima fase ove il tuo Sole non si è
ancora appieno levato a dissipare le nubi delle tue precedenti esperienze
(esistenze) - fa affiorare queste scorie, come ti ho detto, in proporzione
inversa alla loro data storica cioè le più recenti si manifestano per ultime. E
potrai notare che non essendo questo magistero alchimico non ancora appieno
sviluppato, grande sforzo dovrai chiedere alla tua
nuova coscienza per non arretrare di nuovo sul cammino già percorso e chiedi e
prega incessantemente che il novello tuo Mercurio si stabilizzi e si coaguli
permamentemente in te. Queste scorie, o discepolo, vedrai comparire soprattutto
dopo i tuoi pasti e specie se questi sono stati abbondanti, che come il tuo
organismo è preso nel lavorìo di digestione ed espulsione delle normali scorie
alimentari, così insieme a queste per una iperchimica occulta ma fisicamente
legata all’apparato nerveo soprattutto del digerente, esse saliranno come lampi
improvvisi e quasi sempre come rimorsi e rimpianti; è l’essere costruito in
questa incarnazione che non vuole essere scacciato ed è un grande pericolo per
il discepolo alchimico che vede l’Opera sua interrotta da se medesimo, ma al
contempo raccomando in questa difficile fase la costanza più assoluta del
rispetto dei tempi e delle pratiche e la fervente preghiera e la volontà di
arrivare là dove l’ultimo Arcano fa dischiudere il vero essere solare
imprigionato da tante incarnazioni. Questa decantazione si può ulteriormente
accelerare in questo grado dell’Arcano di poco o di molto, se il discepolo vuole
e può resistere nel grado che vuole: infatti come ho detto innanzi questi
residui astrali sono una combustione occulta legata al quotidiano ricambio che
con l’alimentazione avviene nell’organismo; da ciò ne consegue che
un’alimentazione dove cibi molto speziati o poco digeribili sono prevalenti,
accelera questo lavorìo di ripulimento delle vecchie scorie siccome queste sono
legate per simpatia astrale alle vecchie cellule fisiche dell’organismo che
vengono costantemente per combustione organica sostituite con nuove cellule.
Questo, o discepolo, ti sia esempio di pratica acceleratoria ma non ti sia
esempio da seguire se il tuo Mercurio non si è ancora ossidato convenientemente,
a rischio che le vecchie scorie soffochino questo barlume di luce fisica e
mentale che nei mesi di pratica hai faticosamente raggiunto.
245) Al fine di non
smarrire quel filo di Arianna che è l’Ermete alchimico a tal punto raggiunto, ti
darò spiegazione ulteriore dei segni certi che attesteranno fisicamente il tuo
mercuriale magistero. Dal paragrafo precedente - se non sei praticante - o dalla
pratica - se discepolo alchimico - hai cognizione anche se parziale - del tuo
essere mercuriale, ma sappi che modificazione alchimico astrale vuol dire anche
ed essenzialmente cangiamento organico. Come si spiega ciò? Lo stato di
pirificazione al quale preludi e verso il quale tendi gli sforzi tuoi alchimici
comprende anche la modificazione del tuo saturnio per saturazione dei principii
mercuriali che moltiplicano, accelerandola, la tua dinamica occulta; pertanto
più appariscenti addivengono le modificazioni del satumio che qui ti elenco:
1- riduzione naturale delle ore di sonno (per
cangiamento del principio lunare), iperattività della fase diurna con riduzione
fino a solo un’ora o due della necessità fisiologica del sonno.
2- aumento costante della temperatura del
corpo, in specie nelle ore notturne ma con punte massime in attività di
esteriorizzazione a cui segue invece - subito dopo - un calo di questa.
3- cangiamento del colorito corporeo che si
fa più scuro mano a mano che si prosegue nel magistero.
4- irrobustimento della peluria, anche
ricrescita nelle zone dove vi è caduta.
5- minore bisogno di nutrizione (per quanto
l’attività mercuriale pirifica alchimicamente le cellule, non sussistendo perciò
quanto prima grande necessità dell’apporto di sostanze organiche esteriori al
proprio corpo per il suo nutrimento).
In certe pratiche del magistero mercuriale -
come nell’esteriorizzazione dell’Ibi - si noterà chiaramente una certa
luminescenza attorno all’aurea del corpo saturnio, perché l’attività del
mercuriale in certi casi diventa radiante, emette energia, per la qual cosa nel
saturnio più o meno inattivo questa luminescenza potrà essere notata come
aumento marcato del calore corporeo per trasposizione della iperchimica organica
(anche fisica a tutti i livelli compreso assimilazione e digestione) che rende
dinamico fisicamente l’Ibi e ne traspone le funzioni già del saturnio.
Schematizzando, lo stato saturnio è quello dell’incoscienza magica: vita nei
soli sensi inferiori. Lo stato lunare è l’esteriorizzazione di essa forza lunare
con indipendenza dai sensi fisici. Lo stato mercuriale è l’esteriorizzazione dei
sensi normali: fusione del saturnio e del lunare nel nuovo corpo.
246) Altra proprietà che ti
rivelo del tuo Ibi è questa. Come sei pervenuto al magistero mercuriale, anche
come stato di pensiero, entri anche in tutt’altro grado evolutivo, posto che il
tuo specifico peso animico ti avvicina di più all’Essere Supremo. Quindi conduci
una doppia vita in mezzo all’umanità profana e tra gli esseri tuoi pari per
sviluppo animico, quindi doppia responsabilità delle tue azioni e maggiore
pericolo di sbagliare, e se le mie parole ti hanno dato le piccole e le grandi
chiavi degli arcani, io spero che la massima oculatezza con cui queste pagine
sono riservatissimamente affidate non facciano entrare il malvagio in questi
arcani di sapienza: onde per cui posso parlarti ancora e senza veli
del prodigio meraviglioso che in te è avvenuto a questo stadio
dell’Opera e credi bene che potrai constatare quanto ti dico sempre che tu lo
voglia.
Dunque sappi che nella sapienza
assoluta, “ascendente” di ogni persona non vuol dire quanto l’astrologia profana
ti ha insegnato, ma significa la determinazione delle future azioni
dell’individuo (in bene e in male, nelle gioie e nei dolori), come risultante
del suo peso specifico karmico. Ora, parole esatte per descriverti quanto sto
per dirti non si
possono trovare né di esse hai bisogno se per quanto poco sei entrato nella tua
fase mercuriale, poiché sai che se ti avvicini ad esseri a te inferiori
animicamente ne cogli bagliori e sensazioni non già mai provate, e subito hai
coscienza di ciò che l’altro è e di ciò che cerca; sforzati di leggere il
vecchio ed il nuovo nel tuo prossimo, e ciò che è accaduto e ciò che accadrà, e
vedrai e sentirai quello che cerchi e ricorda che mercurialmente la conoscenza
di una verità si ha come sensazione istintiva assoluta di quella verità, né aver
tema di errori nel tuo giudizio che lo stato mercuriale è compenetrazione
assoluta del saturnio e del lunare altrui.
Vuoi quindi influire sul tuo prossimo - a fin
di bene e mai per prevaricare -
agendo su quel turbine fatale che incatena l’individuo e lo sospinge
inesorabilmente verso la propria meta? Anzitutto perciò devi conoscere il suo
ascendente e questo lo puoi fare compenetrando (che migliore termine non trovo)
mercurialmente il suo essere, per vicinanza fisica o attraverso un ritratto, e
leggendo ciò che lui è e verso cosa il turbine suo lo porta; e in questa
compenetrazione avrai presenza sua di lui totale dei suoi pregi e suoi difetti e
devi su questi agire, e sempre a fin di bene, per risanare quelle parti che
troverai malsane.
Ma se vuoi portare questo individuo verso un
determinato fine devi operare cosi: cercane l’ascendente e, quando lo avrai
trovato, saprai anche a quale casa astrologica si riferisce, secondo i canoni
classici di questa scienza. Orbene vai nella tabella sottostante e vedrai che
ogni casa ha uno spirito mercuriale dominante di cui qui sotto do il sigillo.
Consacra ora il sigillo del governante
mercuriale (della casa in cui cade l’ascendente occulto della persona la cui
volontà vuoi cangiare) secondo l’istruzione che ti ho dato al 236). Quando
consacrerai il sigillo, al bruciamento del carattere che distaccare fa il tuo
corpo mercuriale, imporrai la tua volontà specifica verso la persona che vuoi
cangiare, impregnandone di essa il sigillo. Questo carattere consacrato porterai
indosso e specialmente se sarai a contatto della persona oggetto dell’operazione
(oppure lo disporrai sul suo ritratto), e in breve tempo lo vedrai cangiare
conformemente al comando che hai imposto nel momento consacratorio.
Questa pratica che potrai effettuare solo se sarai
pervenuto con successo alla potestà di separando mercuriale, influenza
direttamente l’ascendente individuo e lo modifica a seconda della tua volontà.
Se vuoi interrompere l’effetto, sconsacra il sigillo dividendolo in quattro
parti eguali e interrandole poi in 4 punti equidistanti ma lontani tra loro.
252) Ora discepolo terminerò la
trattazione del separando alchemico svelandoti l’ultimo arcano che ti permetterà
di trasmutare il tuo essere, già mercurialmente formato, in corpo solare o
ammonio: puoi passare alla pratica del grande arcano, discepolo, solo dopo che
il tuo Ibi ha già raggiunto completa perfezione, e ciò puoi constatare dal suo
raggiungimento del colore rosso, come ti ho già esposto al paragrafo 242. Nel
caso invece che l’Ibi non abbia ancora raggiunto tale colorazione devi reiterare
fmo a questo raggiungimento la pratica finale di separando mercuriale (via di
coppia o dell’eremita, con le differenze già esplicate).
In questa ultima parte alchimica, l’analogia
cattolica non è più da farsi col Cristo,
le cui fasi della vita simboleggiano alchimicamente varie fasi o passaggi del
separando mercuriale, perché questo Cristo
ha già compiuto 1’opera sua su questa terra, ovvero ha completato la sua essenza
divenendo Ibi o corpo mercuriale perfetto. Ma a questo grado di pratica
alchemica a cui sei giunto, cominciando ad apparire la luce solare dall’interno
del tuo corpo mercuriale, permani nello stato in cui fu Adamo prima della
caduta, acciocchè nel separando precedente il tuo Cristo ha già compiuto opera perfetta di Redenzione - sei cioè nella Grazia edenica di Dio, ma non ancora
nello stato androgenico perfetto (l’Adamo biblico prima di avere la sua compagna
Eva) perché come essere di luce non essendo ancora completo, hai bisogno ancora
del veicolo grave saturnio per la tua riproduzione. Devi quindi perciò ritrovare
lo stato adamitico perfetto e veramente dopo sarai a vera immagine e somiglianza
di Dio formato, perché essendo il nostro Sole simbolo macrocosmico di Dio,
l’ultima fase del separando produce in te perfetta solarizzazione, trasmutando i
tuoi corpi inferiori in luce o corpo ammonio. Ma questo Adamo androgine devi
creare in te facendo opera analoga a quella che fece Dio creando dal Caos tutte
le cose per generare infine la creatura umana perfetta - o uomo divino - facente
parte dell’Eden paradisiaco. Pertanto, discepolo, in sintesi, devi ricondurre te
stesso nel Caos primigenio, nascere come Adamo nella luce divina, e nutrire il
tuo nuovo essere con gli elementi più divini che si trovavano nel giardino di
Eden, e cioè l’oro solido e l’oro fluido fino a che tu sarai un perfetto Adamo o
uomo divino. Quindi tu per prima cosa, discepolo, devi ritrovare quella
condizione di non esistenza in cui tutte le cose esistevano in germe (nella
Mente divina), ma che non erano ancora create nella loro fisicità. Cioè prima
che Dio creasse il Cielo e la Terra, cioè la materia primordiale, le cose
sussistevano in un Caos divino che l’uomo non può concepire se non
comprendendolo come uno stato di tenebra totale nel quale vi erano in condizione
di non esistenza, tutte le cose dell’Universo successivamente creato. Questa
condizione primigenia puoi ricreare, discepolo, effettuando un ritiro al buio
più completo che porre ti fa nello stato del Caos originale di cui ti ho
parlato.
Questo ritiro devi operare per sette giorni
(che è il numero completo della Creazione, perché opera divina creatrice ti
accingi a fare), cibandoti in questo periodo di alimenti esclusivamente
vegetali, e in modesta quantità. Devi osservare anche perfetto stato di castità
anche nei tuoi pensieri, avendo la tua volontà esclusivamente protesa all’Opera
alchemica; comechè nel Caos primigenio non esisteva ancora il tempo, cioè la
successione degli avvenimenti nell’ordine della realtà fisica, tu discepolo non
dovrai avere modo di percepire lo scorrere del tempo durante questo tuo ritiro
dimodochè dovrai per l’operazione scegliere luogo appropriato, cioè isolato dai
rumori prodotti dalla normale attività del mondo circostante; cioè dovrai
scegliere luogo perfettamente silenzioso dove tu non possa in nessun modo
percepire questo scorrere del tempo, epperciò dovrai incaricare persona fidata -
o tuo dipendente - che dopo il periodo di ritiro interrompa il tuo isolamento.
Tu effettuerai ogni giorno (cioè al tuo
risveglio periodico), per il tempo individuale che tu sentirai come il più
indicato, ma che comunque deve essere di almeno un’ora (regolati di conseguenza
seguendo le indicazioni tue interne) una respirazione 3-6-9, cioè in tre tempi
aspirando, in sei trattenendo il respiro (a bocca aperta) e in nove emettendolo.
Qual’è lo scopo di questa respirazione? Vedi,
discepolo, come ti dispiegherò anche più avanti il corpo mercuriale ha per
suo veicolo fisico, in stato di quiete, il sistema circolatorio sanguigno
dell’organismo fisico saturnio; quindi il problema alchimico è, in questa
fase di separando dal mercuriale al solare, come energizzare al massimo esso
corpo (per poterlo cangiare poi meglio in corpo ammonio), agendo sul motore che
ne regola l’afflusso alle varie parti del corpo fisico - e soprattutto al
cervello - motore che è costituito dal cuore, il cui pulsare è grandemente e
strettamente legato a certe iperchimiche misteriose che avvengono nell’essere
individuo occulto.
Ora ti devo svelare, discepolo, che questo
battito cardiaco, e il modo circolatorio che ne è conseguenza, è strettamente
legato al sistema respiratorio dell’essere fisico, intendo dire alla maniera in
cui effettuasi la respirazione, cosa che normalmente nell’essere volgare comune
è sbagliata dal punto di vista alchemico, in quanto non fa evacuare pienamente i
polmoni dall’anidride carbonica creatasi, e fa pulsare il cuore con una
frequenza molto diversa da quella necessaria acciocchè il sangue irrori
pienamente tutto l’organismo dalla testa ai piedi.
