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Ricerche a cura del dott. Braco Luigi


 

Il Letterato Onofrio Gargiulli nacque il 22 Novembre 1748 in Sorrento, presso Napoli. Dopo i primi studi nel paese natío, si trasferí nel 1764 nella capitale del regno per istruirsi nelle lingue classiche e nelle scienze. Acquisí, in particolare, un'eccezionale conoscenza del greco che insegnó, ancora giovane, nelle Regie Scuole di Salerno. Partecipó, tra il 1776 e il 1787 al "cenacolo latomico" dei fratelli Antonio e Domenico De Gennaro, rispettivamente duca di belforte e duca di Cantalupo. Aderí verso la seconda metá deli anni '70 alla libera muratoria napoletana, in particolare alla Gran Loggia Provinciale del Regno di Napoli e Sicilia, dipendente dalla Grand Lodge of England. Ritornó nel 1806 a Napoli, dove ottenne la cattedra di lingua e letteratura greca nell'Universitá de'Regi Studi. Nello stesso anno fu chiamato in qualitádi esperto presso la Real Biblioteca, addetto agli antichi manoscritti ellenici. Con decreto del 18 Marzo 1807 fu nominato socio dell'Accademia di Storia e di Antichitá. Pubblicó le seguenti opere: "I canti militari di Tirteo", Napoli 1791, presso Vincenzo Orsino, traduzione in versi italiani con il testo greco a fronte e con allegato una traduzione di un inno ellenico sulla pace di Bacchilide di Cea; il "Poema su l'Etna", Napoli 1795, traduzione in sesta rima di C. Cornelio Severo; "Cornelio Severo e Cebete", Venezia 1801, presso Antonio Zatta; "Caterina in Tauride"; "Frammento di Polibio sulla Pirsia degli antichi" tradotto e illustrato, Napoli 1803; "Oracolo Cumano", Napoli 1807; "Lettera al cavaliere Francesco Maria Avellino sopra una statuetta in marmo rappresentante Cupido, trovata a Sorrento"; "La Cassandra, poema di Licofrone Calcidese", tradotto in versi italiani ed illustrato con note, Napoli 1812, Stamperia reale; "Le Sirene, poemetto" Napoli 1814 D. Sangiacomo; l'opuscolo "Denominazioni greche antichissime di molti luoghi che posti sono tra il fiume Sarno ed il promontorio Ateneo, conservate presso il volgo de'rispettivi paesi e spiegazioni delle medesime"; inedito é rimasto l'opuscolo "La Normandeide" Morí il 4 Marzo del 1815. Fonte - Si evidenzia una ulteriore fonte sulla vita e le opere del Gargiulli. Per capire come le opere di Onofrio Gargiulli si innestano nella tradizione iniziatica napoletana vedi di Luigi Braco in particolare "Arcana Partenope".

 

 

 

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