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ricerche a cura del dott. Braco Luigi


 

Gerard Encausse alias Papus

 

Gerard Encausse alias Papus, nasce a La Coruna, nelle terre basche di Spagna il 13 luglio del 1865 da padre francese e madre spagnola, in un periodo di crisi per le fratellanze iniziatiche travolte dalle conseguenze dei movimenti illuministi rivoluzionari che non solo sconvolsero i rapporti e gerarchie sociali visibili, ma si insinuarono nei movimenti tradizionali generando una babele che tradì l’Ordine Tradizionale da cui avevano origine e dipendevano. La crisi portò a modificare gli statuti, i rituali, fino allo stesso linguaggio simbolico riducendo la maggioranza delle confraternite a vuote vestigia ritualistiche che si trasformarono in enti morali e sociali che perseguivano una propria solidarietà in nome di una società giusta e fraterna proveniente dalle proprie fondamenta e di conseguenza perdendo quell’idea di trasmissione iniziatica orizzontale dipendente da una forza che procede e ritorna verso l'Unico e su cui è basato l'Ordine Tradizionale. Gérard Encausse si trasferì a Parigi, in quel periodo centro del mondo culturale, dove si laureò in medicina ed intraprese la professione di medico, ma ben presto si trovò coinvolto nell’immenso laboratorio esoterico della società parigina di fine ottocento dove entrò in contatto con i più eminenti personaggi occultisti, spesso politicamente legittimisti ovvero restauratori della monarchia borbonica sul trono francese, tra cui i membri della Rosa+Croce del Tempio e del Graal tra cui Alexandre Saint-Yves d'Alveydre, Josephin Peladan e Stanislas de Guaita che trovarono in lui un grande erudito nelle scienze ermetiche, ma anche un eccellente divulgatore ed organizzatore tanto da creare in poco tempo una rivista esoterica molto celebre ancora oggi dal nome “L’Initiation”, un gruppo indipendente di alti studi Tradizionali ed una facoltà di scienze ermetiche che fu ritrovo per i maggiori occultisti del tempo e non ultimo la pubblicazione dei suoi primi libri sulla divinazione.

 


Nel 1882 fu scelto da Henri Delaage per continuare la catena iniziatica di Louis Claude de Saint Martin con il grado di Superiore Incognito e il nome iniziatico di Papus in onore del primo dei dodici geni del libro “Nuctemeron” di Apollonio di Tyana, nel 1888 entrò a far parte dell’Ordine della Rosa Croce Kabbalistica fondata da Guaita e Peladan e qui scoprì un altro discepolo regolare dell’iniziazione marinista in Agustin Chaboseau, ed entrambi gli fu concesso di dare visibilità agli insegnamenti del teosofo di Amboise anche per arginare o dare una valida risposta occidentale alla propaganda orientale della teosofa della Blavatsky ripresa dalla Fratellanza Ermetica dell’Alba d’Oro che faceva proseliti nello stesso periodo. Il successo di Papus nel risveglio martinista fu immediato tanto che furono create in poco tempo numerose logge, grazie al vincente connubio tra magia, ermetismo e teosofia cercando di ricondurre il tutto nel solco tradizionale. Fu l’alchimia che permise a Gerard Encausse di essere annoverato come uno dei massimi esponenti dell’occultismo moderno e inserito nel pantheon esoterico moderno insieme ad Eliphas Levi, Fabre d’Olivet, Stanislas de Guaita e d’Alveydre.

 


L’opera di Gerard Encausse fu nuova Luce nelle tenebre materialiste che espandevano le proprie ombre dissolute nella società di quel tempo, nasceva una nuova cavalleria spirituale fondata sulla Saggezza antica e Tradizione Sacra di cui il Martinismo era depositario, ma l’azione rigeneratrice ormai trasformata in papusiana non si fermò qui, ma continuò ad insinuarsi all’interno di altre fratellanze come l’Ordo Templi Orientis di Kellner e Ross prima dell’azione disgregatrice di Crowley, e nell’Antico Primitivo Rito di Misraim e Memphis di cui divenne Gran Maestro del Sovrano Gran Consiglio Generale di Francia dei due Riti massonici, riuniti alcuni anni prima da Giuseppe Garibaldi. Nell’ultimo periodo della sua esistenza terrena, dopo aver seguito le orme occultiste di Eliphas Levi e quelle intellettuali di d’Alveyedre, incontrò un nuovo ispiratore nel taumaturgo Philippe de Lyon che lo condusse sulla via del misticismo cristiano di tipo devozionale, lontano sia dalla reintegrazione Martinezista sia dalla via cardiaca di Saint Martin e da tutto ciò che aveva caratterizzato la sua vita. Morì di tubercolosi contratta nella sua opera di medico volontario durante la prima guerra mondiale nell’anno di grazia 1916.

 

 

 

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