Ecco allora che effettuare questa
respirazione nei tempi 3-6-9 ha per scopo fisico, come ti ho detto, di
energizzare il corpo mercuriale influendo sul suo veicolo fisico, cioè aprendo
in grande modo la “fontana del cuore”, cioè provocando il getto massimo
cardiaco, e contemporaneamente, quindi, accelera il separando che tu discepolo
stai praticando. Ricorda che qui sei giunto a praticare possedendo già Ibi
perfetto, e vuoi ora trasmutare questo mercurio in oro purissimo, cioè il corpo
volante mercuriale deve dissolversi alchimicamente per disvelare il corpo
ammonio occultamente celato. Ma energizzare non vuol dire rendere più potente,
perché hai già un perfetto corpo mercuriale, ma significa che l’Ibi deve essere,
tramite il suo veicolo fisico che è il sangue, esteso in tutto il corpo saturnio
affinché nelle fasi successive del Grande Arcano l’amalgama alchimico solare
possa ottenere migliore trasmutazione dello stesso nell’oro perfetto o Pietra
Fiosofale. Ecco che allora questa respirazione 3-6-9 effettuerai esclusivamente
nella fase di ritiro al buio, ed anche nelle reiterazioni del ritiro se non già
nei primi sette giorni hai ottenuto la fenomenologia fisica che ti descriverò
più avanti.
Tutte le funzioni personali dovranno essere
effettuate nel buio più completo e la tua unica attività intellettiva,
discepolo, dovrà essere un continuo ardore di condurre perfettamente questo
grado di separando. Dal terzo o quarto giorno del tuo ritiro tu comincerai ad
avere delle specifiche fenomenologie appariscenti, in primo luogo come un
tenuissimo chiarore che formasi all’interno della tua mente, comechè i tuoi
occhi fisici potessero filtrare questa luce dal di fuori di te: successivamente
compariranno dei puntini luminosi che da bagliori incostanti diventeranno poi
luminosissimi, ciò che nella Genesi biblica è simboleggiato nella creazione del
firmamento e dei luminari notturni che danno luce nelle tenebre. Alchimicamente
cosa succede in questa fase del separando? I primi bagliori del corpo ammonio,
cioè le sue stelle secondarie o stelle fisse, stanno apparendo nel buio universo
in cui ti trovi, discepolo, e questo è il primo grado del separando comechè il
tuo mercurio si sta trasformando nel puro corpo solare ammonio. Nei giorni
successivi di questo ritiro al buio, tale chiarore sarà più intenso e
soprattutto costante, cioè non muterà di brillantezza; questa è la fase più
difficile di questo primo grado di separando alchemico, perché la tua coscienza,
discepolo, può non sopportare la visione cosatante della luce astrale come
appare entro la tua mente; soprattutto perché l’apparizione di questa luce
stravolge la fase tua normale di stato di veglia e stato di sonno, comechè viene
abolito del tutto o quasi il bisogno di riposo inteso come sprofondamento
incosciente nella fase di sonno; e ciò stravolge la tua coscienza che può non
essere preparata ad esse sensazioni.
Altro fenomeno importante e significativo
legato a questo ritiro al buio, discepolo, è l’apparizione del fenomeno chiamato
“campane astrali”. In pratica tu sentirai dapprima con un orecchio, poi anche
con l’altro, dei rumori metallici e indistinti, quasi un suono di campane
lontane, questo perché tal suono è secco, ma lascia una eco, cioè una risonanza
come avviene quando vengono suonate delle campane metalliche. Questo è il rumore
del tuo universo che si rivela attraverso i tuoi organi sensori astrali ormai
già sviluppati dalle pratiche alchimiche effettuate precedentemente, ed è un
fenomeno importante a questo punto del magistero poiché conferma che il ritiro
al buio silenzioso ti sta mettendo a contatto direttissimo col tuo fuoco astrale
che è l’energia unica divina di cui sei composto, pur divisa e materializzata
nei vani corpi intermedi che sono i tuoi corpi sottili, e tale energia si rivela
in colori e suoni di varie intensità.
Può avvenire che in questo fenomeno auditivo
i rumori diventino troppo acuti, frequenti e intollerabili, e in questo caso, e
solo in questo, è necessario che tu interrompa il ritiro per iniziarlo almeno
una lunazione dopo, ed in questo periodo intermedio ti mantieni senza fare
alcuna pratica particolare; se avviene questa manifestazione negativa vuol dire
che il tuo essere è ancora impreparato a sostenere il fuoco diretto dell’energia
astrale, epperciò dovrai effettuare una lunazione completa di silenzio alchimico
- cioè di interruzione di ogni pratica - per poi ricominciare questo ritiro
magico come ti ho dispiegato. Questa è la prima fase del separando solare che si
conclude con l’accensione di questo fuoco astrale; alchimicamente il corpo
soalre ammonio comincia a separarsi dal mercuriale e ad inviare i suoi raggi
costantemente verso i principii inferiori che inizieranno più o meno lentamente
la loro trasmutazione. Nel caso in cui la fenomenologia che ti ho descritta non
ti appare nei modi e nei termini suddetti, tu devi discepolo reiterare questa
fase al buio acciocchè è fondamento indispensabile per poter poi praticare le
fasi seguenti, ed allora ripeti esattamente il ritiro come ti ho detto, ma al
punto di separando a cui sei giunto non dovrebbe essercene bisogno, comunque te
lo dico egualmente acciocchè tu sappia come devi condurti in questo grado del
magistero alchimico. Per questo, discepolo, tu dovrai reiterare il periodo di
ritiro al buio nei modi che ti ho spiegato innanzi e questo fino a quando la
speciale fenomenologia che ti apparirà non si sarà stabilizzata, cioè non sarà
divenuta costante nella sua intensità. Particolarmente si dovrà stabilizzare la
visione della luce astrale nel suo splendore - ciò che in magia chiamasi il Sole
di Mezzanotte - e le apparizioni relative, cioè le visioni astrali che ti sono
più vicine sui piani sottili; queste visioni possono essere entità di ogni tipo
e apparizioni dei fluidi astrali che si muovono sui piani inferiori, fluidi
astrali che sono il residuo dei pensieri umani, cioè delle emozioni non talmente
potenti da divenire entità vere e proprie, e che rimangono come effluvi, o
meglio, come onde di pensiero - materiali sui piani astrali -moventesi fmo
alloro auto annullamento per esaurimento di energia astrale.
Oltre questo, discepolo, si dovrà
stabilizzare un alto grado di chiaroveggenza dei piani sottili, e tutti questi
fenomeni che ti ho descritto potranno anche intensificarsi - segno questo che
preludia un conseguimento dell’oro alchemico in tempi brevi - ma mai
indebolirsi, cioè perdere di intensità, altrimenti devi reiterare di nuovo.
Ottenuta questa stabilizzazione o un suo costante incremento, discepolo, puoi
passare all’alchimia interna con oro, Sole e urina nei modi che ti dispiegherò
più avanti.
253) Dunque, discepolo,
tu hai concluso la prima fase e iniziare vuoi la successiva. Ricorda l’opera
alchimica che devi fare, cioè diventare quell’Adamo androgenico o uomo divino o
solarizzato, e rifletti che come Adamo venne alla luce alla presenza di Dio,
all’istessa luce devi formare il tuo nuovo essere per cangiare in perfetto stato
divino. Ma come fare cio? Rifletti e pensa che il sole nostro, il Sole fisico, è
nel macrocosmo il simbolo presente del Sole divino - o
Dio padre - e da questo sole perciò dovrai prendere l’ammonia energia che
trasmuterà completamente il tuo essere. Ma ricorda che, come un bambino apre gli
occhi alla luce gradatamente, così è del tuo essere e pertanto dovrai praticare
l’assorbimento gradualmente secondo la progressione che fra poco ti indicherò; e
prima devi nutrirti della luce solare in modo indiretto, e cioè devi scomporre
lo sperma solare nei suoi componenti (colori) cromatici, ciò che nella pratica
puoi fare fissando la luce del sole attraverso una pietra di un certo colore,
volta per volta.
Alchimicamente questa fissazione tramite
colori diversi ha per scopo di attivizzare il corpo ammonio nei suoi sette gradi
(analoghi ai colori dello spettro visibile), per poi passare alla fissazione
diretta del sole, ciò che provoca il vero e proprio coagulando che dopo si
stabilizzerà definitivamente con la nutrizione interna per mezzo degli elementi
aurici. Pratica: si fisserà il sole per un’ora al giorno all’alba, filtrando la
luce attraverso una pietra di un certo colore (come ti indicherò tra breve),
ponendola tra l’occhio e il sole, mezz’ora da una parte e mezz’ora da un’altra -
prima l’occhio sinistro e poi il destro. La pietra indicata deve essere di
spessore conveniente acciocchè la brillantezza del sole non sia in questa fase
insostenibile dal discepolo; cioè essa pietra non deve essere sfaccettata, ma a
superficie liscia, e questo suo spessore deve essere circa (al massimo) di mezzo
centimetro. Questa pratica si deve portare avanti per tre mesi completi; ogni
giorno si cambierà pietra utilizzandole così tutte e sette, poi di nuovo si
ricomincerà il ciclo utilizzando quindi la prima pietra, poi la seconda, la
terza e così via. Ora ti indico la tabella dei colori con le rispettive pietre
(se non puoi trovare o comprare quelle indicate - specie le più preziose -
cercane di eguale colore, benchè quelle descritte siano le più perfette):
NERO - Saturno - ONICE NERO
VIOLETTO - Mercurio - AMETISTA
VERDE - Venere - SMERALDO
BIANCO - Luna - CRISTALLO DI ROCCA
CELESTE - Giove - ACQUAMARINA
GIALLO - Sole - TOPAZIO
ROSSO - Marte - RUBINO
Nella fissazione del sole segui l’ordine che ti ho
indicato, cioè usa la pietra scura (onice), poi la violetta (ametista) e così
via. La fenomenologia che avrai durante questa pratica, discepolo, consiste in
lampi di luce colorati che avrai durante lo stato di veglia, a intervalli.
Alchimicamente il mercurio comincia a scomporsi nei sette gradi principali per
poi trasmutare in corpo solare ammonio, ed è questa scomposizione che provoca i
lampi colorati che avrai in tale fase. Teologicamente questo grado alchemico
operativo dispiegasi così: come tu discepolo sei nato Adamo androgine ad
immagine di Dio, così devi ritrovarne le stesse virtù: e in effetti la
fissazione del sole attraverso i sette colori è il conseguimento delle sette
diverse virtù divine (secondo la teologia cattolica).
Un’altra fenomenologia che avrai a questo grado di separando è
che si verrà a ridurre di molto il bisogno di riposo notturno e nella fase di
sonno, comechè il corpo riprende quelle energie astrali disperse durante la fase
di veglia, pure la coscienza dell’individuo non subirà più l’ottenebramento
delle sue facoltà, ma perdurerà inalterata per tutta la fase di sonno,
scomparendo il senso del dormire come lo si intende normalmente nell’individuo
normale.
Teologicamente questa fissazione è comparabile alla
visione diretta di Dio da parte dell’Adamo androgenico, che poteva sostenere
questo abbagliante fulgore. In questa fase di separando alchimico infatti Adamo
(cioè il Te stesso divino), è nella conteplazione quotidiana del Sole-Dio
Padre; i sei mesi della pratica simboleggiano i sei giorni della creazione
in cui nell’ultimo Dio crea l’uomo. Per quanto riguarda la tua vita sociale,
discepolo, devi condurre gli impegni quotidiani nel modo consueto, che le
modificazioni a cui è pervenuto il tuo essere sono cosa interna, né visibile
dall’esterno quando tu non voglia. L’alimentazione che dovrai seguire, nella
fase di fissazione del sole (mediante le pietre preziose) e in questa seconda, è
pressocchè normale nella varietà, ma nella quantità sarà ridotta anche
abbondantemente e questo lo sentirai tu come bisogno, come parimenti svilupperai
tendenza verso cibi specifici anziché verso altri. Questo si ha perché
l’organismo tuo saturnio purificato internamente dall’energia solare ammonia
svilupperà perfetta efficienza della materia grave, cosicché il tutto
funzionando ottimissimamente, al tuo cervello cosciente verrà segnalato
immediatamente il bisogno di un certo nutrimento o di un altro. Per questo,
discepolo, non posso né devo indicarti alcuna alimentazione particolare, ma sarà
il tuo stesso essere a fare da Maestro e consigliarti, sotto forma di stimolo,
l’alimento giusto. E sappi anche che verso la fme di questa pratica di
fissazione la temperatura del tuo corpo aumenterà e si stabilizzerà su valori da
39 a 40 gradi circa, potendo però in certi casi arrivare a 45/47 gradi. Ora questo fenomeno la scienza profana non sa spiegare né
crederebbe possibile perché essa scienza è materialmente anatomica, non
studiando l’uomo occulto che ognuno in più o meno grado, possiede entro il suo
essere esteriore; e non sa anche che la pirificazione umana, intesa come
perfezionamento del corpo ammonio, produce la solarizzazione delle cellule
costituenti gli organi principali e secondari del corpo umano comechè essi
organi essendo alterati profondamente nella costituzione loro, vengono alterati
anche nel loro precipuo funzionamento. Questa è la chiave di volta che spiega
tutta la trasformazione che subisce l’essere umano in questa fase dell’opera
alchemica, e specie nella successiva in cui si opera la pratica di ingestione
degli elementi aurici, essa trasformazione sarà portata all’estremo cioè
l’intero essere diverrà completo corpo solare ammonio, gli altri corpi inferiori
subendo definitivamente la transustanziazione in oro perfetto (ciò che implica
la scomparsa anche fisica di questi principii inferiori cioè la scomposizione
del corpo in pura luce).
254) La terza fase di
questo separando solare, discepolo, consiste nella fissazione diretta del sole,
senza che la luce sia filtrata da alcuna pietra, e viene operata nel momento
della sua alba. La scelta di questo momento è alchimicamente la più propizia
affinchè lo sperma solare produca miglior cangiamento: fisicamente, perché il
tuo organismo dopo il riposo notturno è più pronto ad assorbire questa energia
che non in altri momenti, specie in una giornata in cui le occupazioni
quotidiane lo hanno stancato; filosoficamente, poi, perché il momento dell’alba
è in stretta simpatia astrale con le energie più positive e pure del sole, e
quindi le migliori con le quali operare. A tale proposito, discepolo, ti svelo
ora un altro arcano, quello dei quattro meridiani magici del sole, relativo alle
energie ammonie prodotte dall’astro splendente e analoghe alle energie notturne
lunari.
PRIMO MERIDIANO (alba)
in questa fascia di irraggiamento l’energia
del sole ha qualità analoghe per virtù - benché solari - alla luna crescente.
SECONDO MERIDIANO
energia del sole analoga alla luna piena
TERZO MERIDIANO
energia del sole analoga alla luna calante
QUARTO MERIDIANO (tramonto)
quarta fascia che va dal tramonto all’alba, e
cioè dura tutta la notte, è fase analoga alla luna nuova, cioè fase di
oscuramento totale del sole
Per trovare la durata precisa quotidiana di
queste fasce di irradiazione solare si trova quant’è il periodo esatto dall’alba
al tramonto del sole, e lo si divide per tre, ciò che dà in ore, minuti e
secondi la durata di ogni fascia.
Ti do queste note aggiuntive, discepolo,
affinchè tu sappia come astrologicamente il corpo tuo solare interagisce con le
cause cosmiche, e questo ti dico appunto per la pratica tua nella vita acciocchè
a seconda del momento orario, tu possa meglio operare determinate cause. Gli
effetti in armonia con le varie fasi lunari, che tu prenderai ad esempio per il
tuo corpo ammonio, non sto qui a ripeterti, perché te ne ho dato abbondante
spiegazione in vari punti della Maria, e ad essi ti rimando. Sappi ancora,
discepolo, che il tuo corpo solare non è strettamente vincolato dal momento
astrologico corrispondente alla qualità che vuoi, perché questo corpo è energia
divina, quindi del mondo primario delle Cause, e non subisce pertanto
l’influenza astrale planetaria come è, invece, della Maria. Io ti dico questo,
però, del corpo solare perfetto, onde per cui se sei ai primi stadi e non hai
ancora compiuto perfettamente - cioè irreversibilmente - questo ultimo
separando, le note che ti ho dato potranno esserti di aiuto certo nelle opere
che conduci.
Quindi, discepolo, se effettui le tue opere
ammonie nei tempi più giusti e perfetti, grande risultato potrai raggiungere nei
tuoi scopi. Se però cause della vita ti costringono a non rispettare i tempi più
propizii agisci lo stesso confidando nel potere di questo tuo corpo ammonio che
brilla di quell’energia che è nel medesimo tempo te stesso e il dio di tutti gli
dei.
Per tornare ora all’esplicazione alchemica
operativa, ti dirò che terminati i tre mesi della pratica precedente e in
qualsiasi momento dell’anno tu sia (acciocchè la via alchemica a questo livello
non è più vincolata da prescrizioni astrologiche), inizia dalla fissazione del
sole, in un primo tempo per tre mesi guardandolo all’alba con le tue palpebre
semichiuse, ovverosia aperte sottilissimamente di modo che il bagliore solare
sia appena percepito alla vista dei tuoi occhi; vedrai che questa luce si
scompone nei colori dell’iride. Fa quindi questa fissazione per un’ora al giorno
(un’ora essendo la durata ideale, ma se non puoi opera comunque al meglio) per
tutto il tempo che ti ho indicato, ma non aprire le palpebre più di quanto ho
detto e, dopo di aver effettuato la pratica, ritirati in una stanza al buio più
completo ed ivi, ad occhi chiusi, resta per un’altra ora (o, comunque, per un
periodo corrispondente alla durata della precedente fissazione); poi attendi
pure ai tuoi doveri quotidiani conducendo per il resto vita normale sia nel
lavoro che svolgi, sia nel talamo che condividi con la tua compagna.
Terminata questa prima fase ne inizia
un’altra, in cui la fissazione del sole dovrà avvenire sempre al momento
dell’alba - e per sei mesi -, con i tempi che ora ti indico qui di seguito, e
per fissazione diretta, cioè con gli occhi ben aperti di fronte all’astro
splendente.
1° MESE: i primi 10 giorni fissazione diretta
per 1 minuto. I secondi 10 giorni fissazione diretta per 2 minuti i terzi 10
giorni fissazione diretta per 3 minuti. Per i restanti cinque mesi di pratica si
fisserà direttamente il sole per 1 minuto in più ogni dieci giorni fino ad
arrivare ai 15 minuti del sesto mese, che però dovranno essere tali per tutta la
sua durata e non aumentato di 1 minuto come per gli altri. Questi sono i minuti
che la tradizione alchemica tramanda come più consoni per la realizzazione che
si intente ottenere, e questo in base ad una media effettiva comprovata dalla
pratica di tanti esperimentatori; questa media è empirica ma la più probabile da
conseguire quanto a capacità media di fissazione per un occhio normale. Nel caso
però che ciò sia troppo per te, discepolo, fissa il sole per il tempo tuo
individuale, ovvero finché ne puoi sostenere la splendente lucentezza, e vai
così avanti nei mesi al meglio che puoi mentre se riesci per un periodo più
lungo a sostenere questa luce, fai pure a tuo piacere.
Alchemicamente questa fase porta alla
fecondazione del tuo corpo solare da parte dello sperma solare, cioè l’ulteriore
trasmutazione dei principii mercuriali che per pirificazione di questo sperma si
cangiano in principii solari. Fisicamente, cosa succede nel tuo corpo? Le due
fasi alchemiche precedenti hanno cominciato ad attivizzare il corpo solare,
producendo nell’organismo profondi mutamenti biologici pur conservando, nella
sua interezza, aspetto esteriore normale. I conseguimenti che accompagnano
queste fasi di separando sono:
-apparizione della realtà esterna come
dipinta da colori molto più splendenti di quelli visibili normalmente, ciò
perché dopo aver scomposto in te lo sperma solare nei sette colori e aver
praticato la fissazione diretta del sole, i tuoi organi visivi sono divenuti più
acuti nella loro percezione cosicché essi ti risultano di una intensità nuova e
dai cromatismi più brillanti.
-
possibilità di vedere l’aura interna (oltrechè esterna) di persone, animali e
cose.
-riconoscimento completo delle incarnazioni precedenti e del proprio compito
speciale o missione.
Come avrai notato, discepolo, le principali
modificazioni riguardano il senso della vista, acciocchè la fissazione del sole
è via direttissima per operare l’ultimo separando alchemico (naturalmente ti
parlo delle prime modificazioni che subirai). Vedi, discepolo, nei tempi di
assorbimento dello sperma solare, la fissazione diretta si opera gradualmente,
ma ciò sarebbe ancora troppo se tu non avessi preparato con le operazioni
precedenti i tuoi occhi a sostenere questa visione diretta, e pensa che con
questo allenamento quotidiano ottieni perfetta adattazione degli organi tuoi
fisici, né rischi di comprometterne la salute. Dopo ogni fissazione, come nella
fase precedente, ritirati al buio più completo e rimani per un’ora ad occhi
chiusi: ciò dà modo ai tuoi organi visivi di ripristinare le perfette condizioni
fisiche che potrebbero dalla fissazione essere lievemente compromesse benché tu
abbia preparato gradualmente questi occhi alla fissazione.
Ora però, discepolo, che sto per dispiegarti
l’ultimo grado del Magisterio solare in cui tu dovrai assumere internamente gli
elementi aurici che dovranno portare il tuo corpo organico al grado di Oro
perfetto, devo svelarti il modo di adattare alchemicamente i tuoi corpi
inferiori a questi elementi con cui dovrai operare d’ora in avanti. E non perché
essi elementi non siano perfetti nell’essenza loro alchemica, ma proprio per
tale grado di purezza ti occorre abituare gradualmente l’organismo alla loro
assunzione; qui mi riferisco, discepolo, all’oro metallico e all’urina [
OGGIGIORNO E’ POSSIBILE COMPRARE ORO PURO PER USO ALIMENTARE OPPURE SOTTOFORMA
DI OLIGOELEMENTO] che, uniti allo
sperma aurico solare [CONTENUTO NELLA
LUCE DEL SOLE], saranno gli elementi filosofici ultimi per operare il
cambiamento in corpo ammonio, ed è proprio per mezzo della tua urina che meglio
potrai adattare l’organismo tuo ad assorbire l’amalgama alchimico, soprattutto
l’oro metallico la cui parte aurea non è facilmente assorbibile dai corpi
sottili.
Bada bene che questo adattamento che ti
induco a fare avviene in primo luogo sui piani sottili del tuo essere, comechè
il mercurio alchemico che a questo stadio hai reso perfettissimo dovrà per
questi elementi nuovi essere trasmutato nell’Oro filosofico; ma tale cambiamento
avviene anche a livello saturnio iniziando dai processi metabolici che regolano
le funzioni principali dell’organismo fisico. Ed a seconda della propensione o,
meglio, di certe caratteristiche fisiche individuali, esso cangiamento sarà
perciò personalissimo e diverso da praticante a praticante.
Vale però per tutti l’avvertenza che la prima
fenomenologia che comparirà in questo stadio di adattamento che ora disvelerò
sarà l’aumento evidentissimo della resistenza organica in senso generale: quindi
resistenza eccezionale alle malattie, alle temperature esterne disagevoli sia
nel caldo che nel freddo, maggiore facoltà di ricostruzione - anche in tempi
brevissimi - delle lesioni accidentali interne ed esterne del corpo fisico; Si creerà anche la facoltà di assimilare senza pericolo per
l’organismo, sostanze come l’oro metallico - che altrimenti sarebbero risultate
dannose (di poco o di molto) all’organismo fisico.
Allora sappi, o discepolo, che potrai
ottenere questo adattamento normalmente in un periodo di 40 giorni detto
“quarantena solare”. Dovrai condurre così questo adattamento: cibandoti della
tua consueta dieta alimentare (ma molto ridotta in quantità) per tutto il
periodo, dovrai raccogliere la prima urina che emetterai al tuo risveglio, nella
dose di un normale bicchiere da mensa; immediatamente dopo dovrai effettuare una
lavanda purgativa dell’organismo che effettuerai stando immerso fino al collo
per almeno 15 minuti in una vasca contenente acqua a temperatura di 40° esatti,
cioè molto calda; farai quest’immersione avendo cura che per tutta la sua durata
la temperatura dell’acqua si mantenga al grado che ti ho indicato, cioè
aggiungerai man mano della nuova acqua calda per compensarne il raffreddamento.
Tieni presente che questa lavanda ha scopo depurativo per il fatto che l’acqua
esterna, essendo di grado superiore alla temperatura del tuo corpo, espurgha per
esosmosi i principii intossicanti ovvero le scorie astrali formatesi nel tuo
organismo.
Nel caso che la tua temperatura stabile
corporea sia già alchimizzata permanentemente in gradi superiori alla normale,
userai ovviamente acqua calda in gradazione più opportuna onde producasi questa
esosmosi. Appena terminata l’immersione devi effettuare l’ingestione della
quantità di urina che hai prelevato in precedenza, terminando poi con una
sciacquatura energica della cavità orale con acqua e aceto o con altro liquido
idoneo a togliere lo sgradevole sapore residuo dell’urina.
Fai ciò per quaranta giorni esatti e reitera
se non vedi comparire almeno uno dei segni comprovanti il cambiamento metabolico
per adattabilità alle essenze auree; i principali segni sviluppantisi e che ti
ho già accennato innanzi sono interni all’organismo, quindi non ne hai immediato
riscontro, ma il segno perfetto esteriore che attesta l’avvenuta mutazione
metabolica, è il cambiamento permanente del colore della tua urina che diventerà
in un primo tempo di un giallo scuro intensissimo, dello stesso colore che avrai
notato avere quando tu hai una forte febbre di qualsivoglia natura; in un
secondo tempo l’urina diventerà aurificata cioè come risplendente di bagliori
d’oro. Se non raggiungi la comparsa di questi colori, come ti ho detto, reitera
la quarantena fino alla comparsa di questo segno; il continuo beveraggio con
l’urina ha potere salificante dell’intero organismo corporeo, rendendolo quindi
più idoneo ad assimilare, successivamente, quei fluidi aurei quali l’urina e
l’oro metallico.
Tale quarantena prepara, pertanto,
fisicamente il corpo alla nutrizione solare per imbibizione, apportando molecole
di sale ammonio in tutto l’organismo che serviranno, dopo, a trasportare al
nucleo solare centrale gli elementi aurei ingenti. Questo reticolo di molecole
ammonie che tu crei, o discepolo, con la quarantena, puoi paragonarlo al sistema
sanguigno che serve ad ossigenare tutto il tuo saturnio, mentre che, però,
questo secondo ha funzionalità prettamente fisiche, il primo le ha
essenzialmente astrali. Durante questo periodo di quarantena e nelle sue
eventuali reiterazioni, tu continuerai, discepolo, a praticare la fissazione del
sole nella stessa maniera che conducevi al termine dei sei mesi di cui ti ho
parlato innanzi, cioè fissando il sole per il tempo che ti ho indicato, o per
quello che puoi fare, in più o in meno, a seconda della costituzione tua
organica.
Ora, discepolo, voglio darti spiegazione
filosofica di questa quarantena, il cui ciclo si rinviene, teologicamente, in
più punti della narrazione biblica, coincidente anche con i grandi misteri
iniziatici alchemici. Dunque, discepolo, ti ho spiegato come nelle matematiche
assolute pitagoriche, il ternario sia da considerarsi come il primo fattore
creativo nell’ordine fisico; ora invece, il quaternario o tetrade magica, la
formula IHVH ebraica, rappresenta invece l’adattamento di quella prima formula
creativa alla materialità delle cose universe, come se il ternario fosse la
legge creativa assoluta (o fattore creativo) e il quaternario l’adattamento di
questa formula all’intera fisicità. Ecco spiegato il mistero del numero 4 che,
non a sproposito, nell’astrologia classica viene attribuito a Giove cioè a Juppiter o Dis Pater; ma la formula alchemica dà una quarantena come periodo
adattativo nel tuo organismo cioè 114 viene moltiplicato per 10.
Ora devi sapere che questo 10 nella teoria
assoluta pitagorica è il fattore generativo e moltiplicativo di ogni cosa
fisica; pensa per esempio, discepolo, al numero 10 come ad una unità formata
dall’1 e dallo 0 e che trasposta fisicamente puoi intendere come un’asta eretta
e una vagina cioè l’1 e lo 0, la cui vicinanza (o unione) formando il numero 10
dà nella teoria moltiplicativa matematica 11, binomio generativo di ogni cosa a
crearsi. Per cui, discepolo, questa quarantena alchemica si può definire
filosoficamente, alla maniera pitagorica, il minimo periodo per ottenere un
adattamento moltiplicativo significativo nell’ordine di ogni generazione fisica.
Nota che nella narrazione biblica questo numero 40 ricorre molte volte,
adombrando teologicamente questo Mistero creativo che ti ho ora esplicato, per
cui vedi che ciò che è narrato al volgo in maniera allegorica e simbolica,
teologica nell’ambito della tradizione religiosa, parte sempre da una verità
fisica, spiegata poi filosoficamente come verità assoluta dalla tradizione
pitagorica ed infine velata dalla religione sotto varie simbologie teologiche,
comechè ad esempio nella narrazione biblica, come hai già visto in questa
trattazione, si trovano molti misteri alchemici ridotti ad allegoria di episodi
o di personaggi.
Questa è la chiave iniziatica sacerdotale di
tutte le religioni: chè i vari libri sacri adombrano i misteri fisici della
composizione occulta dell’uomo, delle leggi e fenomeni che reggono l’universo e
infine delle forze cosmiche che sono le forze motrici di esso universo
nell’ordine della realtà fisica creata.
255) Ora ti svelo,
discepolo, l’ultima fase del separando solare, così che questo grande arcano
alchemico sia completo. Dunque, terminata che hai la fase di fissazione solare
che dura sei mesi, tu devi iniziare la cibazione con gli elementi aurei di cui
ora ti darò spiegazione. Ricorda il pentacolo salomonico. Una delle sue
esplicazioni è la seguente che ben conosci:
Ciò che è in alto è come ciò che è in basso, e ciò che è in basso è come ciò che
è in alto, per .formare il miracolo di una cosa sola. Ora, la cosa sola che
vuoi formare, o discepolo, è quel corpo solare o ammonio alla cui fase di
separando sei arrivato dopo il lungo tempo trascorso sulla via alchemica. Ma in
virtù di questa spiegazione, si conchiude che come finora tu hai praticato con lo sperma solare macrocosmico [Luce-Akasha], così devi ricercare gli
elementi che, nel mondo fisico terreno, rappresentano lo sperma solare
microcosmico e, in questa ultima fase alchemica, devi poi arrivare all’Opera
perfetta continuando fino al completo raggiungimento, nutrendoti
contemporaneamente dei due tipi di spermi solari.
Cosa sono questi elementi fisici con i quali
devi iniziare ad operare? Considera la teologia cattolica e rifletti. La Genesi
narra che nel giardino dell’Eden nasceva un fiume che lo irrigava e poi si
divideva in quattro capi. Alchemicamente queste quattro diramazioni sono i
fluidi filosofici necessari per operare i vari gradi di separando, cioè:
FIUME FISON = URINA
FIUME GIHON = FERMENTO VENEREO
DI
COPULA (maschile e femminile)
FIUME EUFRATE = MERCURIO ROSSO
FIUME TIGRI = MERCURIO BIANCO
Il fiume Fison rappresenta simbolicamente
l’urina, che nel corpo umano è il sale aurico, cioè il fluido che serve per
operare l’ultima fase del separando. Ma la Genesi dice che questo fiume
circondava la terra di Evila, dove era l’Oro, e l’oro appunto è l’altro elemento
microcosmico con cui devi nutrire il tuo Adamo androgenico. Quindi tre sono gli
elementi utilizzati in questo ultimo separando:
1 - sperma solare macrocosmico = luce solare
2 - sperma solare microcosmico = urina
[SERVIVA A RENDERE
ASSIMILABILE L’ORO METALLICO]
3 - sperma solare microcosmico = oro
metallico
Ricorda, discepolo, che questo numero 3 è
sacro. Tre sono, teologicamente, le persone divine (Padre, Fglio e Spirito
Santo). Tre sono i corpi del tuo essere occulto (lunare, mercuriale, solare).
Tre sono i Magisteri alchemici. Tre sono i gradi di cottura alchemica (nigredo,
albedo, rubedo). Tre sono gli anni dell’Opera cristica (dal Battesimo al
Calvario).
256) Allora, discepolo,
prosegui così:
- per l’assorbimento dello sperma
macrocosmico opera la fissazione del sole ad occhi aperti per 15 minuti
quotidiani (per il tempo che puoi sostenere), al momento dell’alba.
- per l’assorbimento dello sperma
microcosmico, devi praticare l’ingestione degli elementi che ti ho dispiegato,
cioè urina e oro a 24 carati, cioè purissimo, finemente polverizzato (quest’oro,
del tipo migliore che trovasi in commercio, devi trattarlo alchimicamente in
questo modo: prendi una conveniente quantità di questo metallo ridotta in
polvere finissima ed esponila alla diretta luce solare di Domenica
facendola impregnare di sperma solare dal momento dell’alba a quello del tramonto. Ecco che così il metallo è
trattato per l’opera tua, cioè si è mineralizzao alchemicamente avendo ricevuto
conveniente impregnazione di seme aurico solare).
Questi
elementi oro e urina, vanno ingeriti così: al momento dell’alba prendi la dose
di una punta di cucchiaino di oro polverizzato, ed uniscila ad un quarto di
litro della tua urina prelevata poco tempo prima. Avanti l’ingestione, e subito
dopo, pratica un lavaggio della bocca con acqua e aceto in eguale quantità,
acciocchè il sapore dell’urina non ti sia eccessivamente spiacevole e dopo
procedi all’ingestione. Prima e dopo la pratica devi osservare un digiuno
completo di 6 ore.
L’aceto per sua proprietà fisica à il meglio indicato per togliere qualsiasi
altro sapore per sciacquatura, ma si può usare anche un altro liquido, benchè
meno efficace. Questa è la fase del separando pericolosa se il praticante non ha
già raggiunto pienamente tutti i gradi del separando alchimico precedente, in
quanto l’ingestione dell’oro metallico produce avvelenamento dell’organismo
nell’individuo normale, o non ancora arrivato al grado di magistero solare in
cui è lecito e necessario effettuare tale pratica. Nel discepolo alchimicamente
sviluppato, invece, ciò non rappresenta pericolo alcuno poiché il suo organismo
è cambiato profondamente in tutti i fenomeni suoi metabolici, fisici e astrali;
e cioè l’ipersviluppo alchemico di esso individuo ne fa un essere non più
valutabile coi criteri della scienza volgare, ancorchè la più moderna, ma
organismo già semidivino il cui corpo saturnio è totalmente - o quasi - sotto il
diretto controllo dei corpi superiori che ne dirigono anche fisicamente le
proprietà e le necessità.
Alchemicamente, questa ultima fase del
separando provoca, nel tempo, la completa solarizzazione di tutto l’essere, cioè
la trasmutazione effettiva in corpo ammonio. Ti spiego meglio, discepolo:
l’amalgama di oro e urina è nutrimento interno del corpo solare e per questo
motivo esso corpo ne trae alimento alchimico per la sua formazione; sappi che
l’oro metallico - trattato come ti ho detto - apporta il seme aurico metallico,
cioè produce nel corpo sottile il nutrimento essenziale dell’essere ammonio;
l’aggiunta dell’urina all’amalgama ha per scopo di sensibilizzarlo, cioè di
renderlo alchemicamente solubile o, meglio, fisicamente affine al corpo solare
che va a nutrire; è come se l’oro, benchè trattato, fosse ancora incompatibile
astralmente con le molecole sottili costituenti il corpo solare: ecco allora che
l’urina - come i succhi gastrici analoga opera fanno col cibo quotidiano -
scompone lo sperma aurico metallico e lo rende organicamente solubile acciocchè
esso sia nutrimento alchemico perfetto.
Teologicamente,
Cristo ritorna nella Trinità
divina, cioè il Cristo-corpo mercuriale si transustanzia
completamente nel Dio unico, o corpo solare, ovverosia: le tre persone divine Padre, Madre e Spirito Santo si fondono in un’unica Trinità; i tre corpi, lunare, mercuriale e solare si fondono, cioè
vengono trasmutati, nell’unico corpo ammonio solare.
Filosoficamente, l’Adamo (discepolo
alchemico) riunisce se stesso alla terra e al cielo perché fonde in un corpo
solo i tre spermi:
sperma solare del cielo (luce solare)
sperma solare di Adamo (urina)
sperma solare della terra (oro metallico)
Fisicamente, cosa avviene del tuo essere? La
fase finale di questo separando solare (fissazione del sole, ingestione di oro e
urina) tu devi portarla avanti sino a che per solarizzazione alchemica, tutto il
tuo essere divenga di Sole formato, cioè tu divieni Fuoco o Corpo ammonio
perfetto; questo è anche l’ultimo mistero dell’Arte alchemica, e si spiega pure
con la figura del pentacolo salomonico, intersecazione e intreccio dei tuoi
quattro corpi, rappresentati dagli ierogrammi degli elementi.
Nell’Opera alchemica dal tuo grave saturnio passi al lunare, al mercuriale e infine al solare (cioè dalla Terra all’Acqua, all’Aria e al Fuoco). Fisicamente, discepolo, man mano che procedi con la pratica, osserverai un cambiamento radicale del tuo essere; l’iperchimica occulta ottiene una modificazione completa dei tuoi principi inferiori cosicchè nè la fissazione prolungata del sole, né l’ingestione dell’oro metallico produrranno effetti negativi; e come agli occhi del mondo tu potrai apparire di aspetto normale, pure questa è cosa esterna, chè tu sei corpo ammonio, formato di essenza divina. Con la reiterazione dell’ultima fase alchemica avrai fenomenologie e mutamenti fra i più notevoli, di cui ti do esempio (a proposito della reiterazione, anche qui il tempo di fissazione del sole dovrebbe essere mantenuto costantemente di 15 minuti, ma se per tua capacità fisica non arrivi a questo tempo che ti ho indicato, di poco o di molto, fai - come ti ho già detto precedentemente - al meglio che puoi, cercando cioè di sostenere la brillantezza del sole il più possibile. Ma se per tua capacità fisica questo tempo puoi portare oltre i 15 minuti di media, fai senz’altro questo e persisti fin quando puoi sostenere lo splendore solare.):
- possibilità di traslocazione completa del
tuo corpo da un posto ad un altro (quindi non biocazione, ancorchè completa, ma
smatenializzazione del corpo e apparizione fisica a qualsiasi distanza).
- ascensione del corpo fisico nell’aria (ciò
che in certe dottrine chiamasi fenomeno di levitazione)
- non aver più necessità - se vuoi - di
coprire il tuo corpo con vestimenti per mantenere costante la temperatura
(perché il calore del tuo fuoco interno ammonio mantiene un esatto grado in
tutto il tuo essere e indipendentemente dalle condizioni climatiche esterne).
- potere completo sui Regni elementali, nel
senso che la tua volontà può comadare fisicamente la Terra, l’Acqua, l’Aria e il
Fuoco. Puoi cioè a tuo comando far sgorgare l’acqua, scatenare terremoti,
comandare i venti e accendere il fuoco sempre che tu voglia.
- potestà sugli spinti planetari di qualunque
grado.
Queste che a prima visa ti sembrano
rivelazioni sbalorditive non sono che un piccolo esempio delle potestà del corpo
ammonio, ma la trasformazione più grande la subisce la tua coscienza, nel senso
che entri appieno nel mondo delle cause prime, arrivando a conoscere interamente
te stesso, cioè il tuo spirito immortale e la via che percorri nell’universo.
La reiterazione ciclica del separando, come
ti ho detto, ti porta a tal punto di solarizzazione che ti dona potestà completa
sugli elementi: ciò vuol dire che potrai, sempre che lo desideri, diventare
Fuoco, cioè scomporre (transustanziare automaticamente ed immediatamente) il tuo
corpo in luce o, per meglio dire, diventare essere divino. Ricorda, questa
potestà è una tua scelta. Puoi continuare a vivere nel tuo corpo satumio, o
continuare l’esistenza sul piano lunare, o mercuniale, o solare, ma ogni corpo
necessita di nutrimento di grado adatto e appropriato. Per cui, se vivi ancora
su questa terra, avrai necessità fisiologiche adeguate, sia per quanto riguarda
l’alimentazione che per ciò che concerne gli impulsi sessuali. Quindi puoi fare
tutto ciò che compete all’uomo normale, ed essere allo stesso tempo uomo e Dio.
Questo corpo ammonio, in sintesi, è l’essenza
del dio che è in te, il corpo ultimo che presiede a tutti gli altri inferiori e
su cui esercita assoluta potestà: è per questo che non si può propriamente
parlare di esteriorizzazione del corpo solare nel senso di quanto avviene per
gli altri corpi lunare e mercuniale che non hanno ancora raggiunto lo stato
ammonio dimorante nello spazio assoluto; ma questo corpo solare, essendo
trasmutazione completa dell’essere fisico, è
ipso facto
onnipotente e onnipresente sugli altri, che comanda perfettamente sempre che
lo voglia; quindi è per atto puro e semplice di volontà, di un istante di questa
volontà che ormai è divinizzata al suo massimo grado, discepolo, che il corpo
solare si comanda in tutti gli atti suoi, e se io dovessi descrivertene
l’aspetto potrei dirti solo questo: immagina un punto primo che è volontà
direttrice, ed attorno a questo, ma senza spazio né dimensione, un globo
costituito da molecole solari, cioè dall’energia unica di Dio; e sappi che
queste molecole che puoi plasmare nelle forme - spaziali ed elementali - che
vuoi in un solo istante, sono sul piano solare di una intensissima brillantezza
splendente più del bagliore di mille soli.
Questo corpo ammonio, appunto puoi conglobare
(come ti ho detto, il termine esteriorizzazione sarebbe improprio) tramite
l’istante del tuo pensiero, e non come avviene per gli alri corpi inferiori. Ma
come ti ripeto, discepolo, la potestà assoluta del tuo io divino sul corpo
solare, comporta anche l’assoluta potestà sugli elementi costituenti i corpi
mercuriale, lunare e saturnio. Questo significa,
in ultima sintesi, che la tua potestà è
estesa sulla scomposizione e ricomposizione di esse molecole costituenti i corpi
inferiori con possibilità quindi di cangiarle nel modo che vuoi. Il corpo
ammonio completo, e qui ti parlo della perfezione ultima dell’Opera, cioè della
divinizzazione completa dell’individuo, cioè la transustanziazione completa in
essere ammonio, di pura luce; e proprio in pura luce potrai cangiarti
immediatamente solo che lo vorrai, quando sarai arrivato alla solarizzazione
perfetta di cui ti ho parlato. Potrai, appunto, ancora vivere nel corpo saturnio
fra l’uomo comune, benché questo corpo grave sia per te un involucro soltanto o,
meglio, un abito che indossare o levarti potrai quando vuoi.
I corpi lunare e mercuriale, come ti ho
spiegato in questa trattazione di disvelamento iniziatico, sono stati durante
l’Opera alchemica trasmutati nell’essenza superiore solare, quindi non vi è più
traccia di essi né ragione del loro esistere, terminata che avrai l’Opera
completa.
Comunque, discepolo, sempre che tu lo voglia,
potrai come continuare a vivere nel corpo saturnio, e così ricostituire molecola
per molecola gli altri corpi sottili. Questa possibilità rimarrà per te teorica
in quanto tu, come ammonio perfetto, non avrai più necessità dei corpi
intermedii, che sono di lunga lega inferiori allo stato divino in cui ti trovi
nell’Opera perfetta. Del corpo saturnio potrai invece avere bisogno se l’Opera
tua comprende anche uno scopo, cioè una missione, da svolgere tra la gente
comune, e questo può essere uno scopo umanitario di un determinato tipo. O altra
cosa sempre a beneficio del’umanità.
Ricorda però, discepolo, che questa
perfezione miracolosa di cui ti parlo non credere di conquistare facilmente, né
forse in una sola vita, che l’Opera perfetta è data a pochi compierla in tempi
brevi, anche se ti auguro che per tua virtù solare individua l’Oro alchemico
animico che è in te produca presto i risultati agognati. Ed ora, discepolo, che
sto per concludere questo Grande Arcano, ti farò un ulteriore commento su questa
opera alchemica che vai ad intraprendere.
Parti da un corpo grave, un corpo saturnio
che è il più basso della materia universale; con i primi gradi di separando,
cioè il primo magisterio, cominci a mettere in fermento i tuoi corpi sottili,
che sono la costituzione occulta, cioè celata agli occhi volgari, di te stesso.
Formasi un primo corpo sottile che è quello lunare, che puoi esteriorizzare come
e quando vuoi e che ha una potestà ed attributi suoi propri. Con altri elementi
fisici poi ottieni un’ulteriore trasmutazione alchemica che ottenere ti fa un
terzo corpo occulto (il secondo sottile) che chiamasi mercuriale. E’solo però
con la creazione del solare o ammonio che tu ottieni potestà assoluta su tutti
gli altri corpi inferiori compreso il saturnio, con facoltà di non avere più
bisogno di quest’ultimo per continuare l’esistenza. Allora ti domanderai,
discepolo, perché la potestà perfetta che tu ottieni nel grado di solare sul
corpo saturnio, l’istessa potestà tu non hai al grado lunare o mercuriale? Cioè
come mai a questi gradi intermedii tu hai possibilità di esternare un corpo
sottile, ma non hai potestà di trasmutare intieramente il corpo saturnio in
corpo lunare o mercuriale? Ciò si ha perché i corpi intermedi non essendo ancora
alchemicamente oro perfetto, non hanno pertanto virtù di solarizzare tutto
l’organismo, scomponendolo in pura luce (e ricomponendolo poi alla bisogna),
come avviene invece a livello di separando perfetto ammonio.
Ti voglio ancora insegnare, discepolo, donde traggono nutrimento questi corpi sottili di cui ti ho parlato; al paragrafo 183 ti ho dispiegato che la reintegrazione dei fluidi sottili avviene in via notturna tramite assorbimento dell’energia irraggiante dalla Stella Polare, ma per quanto riguarda la formazione fisica dei corpi sottili ti dico questo: vedi, discepolo, quello che va a nutrire di questi alimenti i corpi sottili, non è il componente fisico quale possono essere le proteine o gli zuccheri, ma l’aspetto occulto di esse vivande, cioè la loro controparte immateriale ciò è evidente, vi sono in certi alimenti dei componenti astrali, lunari o mercuriali che, scomposti dall’iperchimica occulta del corpo saturnio, cioè dell’apparato digestivo, vanno a nutrire l’uno o l’altro corpo sottile. Ma dove sono questi corpi ancorchè formati, quando però sono in stato di non esteriorizzazione? Ecco: il corpo lunare è come un’aura magnetica diffusa per tutto il sistema del Grande Simpatico dell’organismo umano, e al momento dell’esteriorizzazione - nel modo che ti ho dispiegato nella Maria - questa energia fluisce verso un luogo comune e si concentra in forma di sfera; il corpo mercuriale in stato di riposo, invece, è un’aura diffusa per tutto il sistema venoso e arterioso del corpo umano, quindi la sua energia è localizzata nel sangue e, come nel corpo lunare, al momento della sua esteriorizzazione essa energia si concentra e fluisce in un tutto unico che è l’Ibi o corpo volante.
Il corpo ammonio, per la sua formazione, come
ti ho dispiegato, abbisogna di un nutrimento essenzialmente costituito dal seme
aurico macrocosmico e microcosmico; in questo Grande Arcano ti ho già detto come
esso nutrimento trovasi in alto grado nell’urina e nel puro oro metallico, ma
oltre a questi, i raggi solari che il praticante alchimista assorbe, infondono
in lui delle particelle invisibili, o molecole ammonie, che sono la parte vera e
propria costituente il futuro corpo solare; ma tu mi chiederai, discepolo, dopo
che il separando ultimo è perfetto e il corpo possasi scomporre in luce
purissima, da dove esso corpo ammonio riceva energia per la sua esistenza, non
avendo più organi fisici atti alla scomposizione e all’assorbimento dei
principii nutritivi e organici?
Questo nutrimento viene costantemente e
infinitamente dalla Stella Polare, che emana come ti ho già spiegato nella
Maria, un irraggiamento sottile costituito da fluidi lunari, mercuriali e solari
che servono, ognuno per il grado suo rispettivo, a nutrire gli analoghi corpi
sottili; quindi la sussistenza del corpo ammonio è in rapporto a quel punto
macrocosmico di emissione, ma esso punto essendo in definitiva la porta dalla
quale Dio emana la sua luce in questo universo, è come dire che il corpo ammonio
è nella grazia diretta di Dio, cioè in Egli è effuso, e così è in verità. Solo
alla fine dei tempi, quando l’universo verrà da Dio cangiato definitivamente e
stabilmente nella propria essenza divina, anche il punto macrocosmico che ti ho
spiegato non sussisterà più, e le Entità ammonie saranno non più a diretto
contatto con Dio, ma fuse in Lui, nel suo amore e nella sua luce.
Questa che ti ho svelato, discepolo è la via maestra. Osa,
pratica e taci, e pensa che quando il demone della Terra prevarrà, cento mani
invisibili ti spingeranno innanzi affinchè tu possa pervenire con certezza
all’Opera tua perfetta, al conseguimento di quel corpo divino e che tu possa
infine dire come Dio: IO SONO COLUI CHE SONO.
questo foglio riservato ai fratelli è da precludere alle sorelle e si intende
poi riservatissimo per i profani
L’elaborazione dello sperma è funzione
nervosa, cioè la distillazione del liquido seminale o semenza di vita è fatta
nell’organismo per azione dei centri nervosi. Infatti lo stato di eccitazione
nervosa erotica, attiva questa distillazione rifornendo prontamente i vasi
spermatici del seme già emesso per una eiaculazione. Ciò spiega come,
ripetendosi l’atto amoroso producente l’emissione dello sperma, si trovano a
essere ripieni i vasi precedentemente svuotati. Fisiologicamente l’emissione del
seme produce una denutrizione nervosa, cosicché l’individuo, dopo l’atto
eiaculatorio, è abitualmente preso dal bisogno di dormire.
Lo stato di castità
produce invece il riassorbimento del seme, elaborato e non emesso, il quale
costituisce così una nutrizione nervosa e quindi psichica. Per intendere più chiaramente, bisogna considerare che
ciò che noi chiamiamo corpo lunare, non è una sostanza omogenea penetrante il
corpo tangibile: ma agglomerato di materia nervea di densità diversa, dal corpo
saturniano al corpo mercuriale. Ne consegue che bisogna “eccitarsi” e
riassorbire poi, internamente, questo stato urielico. Anche il corpo satumiano è
fatto di sostanza più o meno grossolana, dalla sostanza cornea alla sostanza
grigia del cervello. Così il corpo lunare si estende dal sistema nervoso
anatomicamente visibile che ne è lo scheletro, fino alla parte più sottile.
La funzione di amore sessuale comprende un’elaborazione del seme ed una
proiezione di esso nell’atto coitale. La prima è distillazione nervosa,
naturale, delle sostanze che rappresentano la fioritura del corpo fisico
vivente, distillazione attivata dallo stato di eccitazione amorosa. La seconda,
è fermento nervoso interno naturale, o azione periferica sopra una parte
tangibile del sistema nervoso, comunicantesi alla parte sottile: oppure anche
azione psichica soggettiva esterna sulla parte invisibile, agente poi sui centri
nervosi ed interessante tutto il corpo materiale. Dunque, l’atto coitale per
l’individuo comporta una perdita di energia psichica e fisica. Però nell’atto
amoroso avviene una compenetrazione dei corpi lunari dei coitanti
ed uno scambio attivissimo specie nel momento critico della
polluzione. Mentre ciò potrebbe riparare per compensazione le perdite subite
nell’atto, è anche cosa pericolosa per le appestature di ogni genere che si
possono contrarre venendo a contatto con un elemento impuro. Questo ti faccia
tenere gli occhi aperti nella pratica della vita.
Terminati i libri in cui ti ho disvelato
chiarissimamente forme e pratiche dell’Alchirnia sino al sommo
livello, e grado per grado avendoti dato anche le pratiche magiche da
effettuarsi in relazione al separando alchimico sviluppato, ora, discepolo,
aggiungo alla mia rivelazione queste Appendici che meglio potranno chiarificarti
alcuni aspetti dell’Arte di cui sei discepolo, nonché saranno integrative della
Sapienza che io ho avuto compito di trasmetterti attraverso la parola scritta.
In questa prima appendice voglio disvelarti
il modo jeratico di fissare su carta le idee astrali di qualunque specie e
origine. Vedi, discepolo, il lavorìo inconscio che mettesi in moto quando tu
scrivi o parli nelle forme e nel linguaggio comuni, è azione meccanica di
ricerca e confronto nel ripostiglio dei vocaboli e delle forme espressive
immagazzinate, cioè tu cerchi la parola già fatta che esprima al meglio
possibile il concetto o i concetti che intendi manifestare.
Ecco perché la scrittura comune non è magica
nel vero senso della parola, perchè rappresenta un filtro potente tra la tua
vera ideazione e il problema di farsi comprendere dagli altri. Questo nel mondo
delle idee comuni. La scrittura ieratica cioè magica per eccellenza, è invece
l’espressione equivalente in forma grafica delle tue idee-madri, cioè è la
materializzazione, se così possasi dire - delle onde di pensiero che formasi nel
processo mentale. Il secreto di questa scrittura è stato dischiuso dalla Scienza
regale magica, onde per cui si può riassumere - a grandi linee - così: questa
scrittura leggesi da sinistra a destra; nella sua grammatica onirica esistono
verbi che inquadrasi come senso oggettivo nelle qualificazioni - o virtù - dei
sette Pianeti, onde si ha un andamento grafico che rispecchia la specificità di
essi pianeti.
Il verbo ha inoltre una direzione verso
l’alto o il basso, ciò che indica un accrescimento o una diminuzione del suo
intrinseco significato: altri punti grammaticali che possasi riassumere in
regola sono che il primo segno grafico all’inizio della frase è il sostantivo,
materiale se il segno è piccolo, astratto se invece è grande; vi sono in questa
scrittura anche interposizioni inconscie - cioè personali - ma di
interpretazione collettiva - disegni cabalistici o magici tradizionali, avendo
perciò essi segni valore assoluto astrale non vincolato da tipi di linguaggio o
culture differenti; cioè nella scrittura jeratica incontrerai anche segni di
tipo classico astrologico o cabalistico, che interpreterai per il valore e significato specifico che
essi hanno.
Gli aggettivi sono dopo il segno sostantivo e
vanno interpretati cabalisticamente per quanto riguarda il numero delle linee, i
punti o le virgolette, di cui sono formati.
Ora ti
dò anche la chiave alfabetica comparativa tra le lettere astrali (componenti
l’espressione del singuaggio interpretativo) e quelle della lingua italiana.
Componi, con esse, nomi o sigle e usale per le evocazioni e le pratiche magiche
che sai, ma per scrivere - o leggere -una vera e propria frase usa la chiave
astra1e di lettura che ti indico subito dopo. Come vedi, infatti, ti ho fatto
una piccola elencazione in maniera schematica delle principali forme
grammaticali che esprimesi jeraticarnente, ma ciò è necessariamente incompleto
nè può essere più chiaro di così alla coscienza tua normale, perché le infinite
varianti e composizioni richiederebbero, se ciò potesse essere fatto, una
trattazione di alcune centinaia di pagine. Per questo, se vorrai veramente
leggere e scrivere in forma grafica astrale dovrai usare la chiave di apertura
del piano ideativo che dopo ti darò, e quando farai questo avrai diretto
contatto con esso piano ove i pensieri esistono in forma grafica geometrica
significativa come esprimente un’ideazione.
Chiave per la lettura jeratica: in orario
serale qualsiasi, ma lontano dai pasti, appronta un talismano su pergamena
animale così formato: in un quadrato di 8 x 8 cm scrivi in alto il tuo nome
magico tradotto in scrittura jeratica, con inchiostro rosso nel quale avrai
diluito poche gocce del sangue del tuo mignolo sinistro. Sotto al nome riporta
questo sigillo, sempre tracciato in rosso:
[OMISSIS]
Concentrati poi su cosa intendi effettuare, e
brucia il sigillo a fuoco vivo. Da quel momento per qualche tempo (che è molto
individuale, da pochi minuti ad un’ora circa) avrai diretto contatto con la
sfera mentale ideativa, sia per leggere frasi jeratiche già scritte, sia per
tracciar ne di nuove.
Questa pratica effettua preferibilmente con
la Luna nuova, in nessun caso mai con quella piena. Lo stesso sigillo col tuo
nome iniziatico puoi tracciare sulla prima pagina dei libri contenenti caratteri
di cui vuoi conoscere il vero significato, e intraprenderne la lettura con
attenzione e concentrazione. L’effetto è quasi analogo al precedente.
NEL
GIUGNO 1992 APPARVE UN LIBRO CHE IN APPENDICE CONTENEVA DUE PAGINE INTITOLATE
“LA SCRITTURA JERATICA” E CHE QUI RIPORTIAMO[1]
Il lettore avrà notato certamente
l’indecifrabilità dei Caratteri dei rituali che abbiamo presentato; ebbene,
questi caratteri sono scritti in linguaggio jeratico, cioè fissando su carta il
diretto processo astrale di un determinato pensiero; noi, per la prima volta,
diamo la chiave universale di lettura, chiave finora tenuta segreta e riservata
esclusivamente agli Iniziati di varie scuole esoteriche.
La scrittura ieratica si legge, rigo per
rigo, da sinistra a destra. Il primo segno, a sinistra, è il sostantivo; di
solito è il segno più semplice della frase; questo sostantivo può essere un
segno cabalistico, astrologico, o comunque legato ad una tradizione magica.
Inoltre, il sostantivo concreto è indicato
con un segno più piccolo rispetto ai successivi, il sostantivo astratto, invece,
è molto più grande degli altri; se in una pagina vi sono due righi che iniziano
con lo stesso sostantivo, ma uno più grande dell’altro, significa che l’oggetto
della frase sta passando da una forma concettuale ad una concreta.
I segni grammaticali sono rappresentati in
forma più matematica, cioè con forme geometriche più o meno semplici.
L’aggettivo è il primo segno che si trova dopo il sostantivo; l’aggettivo
qualificativo, e cioè che specifica una qualità, forma, colore, qualità mortale,
ecc., è una figura composta da più linee: se ne conta il totale e gli si dà un
valore cabalistico-pitagorico; l’aggettivo determinativo si riconosce perché ha
sempre uno o più punti al di sopra o al di sotto; anche in questo caso si dà un
valore cabalistico al numero di linee, anche se sono di lunghezza diseguale,
tenendo presente che la spiegazione numerica si riferisce ad un aggettivo
determinativo.
Le proposizioni sono sempre piccole linee
curve o segmenti di arco: se ne comprende il significato prendendo in
considerazione i termini del discorso che vengono uniti da queste parole. Le
congiunzioni sono forme geometriche rappresentate con due o tre linee al
massimo; le linee sono sempre aperte, ed inoltre l’angolo maggiore della figura
è sempre rivolto in alto (o in basso).
I verbi, che rappresentano la parte più lunga
della frase, sono sempre raffigurati in maniera spiccatamente onirica, o
indicano processi contenuti nel verbo; il significato del verbo lo si desume
associandolo ad una sfera esoterica-astrologica, quindi i verbi onirici hanno 7
qualificazioni principali; graficamente si esprimono così:
I verbi lunari con lunghe linee ondeggianti;
i verbi marziali con linee segmentate; i verbi mercuriali con linee circolari o
formanti ampie curve; i verbi gioviani con linee più propriamente geometriche,
cioè formanti una o più figure chiuse; i verbi venerei con linee esattamente
armoniche anche ondeggianti o segmentate; i verbi saturniani con linee che
raggiungono un punto e poi tornano indietro, quindi si accavallano a formare un
disegno complicato; i verbi solari con linee interrotte o delimitanti uno spazio
interrotto.
Se il verbo ha un andamento verso l’alto indica una
proprietà accrescitiva fisica o morale, compatibile col suo significato
esoterico-astrologico; se invece l’andamento è verso il basso indica una caduta
di potere, una diminuzione in senso fisico o morale (anche questo si deduce
dalla sua attribuzione planetaria); se uno stesso verbo ha più accrescimenti e
cadute ciò indica il processo consequenziale del verbo stesso, ed allora si
tiene presente soltanto l’ultimo andamento, che è quello che specifica in
maniera definitiva il verbo. I segni staccati dall’ortografia principale sono da
considerarsi qualità astrali del composto formativo: anche questi segni sono
presi dalla tradizione magica e quindi vanno letti in quella chiave; l’ultimo
segno, a destra, indica il prodotto ottenuto od ottenibile, anche questo segno
va letto cabalisticamente.
Vi è un’operazione di altissimo Magisterio
alchemico che per sua natura è integrativamente completa per ottenersi l’ascenso
individuo dal più basso grado preparatorio agli stati finali ammonii ottenibili
per ripetizione di detto segreto che vado a disvelarti nella sua natura intima.
Sappi discepolo che tale operazione somma è continuamente ripetuta
simbolicamente in quella Messa che il volgarissimo prete amministra e celebra
nel più completo fraintendimento del suo significato vero alchemico che è
affatto assegnabile al Magistero dell’oro o Ammonio. Così tale secreto viene con
tutt’altro intento di spirito simbolicamente dispiegato nell’atto sacerdotale di
unire due fluidi della terra, acqua e vino, più un’ostia bianca e circolare in
una coppa da cui chi aministra il Mistero beve con l’intento di ricevere in sé
il dono divino che per suo sublime potere cangiare dovrebbe la materia grave
dell’operatore nell’altissima della potestà suprema.
Ora, sapppi con l’Ermete di quest’Arte
tradurre in linguaggio alchemico tale profanazione simbolica onde pervenire al
suo vero significato, e sostituisci gli ingredienti del vero Magisterio, così
che avrai:
VINO= fluido alchemico rosso
ACQUA= fluido alchemico bianco
OSTIA = mercurio bianco
CALICE = cucurbita ove avviene la
transustanziazione alchemica
Avendo ora gli elementi filosofici, sappi
condurre la pratica conformemente a quanto ti ho detto sul regime alchemico dei
tre fuochi, cioè come questi diversi gradi interni di energia calorica possano
diversamente cuocere e preparare il Mercurio di base ad essere Mercurio
filosofico, cioè mercurializzato ovvero esaltato in massima potenza di sua
intima virtù.
In questa appendice ti svelo, discepolo, il
piccolo arcano della pronunciazione volitiva delle frasi, che compiranno nel
pieno dello sforzo tuo di vera volontà (magia in atto) il coagulo delle idee a
mamfestarsi.
Dunque come la
verga è il canale proiettivo del basso saturnio - ancorchè in alchimia
effettiva -, così un’altra verga plastifica e conduce nel volgare mondo
materializzato la sintesi effettiva di quell’oro solare che è al tempo stesso
virtù e potestà in atto. E nota discepolo che nell’organismo umano due sono i
membri organici che modellano questa volizione per compiere il piccolo e grande
miracolo. L’una è la verga del Mago - come già ti dissi nella
Maria,
fonte di innumeri miracoli, dal semplice arcano alchimico di prima
proiezione, alla moltiplicazione stessa di questa occulta pietra. Poi, come
clava d’ Ercole a cui soggiacciono nature e dèi inferiori come spiriti e
scaturigini del tuo impeto d’Eros.
Ma ciò è nella
chiave di Iside da cui ogni sforzo d’amore (profano o sublime) proviene, per
varcare l’umana soglia inferiore del desiderio e perdersi nel vuoto o
disperdersi nel divino. Però un’altra verga
è modellatrice di idee in formazione che possono o non possono assumere
effettiva materialità ancorchè la sapienza del Mago voglia. E tale verga,
plastifica nell’oscura grotta dove il pensiero diviene realtà (cioè, si produce
nel mondo) la concatenazione attiva di ogni prodotto volitivo del pensiero a
manifestarsi.
Come questa verga agisce e quale risultato
produce è presto detto. La verga è mobile, perché è Luna, non verga solare di
proiezione, come il membro attivo del Mago, ma di quella stessa intima natura,
cioè la Chiave di Iside della piccola magia trasmutatoria individuale, la grande
appartenente alla via solare o ignea della possibilità dell’iniziato.
Qual’è dunque, o discepolo, questa verga
mobile, lunare che coagula nell’istante preciso di effettiva volontà ogni idea o
plasmazione mentale che intendesi portare a compimento materiale?
Questa verga isiaca è la lingua, [VERGA SOLARE FISICA è L’APPARTO CELEBRO
SPINALE] organo di mercuriale azione che modella, agita e prepara il nome, la
frase, la volontà a esprimersi nel verbo magico di reale potenza. Il profano,
l’impreparato che volgarmente abusa di tale virtù altro non fa che impoverire il
Mistero, cioè renderlo nullo nel suo pieno agire in conformità di ogni altra
profanazione operata sul vero organismo magico (uomo individuo nel risveglio
cosciente delle sue facoltà) che è il sommo tempio magico di vera iniziazione.
Anticamente la preparazione al Mistero, ai
veri Misteri, veniva eseguita accompagnandola da perfetto silenzio da protrarsi
anche per lungo periodo, ciò che provava la tempra individua del praticante, in
primo luogo, ma principalmente lo metteva nelle prime condizioni per agire
magicamente, cioè ne risvegliava le prime facoltà. Se l’iniziato perfetto è
prodotto sublime e assoluto di una perfetta integrazione con leggi, forze e
potestà che reggono il Creato e, anzi, ne diviene direttamente partecipe come
stato solare o reggente ammonio - così il Verbo, la parola, il logos, ne
specificano e concretizzano l’azione divina sul piano volgarmente materiale.
Ma come ogni Mistero profanato viene a
perdere la sua efficacia ancorchè non se ne ritengano le effettive vere chiavi -
tramandate o ritrovate per divino intervento - l’istessa verga isiaca nel
volgare ha perduto ogni azione sul sottile per essere puramente espressione di
attitudini, pensieri e logica comune. E pertanto, l’iniziato ai Piccoli e Grandi
Misteri, deve ritrovare la capacità di agire magicamente sul piano sottile della
propria volizione individua anche per mezzo della Chiave isiaca, facile ad
utilizzare quando se ne abbia completamente l’arcano. E’ opera utile e
necessaria, necessarissima quando, con l’uso, si conosca perfettamente come
emettere vibrazioni sottili completamente armoniche con la potenza o le potenze
di cui si va a chiedere l’aiuto o l’intervento.
Ricorda, o discepolo, che la parola è il
Logos in atto, cioè la coagulazione della parola mentale che è già atto compiuto
in sé, ma va portata - cioè materializzata - sul piano degli eventi volgari.
Dunque, come ti ho detto, due verghe hai a
disposizione sul tuo cammino iniziatico. La prima, solare, è il membro eretto, e
di questo e delle sue possibilità rnagico-trasmutatorie ti ho già detto in
precedenza. La seconda è la Chiave del piccolo arcano - o Chiave di Iside - che
coagula la sublime parola che è il Logos a manifestare. Oltre l’utilizzo della
piccola chiave, è la verga solare che divinizza (cioè rende pienamente
manifestativo con l’azione solare dell’istante creativo) comechè l’individuo è
pienamente integro dei poteri suoi completi fino allo stadio ultimo e altissimo.
Per ciò che ti ho detto questa Chiave isiaca
è formativa solo di noduli lunari e
lunari-mercuriali, dove ancora si debba agire sul piano
manifestativo degli eventi senza intervenire per altri mezzi (Maria) o in altre forme.
Ecco,
o discepolo, cosa dovrai fare nella pratica: innanzitutto occore far precedere
un periodo preparatorio di silenzio, cioè dove nel corso della giornata, il
praticante non debba essere costretto ad emettere alcun suono vocale di
qualsiasi natura. Questo periodo io lo do di 28 giorni che paiono lunghissimi ma
è poca cosa rispetto alle antiche tradizioni che facevano perdurare tale tempo
anche per molti mesi, ciò però è sufficiente a preparare gli strumenti magici
(bocca, lingua e gola) che servono in questa piccola chiave isiaca. Diviene
quindi necesario un ritiro mAgico fuori dal mondo volgare dove tale periodo non
possa essere infranto per nessun motivo.
E come il silenzio preparatorio è importante,
importantissima è anche la pratica che vitalizza “ipso facto” la verga di Iside,
che è la seguente: occorre ogni giorno, per un periodo di tempo stabilito, (da
10 minuti ad un’ora) effettuare la respirazione magica di 3-6-9 tempi che
precedentemente ti ho già spiegato, però con bocca semichiusa e con ferma
convinzione che col respiro nasale un altro respiro si produce che aspira dalla
punta della lingua e dallo stesso punto espira dopo il tempo dovuto. Ciò fatto e
protratto per tutto il periodo del ritiro, esso apre un nuovo canale da cui l’efflatus aereo (o idea semi-mobile, o
mercuriale) si può proiettare al di fuori del corpo individuo.
Ricordati, o discepolo, che la verga è asse
di scorrimento cioè di proiezione (dentro e fuori) di particelle sottili,
comechè la lingua - o chiave di Iside - debba ricondursi ad essere di nuovo
strumento del Logos aereo. Così che, quest’organo essendo abituato con l’uso ad
inspirare ed espirare lo stato aereo che è la fluidificazione rarefatta di
questo soffio - o Logos - universo, pertanto la lingua tua, o discepolo, si
attivizza in questo nuovo modo di attrarre e proiettare quest’istesso Logos.
Vedrai inoltre, nella costanza della pratica,
che tale organo acquista proprietà diverse nel senso della sua sensibilità del
mondo circostante, e della sua reattività interna allo stesso corpo. Puoi
osservare un fenomeno di vibrazione, incostante e di diversa intensità, che
producesi autonomamente, come se la lingua rispondesse a stimoli non tuoi.
Parimenti il fenomeno può essere accompagnato da un eccesso di salivazione la
quale assume un sapore particolare, come ferreo o metallico.
Al termine dei 28 giorni prescritti, e
soprattutto se avrai osservato i fenomeni che ti ho accennato, l’attivazione
della verga si intende compiuta. Ora la lingua è organo sottile di scorrimento
astrale e quando vuoi ne puoi sfruttare tale virtù alla bisogna. Nel caso tu
voglia pronunciare una frase magica, cioè portare il Verbo ad essere
potentemente agente come coagulo di volontà nel mondo materiale, devi procedere
così: è necessario primariamente una potente concentrazione immaginativa sullo
scopo dell’operazione, ciò che fa accendere la volontà del Logos solare; poi
occorre effettuare per un periodo di tempo più o meno lungo (individuale) la
respirazione consueta nei tempi 3-6-9 cercando di comprimere nel mantice dei
polmoni la volontà a manifestarsi.
Quando questa impregnazione ritienesi
completa (cioè, di massima potenza), si determina tramite la Chiave di Iside
l’atto volitivo aereo (efflatus) che andrà a coagularsi nella
materia volgare. E cioè in pratica si emette la volontà in guisa di sentenza
breve, autorevole, determinata, facendo sforzo mentale ed immaginativo per
concentrare lo spirito dell’efflatus
(espirazione della volontà) lungo l’asse polmoni-lingua, per proiettarne il
contenuto al di fuori della verga di Iside. Siffatto, la volontà emessa è magica
nel vero senso del termine e può portare a compimento - e in termini brevi, mai
superiori ad un quarto di Luna - tutto ciò che è nel campo delle tue possibilità
magiche conformemente al grado tuo individuale di iniziazione raggiunto.
ALTRA
VERSIONE DELLO STESSO DOCUMENTO
Ora ti svelo, discepolo, il modo di
pronunciare potentemente - in maniera magica -
frasi e parole, ovvero sia, come impregnarle astralmente della tua volontà,
in maniera che esse diventino attive per magnetismo irraggiante, e vibrino di
conseguenza sui piani sottili occulti.
Qual’è la parola potente? Non certo quella
pronunciata distrattamente, o con poca convinzione, o con scetticismo. Quando
invece viene detta con intima sicurezza, concentrandoci sull’iscopo della frase
o di detta parola, ciò produce già una certa vibrazione astrale, conforme in
potenza e in effetti all’impregnazione volitiva che gli abbiamo dato.
Ma ancora questa parola non è propriamente
magica. Lo diventa quando riusciamo a farla essere
utero isiaco della nostra volontà osiridea, che attinge cioè l’ideazione dal
piano delle cause assolute. Perché vedi, discepolo, ogni idea che la mente umana
può concepire, è attinta - come semen
dell’idea - da un piano ove essa esiste in termini assoluti, cosicchè quindi
parole come male, bene, odio, felicità, egoismo, ingiustizia e via discorrendo,
hanno nella mente umana forma sì relativa, però nella ideazione loro la
coscienza attinge l’impressione specifica da una matrice diremo infinita.
Questo così come proposto è il primo mistero:
come impregnare la forma relativa della potenza di quella assoluta. Il secondo
problema - nel voler formulare una parola magica - è che il suo effetto è
stemperato o addirittura annullato dal desiderio del risultato ottenibile, ciò
che contrasta la volontà pura (che è osiridea, da cui il sole che impregna de’
suoi raggi le tenebre formabili), la sola potente nel realizzare gli effetti
anche tramite la parola umana. Quindi il problema risolvesi facendo sì che
durante la pronunzia effettiva non subentri però il desiderio che ne
distruggerebbe - per inibizione - la potenza stessa. A questo punto, discepolo,
ricorda che le tre cavità umane: vagina, ano e bocca, sono le porte della magia
dei più alti livelli, e questo tu sai dalle pratiche alchemiche e dalle altre
pratiche magiche e magico-sessuali che ti ho disvelato. Dalle bocche esce
un’emissione sonora che è il coagulo della volontà ideatrice, cioè la parola e,
se ricordi bene la Genesi cattolica, è tramite la parola che “Dio” opera la
creazione dell’Universo; ricorda, non con il pensiero, ma con la parola, “Dio”
fa ciò. Perciò vedi, discepolo, la grande importanza che ha la voce nella magia
operativa, e come potenti sono gli effetti quando si sappia come impregnare
questa parola della potestà volitiva.
Dunque, per svelarti questa chiave occulta,
ti dico innanzitutto come fare acciocchè il desiderio che hai di vederne
l’effetto realizzato, non sia di ostacolo alla realizzazione della tua volontà
pura (ideatrice). Cioè: quando tu pronunci una frase o una parola che
vuoi magica, non devi porre l’attenzione della coscienza al di fuori di te,
come succede se pensi contemporaneamente alla realizzazione fisica che dovrebbe
avere questa frase o parola, ma, estraniandoti dal significato che essa
possiede, devi quindi pronunciarla concentrando l’attenzione sulle tue labbra e
sui movimenti della bocca e della lingua che sono la base fisica della
formazione della parola. Cioè essa deve fuoriuscire dalla bocca tua come entità
vivente, e, questo, al di là del significato specifico che essa ha, e come
entità autocosciente devi pensare di generarla al momento che la formi
fisicamente tramite gli organi corporei preposti a ciò.
Ecco il mistero teologico del roveto ardente
divino narrato nella Bibbia. Mosè salito sul monte Sinai vede un roveto che
arde, tuttavia senza consumarsi e dal mezzo del roveto esce la voce divina del
Dio unico che parla a Mosè. Vedi, discepolo, il significato occulto di questo
passo è che la fiamma del desiderio purchè accesa, non deve bruciare, cioè
consumare la volontà pura che è simboleggiata dal roveto. In mezzo a questo
desiderio che arde ma non brucia, a questa volontà incorruttibile, vi ha la
parola divina, cioè la parola potente che comanda e ottiene per quanto vuole.
Spiegato questo primo punto, per compiere pratica perfetta ti disvelo ora come impressionare la tua parola con la matrice assoluta da dove essa è tratta. Dunque, se tu sei uomo normale, pensi da uomo normale, se invece sei iniziato il tuo pensiero sarà perciò di grado superiore; ma se tu vuoi attrarre l’idea direttamente dal piano supremo del mondo delle cause, o cielo ammonio, devi pensare come un Dio, non già come uomo ancorchè magicamente iniziato.
Per
questo, discepolo, quando tu vorrai rendere potente la tua parola dovrai
compiere una spersonalizzazione di te stesso, ovverosia fondere la tua coscienza
con quella divina per sforzo inimaginativo finchè ne sei capace, e in questo
tempo in cui tu sei messo in relazione col mondo causale ecco che puoi
pronunciare la tua parola, tuttavia non come un verdetto che deve essere
eseguito ma, come ti ho detto prima, concentrando l’attenzione sulla generazione
della parola istessa.
Fai
questo, e la tua parola sarà magica nel vero senso del termine, e così
produttiva di risultati fisici tanto nel bene quanto nel male, giacchè la forza
che attrai è di per sé immorale secondo l’umana interpretazione.
Sappi anche che questa chiave che chiamasi di Iside perché
la parola diventa utero impregnato della volontà tua osiridea, essa chiave
potrai usare nelle pratiche del tuo cammino iniziatico indipendentemente dal
grado di potestà magica a cui sei pervenuto.
Io ti ho insegnato, discepolo, i vari metodi
per consacrare attivamente un sigillo, e cioè per renderlo potente in astrale, e
questo relativamente allo sviluppo tuo lunare o mercuriale. Ma devi sapere che
c’è un altro segreto che direttamente dal piano ammonio o solare ti permette di
attivare qualsiasi segno o carattere che tu voglia.
Ricorda: consacrare un sigillo con pratiche
lunari significa far vibrare esso sigillo esclusivamente su quel piano, cioè
renderlo attivo solo per le forze lunari; consacrarlo mercurialmente vuol dire
invece attivarlo sul superiore piano solare, dimodochè la sua potestà venga
riconosciuta sia su quel piano che negli inferiori; infine dargli attivazione
ammonia significa dargli potestà su tutti i regni, cioè dignificarlo per
altissima potestà divina.
Ma come fare? Sappi discepolo che questa
operazione puoi tentare con successo solo quando tu sia perfettamente separato a
livello lunare, cioè tu abbia controllo pieno delle correnti astrali più basse.
Questa sigillazione ammonia che potrai fare su qualsiasi carattere o sigillo
basasi sull’utilizzo dello sperma solare che dovrai imprimere in forma di quel
segno affinchè esso vibri sul piano ammonio solare. Ora però ti devo
chiarificare dettagliatamente questo concetto di sperma solare o aurico.
Dunque, tenendo conto che il sole fisico è
nell’universo macrocosmico il corrispettivo astrale del
Dio-Padre (cioè ne ripete funzioni e proprietà) vi ha da esso sole un
proprio irraggiamento della sua istessa intima materia nello spazio d’intorno e
nei pianeti raggiunti dalla sua luce, come infatti la sua energia può espandersi
fino alla nostra terra permeandola della sua benefica influenza. Ciò si ha
perché questo sole è fisicamente un conglomerato di una massa “x” in continuo
stato di autocombustione (per il suo stesso fuoco), dimodochè il prodotto di
questo fenomeno è un continuo distaccarsi di particelle sottili che per effetto
espulsivo irraggiano sino alla Terra. Per la scienza ieratica la composizione
occulta di tale stella è così conformata. Al centro si ha il nucleo occulto
solare cioè un nucleo astrale di Fuoco che per sua natura caustica è comburente
di tutta la massa che gli è attorno. Questo nucleo è avvolto da uno strato
mercuriale, cioè l’adattazione di questo fuoco pirico alle leggi fisiche di
questo universo creato. Un ulteriore rivestimento è dato dall’anima lunare, cioè
lo stadio intermedio tra il grave saturnio solare e il più interno mercuriale.
Infine la superficie è costituita da questo satumio solare in continua propria
combustione. Naturalmente questa suddivisione è puramente ideale, poiché questi
diversi strati si compenetrano fra loro astralmente – come nell’organismo umano
- e quindi non formano sfere specifiche vere e proprie. Per la corrispondenza
fra macro e microcosmo, questi strati o rivestimenti o corpi, corrispondono
nell’uomo, rispettivamente, al corpo solare, mercuriale, lunare e saturno.
Ora però è chiaro che ogni molecola espulsa
da questo sole, e che viene irraggiata sotto forma di raggi solari, contiene a
sua volta i quattro principii, quello fisico e i tre astrali. Ed ecco il perché
della fissazione del sole nella pratica di separando del Grande Arcano, perché
si vuole con essa pratica assorbire con i principii occulti secondari e terziari
anche il principio primo ammonio, o sperma del sole, o seme aurico, che
assorbito dal corpo del praticante alchimico lo insemina e tramite la
fertilizzazione successiva ottenuta con gli elementi fisici aurici, ne scompone i corpi inferiori per
trasmutare tutto l’essere in essenza di luce ammonia.
Ma se per consacrare un sigillo o carattere,
come ti ho detto precedentemente (vedi Maria e Ibi), abbisognasi di una
plastificazione dei principii nostri lunari o mercuriali in forma del carattere
stesso, ora per questa sigillazione ammonia vale la stessa regola, cioè il
tracciare sul piano solare ammonio del discepolo stesso praticante questa cifra
o carattere. Però se in te, discepolo, non hai ancora neanche poco sviluppati
questi principii solari abbisognati da altra fonte assorbirli onde effettuare
l’operazione. Ricorda cosa è il sole nel macrocosmo e come il microcosmo - uomo
- possiede analogicamente gli stessi principii e le medesime proprietà ammonie.
E’ perciò da questo astro che tu prenderai stimolo e forza onde esaltare in te,
momentaneamente, i corpi sottili superiori e procedere così alla consacrazione
solare del sigillo prescelto, per impregnazione astrale. E’ necessario infine che tu abbia sviluppato almeno il corpo tuo lunare
affinchè la pratica di visualizzazione ottenga perfetta efficacia, ottenendo
vera rispondenza sui piani sottili. Dunque, per spiegartene i vari punti, è per
prima cosa necessario, scelto il sigillo da consacrare, procedere alla sua
memorizzazione, onde imprimerlo mentalmente in modo perfetto all’atto della sua
consacrazione vera e propria.
Per ottenere questo, discepolo, occorre che nella
settimana precedente all’Operazione tu inizi una pratica consistente nel fissare
il sigillo per il tempo di almeno un’ora al giorno, ciò che provoca il suo
assorbimento a livello inconscio potendone così evocare l’esatta forma al tempo
giusto.
La consacrazione effettiva avviene di
Domenica, in ora solare, meglio se sotto un buon aspetto astrologico.
La
pratica è questa:
Tu devi aprire la porta del sole e tracciare
il sigillo mediante il fuoco solare, ciò che significa che è il dito di Dio
stesso che segna questo sigillo sul piano supremo ammonio. Questo dito divino è
la tua volontà che si imprime, con la tecnica che ti dirò, a livello astrale
solare onde metterne in vibrazione il sigillo su quel piano. Ricorda nella
narrazione biblica come Dio imprime sulle tavole di pietra i 10 comandamenti, e
come Mosè è abbagliato dal fulgore divino che si presenta come e più splendente
di un sole.
Allora
tu dovrai procedere così:
Assorbi per qualche secondo la luce solare
fissando l’astro ad occhi aperti, direttamente, poi disponi il sigillo su un
panno di lino candido e, volto ad Oriente, immagina che si formi davanti a te
come una porta fatta di luce solare di estrema brillantezza. Concentra ora la
tua volontà e forma con il pensiero l’immagine del sigillo sul muro di luce, in
modo che le linee formanti il disegno siano ancor più splendenti della
superficie del muro stesso. Quando hai ottenuto perfetta visualizzazione riporta
la tua attenzione sulla pergamena su cui è tracciato il sigillo e immagina che
il muro di luce con il disegno splendente si concentri e scompaia nel disegno
sulla pergamena.
[omissis]
La consacrazione si intende conclusa, e da
quel momento disponi di un sigillo potente che puoi utilizzare nei modi che puoi
e che sai. Ti do al termine di questa appendice caratteri e figure dei 12 Eoni
ammonii del primo grado (cioè del primo Ordine), gli unici che mi è concesso
darti, ma ringrazia comunque Iddio per quanto ti elargisco. Questi Eoni non
hanno caratteristiche specifiche planetarie o zodiacali, essendone molto al di
sopra come tipi di Intelligenza ammonia al diretto contatto con Dio stesso.
Chiamali se puro di cuore vorrai ascendere a quei supremi livelli per conoscere
i misteri del Santo Regno, ma non osare mai e poi mai avvicinarti a loro se per
altra causa ne cerchi presenza.
Il nome dell’Eone è divieto assoluto di
tracciarlo con altro alfabeto che quello sacro per cui cerca di decifrarlo
utilizzando le tabelle alfabetiche comparative che trovi in qualche libro di
magia, come nelle opere di Cornelio Agrippa.
Ti indico anche le 12 Intelligenze ammonie
nere - o infere - di primo grado il cui sigillo potrai consacrare nello stesso
modo come per le altre celesti; e queste Intelligenze puoi contattare per
comprendere i Misteri del Male come parte necessaria per l’armonia cosmica,
comechè esse sono state volute nel piano creativo universo acciocchè il Bene che
è la Causa Prima possa più maggiormente evidenziarsi, per l’equilibrio intero
cosmico; queste Intelligenze puoi anche in eccezionalissimi casi utilizzare
contro i nemici tuoi qualora ciò sia indispensabile non potendo fare altrimenti,
ma sappi che comunque muovere queste energie contro alcuno deve esplicitamente
esserti autorizzato dalle Intelligenze ammonie celesti e, fra quelle che ti ho
indicato, devi in questo caso specifico contattare la 4ª:“Equilibrio del
Giudizio” e la 7ª: “Misteri dell’Equilibrio Divino”, che ti istruiranno nella
verità e sapienza del loro sommo grado.
Ora hai grande responsabilità nell’utilizzo
di queste Supreme Intelligenze nei confronti degli altri individui umani. Non
cercare di avvalertene per motivi personali (cioè egoistici) e di predominio,
chè le conseguenze di ciò sarebbero immediate e terribili perché esse
Intelligenze non ascoltano chi con animo impuro le richiama dal loro emisfero
supremo tentando di comandarle per scopi diabolici, né lasciano tale
profanazione impunita. Richiamali piuttosto per te, per la tua elevazione, per
la tua giusta sete di conoscenza, o anche per legittima difesa contro chi, a
scopo malvagio, vorrebbe danneggiarti in qualunque modo. Ma non abusarne, e non
cercare troppo frequentemente la loro Luce, perché non è cosa normale per un
essere umano - ancorchè iniziato - l’avere diretto contatto con le supreme
intelligenze. La loro apparizione reale (cioè, in rapporto ai sensi tuoi) potrai
evocare nello specchio che ti ho già dispiegato, per mezzo di queste due Chiavi,
la prima di apertura, la seconda di chiusura:
Pratica l’evocazione di Domenica in ora
solare o cumunque pomeridiana, quando il cielo è terso e il sole splende
luminoso, ma non farla se il cielo è nuvoloso e il sole non è visibile perché
coperto da nubi, né nelle domeniche piovose o di sole parziale. In questi casi -
negativi - la pratica col sigillo di apertura ha per effetto di contattare le
Intelligenze ammonie nere, quelle cioè del piano infero.
Esse Intelligenze ammonie di luce ti saranno
di guida allorchè tu voglia accedere per loro mezzo ai Misteri supremi, cosicchè
queste 12 che ti ho svelato saranno quelle Intelligenze che dovrai evocare
consacrandone i relativi sigilli e portandoli addosso all’altezza del cuore. In
questo modo consacra di Domenica in ora solare positiva
il primo dei sigilli che ti ho svelato, e il mese successivo fai altrettanto col
secondo sigillo, e così via mese per mese per tutti i 12. Cerca però di non fare
passare più di 40 giorni tra una consacrazione e l’altra, in caso contrario devi
interrompere la pratica e riprenderla il mese successivo, ma in questo caso devi
operare tra il 55° e
il 65° giorno dalla prima
consacrazione, cioè devi cercare di fare l’Operazione più vicina possibile o,
meglio, coincidente come giorno a quella precedente già effettuata, cioè
idealmente occorrerebbe che tu operassi a scadenze fisse, come per esempio il 15
Gennaio, 15 Febbraio, 15 Marzo e così via, ma essendo la consacrazione da farsi
di domenica non puoi osservare tale rigorosa periodicità per motivi oggettivi;
ma opera però come ti ho detto innanzi.
Questo è mezzo di ascenso progressivo, cioè
pratica teurgica o sapienziale che permettere ti farà di avere illuminazione
spirituale (o solare) direttamente dal piano delle Cause Prime Ammonie, quindi
non è pratica alchemica propriamente detta, ovvero sia, come ti ho indicato nei
libri precedenti, comportante la trasmutazione iperchimica dei principi sottili
con cangiamento perciò anche sul piano fisico, ma essa pratica è comunque
produttiva di accrescimento spirituale per impregnazione animica solare, cioè
per compenetrazione di luce divina. Al termine dell’anno in cui hai preso
contatto con le 12 Intelligenze che ti ho indicato, essa pratica puoi
ricominciare per un altro ciclo analogo al precedente, e così via finchè lo
vorrai per accrescere di grado in grado il tuo spirito, elevandolo ai massimi
livelli del piano causale o ammonio.
Puoi comunque chiamare l’Intelligenza che
vuoi, se non operi con questa pratica annuale, in tal caso però sei inibito per
un anno intero dalla pratica che ti ho dato per l’ascenso animico ammonio. Per
ciò che riguarda lo specchio magico puoi fare la pratica egualmente e insieme
alla consacrazione talismanica, in questo caso però operando le due pratiche
nell’istesso giorno. Questa rivelazione sulla sigillazione ammonia dovrai tenere
in gran conto, acciocchè è pratica diretta di Iniziazione Solare che permettere
ti farà di conseguire un ascenso teurgico del massimo grado indipendentemente
dal caso che tu abbia o no un Maestro Iniziatore.
LE 12 INTELLIGENZE AMMONIE CELESTI DI PRIMO
GRADO
diamo anche, nell’ordine, l’attribuzione
divina:
1)Amore, Saggezza, Comprensione; 2)Purezza
dello Spirito; 3)Salute nell’armonia delle forme; 4)Equilibrio del giudizio;
5)Armonia celeste; 6)Cognizione delle Cause Prime; 7)Misteri dell’equilibrio
divino; 8)Porta dell’eternità - il tempo è sotto il suo giudizio; 9)Elevazione
celeste; 10)Verità e Sapienza; 11)Eterna Luce; 12)Mistero dei Misteri delle
Cause Prime.
LE 12 INTELLIGENZE AMMONIE NERE O INFERE DI
PRIMO GRADO
attribuzione divina: 1)Odio, distruzione; 2)morte della vita, consunzione eterna; 3)Dolore e tirannia; 4)Cecità dell’equilibrio, incostanza eterna; 5)Lotta contro i giusti; 6)Disquilibrio animico; 7)Tormento nelle tenebre; 8)Mistero del Male; 9)Cielo infernale; 10)Eterna menzogna; 11)Istinti feroci, predominio della follia, 12)Abbassamento dell’Io spirituale sotto le tenebre, giudizio infero.
[omissis]
Siamo giunti, discepolo, alla fine di questa
via iniziatica che ti ho trasmesso per parola scritta, dandoti spiegazione sia
sull’Opera alchemica che sulla pratica della Magia di cui ti ho svelato i
prodigi che compiere potrai in relazione al tuo grado iniziatico di potestà sui
corpi sottili.
E ti ho spiegato come da un corpo lunare si
possa fare nascerne uno mercuriale per poi trasmutarlo in solare ammonio, e
questo contravvenendo alla abituale regola di segretezza del nostro Ordine che
tramandava finora oralmente i gradi più alti dell’iniziazione, ma che ciò sia
voluto dai Numi supremi e dal Dio occulto che tutto dirige.
Dunque, per concludere questo disvelamento
iniziatico, ti voglio spiegare ancora due misteri che rappresentano la via
direttissima di ascenso alchemico cioè come assorbire il seme dell’oro perfetto
che dare ti potrà ipso facto l’iniziazione, cioè un grado
di ascenso quasi massimo, che potrai ulteriormente sviluppare con la pratica del
Grande Arcano.
In pratica, assorbire il seme perfetto vuol
dire fare a meno di tutti quegli anni che dalle prime pratiche di separando
lunare a quelle ultime del mercuriale si passano operando grado per grado la
raffinazione dei corpi sottili più bassi per poter giungere ad un Ibi mercuriale
perfetto. Ed è da questo punto, infatti, che l’individuo che assorbe il seme
perfetto può e deve partire per concludere l’Opera sua alchemica di
trasformazione in corpo solare ammonio.
Dunque, questo segreto non è da poco né è
dato a tutti i discepoli di conoscerlo, né, tantomeno, di praticarlo. Il primo
Mistero che ti voglio spiegare è che questo oro perfetto ti può essere trasmesso
da un Maestro del nostro Ordine direttamente, cioè impartendoti la Comunione del
proprio corpo (solare). Ora, noi abbiamo la trasmissione diretta apostolica da
moltissimi secoli, a partire dal primo Maestro Iniziatore che a sua volta fu
reso perfetto per via diretta da altissime Entità del Cielo ammonio il cui nome
è divieto assoluto disvelare.
Ora, questo primo Maestro, facendo comunione
di sé a 12 discepoli chiamati Apostoli, ha trasmesso per questa via l’Oro
perfetto di cui egli è stato beneficiato ed essi Apostoli hanno continuato
questa trasmissione creando così una catena iniziatica che sussiste integra fino
ai giorni nostri, cioè anche ora esiste l’Apostolato dei 12 Maestri che possono
impartire, qualora ritengano il caso, l’Iniziazione diretta ad alcuni discepoli.
Per
gli altri praticanti, invece, il nostro Ordine, ha sviluppato un Corpo Ermetico
dottrinale di insegnamenti iniziatici che partono dai livelli più bassi per
spiegare poi completamente l’Opera alchemica del corpo solare ammonio, cioè
tutti i gradi dell’ascenso magico. Come ti ho detto, questo corpo dottrinale
finora è stato trasmesso oralmente e solo ora rivelato per parola scritta.
Dunque, per parlarti dei Maestri Apostoli, se
tu sei spiritualmente degno di questa iniziazione aurica, il Maestro potrà
conferirtene immediatamente dono facendo Comunione di sé tramite il proprio
mercurio che tu dovrai assorbire oralmente nei tempi e nei modi che ti verranno
dati personalmente.
Ricorda, discepolo, la simbologia cattolica
della Comunione che Gesù impartisce ai suoi Apostoli e guarda come un sacerdote
impartisce questa comunione sotto forma di ostia, dopo che anch’egli, con
un’ostia più grande, si è comunicato, diventando in quel momento un
Cristo
operante. Se questo dono avrai per purezza tua animica, ciò ti escluderà da
tutti i lunghi anni di pratica alchemica partente dalla raffinazione del corpo
lunare, e solo avrai da fare il separando solare, o ammonio, nei tempi e con le
pratiche che ti ho rivelato nel Grande Arcano.
L’altro Mistero di cui ti parlavo, discepolo,
è la via segretissima di assorbimento diretto del perfetto Oro solare, e
chiamasi questa la via del Sole nero. Cioè la via che ti consente
ipso facto di assorbire in te quel seme aurico che solo dopo molti anni di
pratiche alchimiche potresti sviluppare onde essere pronto ad iniziare il Grande
Arcano. E pensa che già esse pratiche alchimiche sono via abbreviativa rapida
per il raffinamento animico umano, chè non praticando, impiegheresti decine e
decine di incarnazioni per pervenire naturalmente a tale raffinazione. Ecco
perché questa via è nel nostro Ordine e altrove tenuta da sempre segretissima e
riservata a pochi discepoli tra i più meritevoli, per quanto riguarda
l’elevazione spirituale loro. La via ti dispiego:
Il nostro sole fisico emette uno
sperma aurico che è la base della pratica del separando ammonio. Ora, questo
sole in particolari circostanze emette uno sperma [sperma = essenza generativa] migliaia di volte più potente del suo
normale, cioè più ricco - in sintesi - del seme dell’oro macrocosmico. E’ per
questo che le antichissime tradizioni, a cui si riferisce anche il nostro
ordine, hanno tenuto segreto questo mistero, che altrimenti potrebbe portare
sconvolgimenti nel naturale piano di evoluzione umana, che così come è, è voluto
dalle Intelligenze superne.
Ora io ti rivelo questo Arcano, che è legato
alla fase di eclisse totale del sole, ciò che fa oscurare totalmente la sua
normale luce, producendo appunto un diverso tipo di radiazione cosmica che
contiene in altissima quantità il seme perfetto aurico che dovrai assorbire
mediante le tecniche che ora ti darò.
Dunque tu, discepolo, saputo dai calendari
astronomici il momento esatto in cui si produrrà il fenomeno, dovrai prepararti
di conseguenza nella settimana precedente. Esattamente sette giorni prima dovrai
iniziare un ritiro completo fuori del mondo e dalle circostanze quotidiane che
dovrai condurre rispettando queste avvertenze. Mantieni castità assoluta nel
corpo e nella mente. Inizia la giornata levandoti di buon mattino e pratica due
abluzioni sacre una al mattino e una alla sera, lavandoti il corpo con acqua e
sale marino. Procura nei sette giorni di non avere alcun affanno materiale o
legato a vicissitudini della vita quotidiana e mantieniti in condizione di umile
rispetto verso l’Opera che tra breve compirai. Ricorda che al momento del
fenomeno tu non avrai più davanti l’astro fisico solare, ma l’Ente supremo
stesso che per mezzo di tale fenomeno irraggia il suo semen segreto sul mondo. Sappi che Dio ha creato il Sole per
sviluppare il fenomeno vitale sulla terra ma, dopo la caduta adamica e
l’abbrutimento subito dall’uomo il Sole era considerato Dio stesso dalle
popolazioni preistoriche, però quando avveniva il fenomeno dell’eclissi totale
questo sole era visto come la divinità irata pronta ad operare la distruzione
universa: ecco la paura del castigo divino e i numerosi sacrifici umani offerti
al Sole per scongiurarne la collera. Questo ti dico perché non era il fenomeno
apparente di questa eclisse che turbava il primitivo ma, siccome esso non ancora
viveva snaturato dai principi occulti della natura, così sentiva istintivamente
che quel sole nero emanava un’energia diversa dalla sua abituale, un’energia
terrificante per questo primitivo che ne avvertiva astralmente l’occulta
potenza. In effetti, come ti ho detto prima, l’eclisse fa si che il sole emani
un diverso tipo di radiazione sulla terra, cosa che l’uomo moderno non avverte
d’istinto perché ormai troppo materializzato nella sua ragione avulsa dalle
cause astrali delle cose, ma tu, discepolo, osserva invece l’effetto che questo
fenomeno ha sugli animali di ogni tipo, in particolare sui felini e sugli
uccelli.
Durante tutti e sette i giorni del ritiro
comunicati con Dio attraverso una meditazione costante sull’Opera dell’universo
e su quanto la tua mente può percepire di verità e di leggi divine per
compenetrazione astrale delle cause occulte. Come alimentazione segui un regime
normale, ma sii parco come quantità di cibi. Sono permesse tutte le bevande,
anche alcooliche, ma non in eccesso.
Dunque, il giorno in cui si produrrà il
fenomeno tu praticherai all’alba un’ultima abluzione sacra e ti recherai per
tempo in un luogo solitario dal quale tu possa vedere bene il sole nel momento
dell’eclissi. Il luogo devi scegliere con criterio affinchè tu abbia assoluta
certezza di non essere disturbato durante tutta l’operazione. Al momento del
fenomeno, metti la verga in stato di potenza e con atto fermo di volontà
immagina che il membro assorba questa energia solare per effonderla nel tuo
corpo. Per aiutarti in ciò, visualizza come dei raggi neri che dal sole
eclissato colpiscono la sommità del membro e penetrano lungo l’orifizio urinale,
scendono in profondità per poi risalire all’interno della spina dorsale fino
alla base del cranio. [COME PER L’ASCESI DELLA SHAKTI ATTRAVERSO I SETTE CHAKRA]
Contemporaneamente a questa pratica immaginativa tieni gli occhi aperti verso il
sole, ma non elaborare col pensiero questa visione, chè la tua coscienza deve
essere tutta concentrata nella visualizzazione che ti ho spiegato. Procura di
tenere gli occhi aperti flnchè puoi, cioè il più possibile. La praticante donna
fa opera analoga assorbendo l’energia dalla vagina anziché dal membro,
aiutandosi con la stessa concezione immaginativa. Assorbi l’energia con tutto
l’ardore che puoi e ringraziando Dio del dono che ti ha elargito; concludi la
pratica con una meditazione sull’Operazione stessa che hai effettuato, prendendo
consapevolezza che da quel momento un seme aurico perfetto è in te e sarà tua
cura svilupparlo mediante la pratica del Grande Arcano che ti ho spiegato.
[Il
sottoscritto ritiene che anche degli esercizi di visualizzazione e respirazione
per produrre una circolazione del prana inspirato possano
avere lo stesso effetto.]
Sappi anche che durante le eclissi prossime
che si succederanno nel corso della tua vita tu potrai ripetere l’Operazione
intera, ma ricorda che una e una sola volta basta per compiere la pratica, chè
le successive avranno solo effetto purificatorio del tuo essere sottile, fino a
che, cangiato definitivamente in corpo ammonio, tu non sia essenza di luce
compartecipe direttamente dei Misteri di Dio.
Ora,
discepolo, in questa ultima Appendice, ti svelo anche il segreto per rendere la
tua aura “aurificata”, cioè ricca di molecole solari o ammonie. Questo mistero è
accelerativo di qualunque fase alchemica tu stia praticando, e cioè operando con
questa pratica avrai notevolmente risparmiato il tempo che ti ho indicato come
ordinario per sviluppare grado per grado il tuo corpo da lunare a mercuriale e a
solare.
Ed eccoti dispiegato l’Arcano: tu, discepolo, nei modi e nei tempi che ti saranno - secondo l’Ermete tuo - più convenienti, dovrai esporre dopo aver acceso il tuo Eros singolarmente o in coppia le parti tue genitali alla diretta luce solare in orario quotidiano a piacere (anche perciò nei momenti di massimo splendore) e dovrai protrarre questa esposizione a piacere secondo la tua ispirazione ermetica. Così facendo ottieni una discesa e coagulazione del mercurio nelle parti genitali ed esponendole al sole - dopo che ti sarai eccitato senza però essere giunto all’orgasmo, singolarmente o in coppia - avrai perciò una immediata sublimazione dei principii astrali mercuniali provocata dallo sperma solare. Quanto ti ho detto vale sia per l’uomo che per la donna. Dopo un certo tempo di questa esposizione, essendoti le parti esposte riscaldate dai raggi solari, dovrai avere netta sensazione che la tua forza di Eros, e cioè il serpente di fuoco, risalga lungo tutta la spina dorsale fino alla sommità della testa. Questa tecnica servirà ad aurificare la tua aura solarizzando il mercuriale tuo (che racchiude in sé i principii solari e mercuriali) acciocchè il sole ha della energia sua impregnato il mercurio esaltandone perciò - per sublimazione - i germi astrali solari quivi contenuti; da ciò si ha che la pratica precorre i tempi normali dei gradi separandi dal lunare compreso in poi, cioè possasi utilizzare la pratica in qualunque grado del magisterio alchemico. Logicamente, discepolo, il risultato, cioè questo abbreviamento, sarà proporzionale alla durata e alla frequenza della pratica.
[Anche
degli esercizi di visualizzazione e respirazione possono avere lo stesso
effetto.]
Questo è il
Secretum Secretorum Solis, cioè come il sole, fungendo da Alcaest accelera il separando alchemico
solarizzando direttamente il mercurio come ti ho dispiegato innanzi. Questo
segreto ti sarà dato o per volontà superna per merito tuo animico, o perché ne
avrai diretta conoscenza dal tuo Maestro Iniziatore che - passandoti queste
carte - avrà egli riconosciuto la tua dignificazione ad avere accelerato
notevolmente l’iter alchemico.
[1] M. Massai: Vinci al lotto con la magia (e vivi di rendita). Roma, Ed. Magic Lotto 1992 (ma in realtà stampato privatamente a cura dell’autore). Libro curioso, per la presenza, accanto ad un argomento pedestre, di contenuti derivanti da documenti riservati.